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AQIDA TAHAWIYA (Il Credo Islamico)


luned 19 febbraio 2007 Ultimo aggiornamento sabato 10 marzo 2007

LImam Abu Ja`far Ahmad ibn Muhammad al-Azdi, noto come Imam Tahawi dal suo luogo di nascita in Egitto, tra le pi notevoli autorit del mondo islamico sullhadith e la giurisprudenza (fiqh). Visse in unepoca nella quale insegnavano e praticavano i discepoli, diretti e indiretti, dei Quattro Imam della legge. Questo fu il periodo doro degli studi sullHadith e il fiqh, e lImam Tahawi studi con tutte le autorit viventi dellepoca. Al-Badr al-`Ayni disse che quando Ahmad mor, Tahawi aveva 12 anni; quando Bukhari mor, egli aveva 27 anni; quando Muslim mor, ne aveva 32; quando Ibn Majah mor, aveva 44 anni; quando Abu Dawud mor, aveva 46 anni; quando Tirmidhi mor, aveva cinquantanni; quando Nisa'i mor, lui ne aveva 74. Questo viene riferito da Kawthari, il quale aggiunge lopinione diffusa presso gli studiosi che Tahawi riunisse in s leccellenza nelle due conoscenze dellhadith e del fiqh. Tale opinione era condivisa, tra gli altri, da al-`Ayni e alDhahabi, mentre Ibn Taymiyya era del parere contrario, sostenendo che Tahawi non fosse molto dotto in materia di hadith. Ci decisamente contraddetto da Ibn Kathir che nella sua nota su Tahawi in al-Bidaya wa al-nihaya sostiene: "Egli un narratore affidabile e di provata attendibilit, e memorizz una grande quantit di hadith." Kawthari definisce il verdetto di Ibn Taymiyya "unaltra delle sue speculazioni aleatorie" e afferma: "Nessuno trascura la conoscenza di Tahawi degli hadith imperfetti, eccetto qualcuno i cui propri difetti non hanno rimedio, e che Allah ci protegga da questo."

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Le credenze dell'Ahl al-Sunna wa al-Jama`a

Abu Ja'far At-Tawahi al-Misri

In accordo con la vera natura delle cose,

l'umano che deve conformarsi al Divino,

e non il Divino al umano.

Sayyed Hossein Nasr

Introduzione

Nel Nome di Allah Il Misericordioso, Il Compassionevole, Il Perdonatore

L'Aqida di Al-Tahawi rappresentativa del punto di vista di AhlulSunnah Wa Jama', stata la pi applaudita, e certamente indispensabile, lavoro di referenza per Il Credo Musulmano, della quale questa l'edizione Italiana.

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Si pu dire che lImam Abu Ja`far al-Tahawi (239-321) rappresenti il credo sia degli Ash`ari che dei Maturidi, soprattutto di questi ultimi, poich anchegli seguiva il madhhab di Hanafi. Abbiamo perci scelto di includere l'intero testo tradotto della sua Dichiarazione della Dottrina Islamica, comunemente nota come `aqida tahawiyya. Questo testo, che rappresenta il punto di vista di Ahl al-Sunna wa al-Jama`a, stato a lungo lopera sulle credenze islamiche pi largamente acclamata, e certamente indispensabile. Il testo che segue la traduzione completa.

LImam Abu Ja`far Ahmad ibn Muhammad al-Azdi, noto come Imam Tahawi dal suo luogo di nascita in Egitto, tra le pi notevoli autorit del mondo islamico sullhadith e la giurisprudenza (fiqh). Visse in unepoca nella quale insegnavano e praticavano i discepoli, diretti e indiretti, dei Quattro Imam della legge. Questo fu il periodo doro degli studi sullHadith e il fiqh, e lImam Tahawi studi con tutte le autorit viventi dellepoca. Al-Badr al-`Ayni disse che quando Ahmad mor, Tahawi aveva 12 anni; quando Bukhari mor, egli aveva 27 anni; quando Muslim mor, ne aveva 32; quando Ibn Majah mor, aveva 44 anni; quando Abu Dawud mor, aveva 46 anni; quando Tirmidhi mor, aveva cinquantanni; quando Nisa'i mor, lui ne aveva 74. Questo viene riferito da Kawthari, il quale aggiunge lopinione diffusa presso gli studiosi che Tahawi riunisse in s leccellenza nelle due conoscenze dellhadith e del fiqh. Tale opinione era condivisa, tra gli altri, da al-`Ayni e alDhahabi, mentre Ibn Taymiyya era del parere contrario, sostenendo che Tahawi non fosse molto dotto in materia di hadith. Ci decisamente contraddetto da Ibn Kathir che nella sua nota su Tahawi in al-Bidaya wa al-nihaya sostiene: "Egli un narratore affidabile e di provata attendibilit, e memorizz una grande quantit di hadith." Kawthari definisce il verdetto di Ibn Taymiyya "unaltra delle sue speculazioni aleatorie" e afferma: "Nessuno trascura la conoscenza di Tahawi degli hadith imperfetti, eccetto qualcuno i cui propri difetti non hanno rimedio, e che Allah ci protegga da questo."

Tahawi inizi i suoi studi con lo zio materno Isma`il ibn Yahya al-Muzani, uno dei maggiori discepoli dellImam Shafii. Tuttavia, Tahawi si sent istintivamente attratto dal corpus delle opere dellImam Abu Hanifa. In realt, egli aveva visto lo zio e linsegnante rivolgersi alle opere di studiosi di Hanafi per risolvere spinose questioni del fiqh, e due compagni di primo piano, Muhammad Ibn al-Hasan al-Shaybani e Abu Yusuf, che avevano codificato il fiqh di Hanafi, trarre a piene mani dagli scritti di Abu Hanifa. Ci lo port a dedicare la sua completa attenzione allo studio delle opere di Hanafi e, infine, ad unirsi a questa scuola. Ora egli noto non solo come un importante seguace di quella scuola di Hanafi, ma, alla luce della sua vasta erudizione e delle notevoli capacit di assimilazione, anche come uno dei suoi studiosi di maggior spicco. Le sue monumentali opere di erudizione, come Sharh ma`ani al-athar e Mushkil al-athar, hanno un respiro enciclopedico e sono state a lungo considerate indispensabili nella formazione degli studenti di fiqh. Egli era infatti un mujtahid completo e aveva piena familiarit con il fiqh di tutte le quattro scuole, come afferma Ibn `Abd al-Barr e riferisce Kawthari, e come mostra lopera di Tahawi sulla legge comparata intitolata Ikhtilaf al-fuqaha'.

La Dottrina di Tahawi (al-`Aqida), sebbene contenuta di dimensioni, un testo basilare in tutte le epoche, poich elenca ci che un musulmano deve conoscere, credere e comprendere interiormente. Tra i Compagni, i Successori e tutte le maggiori autorit islamiche, come i quattro Imam e i loro autorevoli seguaci, c unanimit sulle dottrine elencate in questopera, le quali derivano interamente dalle indiscusse fonti primarie della Religione, del Corano e degli Hadith confermati. Poich si tratta di un testo sulla dottrina islamica, questopera riassume le argomentazioni avanzate in quelle due fonti per definire le solide credenze e, similmente, le argomentazioni promosse nel rifiuto delle opinioni di sette che hanno deviato dalla Sunna.

Per quanto riguarda le sette menzionate in questopera, sar daiuto avere una certa familiarit con la storia islamica fino al periodo dellImam Tahawi. Nellopera si trovano riferimenti pi o meno velati a sette come i Mu`tazila, i Jahmiyya, i Karramiyya, i Qadariyya, e i Jabariyya. Il testo contiene anche allusioni ad altre teorie considerate non ortodosse e devianti dal sentiero di Ahl al-Sunna. Si trova un esplicito riferimento alla controversia sulla creazione del Corano allepoca di Mamun e altri.

Mentre limportanza duratura delle dichiarazioni di credo nella `Aqida palese, il peso e il rilievo storico di alcune di queste dichiarazioni possono essere opportunamente apprezzate soltanto se lopera viene usata come testo di studio sotto la guida di una persona istruita, capace di illustrare pienamente le sue argomentazioni, con riferimenti allambiente intellettuale e storico delle sette confutate nellopera. Poich il presente libro inteso esattamente come simile strumento per la chiara comprensione dei dettagli del credo islamico, si auspica che la citazione dellintero testo della Dottrina di Tahawi, che noi consideriamo la dottrina di Ahl al-Sunna wa al-Jama`a, sar daiuto al lettore. E che Allah ci conceda una vera comprensione della fede e ci annoveri tra coloro descritti dal Profeta come il Gruppo dei Salvati.
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LA DICHIARAZIONE DELLA DOTTRINA ISLAMICA DI TAHAWI

(AL-`AQIDA AL-TAHAWIYYA)

Nel nome di Allah, il Misericordioso, sia lode pietosa ad Allah, Signore di tutti i mondi.

Il grande studioso Hujjat al-lslam Abu Ja'far al-Warraq al-Tahawi al-Misri, che Allah abbia piet di lui, disse: Questa una presentazione delle credenze di Ahl al-Sunna wa al-Jama`a, secondo la scuola dei giuristi di questa religione, Abu Hanifa al-Nu`man ibn Thabit al-Kufi, Abu Yusuf Ya`qub ibn Ibrahim al-Ansari e Abu `Abdullah Muhammad ibn al-Hasan alShaybani, che Allah si compiaccia in loro, e secondo ci che essi credevano a proposito dei principi fondamentali della religione e della loro fede nel Signore dei mondi.

At-Tawheed: L'Unicit di Allah

Noi proclamiamo lunit di Allah, credendo, con laiuto di Allah, che:

1. Allah Uno, senza altri compagni.

2. Non c nulla come Lui.

3. Non c nulla che pu superarLo.

4. Non c altro dio al di fuori di Lui.

5. Egli lEterno senza un inizio e stabile senza una fine.

6. Egli non perir mai e mai giunger ad una fine.

7. Nulla accade a meno che Egli non lo deliberi.

8. Limmaginazione non pu concepirLo e lintelletto non pu comprenderLo.

9. Egli diverso da ogni altro essere creato.

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10. Egli vive e non muore mai, ed eternamente attivo e non dorme mai.

11. Egli crea senza averne bisogno e provvede al Suo creato senza sforzo.

12. Egli causa la morte senza timore e riporta alla vita senza difficolt.

13. Egli sempre esistito insieme ai suoi attributi prima della creazione. Portare il creato in essere non aggiunse nulla ai Suoi attributi che non fosse gi l. Cos come Egli era, insieme ai Suoi attributi, nella pre-eternit, cos Egli rimarr attraverso i tempi.

14. Non fu che dopo latto della creazione che Egli pot essere descritto come il Creatore, n fu soltanto per latto dellorigine che Egli pot essere definito lOriginatore.

15. Egli sempre stato il Signore, anche quando non esisteva nulla di cui essere Signore, ed sempre stato il Creatore anche quando non esisteva il creato.

16. Nello stesso modo in cui Egli Colui che porta alla vita i morti, dopo averli portati alla vita una prima volta e merita questo nome prima di portarli alla vita, cos merita anche il nome di Creatore prima di averli creati.

17. Questo accade poich Egli ha il potere di fare ogni cosa, tutto dipende da Lui, tutto facile per Lui, ed Egli non ha bisogno di nulla. Nulla esiste che gli rassomigli. Lui quello che ascolta, quello che osserva. (al-Shura 42:11)

18. Egli ha dato origine al creato con la Sua conoscenza.

19. Egli ha assegnato un destino a coloro che ha creato.

20. Egli ha assegnato loro una durata di vita fissa.

21. Nulla di loro era a Lui nascosto prima di crearli, ed Egli sapeva tutto ci che avrebbero fatto prima di crearli.

22. Egli ordin loro di obbedirGli e proib loro di disobbedirGli.

23. Tutto accade secondo il Suo decreto e la Sua volont e la Sua volont viene attuata. Lunica volont che la gente possiede quella che Egli vuole per loro. Ci che Egli vuole per loro accade e ci che Egli non vuole non accade.

24. Egli d guida a chiunque Egli voglia e protegge queste persone e le tiene al sicuro dal male, per la Sua generosit; ed
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Egli svia dal sentiero chiunque Egli voglia e degrada tali persone, e le affligge, per la Sua giustizia.

25. Tutti sono soggetti alla Sua volont attraverso la Sua generosit o la Sua giustizia.

26. Egli Esaltato senza avere avversari o eguali.

27. Nessuno pu evitare il Suo decreto e ritardare il Suo comando o dominare i Suoi affari.

28. Noi crediamo in tutto questo e siamo certi che tutto viene da Lui.

Il Profeta

29. E siamo certi che Muhammad (che Allah lo benedica e gli conceda la pace) il Suo Servo e Profeta eletto e il Suo Messaggero nel quale Egli si compiace,

30. E che Egli il Sigillo dei Profeti e lImam dei timorati di Dio e il pi onorato di tutti i messaggeri e il Diletto del Signore di tutti i mondi.

31. Ogni pretesa di esser profeta dopo di lui falsit e inganno.

32. Egli colui che stato inviato a tutti i jinn e tutto il genere umano con verit e guida e con luce e illuminazione.

Il Corano

33. Il Corano la parola di Allah. venuto da Lui come parola senza che sia possibile dire come. Egli lo invi sul Suo Messaggero come rivelazione. I credenti lo accettano come verit assoluta. Essi sono certi che esso sia, in verit, la parola di Allah. Non stato creato come creata la parola degli esseri umani, e chiunque lo ascolti e dichiari che si tratta di parola umana diventato un infedele. Allah lo ammonisce e lo censura e lo minaccia con il Fuoco quando Egli, che sia lodato, dice: Lo inabisser nel saqar! (al-Muddaththir 74:26) Quando Allah minaccia con il Fuoco coloro che dicono: Questa solo la parola di un essere mortale! (74:25) noi sappiamo per certo che la parola del Creatore del genere umano e che totalmente diversa dalla parola del genere umano.

Non somiglianza ad Allah

34. Chiunque descriva Allah come simile in qualche modo ad un essere umano diventato un infedele. Tutti coloro che
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comprendono questa volont staranno in guardia e si tratterranno dal fare affermazioni simili a quelle degli infedeli e sapranno che Egli, nei Suoi attributi, non come gli esseri umani.

Visione di Allah

35. La Contemplazione di Allah da parte del Popolo del Giardino (Paradiso) vera, senza che la loro visione sia onnicomprensiva e senza che sia nota la modalit della loro visione. Come si espresso il Libro del nostro Signore: In quel giorno vi saranno volti splendenti, con lo sguardo fisso verso il Signore. (al-Qiyama 75:22-3) La spiegazione di questo come Allah sa e vuole. Tutto ci che ci giunto su questo dal Messaggero, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, in autentiche tradizioni, come egli ha detto e significa ci che egli ha inteso. Noi non ci addentriamo in questo, non proviamo a interpretarlo secondo le nostre opinioni e non lasciamo che la nostra fantasia prenda il comando.

Il Vero Musulmano

36. LIslam di un uomo non sicuro a meno che non sia basato sulla sottomissione e sulla accettazione. Chiunque desideri sapere cose la cui conoscenza al di l della propria capacit e chiunque non sia soddisfatto dellaccettazione, trover che il suo desiderio lo allontana da una comprensione pura della vera unit di Allah, da una chiara conoscenza e da una corretta credenza, e che egli oscilla tra la fede e lo scetticismo, tra la conferma e la negazione e tra laccettazione e il rifiuto. Egli sar soggetto ai bisbigli e si trover confuso e pieno di dubbi, poich non sar n un credente che accetta, n un non credente che rinnega.

37. La fede di un uomo nella contemplazione di Allah da parte del Popolo del Giardino non corretta se egli immagina come possa essere o la interpreta secondo la sua personale comprensione, poich linterpretazione di questa visione e, in realt, il significato di qualunque dei sottili fenomeni che si trovano nel regno del Signore, avviene evitando la sua interpretazione e attenendosi strettamente alla sottomissione.

Questa la religione dei Musulmani. Chiunque non si guardi dal negare gli attributi di Allah, o dal paragonare Allah a qualcun altro, ha perso il sentiero e non riuscito a comprendere la gloria di Allah, poich il nostro Signore, il Glorificato e il Celebrato, pu essere descritto esclusivamente in termini di unicit e assoluta singolarit e nessuna creatura Gli assomiglia in alcun modo.

38. A Lui non possono essere posti limiti, non pu essere soggetto a restrizioni, non ha arti o parti di corpo. N pu Egli essere contenuto nelle sei direzioni come tutte le cose create.

Al-Mi'raj

39. Al-Mi`raj (lAscensione al cielo) vera. Il Profeta, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, venne preso di notte e ascese al cielo nella sua forma corporea, da sveglio, fino alle altezze che Allah deliber per lui.

Allah lo nobilit nel modo in cui egli lo nobilit e gli rivel ci che gli rivel, non ha mentito il cuore nel riferire ci che egli vide (a Najm 53:11). Allah lo bened e gli concesse la pace in questo mondo e in quello a venire.

Al-Hawd
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40. Al-Hawd, il Lago che Allah ha concesso al Profeta come onore per appagare la sete della sua Comunit nel Giorno del Giudizio, vero.

Ash-Shafa'ah

41. Al-Shafa`a, lintercessione che in serbo per I Musulmani, vera, come viene riferito negli hadith.

Al-Qadr - Il Decreto

42. Il patto che Allah fece con Adamo e la sua stirpe vero.

43. Allah sapeva, prima dellesistenza del tempo, lesatto numero di coloro che sarebbero entrati nel Giardino e lesatto numero di coloro che sarebbero stati mandati nel Fuoco. Questo numero non verr n aumentato n diminuito.

44. Lo stesso vale per tutte le azioni compiute dalle persone, le quali si verificano esattamente nel modo in cui Allah sapeva che sarebbero state realizzate. Ciascuno indirizzato verso ci per cui stato creato ed lazione con la quale la vita di un uomo sigillata a dettare il suo destino. Coloro che sono fortunati sono fortunati per decreto di Allah, e coloro che sono disgraziati sono disgraziati per decreto di Allah.

45. Lesatta natura del decreto il segreto di Allah nella Sua creazione e a nessun angelo vicino al Trono, e a nessun Profeta inviato con un messaggio ne mai stata data conoscenza. Addentrarci in questo e riflettere troppo su questo porta soltanto distruzione e perdita e sfocia nella ribellione. Siate dunque estremamente cauti nel pensare e riflettere su tale questione o nel lasciare che vi assalgano i dubbi, poich Allah ha tenuto la conoscenza del decreto lontana dagli esseri umani e ha proibito loro di indagare su questo, dicendo nel Suo Libro: A Lui non sar chiesto conto di ci che avr operato, ad essi invece s! (al-Anbiya 21:23)

Perci, chi chiede: Perch Allah ha fatto questo? va contro una sentenza del Libro e chi va contro una sentenza del Libro un infedele.

46. Questo in breve ci che gli Amici di Allah con il cuore illuminato devono sapere, e ci costituisce il grado di coloro che sono saldamente dotati di conoscenza. Esistono infatti due tipi di conoscenza: quella che accessibile agli esseri creati e quella che non accessibile agli esseri creati. Negare la conoscenza accessibile mancanza di fede, e avanzare pretese nei confronti della conoscenza inaccessibile mancanza di fede. La fede pu essere salda soltanto quando viene accettata la conoscenza accessibile e non viene ricercata quella inaccessibile.

Al-Lawh Wal-Qalam

47. Noi crediamo in al-Lawh (la Tavola) e in al-Qalam (la Penna) e in tutto ci che scritto sulla prima. Anche se tutte le creature si riunissero per fare in modo che una cosa, la cui esistenza fosse stata scritta sulla Tavola da Allah, cessasse di esistere, esse non sarebbero in grado di farlo. E se tutte le creature si riunissero per fare in modo che una cosa, la cui
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esistenza non fosse stata scritta su di essa, entrasse in essere, esse non sarebbero in grado di farlo. La Penna si asciugata dopo aver scritto tutto ci che esister fino al Giorno del Giudizio. Ci che una persona non ha ottenuto non lavrebbe mia ottenuta, e ci che una persona ha ottenuto non avrebbe potuto non ottenerla.

48. necessario che il servo sappia che Allah sa gi tutto ci che accadr nel Suo creato e che lo ha deliberato in modo dettagliato e deciso. Non c nulla che Egli abbia creato, sia in cielo sia in terra, che possa contraddirlo, o farvi aggiunte, o eliminarlo, o cambiarlo, o aumentarlo o diminuirlo in alcun modo. Questo un aspetto fondamentale della fede ed un elemento necessario di tutta la conoscenza e il riconoscimento dellunicit e della Sovranit di Allah. Come Allah dice nel Suo Libro: E tutto ha creato in equit e misura. (al-Furqan 25:2) Ed Egli dice anche: Comandamento del Dio decreto immutabile! (al-Ahzab 33: 38) Sia dunque disgraziato chiunque disputi con Allah riguardo al decreto e chi, con cuore malsano, inizi ad addentrarsi in tale questione. Nel suo vano tentativo di investigare lInvisibile, egli cerca un segreto che non potr mai essere scoperto e finir per compiere del male, dicendo nientaltro che bugie.

Al-'Arsh wal-Kursi

49. Al-`Arsh (il Trono) e al-Kursi (la Sedia) sono veri.

50. Egli indipendente dal Trono e da ci che si trova al di sotto.

51. Egli abbraccia ogni cosa e ci che al di sopra, e ci che Egli ha creato non pu abbracciare Lui.

Al-Anbiya (Profeti)

52. Noi affermiamo con fede, accettazione e sottomissione che Allah prese Ibrahim come amico intimo e che Egli parl direttamente a Musa.

53. Noi crediamo negli angeli, e nei Profeti, e nei libri che furono rivelati ai messaggeri e portiamo testimonianza che essi seguivano tutti la Verit manifesta.

Al-'Ummah

54. Noi chiamiamo la gente della nostra qibla Musulmani e credenti fintanto che essi riconoscono ci che il Profeta, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, ha portato e fintanto che accettano come vero tutto ci che egli ha detto e ci di cui ci ha narrato.

55. Noi non ci addentriamo in vane discussioni su Allah, n permettiamo dispute sulla religione di Allah.

56. Noi non discutiamo del Corano e affermiamo che esso la parola del Signore di tutti i Mondi, con la quale lo Spirito Degno di Fiducia sceso e che ha insegnato al pi onorabile di tutti i Messaggeri, Muhammad, che Allah lo benedica e gli conceda la pace. la parola di Allah e ad essa non paragonabile la parola di alcun essere creato. Non diciamo che esso fu creato e non andiamo contro la Congregazione (jama`a) dei Musulmani a questo proposito.
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57. Non consideriamo nessuno della nostra qibla come infedele a causa di nessuna cattiva azione che abbiano commesso, fintanto che essi non considerano quella azione come legittima.

58. N affermiamo che la cattiva azione di un uomo di fede non abbia un effetto negativo su di lui.

59. Speriamo che Allah perdoner coloro tra i fedeli che hanno compiuto buone azioni e che conceder loro di entrare nel Giardino per mezzo della sua Misericordia, ma non possiamo essere certi di questo, e non possiamo affermare che ci accadr sicuramente e che essi saranno nel Giardino. Chiediamo il perdono per coloro tra i fedeli che hanno compiuto cattive azioni e, bench temiamo per loro, non ci disperiamo per loro.

60. Sia la certezza sia la disperazione allontanano dalla religione, ma il sentiero della verit per la gente della Qibla si trova tra queste due.

61. Una persona non abbandona la fede se non abiurando ci che lha avvicinata ad essa.

62. La fede consiste nellaffermazione con la lingua e nellaccettazione con il cuore.

63. E tutto ci che provato dal Profeta, che la pace sia su di lui, a proposito della Shari`a e della spiegazione (del Corano e dellIslam) vero.

64. La fede , in sostanza, la stessa per tutti, ma la superiorit di alcuni sopra altri dovuta al loro timore e alla loro consapevolezza di Allah, alla loro opposizione ai propri desideri, e alla scelta di ci che pi piace ad Allah.

65. Tutti i credenti sono Amici di Allah e i pi nobili tra di loro agli occhi di Allah sono coloro che sono pi obbedienti e che seguono il Corano con maggior zelo.

66. La fede consiste nella fede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nellUltimo Giorno e nella credenza che il Decreto -- sia in ci che vi di buono e di cattivo, sia in ci che vi di dolce e di amaro -- viene da Allah.

67. Noi crediamo in tutte queste cose. Non facciamo alcuna distinzione tra i messaggeri, accettiamo come vero ci che ognuno di loro ha portato.

68. Quelli della Comunit di Muhammad, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, che hanno commesso peccati gravi saranno nel Fuoco, ma non per sempre, a patto che essi muoiano e incontrino Allah come credenti affermando la Sua unit anche se non si sono pentiti. Essi sono soggetti alla Sua volont e al Suo giudizio.

Se Egli vuole, Egli pu perdonarli e concedere loro la grazia per la Sua generosit, come menzionato nel Corano quando Egli dice: Allinfuori di questo [shirk], egli perdona a chi Gli pare e piace (al-Nisa' 4: 116); se egli vuole, egli li punir nel
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Fuoco per la Sua giustizia, e poi li condurr fuori dal Fuoco per la Sua misericordia e per lintercessione di coloro che furono a Lui obbedienti, e li mander nel Giardino.

Questo accade perch Allah il Protettore di coloro che Lo riconoscono e non li tratter nellaldil cos come tratta coloro che Lo negano, che sono privi della Sua guida e che non sono riusciti ad ottenere la Sua protezione. O Allah, Tu sei il Protettore dellIslam e del suo popolo; rendici saldi nellIslam fino al giorno in cui Ti incontreremo.

69. Acconsentiamo a compiere la preghiera sotto la guida di chiunque tra la gente della Qibla, siano essi giusti o ingiusti, e a compiere la preghiera funebre quando chiunque di loro muoia.

70. Non affermiamo categoricamente che uno di loro andr al Giardino o nel Fuoco, e non accusiamo nessuno di loro di kufr (mancanza di fede), shirk (associare altre divinit ad Allah), o nifaq (ipocrisia), fintanto che non abbiano dimostrato apertamente uno di questi comportamenti. Lasciamo i loro segreti ad Allah.

71. Non acconsentiamo alluccisione di nessuno nella Comunit di Muhammad, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, a meno che non sia obbligatorio farlo secondo la Shari`a.

72. Noi non accettiamo la ribellione contro il nostro Imam o contro chi a capo dei nostri affari anche se essi sono ingiusti, n auguriamo loro il male, n ci esimiamo dal seguirli. Riteniamo che lobbedienza a loro sia parte dellobbedienza ad Allah, il Glorificato, e perci obbligatoria fintanto che essi non ordinano di commettere peccati. Preghiamo per la loro giusta guida e chiediamo la grazia per i loro errori.

73. Seguiamo la Sunna del Profeta e la Congregazione dei Musulmani ed evitiamo la devianza, le differenze e le divisioni.

74. Noi amiamo le persone giuste e affidabili, e odiamo quelle ingiuste e sleali.

75. Quando la nostra conoscenza di qualcosa non chiara noi diciamo: Allah pi saggio.

76. Acconsentiamo a ripulire le calze di pelle (in abluzione) durante un viaggio o in altre circostanze, proprio come narrato negli hadith.

77. Hajj e jihad sotto la guida dei capi Musulmani, che siano essi giusti o ingiusti, sono obblighi permanenti fino allarrivo dellUltima Ora. Nulla pu annullarli o contraddirli.

Al-Akhirah - Dopo la Vita

78. Crediamo nei nobili angeli che prendono nota delle nostre azioni, poich Allah ce li ha assegnati come due guardiani.

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79. Crediamo nellAngelo della Morte che si occupa di prendere gli spiriti di tutti i mondi.

80. Crediamo nella punizione nella tomba per coloro che la meritano, e nelle domande nella tomba da parte di Munkar e Nakir sul proprio Signore, la propria religione e il proprio profeta, come viene trasmesso negli hadith dal Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, e nei racconti dei Compagni, che Allah si compiaccia in tutti loro.

81. La tomba uno dei prati del Giardino o una delle fosse del Fuoco.

82. Crediamo nella resurrezione dopo la morte e nella ricompensa per le nostre azioni nel Giorno del Giudizio, nellesposizione delle opere, nella resa dei conti, nella lettura del libro, nella ricompensa o nelle punizioni, nel Ponte e nellEquilibrio.

83. Il Giardino e il Fuoco sono cose create che non giungeranno mai ad una fine e noi crediamo che Allah le abbia portate in essere prima del resto del creato e che poi Egli abbia creato le persone che abiteranno ciascuno di essi. Chiunque Egli desideri va nel Giardino per la Sua munificenza e chiunque Egli voglia va nel Fuoco verso ci per cui stato creato.

84. Sia il bene sia il male sono stati entrambi decretati per le persone.

85. La capacit, in termini di grazia divina e di favore, di far s che unazione si verifichi non pu essere attribuita ad un essere creato. Questa capacit parte integrante dellazione, mentre la capacit di compiere unazione, in termini di salute e abilit, trovandosi nella posizione di agire e possedendo i mezzi necessari, esiste in una persona prima dellazione. questo tipo di capacit che loggetto dei precetti della Shari`a. Allah il Glorificato dice: Il Dio carica sulle spalle di ognuno solo il peso che egli pu portare. (al-Baqara 2:286)

86. Le azioni delle persone sono create da Allah ma guadagnate dalle persone.

87. Allah, il Glorificato, ha caricato sulle spalle delle persone solo il peso che esse possono portare e le persone sono in grado di fare soltanto ci che Allah ha concesso loro di fare. Questa la spiegazione dellespressione: Non c potere e forza se non da Allah. Aggiungiamo a questo che non esiste stratagemma o modo in cui una persona possa evitare o rifuggire la disobbedienza ad Allah se non con laiuto di Allah; e nessuno possiede la forza di mettere in pratica la disobbedienza ad Allah e rimanere saldo in essa, a meno che Allah non glielo renda possibile.

88. Tutto accade secondo la volont di Allah, la Sua conoscenza, la predestinazione e il decreto. La Sua volont supera tutte le altre e il Suo decreto supera qualunque stratagemma. Egli fa ci che Egli vuole e non mai ingiusto. Egli esaltato nella Sua purezza sopra ogni male o perdizione ed Egli perfetto al di l di ogni difetto o colpa. A lui non sar chiesto conto di ci che avr operato, ad essi invece s! (Anbiya' 21:23)

89. I morti traggono beneficio dalle suppliche e delle elemosine dei vivi.

90. Allah risponde alle suppliche della gente e d loro ci che chiedono.

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91. Allah ha il controllo assoluto su tutto e nulla ha controllo su di Lui. Nulla pu essere indipendente da Allah, nemmeno per il battito di un ciglio, e chiunque si consideri indipendente da Allah, anche solo per il battito di un ciglio, colpevole di mancanza di fede e entra a far parte della gente della perdizione.

92. Allah irato ed compiaciuto ma non nello stesso modo delle creature.

As-Sahabah - I Compagni

93. Amiamo i Compagni del Messaggero di Allah, ma non esageriamo nel nostro amore per nessun singolo individuo tra loro; n rinneghiamo nessuno di loro. Odiamo chiunque li odi o non ne parli bene e noi possiamo solo parlarne bene. Amarli fa parte dellIslam, parte della fede e parte di un comportamento inappuntabile, mentre lodio verso di loro mancanza di fede, ipocrisia e ribellione.

94. Confermiamo che, dopo la morte del Messaggero di Allah, che la pace sia su di lui, il califfato and prima a Abu Bakr al-Siddiq, che diede cos prova della sua eccellenza e superiorit sul resto dei Musulmani; poi and a `Umar ibn al-Khattab; poi a `Uthman; e infine a `Ali ibn Abi Talib; che Allah si compiaccia in tutti loro. Costoro sono i Califfi dalla Giusta Guida e sono capi virtuosi.

95. Portiamo testimonianza che i dieci che furono nominati dal Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, e ai quali egli promise il Giardino, saranno nel Giardino, come il Messaggero di Allah, che la pace sia su di lui, la cui parola verit, afferm che vi sarebbero stati. Questi dieci sono: Abu Bakr, `Umar, `Uthman, `Ali, Talha, Zubayr, Sa`d, Sa`id, `Abd al-Rahman ibn `Awf, e Abu `Ubayda ibn al-Jarrah, il cui titolo era il Fiduciario di questa Comunit, che Allah si compiaccia in tutti loro.

96. Chiunque parli bene dei Compagni del Messaggero di Allah, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, e le sue mogli e la sua discendenza, che sono tutti puri e incontaminati da ogni impurit, libero dallaccusa di ipocrisia.

Al-'Ulama wal-'Awliya - I Sapienti e i Santi

97. Gli uomini dotti dei Predecessori, sia la prima comunit sia coloro che seguirono immediatamente: le persone virtuose, i narratori di hadith, i giuristi, e gli analisti di questi si deve parlare soltanto nel miglior modo possibile e chiunque dica qualcosa di male su di loro non si trova sul giusto sentiero.

98. Non preferiamo nessuno dei santuomini della Comunit su nessuno dei Profeti, ma piuttosto diciamo che ciascuno dei Profeti migliore di tutti gli awliya' messi insieme.

99. Crediamo in ci che sappiamo dei karamat o meraviglie degli awliya' e nelle storie autentiche su di loro provenienti da fonti affidabili.

100. Crediamo nei segni dellOra, come lapparizione dellAnticristo (dajjal) e la discesa dal cielo di `Isa ibn Maryam, che la pace sia su di lui, e crediamo nel sorgere del sole dal punto in cui tramonta e nellemergere della Bestia dalla terra.
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101. Non accettiamo come vero ci che dicono gli indovini e i chiromanti, n accettiamo le pretese di coloro che affermano ci che va contro il Libro, la Sunna e lopinione della Comunit Musulmana (umma).

Unit nell'Islam

102. Concordiamo sul fatto che restare uniti il vero e giusto cammino e che la separazione deviazione e tormento.

103. Esiste ununica religione da Allah nei cieli e sulla terra e questa la religione dellIslam (sottomissione). Allah dice: La religione verace, amata dal Dio, lislm. (Al `Imran 3: 19) Ed Egli dice anche: Lieto sono io nel sapere che lislm la vostra religione. (al-Ma'ida 5: 3)

104. LIslam si trova tra leccesso e la mancanza, tra il paragonare gli attributi di Allah al creato (tashbih) e privare Allah degli attributi (ta`til), tra il determinismo e il libero arbitrio, e la certezza e la disperazione.

105. Questa la nostra religione ed ci in cui crediamo, sia internamente sia esternamente, e noi rinunciamo ad ogni associazione, davanti ad Allah, con chiunque vada contro ci che abbiamo detto e chiarito.

Ad-Du'a - La Supplica

Chiediamo ad Allah di renderci saldi nella nostra fede e di sigillare con essa le nostre vite, di proteggerci da idee diverse, opinioni sparpagliate e scuole dalle idee malvagie come quelle dei Mushabbiha, i Mu`tazila, i Jahmiyya, i Jabriyya, i Qadariyya, e altre simili a queste che vanno contro la Sunna e Jama`a e si sono alleate con lerrore. Rinunciamo ad ogni associazione con loro e secondo noi essi sono in errore e sul sentiero della distruzione. Chiediamo ad Allah di proteggerci da tutta la falsit e chiediamo la Sua Grazia e il Suo Favore per fare tutto il bene.

Le traduzioni dei versetti coranici sono tratte da Il Corano (1979), traduzione di Federico Peirone, Milano: Mondadori

della Traduzione in Italiano di Arabia.it

Vedi anche: IL SAPERE SUPREMO (Fiqh al-akbar)

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