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Ciclo di Carnot

In termodinamica il ciclo di Carnot il ciclo termodinamico pi semplice ottenibile dal minor numero di sorgenti di un gas generico (teoricamente un gas perfetto). Il ciclo costituito da 4 trasformazioni termodinamiche. Il ciclo di Carnot ha la propriet di essere il ciclo termodinamico che evolve tra le due sorgenti con il rendimento termodinamico maggiore. Non esiste nessun altro ciclo, che abbia come temperature estreme le stesse isoterme del ciclo di Carnot, tale da avere un rendimento superiore a quello di Carnot.

La macchina di Carnot
Il ciclo di Carnot un ciclo puramente teorico e la sua realizzazione richiede lo studio di una macchina termica altrettanto teorica, astrazione di una macchina reale. Questa affermazione lascia intendere che impossibile realizzare una macchina termica reale a cui si pu applicare il ciclo di Carnot. La macchina termica teorica in oggetto si dice macchina di Carnot ed opera con il ciclo di Carnot reversibile. Essa necessita di due sorgenti, cio di due fonti di calore a temperature differenti e si schematizza generalmente come un cilindro chiuso con un pistone con le pareti isolate adiabaticamente contenente del gas che pu scambiare calore solo attraverso il fondo del cilindro. Il modello base di questa macchina fu sviluppato da Nicolas Lonard Sadi Carnot nel 1824. La macchina di Carnot fu sviluppata graficamente da Benoit Paul mile Clapeyron nel 1834 ed elaborata matematicamente da Rudolf Clausius, in quegli anni,dal 1850 al 1860, in cui emerse il concetto di entropia. La macchina di Carnot, come tutte le macchine termiche, serve per convertire calore (che trasferito da una sorgente calda a una fredda) in lavoro. Nel diagramma in figura, tratto da On the Motive Power of Fire di Carnot, i corpi A e B sono mantenuti ad una temperatura costante, in modo che A sia pi caldo di B. Carnot aveva postulato che il fluido contenuto nel cilindro avrebbe potuto essere qualsiasi sostanza capace di espandersi, come il vapore acqueo, vapori di alcol, o di mercurio, un gas, o aria. Nonostante questo negli anni la sorgente calda stata realizzata come un bollitore, in cui l'acqua evapora, mentre la sorgente fredda un condensatore a contatto con l'ambiente esterno. Il lavoro dato dal movimento del pistone che era utilizzato per esempio per svuotare le miniere dall'acqua. Carnot definiva il lavoro in termini di quanto peso poteva essere alzato ad una certa altezza.

Le quattro trasformazioni
Il ciclo di Carnot di un gas perfetto composto da due isoterme (1-2) e (3-4) a temperature rispettivamente T1 > T2 e due adiabatiche (2-3) e (4-1):

Espansione isoterma (1-2): il gas preleva la quantit di calore Q1 dalla sorgente pi calda T1 e questo provoca l'aumento di volume del gas e la diminuzione della pressione. La tendenza della temperatura del gas ad abbassarsi viene contrastata, limitatamente alla prima parte della corsa, dalleffetto del riscaldatore (sorgente termica). Ne risulta che essa rimane costante.
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Espansione adiabatica (2-3): quando il gas finisce di prelevare energia termica, esso viene mantenuto in modo che non scambi energia con l'esterno tramite un'adiabatica, pur continuando ad espandersi: ne consegue un abbassamento della temperatura. Compressione isoterma (3-4): il gas viene messo a contatto con la sorgente a temperatura T2 < T1 cedendo una quantit di calore

Q2: questo provoca una compressione.

Compressione adiabatica (4-1): quando il gas finisce di cedere calore al refrigeratore continua a comprimersi, ma viene mantenuto in modo che non scambi energia con l'esterno.

Il risultato di questo ciclo dimostrare che, avendo a disposizione una macchina di Carnot ideale, un fluido perfetto e due sorgenti a differenti temperature, possibile ottenere lavoro riportando il sistema nelle condizioni iniziali.

Rendimento di un ciclo di Carnot


La caratteristica fondamentale della macchina di Carnot che il suo rendimento non dipende dal fluido impiegato nel ciclo, ma dalle sole temperature delle sorgenti con le quali scambia il calore (anzi, pi precisamente, dal rapporto delle due temperature). Questo importantissimo risultato di termodinamica teorica va sotto il nome di Teorema di Carnot. Il rendimento di una macchina termica , in generale, il rapporto tra il lavoro utile che la macchina riesce a compiere e il calore totale assorbito dal sistema. Se un ciclo viene eseguito n volte, il rendimento della macchina sar allora:

dove L il lavoro totale compiuto dalla macchina, e Q1 il calore totale assorbito da questa. Nel caso del ciclo di Carnot, il rendimento sar pari a

Da quest'ultima espressione possibile far discendere che il rendimento dipende solo dalle temperature T1 e T2 poich lo scambio di calore avviene solo durante le isoterme (rendimento di Carnot):

Si vede subito che il rendimento sarebbe massimo (100%), solo se T2 = 0 K (Zero assoluto), un valore della temperatura non raggiungibile da nessun corpo. Ne consegue che, indipendentemente da ogni dettaglio, il rendimento teoricamente realizzabile con un ciclo di Carnot, sar sempre inferiore all'unit. Questo risultato ovviamente in accordo con il secondo principio della termodinamica che vieta la possibilit di produrre il moto perpetuo di seconda specie. Dunque possibile riassumere l'enunciato di Carnot in due importanti parti: 1) Nessuna macchina termica che sfrutta il ciclo di Carnot in grado di trasformare completamente calore in lavoro , poich una parte (Q1) del calore fornito inizialmente (Q2) al sistema viene ceduto al mezzo a temperatura pi bassa rispetto alla T alla quale esso stato somministrato e di conseguenza tale calore non pu essere piu utilizzato. Da ci si deduce che il rendimento di una macchina termica non pu mai essere pari all'unit poich Q1 non pu mai essere nullo. 2)Il rendimento di una macchina termica non dipende dalla natura del fluido utilizzato ma solo dall'intervallo di temperatura nel quale la macchina opera.
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