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La nuova fase
Il problema dei vini della Champagne divent nei secoli il segreto del suo successo. La regione infatti, se da un lato contribuisce con un terreno ricco per le viti, dall'altro soffre per clima troppo freddo, per cui le uve non riescono a maturare a sufficienza. Questo in passato causava una vinificazione povere in alcol, per cui gli inglesi erano costretti ad aggiungere dello zucchero per aumentarne la gradazione. Questa pratica sar poi utilizzata per la vinificazione e la spumantizzazione di questi vini, trasformandoli da banali vini da tavola ai grandi effervescenti delle occasioni importanti che oggi conosciamo. L'aggiunta di zucchero infatti fa partire una seconda fermentazione, quindi oltre al conseguente aumento della gradazione alcolica, si ha anche il classico sviluppo di anidrite carbonica caratteristico della fermentazione. Inizialmente questo venne considerato un difetto del vino, ma con il tempo e l'affinazione delle tecniche di addizione dello zucchero, si pass ben presto ad un autentica mitizzazione di questo vino, raggiungendo l'apice nel novecento.
Le tappe fondamentali
Le tappe fondamentali per lo Champagne moderno partono dagli studi di Dom Prignon, che per primo mise a punto i dosaggi e gli uvaggi migliori per ottenere la seconda fermentazione. Contemporaneamente i vetrai inglesi cominciarono a produrre delle bottiglie che resistevano alle pressioni interne del vino, contribuendo cos in maniera determinante alla commercializzazione di questo vino.
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Altre tappe fondamentali per lo Champagne sono l'invenzione delle pupitres, a cui abbiamo dedicato un articolo, e quella dello zuccheroenometro, ad opera di M.Franois nel 1836, con cui si poteva misurare con un'approssimazione molto soddisfacente gli zuccheri residui presenti nel vino fermo prima dell'aggiunta dei lieviti e dello zucchero per la seconda fermentazione. Con le successive richieste inglesi per un vino sempre pi secco, questo strumento si rilev decisivo per la trasformazione dello Champagne da un banale spumante dolce a uno dei pi celebrati vini al mondo, se non il pi mitizzato e identificato con il vino.
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Vini Champagne
In questa pagina parleremo di :
I vini della Champagne Alcuni dei vini fermi prodotti La regione dei vini fermi La trasformazione dello Champagne
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palato ben vinoso e sapido, che si riflette anche nel naso. Un'eccellente particolarit arriva da Rne Geoffroy e dal suo ottimo Cumires Rouge, un vino spumante rosso dei Coteaux Champenois, ricco di sapori fruttati del Pinot Noir. Ancora un Cteaux Champenois Rouge dal Pinot Noir in purezza per Montaudon, dai suoi 20 ettari di propriet, sempre spumantizzato. Tra i grandi produttori di qualit di vini fermi della Champagne si segnala sicuramente Egly-Ouriet, che vinifica tra gli altri il buonissimo Les Grandes Cts Ambonnay Rouge, di un bel rubino chiaro dal Pinot Noir con i classici profumi di frutti di bosco, ciliege e lamponi, accompagnati da aromi citrini e di sottobosco. Un ottimo vino, dalla gamma olfattiva complessa e i gusti astringenti, fragranti e tostati, soprattutto di caff. Un ottimo vino, sicuramente da provare nonostante il prezzo alto che arriva fino ai 90 euro.
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Marche Champagne
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Le pi famose
Molte marche di Champagne hanno conquistato la fama durante i loro tre secoli di storia, mentre altre, nate pi tardi, sono riuscite a conquistare una grossa notoriet grazie all'alta qualit espressa. Tra le piu antiche, nate addirittura nel settecento, ci sono Veuve Clicquot-Posardin, Gosset, Mot et Chandon, Delamotte e Ruinart. Queste aziende hanno visto gli albori della produzione dello Champagne moderno e tutte le trasformazioni che hanno portato questa regione da una produzione normale a una qualitativamente eccelsa e riconosciuta in tutto il mondo. Il processo stato lento, dovuto a moltissimi fattori, sia di opportunit commerciali che di ricerche per arrivare a un vino unico. Alcune di queste grandi marche hanno contribuito in maniera decisa all'evoluzione dello Champagne da vino fermo a grande effervescente delle case reali europee. il caso di Veuve Clicquot e del suo capo cantiniere Antoine Muller, che inventando le pupitres nel 1818, diede una svolta decisiva alla tecnica di vinificazione e spumantizzazione dello champagne, rendendo la metodologia della seconda fermentazione in bottiglia pi precisa e costante. Sempre Veuve Clicquot fu protagonista, insieme a Louis Roederer, della conquista del mercato russo, che dominarono fino alla Rivoluzione Russa. Altre aziende, come Salon, sono invece nate molto tempo dopo, quando le tecniche dello champagne erano gi affinate e lo stile del vino ben definite. Questo per non ha impedito alla maison di divenire un mito tra gli appassionati e gli addetti ai lavori francesi, tanto da essere pi volte eletto come migliore champagne. Anche Krug, nonostante sia stata fondata nel 1848, arriv in un periodo in cui gli Champagne iniziavano gi a definirsi, e la produzione iniziava a spostarsi da vini dolci verso una produzione pi secca e appetibile per gli inglesi soprattutto, che preferivano vini da poter consumare durante i pasti. Infatti, negli stessi anni, nasceva Pol Roger, che indirizzava subito la sua produzione verso il mercato inglese che rimane a tutt'oggi il suo principale importatore. Billecart Salmon fu invece la prima maison a sbarcare in modo decisivo negli Stati Uniti, anche se la sua posizione dominante dur molto poco a causa di problemi legali e finanziari dei suoi concessionari d'oltreoceano.
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permanenze sui lieviti per avere splendidi vini ricchi e vinosi. L'azienda possiede solo 9 ettari, per una produzione di appena 60 mila bottiglie. I terreni sono tutti classificati tra i migliori cru, e il Pinot Noir coltivato reputato eccezionale e molto versatile, da abbinare al pesce grigliato, la pasta e anche i formaggi. Gatinois un'altra grande casa, molto reputata, presente nella Champagne fin dal lontanissimo 1696, ben prima che questo vino diventasse effervescente e noto come oggi, che coltiva ancora i suoi sette ettari al 90% di Pinot Noir e il 10% di Chardonnay in fondo a un pendio particolarmente calcareo, fattore decisivo per ottenere Champagne dal lungo invecchiamento e dai profumi intensi. Produce anche un eccellente fermo, non facile da ottenere in questa regione fredda e umida. Charles Heidsieck tra le case pi prestigiose, notissima su entrambe le sponde dell'oceano, ottimo compagno per numerosi abbinamenti. La storia dell'azienda abbastanza avventurosa, con il suo fondatore che, accompagnato dal cognato, fu addirittura arrestato durante la guerra di secessione per i suoi rapporti commerciali con i Confederati in Louisiana. Nonostante questo l'azienda trov nuovi sbocchi commerciali in Estremo Oriente e in Sud America e alla fine della guerra civile americana torn alla ribalta anche negli States. L'altra maison, dal nome simile, la Piper-Heidsieck, invece non esprime una qualita eccelsa, anche se sufficiente, ma grazie ad attente strategie commerciali, riuscita a imporsi, grazie soprattutto al mercato americano, come un'azienda di grande fama. Negli ultimi dieci anni l'azienda sta comunque compiendo degli sforzi per rendere il suo Champagne pi complesso ed elegante.
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Cosa un etichetta Come deve essere scritta un'etichetta La mania del collezionismo
Cosa un etichetta
L'etichetta in un vino la carta d'identit del prodotto e per legge deve obbligatoriamente dare alcune informazioni, come in qualsiasi prodotto alimentare. Quindi come in un qualsiasi certificato identificativo, qualsiasi violazione o inesattezza scritta sull'etichetta una violazione di legge punibile secondo la normativa vigente. Una curiosit riguarda la menzione AOC (Appellation d'origine contrlle) equivalente alla nostra denominazione di origine controllata, che non deve essere obbligatoriamente riportata in etichetta. Lo Champagne infatti cos famoso e protetto dalla legge che di fatto non stato reputato necessario sottolineare che sia un prodotto che appartiene a una DOC.
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Possono essere menzionate anche alcune particolarit come il nome di una particolare Cuve.
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Cosa uno Champagne Cosa uno spumante La differenza tra Champagne e Spumante
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disciplinari, per uve impiegate, invecchiamenti e altre caratteristiche. Per quanto riguarda la spumantizzazione, in Francia generalmente obbligatoria quella classica della Champagne. Le differenze nei gusti invece sono ancora pi grandi, visto che le uve sono completamente diverse e soprattutto crescono in condizioni climatiche nettamente diverse tra le varie zone. Anche nel confronto con gli altri paesi le differenze sono notevoli. A parte la legislazione, pensata e dedicata per uno specifico prodotto, le regole sopra descritte per i Crmant francesi sono essenzialmente le stesse. Se ad esempio la Franciacorta ha nei suoi obbiettivi una produzione, tra l'altro riuscitissima, del tutto simile a quella dei famosi vini effervescenti d'oltralpe, altri disciplinari portano a dei risultati completamente differenti, come per il prosecco, l'Oltrepo Pavese Metodo classico per non parlare degli spumanti dolci piemontesi o di altri ottenuti dal moscato in varie zone d'Italia.
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Il metodo classico
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La storia del metodo classico I principi del metodo classico Il metodo classico oggi
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Per ottenere la seconda fermentazione in bottiglia una volta si aggiungevano semplicemente degli zuccheri, mentre oggi, grazie alla chimica, queste selezioni vengono preparate in laboratorio in modo da ottimizzare i risultati. Il principio della spumantizzazione utilizzando il metodochampenoise rimasto fondamentalmente invariato, mentre la tecnologia notevolmente migliorata, tanto che oggi ogni singolo aspetto della spumantizzazione completamente sotto il controllo del vinificatore. Oltre ai lieviti da laboratorio sono numerosi gli elementi, che pur essendo concettualmente del secolo scorso, utilizza i nuovi materiali e le nuove conoscenze scientifiche del mondo moderno.
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Champagne secco
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Gli Champagne secchi Perch i migliori champagne sono dolci I migliori champagne secchi
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Gli champagne secchi, delle tipologie menzionate nel primo paragrafo, sono certamente i pi reputati tra questi vini, e quelli nella tipologia brut sono considerati i migliori tra questi. Sono tantissimi gli champagne brut menzionabili tra le tante possibilit di acquisto, ed essendo questa tipologia la pi richiesta, ovviamente tutte le maisons producono il loro brut. L'acquisto dipende dalle possibilit finanziarie di ciascuno, con prezzi che vanno dai 25 euro a migliaia di euro per i migliori.
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Champagne Ros
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Il metodo di vinificazione Il vino ros e le nuove tendenze La vinificazione in ros nella Champagne I grandi ros della Champagne
Il metodo di vinificazione
Come per i vini ros di tutto il mondo la colorazione ros pu essere ottenuta con differenti metodologie, per ottenere circa lo stesso risultato. La pi complicata sicuramente la permanenza sulle bucce e sulle vinacce per il tempo di qualche ora in modo che i tannini e gli elementi coloranti in essi contenuti colorino il vino. Questa operazione deve essere svolta con molta precisione in modo da non avere un vino troppo carico in colore. I tempi devono quindi essere ben calcolati e rispettati, per non vedere rovinato fin da subito un prodotto che anche molto costoso per l'azienda. il cosiddetto metodo tradizionale. Un altro metodo quello della vinificazione separata di vino bianco e vino rosso con successivo assemblaggio. Questo metodo meno complicato ma non favorevolmente visto sia dagli appassionati e dagli addetti ai lavori che dalle grandi aziende, ma resta largamente applicato nella grande maggioranza dei casi, tanto che il metodo tradizionale del contatto del mosto con le utilizzato raramente.
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Nella Champagne la vinificazione in ros viene effettuata generalmente a partire dal Pinot Noir, che garantisce gusti abbastanza secchi ma fruttati, mantenendo inalterata l'aristocrazia, l'eleganza e la complessit di questa nobile variet. il vitigno preferito dalle grandi cantine, e viene vinificato sia in bianco per produrre il Blanc de Noirs che in rosato. L'altra variet rossa utilizzata nella regione, il Pinot Meunier, invece utilizzato nel taglio e raramente viene utilizzato come protagonista dello spumante. Il Pinot Noir una delle grandi variet nobili del globo, complicata e faticosa da coltivare ma con risultati talmente importanti che rimane comunque una delle pi coltivate dai grandi produttori di qualit. Originaria della Borgogna, questa variet predilige i climi freddi, mentre soffre molto in quelli caldi tanto da essere praticamente assente a sud del Friuli. La vinificazione de Pinot Noir produce autentici capolavori e nella Champagne questa affermazione pi che mai evidente, tanto che la superficie vitata nella regione ha superato negli anni ottanta quella della Borgogna, zona d'origine e terroir favorito. Soffrendo le gelate primaverili e di colatura per, deve evitare le pianure fredde e i terreni umidi, creando qualche problema in alcune zone della Champagne. I vini migliori provengono da uve coltivate su terreni calcarei ma soffre molto le annate, richiedendo parecchie attenzioni nella vinificazione, con tecniche diverse a seconda delle differenze che il millesimo comporta. Molta attenzione richiede anche l'estrazione del colore e degli aromi, anche in considerazione delle bucce molto sottili.
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Champagne millesimati
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Le grandi annate
Pi di ogni altro vino lo Champagne si lega in modo particolare alle annate, o millsime per dirla alla francese, che per le sue condizioni ambientali molto variabile e sensibile al clima. Gi la legislazione francese impone delle regole pi restrittive rispetto al resto del mondo per dichiarare i millesimi, che devono essere al 100% della stessa annata dichiarata in bottiglia quando, negli altri paesi, questa percentuale scende al 75%. Le annate migliori dello Champagne sono considerate il 1904, 1911, 14, 19, 21, 28, 29, 34, 47, 49, 53, 55, 59, 64, 66, 71, 82, 85 e 89. Certamente reperire una di queste annate costerebbe una fortuna, soprattutto per i millesimati antecedenti agli anni 80. Soprattutto per quel che riguarda i vini dei primi del secolo, fino al 1971, la disponibilit veramente molto limitata, e la reperibilit confinata spesso alle aste o a collezioni private, che difficilmente rendono le bottiglie acquistabili a prezzi accessibili al grande pubblico. Lo Champagne raro rimane quindi confinato ad una cerchia esclusiva di pubblico, abbastanza facoltoso da poter investire qualche migliaio di euro in un vino. La passione per lo Champagne certamente la chiave essenziale per arrivare a questi prodotti.
I grandi millesimati
Le grandi case hanno ancora disponibili in cantina alcuni millesimi di gran pregio, acquistabili per cifre entro i mille euro, soprattutto degli anni 80 con qualche piccola disponibilit per alcuni anni antecedenti. Beaumont des Crayres ad esempio, una cooperativa molto attiva che produce champagne di qualit, nata nel 1955, ha ancora disponibile la Cuvee Spciale Nostalgie del 1985, con un ottimo rapporto qualit/prezzo. Billecart-Salmon ha ancora disponibile il Blanc de Blancs del 1982, un ottimo abbinamento per il formaggio. Per avere una rarit ancora acquistabile, anche se a un prezzo elevato, ci si pu rivolgere alla Bollinger, che dispone della Anne rare RD del 1975, mentre con A Charbaut possiamo ancora reperire il Certificate Blanc de Blancs del 1985. anche Veuve Clicquot ha ancora il 1985 disponibile come annata, sia del prestigioso La Grande Dame che del Rserve. L'ottimo Bouzy invece pu rendere reperibile solo l'89 del brut. Ancora il 1985, di certo una delle annate pi reperibili, per un ottimo Blanc de Blancs di Delamotte, e di Deutz, sia con la Cuve William Deutz che per la stessa Cuve nella tipologia Ros, ottimo compagno a tavola con le conchiglie e il coulbiac di salmone.
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E l'85 ancora presente nella cantina di Devaux, per la Cuvee Spciale, sia nella tipologia brut che Ros. Sono ottimi vini, complessi e fruttati, dal palato fresco e dotato di una discreta acidit. Un ottimo millesimato del 1983 la Grande Sendre di Drappier, una cantina che sfrutta principalmente il Pinot Noir per dei vini molto precisi e di buona personalit. Sicuramente degli ottimi champagne, con i millesimati del 85 e del 88 ugualmente consigliati e reperibili. George Gardet invece una famiglia da sempre seguace dei metodi tradizionali, con millesimati di grandissima qualit, molto apprezzati, come il Vintage del 1983, uno champagne dal sapore deciso e avvolgente. Da abbinare con sapori con personalit, come carni bianche o pesce dal gusto strutturato. Krug una di quelle aziende che riesce a trovare nei millesimati la sua migliore personalit, con alcune annate divenute famose e ricercate come il 69, il 71, il 73, il 75, il 76 e il 79, non pi nella disponibilit diretta della maison. Ma si puo ancora acquistare direttamente il 1982, sia del millesimato che del Krug Clos du Mesnil. Anche per Mot et Chandon ancora disponibile il 1982 per il Dom Prignon Ros, mentre per il Brut Imperial ancora disponibile il 1986. Con Mumm e Napolon si puo reperire anche il 1985, cosi come per Bruno Paillard. Ancora il 1982 disponibile da Palmer & C, per il Blanc de Blancs, che ha finito la sua maturazione.
Dichiarare il millesimato
Nella Champagne la dichiarazione del millesimato a completa discrezione dell'azienda, tenendo presente che la legge francese riguardo quest'aspetto prevede che se il produttore vuole dichiarare l'annata in etichetta deve utilizzare soltanto quell'anno per la vinificazione. La dichiarazione per non automaticamente fatta tutti gli anni, soprattutto dalle grandi cantine. Dichiarare l'annata infatti nella Champagne un vero e proprio culto, un impegno che l'azienda prende con i suoi estimatori, e quindi, nel caso di annate cattive, si tende ad evitare di farla. Le aziende preferiscono gli assemblaggi in questi casi, per mantenere la qualit costante e non rischiare delle basse valutazioni. Infatti le uve sono molto sensibili al clima della regione, e nelle stagioni troppo fredde e soprattutto piovose spesso le uve non raggiungono una maturazione ottimale, fornendo cos vini deboli che vanno aiutati con annate migliori.
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Champagne dolce
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Esiste lo Champagne dolce? I primi Champagne secchi e gli ultimi dolci Lo Champagne dolce oggi
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La piccola azienda Dubois produce lo Champagne Cuve du Redempteur dolce, da un perfetto ed equilibrato assemblaggio delle tre uve autorizzate. Sembra un vino invecchiato, ma non lo . Da abbinare naturalmente ai dessert, mentre il prezzo non arriva ai 15 euro, decisamente basso per uno Champagne. Un altro Champagne dolce da acquistare il Cattier Brut 1.er Cru con il 75% di Pinot Noir e il restante di Chardonnay. Gusti classici e fruttati di Pinot Noir con una nota fragrante di biscotto. Anche qui il prezzo decisamente basso.
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Champagne demi-sec
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La tipologia demi-sec
La tipologia demi-sec un tipo di Champagne mediamente dolce, con un contenuto di liqueur pari al 3-5 per cento del vino. Lo zucchero residuo per litro varia tra i 33 e i 50 grammi, restituendo al vino un dose di dolcezza non eccessiva ma comunque sia importante. Questa tipologia, come quella doux che rappresentano i due gradi di Champagne dolce, ha una richiesta molto limitata, dato che per tradizione lo champagne un vino secco. Lo champagne dolce non molto apprezzato anche perch le tre uve, Chardonnay, Pinot Noir e Meunier, rendono molto meglio nella tipologia secca ed extra-secca, dove riescono ad esprimere aromi e bouquet altrimenti coperti dal gusto dolce al palato, che maschera quelli che sono i profumi pi apprezzati e invidiati al mondo. Infatti queste tipologie piu dolci non sono molto ricercate, e non tutte le case vinicole della Champagne le producono.
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spumanti molto secchi come sono in genere gli champagnes. Il caso pi conosciuto il brut della Veuve Clicquot, uno champagne che ha conquistato i mercati esteri proprio per questa sua caratteristica. Stessa scelta per il brut Royale di Pommery, facile da bere e molto dosato.
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