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Dopo lo sfaldamento della maggioranza, nel Pd si apre la battaglia sulle regole per scegliere il leader

di Antonio Sgobba Siamo vocati alle primarie e cerchiamo le condizioni per farle. Ma ora vediamo come si sviluppano le cose, a molti forse sfugge ancora che viviamo un passaggio che il pi di cile e pericoloso dal dopoguerra ad oggi, si parte dallItalia e il resto lo si decide. Cos Pier Luigi Bersani nelle ore del ko berlusconiano. In altre parole: ci sono cose pi importanti della consultazione interna al centrosinistra per scegliere il leader. Cos quando il segretario dice il resto si decide, fa pensare che lo strumento che dal 2006 il Pd e i suoi alleati hanno sempre usato per scegliere il candidato possa essere accantonato. Soprattutto in caso di voto anticipato. Di sicuro se si va alle urne da qui a tre mesi non ci sar il tempo per orga- Bersani allultima manifestazione del PD nizzare le consultazioni. Lo riconosce anche Salvatore Vassallo, deputato Pd mai stati il segretario del primo partito. tra gli autori dello statuto del partito, Si pensi a Prodi nel 1996 e a Rutelli nel quello che prevede primarie per tutte 2001, continua Vassallo, esponente le cariche monocratiche della corrente MoDem. istituzionali (Capo quarto, Se per si guarda alle altre politica articolo 18). A quel punto a anime del partito, non tutti decidere saranno i segretari potrebbero prendere serenadei partiti della coalizione. mente questo scenario. Le E non detto che il candiprimarie si possono fare dato sia automaticamente Bersani. An- sempre, anche con poco tempo. Forse zi. La storia recente ci insegna che pu c la volont di farle saltare. Nella vita non andare cos: quando i candidati so- si pu fare di tutto per fare tardi alle no stati scelti senza primarie, non sono cose. Se si fa tardi al matrimonio, la sposa se ne va, dice Pippo Civati, consigliere regionale in Lombardia, che di recente ha organizzatore con Debora Serracchiani a Bologna la convention Il nostro tempo. Il problema principale che non abbiamo ancora deciso come farle, continua Civati, non so bene che cosa voglia Bersani, ma sono cose di cui avremmo gi dovuto discutere in direzione nazionale, incredibilmente questo non ancora successo. Il nostro segretario dovrebbe chiarire al pi presto la posizione del partito. Invece a ottobre, quando ci siamo convocati, nessuno ne ha parlato. N Bersani, n Vassallo, n Renzi. Se fossimo stati seri avremmo gi risolto la questione allinizio dellautunno. Invece si preferita la vaghezza e la vaghezza serve a ra orzare chi ha le leve della decisione. Secondo scenario. Non si vota subito, c un governo di transizione. A quel punto per le primarie ci sarebbe tutto il tempo. Da statuto il candidato democratico il segretario. Come la si mette con le altre anime del partito? Per quello potrebbe essere utile fare primarie a doppio turno, lo hanno fatto in Francia, perch non dovremmo farlo noi?, si chiede Vassallo. Per il costituzionalista veltroniano sarebbero necessari due passaggi: Nel primo ci sono solo i candidati del Pd che si s dano tra di loro. In pratica andrebbe anticipato il congresso, passato troppo tempo

ITALIA Addio Berlusconi, addio primarie?


7 VITA
18 NOVEMBRE 2011

Candidato Chiamparino si scopre


Ho unesperienza: se qualcuno la ritiene utile e se il progetto mi convince, sono disposto a metterla al servizio. Lo dice lex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino a Vita. In caso di primarie per scegliere il prossimo candidato premier del centrosinistra, lui c. Le primarie si debbono fare e debbono essere il pi aperte possibile, sempre che ci siano i tempi per farle, continua Chiamparino, e se alla ne ci saranno le condizioni, pu succedere che cambi completamente lo scenario. Pone per una condizione: Il mio s dipende da quali sono i progetti in gioco. Il progetto giusto potrebbe essere quello dei 100 punti presentati da Renzi? Non li ho ancora letti, confessa.
dalla consultazione che ha scelto Bersani, sostiene. A quel punto il vincitore a ronterebbe gli altri candidati della coalizione: Ma potrebbe anche non essercene bisogno se avesse ottenuto pi della maggioranza dei voti, speci ca il membro della commissione Statuto del Pd. Quale strada sceglier il partito non ancora chiaro. Mentre gli esiti della crisi rimangono incerti. La situazione inquietante. Si prospettano governi improponibili. Rischiamo la Carlucci premier, chiosa Civati.

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