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I caratteri principali della lingua sono questi: 1. un oggetto ben definito nellinsieme caotico dei fatti del linguaggio. Si trova nel punto (psichico) in cui unimmagine acustica si associa con un concetto. la parte sociale del linguaggio; esterna allindividuo, che non ha la facolt di modificarla; il frutto di un patto sociale tra i parlanti ed esiste nella totalit delle loro conoscenze. 2. La lingua, anche se non parlata (e quindi distinta dalla parole), pu essere studiata indipendentemente dagli altri fatti del linguaggio. 3. La lingua ha natura omogenea; ci che vi di importante in essa lunione del concetto con limmagine acustica (entrambe psichiche) 4. La lingua, come la parole, un oggetto concreto. Si possono fissare i suoi componenti, a differenza della parole, e questo rende possibile una sua codificazione.
Mutabilit
Tuttavia il tempo ha anche la caratteristica di consentire la mutabilit del segno. Esso cambia, ma per gradi, non la massa parlante che consapevolmente introduce questo cambiamento. Per cambiamento si intende uno spostamento del rapporto tra il significato e il significante. La possibilit di questo cambiamento legata allarbitrariet del segno, in quanto non c legame naturale o limite necessario tra significato e significante. Il cambiamento di una lingua una condizione cos fondamentale che esercita la sua influenza anche sulle lingue artificiali. Il tempo la componente principale della necessit di questo cambiamento.
Compendio
1. Nel linguaggio, fenomeno globale, abbiamo ritrovato due fattori: la lingua e la parole. La lingua linguaggio meno la parole, ed linsieme delle abitudini linguistiche che permettono a un soggetto di comprendere e di farsi comprendere. 2. necessario per introdurre anche laspetto sociale, che fa s che la lingua possa esistere. La lingua e la massa parlante sono due elementi inscindibili. 3. Ma lintervento del tempo rende possibile lazione delle forze sociali, ed elimina la possibilit che la lingua sia una convenzione. Il tempo entra di diritto nella formazione della lingua. 6
Conclusioni
La linguistica ha dapprima discriminato tra lingua e parole, ora tra sincronia e diacronia. Ma la sincronia vive solo grazie alla parole, in essa si trovano i germi del cambiamento. Questo lo schema dello studio linguistico: Sincronia Lingua Linguaggio Diacronia
Parole
difficile conciliare gli aspetti dei due studi, ma indispensabile farlo. La linguistica si divider dunque in: 1. Linguistica sincronica: si occupa dei rapporti logici e psicologici colleganti termini coesistenti e formanti sistema, cos come sono percepiti dalla stessa coscienza collettiva. 2. Linguistica diacronica: si occupa dei rapporti colleganti termini successivi non percepiti da una medesima coscienza collettiva, e che si sostituiscono gli uni agli altri senza formare sistema tra di loro.
LINGUISTICA SINCRONICA
GENERALIT
Loggetto della linguistica sincronica generale quello di stabilire i principi fondamentali di ogni sistema idiosincronico, i fattori costitutivi di ogni stato di lingua (come ad esempio le propriet generali del segno). La grammatica generale appartiene alla sincronia. Uno stato di lingua non un punto, ma uno spazio di tempo pi o meno lungo in cui avvengono solo minime modificazioni. Studiare uno stato di lingua significa dunque tralasciare questi minimi cambiamenti.
Metodo di delimitazione
La delimitazione in teoria molto semplice: basta porsi nella parole e rappresentarla mediante le due catene parallele dei significati e dei significanti. Le divisioni che si attueranno nelle due catene dovranno essere corrispondenti. Come verifica, si pu ricercare la stessa unit in unaltra frase e constatare se essa ha lo stesso significato oppure no.
Conclusione
Il fatto che in linguistica non si possano trovare agevolmente le unit di studio significa che esse non sono essenziali. Tuttavia la lingua in sistema basato sullopposizione di unit concrete, per cui bisognerebbe conoscerle, ma questo un compito arduo. La lingua dunque si basa su unit effettivamente esistenti ma di cui difficile conoscere leffettiva natura.
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Identit
Lidentit pu essere spiegata come luguaglianza tra due segni che abbiano lo stesso significato e lo stesso significante. Ma questo non sufficiente: vero che la corrispondenza tra significato e significante di due segni prova lidentit, ma non vero il contrario. Ci pu essere identit senza questa corrispondenza, basti pensare al fatto che il modo di pronunciare una parola pu far variare di molto le sue caratteristiche foniche. Allo stesso modo, termini dallo stesso significante possono avere significati diversi. Il problema dellidentit si collega con quello dellunit e delle entit. Infatti, le entit linguistiche non sono solo legate alla loro realizzazione materiale, ma in esse si ritrova anche una componente derivata da certe condizioni al di fuori della materialit, quelle che le caratterizzano indipendentemente dalle singole realizzazioni.
Realt
Le realt linguistiche non si presentano da se stesse allosservazione; di solito si lavora su concetti grammaticali, che per non si sa se corrispondano o no ai fattori costitutivi della lingua. Le classiche distinzioni in aggettivi, sostantivi, verbi non sono pi efficaci. Daltro canto, chiaro che la linguistica deve lavorare in ogni caso su porzioni foniche differenziate in base ad unattribuzione di significato.
Valore
Il concetto di identit fortemente connesso con quello di valore. Infatti, il valore quella qualit che, attribuita arbitrariamente ad un segno, lo rende speciale e differente dagli altri, gli attribuisce determinate caratteristiche sue proprie.
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IL VALORE LINGUISTICO
La lingua come pensiero organizzato nella materia fonica
Il pensiero umano, privato delle immagini sonore che lo esprimono, un agglomerato nebuloso e indistinto. Allo stesso modo, la materia fonica, privata della cesura che opera il pensiero, anchessa amorfa. La lingua interviene come un ordine regolatore che delimita le unit foniche attribuendo loro un preciso significato. Essa paragonabile ad un foglio di carta in cui il recto il pensiero e il verso il suono: non possibile isolare il suono e il pensiero senza snaturarla. La combinazione, operata dalla lingua, di pensiero e suono produce una forma, non una sostanza. Questa combinazione per forza arbitraria, perch se cos non fosse la nozione di valore perderebbe qualcosa del suo carattere, perch si introdurrebbe un elemento dallesterno. Larbitrariet del segno inoltre un fatto sociale perch solo la comunit pu introdurre valori che non hanno altro fondamento che il consenso generale; il singolo non pu compiere questa azione. Infine, il valore non solo lunione del significato al significante, ma necessario considerare anche i rapporti del sistema in cui esso fa parte. Per meglio sviluppare questo tesi consideriamo il significato, il significante e il segno totale, basandoci sulle parole.
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I rapporti sintagmatici
Un sintagma pu essere formato non solo da parole, ma anche da parole composte, gruppi di parole o intere frasi. Per analizzarlo adeguatamente non sufficiente considerare il rapporto che unisce le varie parti tra loro, ma anche quello che lega il tutto alle sue parti. Ma se pensiamo ad un classico sintagma come la frase, notiamo che essa appartiene alla parole. Dunque anche il sintagma appartiene alla parole? Non sicuro, perch la libert delle combinazioni (tipica della parole) non pu applicarsi completamente ai sintagmi. Infatti ci sono delle locuzioni ed espressioni gi costituite e predefinite (le frasi fatte), in cui luso vieta di cambiare alcunch e che quindi appartengono sicuramente alla lingua. Inoltre le forme regolari possono nascere solo in quanto presuppongono un tipo determinato, basato sullesistenza di altre forme simili accettate dalluso e proprie della lingua. Tuttavia anche la parole ha un ruolo importante nella formazione dei sintagmi.
I rapporti associativi
Le serie associative mentali non si formano in modo caotico, ma ordinato in base alle similitudini che un termine pu generare. Dunque ci possono essere pi rapporti, in base alle associazioni che la mente pu creare. Esse possono essere di natura fonetica, di significato o entrambe. Una parola pu richiamare tutto ci che pu esserle associato in un modo o nellaltro, senza una necessit di ordine preciso, e dunque si possono generare un numero indefinito di rapporti. La serie associativa quindi caratterizzata da un ordine indeterminato e da un numero indefinito (tranne che nelle flessioni verbali).
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