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ISTITUTO PROFESSIONALE PER LINDUSTRIA E LARTIGIANATO L. Montini Via San Giovanni, 100 86100 CAMPOBASSO Tel.:0874/49581 Fax.

x.:0874/495821 Presidenza: 0874/495843 - C.F.: 80006910709 E-mail:cbri03000t@istruzione.it

per studenti di Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado

Concorso per il miglior progetto sull'Efficienza Energetica e l'utilizzo di Energie Rinnovabili

ScuolaBus
Perunscuolaefficientementemigliore
Classeconcorrente:

ClasseVacT.I.E.L Dirigentescolastico: GiuseppinaChiarolanza. ProfessoriTutor: prof.FerdinandoMassarellaAntonioSpallone.

Concorso per il miglior progetto sull'Efficienza Energetica e l'utilizzo di Energie Rinnovabili


per studenti di Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado

Lidea di progetto quella di analizzare e proporre interventi di efficientamento energetico negli edifici scolastici che nella stragrande maggioranza dei casi rappresentano, nella realt dei servizi pubblici, la quota parte maggiore denergia amministrata con metodi meno redditizi. In effetti la gran parte di essi sono per di pi infrastrutture impiantistiche realizzate negli anni tra il 1970-1990 nelle quali la configurazione degli impianti elettrici non consente unefficienza energetica ottimale. In questo peculiare contesto territoriale quale il Molise, anche il nostro edificio annoverabile in questa fascia, per tale motivazione si deciso di intervenire sullimpianto a servizio del plesso scolastico per cercare quanto meno di limitare lo spreco eccesivo di energia, dovuto molto spesso al suo utilizzo improprio da parte non solo degli studenti ma anche dei collaboratori scolastici. Ci significa che conseguire risparmi energetici sullilluminazione comporta un miglioramento della prestazione energetica generale delledificio e di conseguenza anche un notevole risparmio economico. Illuminazione E.utilizata E.termica Altro Per limitare i consumi dellilluminazione, a parit di livelli di illuminamento resi, possibile agire su due fronti: 10%

Ladozione di questi sistemi di controllo intelligenti basati su tecnologie BUS consentono di conseguire importanti risultati in termini di risparmio energetico e di comfort per gli utenti. Lo scopo di un tale sistema quindi il controllo totale di tutti i servizi pi propriamente legati allilluminazione, permettendo di realizzare anche nuove operazioni complesse nelle varie aree di automazione. E tuttavia importante sottolineare che il principale vantaggio, anche sociale, che si ottoner, il risparmio energetico e il livellamento del consumo elettrico. Il sistema proposto, completamente automatizzato, eviter sprechi energetici dovuti a dimenticanze, sovradimensionamenti, alla non considerazione degli apporti di luce naturale o ad altre situazioni particolari, monitorando continuativamente lambiente, e garantendo, la corretta illuminazione degli ambienti con lutilizzo di sensori di presenza, crepuscolari, regolatori di flusso, ecc. A ulteriore garanzia del sistema di automazione della struttura si optato per un sistema di tecnologia KNX che si caratterizza per la sua estrema flessibilit e compatibilit, per la possibilit che offre di personalizzare le funzioni secondo le esigenze specifiche dellutente e poich consente di effettuare ampliamenti e modifiche funzionali in qualsiasi momento ed utilizzando prodotti KNX. L'obiettivo di tale tecnologia quello di garantire e soddisfare tutte le esigenze di controllo e gestione centralizzata di un numero sempre crescente di funzioni. Gli edifici moderni e in modo particolare i plessi scolastici sono caratterizzati quasi sempre da una durata duso di diversi decenni. fondamentale che possano adattarsi in modo semplice ed economico al mutare delle esigenze degli utenti o ad eventuali riorganizzazioni degli spazi o cambi di destinazione. Per offrire agli utenti la massima sicurezza, un sistema moderno di gestione degli edifici deve essere in grado di reagire velocemente ed intelligentemente alle situazioni critiche, indipendentemente dal fatto che si sia presenti o meno. Con il controllo centralizzato delle funzioni di un edificio, premendo semplicemente un tasto, sar possibile disattivare tutte le utenze, ad esempio lilluminazione o gli apparecchi collegati alle prese. I pi moderni sistemi di gestione centralizzata degli edifici assicurano importanti quote di risparmio energetico Questo permette di incidere positivamente sui consumi ed accresce linteresse dellimmobile per utilizzatori e inquilini, aumentando il suo valore nel tempo, soprattutto nel contesto attuale di aumento costante del costo dellenergia. Inoltre una gestione pi consapevole dellenergia assicura il futuro del nostro ambiente e di tutti noi.

Bilancio Energetico

- si pu ottimizzare lefficienza luminosa dellimpianto, - si pu ottimizzare il controllo.

20%

40%

30%

Il primo conduce ad un risparmio poich, con un impianto efficiente, possibile garantire lo stesso illuminamento con una minore potenza elettrica impegnata, il secondo permette di ridurre gli sprechi poich le lampade vengono utilizzate solo nella misura strettamente necessaria. MIGLIORARE LEFFICIENZA LUMINOSA DELLIMPIANTO Un impianto intrinsecamente efficiente quello che, a parit di quantit e qualit luminosa, impegna una potenza inferiore ad altri impianti. Per un dato locale con un dato livello di illuminamento gli aspetti che determinano lefficienza dellimpianto sono: Progettazione orientata allefficienza energetica: Un impianto progettato correttamente deve garantire il livello di illuminamento medio richiesto dalla normativa, nonch gli indici di comfort relativi allabbagliamento ed alluniformit di illuminamento. Inoltre possibile adottare diverse soluzioni per ridurre al massimo la potenza installata nel rispetto dei requisiti di qualit. Efficienza luminosa delle lampade: si misura in lumen/watt ed indica quanto flusso luminoso viene emesso per ogni watt di potenza elettrica impegnata. Lefficienza luminosa dipende sia dal tipo di sorgente utilizzata (incandescenza, alogena, fluorescente) sia, nel caso delle fluorescenti, dal tipo di ausiliari di alimentazione utilizzati (reattore magnetico, reattore elettronico). Attualmente la Building Automation permette di controllare in modo automatico ed intelligente le lampade

Si deciso inoltre di introdurre un sistema di pannelli fotovoltaici che immetta in rete quota parte di energia utilizzata Particolare attenzione sar posta per gli aspetti pi propriamente legati allilluminazione degli ambienti, vista limportanza che detto servizio riveste nellambito degli edifici scolastici sia come consumi che come comfort ambientale. Il progetto descrive come modello di studio l'edificio I.P.I.A L. MONTINI, sito nella regione Molise per il quale si adottato un sistema BUS con tecnologia KNX volto a rendere migliore la vita personale e didattica e incidere positivamente sui consumi energetici, salvaguardando lambiente e, non meno importante, il bilancio economico.

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progettista:

classe VC T.I.E.L

TITOLO PROGETTO:

scuola-BUS

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Per ovvie ragioni prenderemo a campione il nostro istituto con sede in Campobasso Via S. Giovanni,100.

Tutto quanto premesso, si deciso di sviluppare un analisi dettagliata sullilluminazione delledificio con software di calcolo illuminotecnico, facendo riferimento alle normative CEI. Infatti in Italia l'illuminotecnica non governata da alcuna legge dello Stato, cosa che avviene in altri paesi europei come la Francia, dove bisogna presentare un calcolo illuminotecnico per vedersi approvare delle licenze edilizie. Pu tuttavia esistere in alcuni casi disposizioni regionali sull'argomento: in Emilia-Romagna in vigore la Legge Regionale n.19 del 29/09/2003, la Direttiva Regionale n.2263 del 29/12/2005 e la circolare esplicativa n.14096 del 12/10/2006. A partire dall'Ottobre 2004 in Italia stata recepita la Norma Europea EN 12464 che ha introdotto interessanti novit per quanto riguarda l'utilizzo della luce artificiale negli ambienti interni.

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STRATEGIE D CONTROLLO Si fa particolare riferimento al valore di illuminamento medio "mantenuto", alla limitazione dell'abbagliamento diretto generato dai corpi illuminanti ed alla resa cromatica della lampade. In precedenza si prevedeva un valore medio per l'illuminazione generale di un ambiente, ora si fa distinzione fra la area dove avviene il lavoro visivo e le zone circostanti. Inoltre si dovr avanzare una verifica, tramite apposite tabelle fornite dai produttori dei corpi illuminanti, o con l'uso del software di calcolo, come nel nostro caso, dell'indice di abbagliamento diretto UGR, questo valore tiene conto dell'abbagliamento diretto prodotto dagli apparecchi all'interno del campo visivo e della luminanza dello sfondo rispetto all'osservatore. Per di pi per la prima volta vengono indicati gli indici di resa cromatica delle sorgenti luminose, questo si traduce in una scelta pi responsabile sul mercato. In precedenza veniva utilizzata la normativa UNI 10380, che stabiliva alcuni parametri da rispettare per avere degli ambienti confortevoli dal punto di vista dell'illuminazione naturale e artificiale. La UNI EN 12464 stabilisce inoltre quale deve essere l'intervallo di lux entro cui bisogna stare per garantire un confort visivo adeguato alla mansione o attivit che si svolge in un dato locale. CALCOLO ILLUMINOTECNICO Eseguire calcoli illuminotecnici senza lutilizzo di software di fatto improponibile: la luce che raggiunge una superficie, infatti, non dipende solamente dalla lampada che posta al di sopra di essa, ma la sommatoria di tutti i fotoni che vengono emessi da tutti i corpi illuminanti e poi riflessi da tutti i materiali che si trovano all'interno di un ambiente. Per calcolare correttamente il valore di illuminamento di una superficie, dunque, bisogna conoscere come fatto l'ambiente, il materiale e il colore delle pareti, i mobili, il soffitto e il pavimento. Esiste, infatti, la possibilit di illuminare un ambiente esclusivamente con luce indiretta, ovvero con luce proiettata solo sul soffitto o sulle pareti che poi, riflessa, ricade sulla nostra superficie di calcolo: questo tipo di calcolo se non effettuato con mezzi opportuni troppo impreciso per essere accettabile in sede di progettazione. Esistono appunto dei software di calcolo che permettono di studiare il comportamento della luce simulando, nella realt virtuale, tutte le superfici con la loro capacit di riflettere la luce e, soprattutto, la caratteristica di emissione delle lampade prescelte. Esistono diversi programmi a livello professionale, anche distribuiti gratuitamente, che permettono di effettuare questo calcolo in modo rapido ed efficace, infatti per lo svolgimento di questo progetto e stato adoperato il software: Relux light simulation tools (freeware) che pu importare superfici anche dal formato .dxf Negli edifici adibiti ad uffici e nella pubblica amministrazione, generalmente il controllo dellilluminazione viene effettuato mediante comandi manuali locali a volte integrati tramite controlli temporizzati o spegnimenti manuali generali. Come spesso succede, per, le luci rimangono accese anche quando non sarebbe necessario, cio quando non vi sono occupanti oppure quando c gi un sufficiente apporto di luce naturale. Attualmente la Building Automation permette di controllare in modo automatico ed intelligente lo stato delle lampade. In particolare possibile realizzare due sistemi di controllo che prendono in considerazione diversi aspetti, quali ad esempio: - presenza di persone allinterno dei locali (presence-control) - apporto di luce naturale allinterno dei locali (daylighting) Presenza (presence-control) Laccensione, lo spegnimento e la regolazione dellimpianto in un ambiente o in una zona dellambiente sono comandati tramite un segnale che indica leffettiva presenza di persone nel locale considerato. Il segnale pu provenire da uno o pi sensori di presenza adeguatamente sensibili alla rilevazione di movimento che siano in grado di coprire tutta larea interessata in un determinato ambiente oppure da altri dispositivi quali un contatto magnetico posto sulla porta del locale, una scheda elettronica utilizzata come chiave con relativo porta schede, ecc.. Sfruttamento della luce naturale (daylighting) Laccensione, lo spegnimento e la regolazione dellimpianto delle luci in un ambiente o in una zona dellambiente sono comandati tenendo conto della disponibilit di energia luminosa proveniente dallesterno. La disponibilit di luce data da un segnale fornito da un sensore di luminosit posto allinterno del locale. Il corretto posizionamento del sensore gioca un ruolo fondamentale nelle applicazioni di regolazione automatica della luce. Pur essendo difficile stabilire una regola generale per il posizionamento del sensore, in quanto si dovrebbero valutare i vari casi specifici, in linea di massima il sensore andrebbe installato a soffitto in una posizione tale per cui la luce esterna che entra da eventuali elementi architettonici (es.: finestre, pozzi di luce ecc.) non incida direttamente sul sensore stesso (in pratica il punto pi buio del soffitto in tutte le condizioni). Questo perch, in caso contrario, la luce diretta sarebbe preponderante rispetto a quella riflessa che quella che alla fine si vuole regolare (in quanto, generalmente, si vuole rendere costante l'illuminamento dei piani di lavoro). TECNICHE D CONTROLLO Definite quindi le strategie di controllo possiamo renderle efficaci implementando e delineando per ogni zona due tecniche di controllo del flusso luminoso emesso da un sistema di illuminazione: Switching Laccensione in ON-OFF (switching) di singole lampade o gruppi di lampade consente di regolare il flusso luminoso complessivamente emesso dal sistema. E possibile effettuare come nel nostro caso la regolazione attraverso lo switching per gruppi di lampade.

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Dimming Il dimming consiste nella variazione del flusso luminoso della sorgente in modo continuativo, mediante un apparato elettrico (reostati e autotrasformatori, ma ormai in disuso) od elettronico (semiconduttori di potenza) a seconda del tipo di sorgente luminosa Per il presence-control indispensabile installare un sensore di presenza per ogni locale che sia in grado di determinare lo stato di occupazione del locale. I sistemi di controllo che presentano un sensore di occupazione possono essere suddivisi in: accensione automatica e spegnimento in dimming (auto ON / dimming OFF); accensione e spegnimento automatico (auto ON/OFF); accensione manuale e spegnimento in dimming (manual ON / dimming OFF); accensione manuale e spegnimento automatico (manual ON / auto OFF).

tD = Periodo di funzionamento diurno: ore di accensione dellimpianto in presenza di luce diurna [h].

tN = Periodo di funzionamento notturno: ore di accensione dellimpianto in assenza di luce diurna [h].

FO = Fattore di dipendenza dalloccupazione che tiene conto delleventuale presenza di un controllo luce sensibile alloccupazione dei locali [adim]

I sistemi di controllo che non presentano un sensore di occupazione possono essere suddivisi in: accensione e spegnimento manuale; accensione e spegnimento manuale con sistema generale automatico di spegnimento.

FD = Fattore di dipendenza dalla luce diurna che tiene conto delleventuale presenza di un controllo luce sensibile alla presenza di luce diurna. [adim]

Tali sistemi possono integrarsi con i sistemi BUS gi eventualmente presenti, ad esempio con standard Konnex, ed espandere ulteriormente le proprie possibilit, ad esempio controllando anche lo stato delle tende parasole o delle tapparelle per un ottimale comfort ed un controllo dellapporto termico solare estivo.

FC = Fattore dilluminamento costante che tiene conto delleventuale presenza di un controllo luce che regola la massima potenza erogabile dallimpianto, per evitare che nei primi periodi di utilizzo delle lampade, ovvero quando sono in piena efficienza, si determini un livello di illuminamento superiore al necessario. [adim] A= Area utile totale del locale o delledificio [m2] La UNI EN15193 permette di considerare sia gli impianti di illuminazione tradizionali, che quelli dotati di sistemi di regolazione automatica dipendenti dalloccupazione dei locali o dalla disponibilit di luce diurna. Per il calcolo del fattore di dipendenza dalloccupazione F0 la norma propone un metodo di valutazione che tiene conto dellassenza presunta degli occupanti del locale e del tipo di controllo adottato (tab.2). Per il calcolo del fattore di dipendenza della luce diurna FD la norma propone un metodo di valutazione della disponibilit di luce diurna (debole, media, forte) che tiene conto della predisposizione del locale a recepire luce diurna e della finestratura. Il metodo consente inoltre di valutare larea geometrica allinterno del locale che beneficia di luce diurna AD, utile in fase di progettazione per la configurazione ottimale dellarchitettura del sistema di controllo degli apparecchi illuminanti. Nel calcolo del LENI di un locale in cui parte dellambiente non usufruisca di luce naturale si avr : nel caso di controllo con raggruppamento unico degli apparecchi, FD pari a 1;

NORMATIVE La norma UNI EN15193 di recente emanazione fornisce un metodo per la valutazione del fabbisogno energetico per lilluminazione degli edifici introducendo un indicatore numerico di efficienza (LENI) pari allenergia annuale per unit di superficie consumata dallimpianto di illuminazione. Lindicatore dipende dalla potenza elettrica impegnata, dai periodi di funzionamento diurno e notturno e da fattori correttivi che riguardano la presenza di persone, lo sfruttamento della luce naturale ed il decadimento naturale del flusso luminoso. Lindice LENI, trascurando le perdite parassite dellimpianto per il controllo e lilluminazione demergenza, pu essere valutato con la seguente formula:

LENI
Dove:

Pn FC FO t D FD t N 1000 A

[ kWh/m2anno ]

Nel caso di controllo degli apparecchi in gruppi, una suddivisione del locale in: - area che beneficia di luce diurna AD, per la quale occorre considerare nel calcolo la potenza elettrica PD degli apparecchi installati nellarea AD ed il fattore FD <1; - area che non beneficia di luce diurna AND, per la quale occorre considerare nel calcolo la potenza elettrica PND degli apparecchi installati nellarea AND ed il fattore FD pari ad 1.

Pn = Potenza installata di tutti gli apparecchi illuminanti della zona compresi gli alimentatori [W]

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Pertanto, trascurando le perdite parassite dellimpianto per il controllo e lilluminazione demergenza, lindice LENI potr essere valutato come:

TABELLA 2 Valori del fattore F0 in funzione del tipo di controllo e della percentuale di ore di assenza della persona che occupa il locale.
Fattore di assenza 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

L ENI

PD FC FO t D FD t N PND FC FO t D t N 1000 A

[ kWh/m2anno ] 3.

Per la stima dei fattori FD e F0 si pu fare riferimento alle tabelle 2 e Il fattore FC vale 0,9 nel caso di presenza di sensore di illuminamento costante altrimenti vale 1.

TABELLA 1 Ore diurne tD e notturne tN di riferimento di funzionamento delle attivit per alcune tipologie di edifici, utili per il calcolo dellindice LENI
Ore di funzionamento delledificio per anno. Valori di riferimento. tD Uffici Scuole ed universit Ospedali Hotel Ristoranti Sport Commerciale 2250 1800 3000 3000 1250 2000 3000 tN 250 200 2000 2000 1250 2000 2000 tD +tN 2500 2000 5000 5000 2500 4000 5000 delle attivit allinterno

Tipo di edificio

Fattore di occupazione F0 per sistemi di controllo che non presentano un sensore di occupazione accensione e spegnimento manuale accensione e spegnimento manuale con sistema generale automatico di spegnimento Fattore di occupazione F0 per sistemi di controllo che presentano un sensore di occupazione accensione automatica e spegnimento in dimming accensione e spegnimento automatico accensione manuale e spegnimento in dimming accensione manuale e spegnimento automatico

1,00 1,00

1,00 0,97

1,00 0,95

0,90 0,85

0,80 0,75

0,70 0,65

0,60 0,55

0,50 0,45

0,40 0,35

0,30 0,25

0,00 0,00

1,00 1,00 1,00 1,00

0,97 0,95 0,95 0,90

0,95 0,90 0,90 0,80

0,85 0,80 0,80 0,70

0,75 0,70 0,70 0,60

0,65 0,60 0,60 0,50

0,55 0,50 0,50 0,50

0,45 0,50 0,50 0,30

0,35 0,30 0,30 0,20

0,25 0,20 0,20 0,10

0,00 0,00 0,00 0,00

Classi di Efficienza energetica: Inoltre possiamo analizzare lefficienza energetica dello stato attuale dell edificio facendo riferimento alla norma EN15232 che la base di partenza per limplementazione dellEfficienza Energetica Attiva negli Edifici.

TABELLA 3 Valori del fattore FD in funzione del tipo di controllo, della latitudine, della disponibilit di luce naturale e dellilluminamento di progetto.
Latitudine Tipo di controllo Disponibilit di luce naturale Debole Illuminamento di progetto (lux) 300 500 750 300 500 750 0,843 0,885 0,918 0,410 0,568 0,694 0,731 0,764 0,813 0,310 0,395 0,520 0,621 0,643 0,676 0,195 0,241 0,312 0,850 0,890 0,922 0,437 0,589 0,709 0,741 0,775 0,822 0,334 0,422 0,543 0,632 0,656 0,691 0,217 0,269 0,343 0,857 0,896 0,926 0,463 0,610 0,724 0,750 0,785 0,831 0,359 0,449 0,565 0,642 0,669 0,705 0,240 0,297 0,374 Media Forte Debole Media Forte Debole Media Forte Sud (39.00N) Centro (42.00N) Nord (45.00N)

Manuale

Automatico

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Classe D NO ENERGY EFFICIENT (NON ENERGETICAMENTE EFFICIENTE): comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione, non efficienti dal punto di vista energetico Classe C STANDARD (RIFERIMENTO): corrisponde agli impianti automatizzati con apparecchi di controllo tradizionali o con sistemi BUS (BACS/HBES). Econsiderata la classe di riferimento perch corrisponde ai requisiti minimi richiesti dalla direttiva EPBD. Infatti questa Classe, rispetto alla Classe D, consente di ottenere (come si vedr nel seguito) un notevole incremento dellefficienza energetica utilizzando un sistema di automazione tradizionale o un sistema bus ad un livello prestazionale e funzionale minimo rispetto alle sue reali potenzialit. Classe B ADVANCED (AVANZATO): comprende gli impianti controllati con un sistema di automazione bus (BACS/HBES) ma dotati anche di una gestione centralizzata e coordinata delle funzioni e dei singoli impianti (TBM). Classe A HIGH ENERGY PERFORMANCE (ALTA PRESTAZIONE ENERGETICA): come la Classe B ma con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche allimpianto.

Questo metodo permette di valutare in modo semplice limpatto dellapplicazione dei sistemi di automazione HBES sullammontare di energia utilizzata dagli edifici nellarco di un anno, con particolare riferimento alle applicazioni a maggior consumo, nel nostro caso lilluminazione. Linfluenza dellapplicazione di funzioni automatiche a diversi tipi di edifici, quantificata in un fattore di efficienza energetica BACS/HBES, stata ricavata confrontando il consumo annuale di energia di un locale standardizzato di riferimento (EPBD 2006) con quello dello stesso locale nelle stesse condizioni (tempi di occupazione, profilo dutente, tempo atmosferico, esposizione solare, conduttanza termica, dimensioni, superfici radianti) infrastrutturato con un sistema di automazione BACS/HBES secondo quanto previsto dalle diverse classi di efficienza energetica (A, B, C, D). CONCLUSIONI A seguito dellimplementazione delle formule e procedure indicate dalle succitate normative si potuto constatare che il nostro edificio scolastico rientra nella classe di efficienza D non energeticamente efficiente. Conseguentemente si deciso di intervenire, per rendere pi efficiente linfrastruttura, prevedendo una tecnologia basata su sistemi BUS a protocollo KNX che, come gi anticipato, si caratterizza per la sua estrema flessibilit, compatibilit, e per la possibilit che offre di personalizzare le funzioni secondo le esigenze specifiche dellutente, consentendo di effettuare ampliamenti e modifiche funzionali in qualsiasi momento, utilizzando ovviamente prodotti corrispondenti al protocollo KNX della pi importante casa costruttrice, quale Schneider Electric. Detta tecnologia vuol essere collettore e interfaccia di tutti gli impianti elettrici e speciali a servizio delledificio e in particolare stata applicata sullautomazione del comando e del controllo dei sistemi di illuminazione. In considerazione della tipologia e dello stato dellimpianto termico poco possibile prevedere per lintegrazione del sistema di termoregolazione nel presente intervento di ristrutturazione tecnologica. Lintegrazione, dei diversi dispositivi e delle diverse funzioni, dalla tecnologia KNX, consente alledificio, il virtuale passaggio (a meno degli aspetti legati allimpianto termico) dalla classe di efficienza energetica D alla classe di efficienza energetica A secondo quando riportato dalle norme prese in considerazione. Il risparmio energetico conseguito mediante ladozione dei sistemi di controllo intelligenti stato stimato sulla base della metodologia proposta dalle normative UNI pari al 45%.

I fattori di efficienza energetica cos determinati sono resi nelle tabelle riportate di seguito prese direttamente dalla norma EN15232 divisi per tipologia di impianto, per tali motivazioni si andr ad analizzare lilluminazione, per tipologia di applicazione (residenziale e non-residenziale) e per Classe di Efficienza Energetica del sistema di automazione.

Fattori correttivi BAC factors ai sensi della norma UNI 15232

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ANALISI DELLA DISTRIBUZIONE LOGISTICA


Ledificio I.P.I.A L. Montini, ubicato in Campobasso alla via S. Giovanni,100, presenta unimpronta a terra ad L con un servizio di emergenza esterno. circondato da un ampio spazio verde e da unarea antistante ledificio destinata ad ampio parcheggio Esso e formato principalmente da quattro piani : PIANO, TERZO PIANO. SEMINTERRATO, PRIMO PIANO, SECONDO

PREMESSA Tenendo conto della struttura delledificio si deciso di prendere in considerazione il primo piano quale modello anche per il secondo piano, al quale per andr aggiunta la superficie destinata alle attivit amministrative. Il seminterrato si differenzia dal primo piano solo per la presenza dei laboratori, ma anche essi riconducibili ad un unico modello. Il terzo piano deledificio si caratterizza per le sue ridotte dimensioni e per il suo utilizzo non intensivo. In particolare ci si concentrati, come gi detto, sugli aspetti energetici legati allilluminazione degli ambienti.

TERZO PIANO

Planimetrie dei vari livelli

SECONDO PIANO PRIMO PIANO PRIMO PIANO SECONDO PIANO

SEMINERRATO

LAYOUT DISTRIBUTIVO
Superficie m2 Disimpegni Aule Servizi/wc
(scale, corridoi, ...)

TERZO PIANO
Sale riunioni

SEMINTERRATO

PIANO
PRIMO

Laboratori

Archivi

1335

5 5 0 6 11

3 3 1 4 11

2 1 1 2 6

0 1 2 0 3

0 0 0 6 6

3 1 2 3 5

SECONDO 722 TERZO 300

SEMINTER1750

TOTALE

4107

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PRIMO PIANO In considerazione del layout distributivo del plesso scolastico si scelto di operare sul piano primo della struttura in particolare su un aula tipo ,quale ambiente da analizzare ,infatti di tutta la superficie utile del primo piano, quella destinata ad aule didattiche ne rappresenta la quota parte maggiore e precisamente il 37 % quindi molto significativa per effettuare un preciso studio di efficientamento energetico, poich la restante superficie cio il 63% divisa in varie zone con un area molto inferiore alla superficie destinata ad aule didattiche .

FOTO

DEPOSITO MATERIALE

UFFICIO TECNICO

DISEGNO IN SCALA

UFFICIO

VICARIO

LABORATORIO DI INFORMATICA 1

ARCHIVIO

UFFICIO SEGRETERIA WC

AULA

16

RISERVATO

15 AULA 14

AULA 13 12 19 SALA PROFESSORI AULA

SALA DI ATTESA

DIRIGENTE SCOLASTICO

AULA

LAYOUT DISTRIBUTIVO DELLE SUPERFICI

PRIMO PIANO

DESCRIZIONE
ATTIVITA DITDATTICHE

SUPERFICIE
381 m2

%
31%

ATTIVITA AMMINISTRATIVE SUPERFICIE CONNETTIVA (disimpegni) SERVIZI ATTIVITA DOCENTI

215,45 m2 305,5 m2

25 % 27 %

109 m2 101 m2

9 % 8 %

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Tel.:0874/49581 Fax.:0874/495821 Presidenza: 0874/495843 - C.F.: 80006910709 E-mail:cbri03000t@istruzione.it

progettista:

classe VC T.I.E.L

TITOLO PROGETTO:

scuola-BUS

Via San Giovanni, 100 86100 CAMPOBASSO

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AULA TIPO Laula interessata ubicata al primo piano delledificio.

AULA TIPO VISTA REALISTICA

PIANTA AULA TIPO presenta una superficie di circa 55 m2 per un altezza di 3,22m,

b
Dimensione locale a: 8,24m b: 7,24m Dimensione finestra 1 4,5m x 2m

VISTA IN 3D SVILUPPATA CON RELUX

Dimensione finestra 2 1,40m x 0,40m

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SISTEMA D'ILLUMINAZIONE - AULAIPO Il sistema di illuminazione dellaula costituto da nove plafoniere con lampade florescenti del tipo 2 x 36W, per un totale di 72 W, oltre i dispositivi di accensione, disposte come inidcato nella figura seguente. Il comando dei corpi illuminanti gestito tramite un interrutore per ciscuno dei due gruppi di lampade indicato:

SCHEDA TECNICA - corpo illuminante

- A per il primo e terzo gruppo di lampade -B per il secondo gruppo di lampade. 1

2 3

B A

lampade fluorescenti del tipo 2 X 36W

I corpi illuminanti sono disposti ad una distanza di 0,22 m dal soffitto tramite delle sospensioni in metallo.

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STUDIO ILLUMINOTECNICO Come caso di studio si riporta la valutazione della prestazione energetica del sistema di illuminazione del'aula tipo al variare del sistema di controllo dellilluminazione, dalla tecnologia tradizionale ad una tecnologia HBES basata su protocollo KNX, evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi. Lo studio illuminotecnica dellaula stato effettuato su una superficie utile ad una altezza di 0,78 m (piano di lavoro: banchi) dal suolo e con un margine esterno escluso dai calcoli di 0,50 m (spazio di passaggio perimetrale).

ANALISI ILLUMINOTCNICA A seguito di una attenta analisi dei parametri illuminotecnici risultanti dalle simulazioni effettuate si sono riuscite ad individuare tre zone differenti di illuminazione.

Zona A

Zona B

Zona C

0,78 cm

0,50 cm

zona maggiormente influenzata dallilluminazione naturale in quanto pi prossima alla finestra per cui lilluminazione e sempre sufficiente

zona che maggiormente esposta alle variazioni di luminosit derivanti dalle zone A,C

zona che ha un illuminamento insufficiente poi che c' uno scarso apporto di luminosit

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PARAMETRI D CALCOLO A valle di suddetta analisi possiamo definire le strategie di controllo da adoperare in ciascuna zona individuata, individuando anche le tecniche di controllo da implementare. Quale parametro di riferimento nell'implementazione del calcolo di verifica illuminotecnica si scelto un valore di illuminamento medio sul piano di lavoro minimo di 300 lux (ai sensi della norma UNI 12646) Quale parametri esterni di influenza dell'apporto di illuminazione naturale si sono prese in considerazione le due condizioni: -Cielo sereno (luce naturale intensa). -Cielo coperto (luce naturale debole). Date queste due condizioni di apporto di luce naturale, il sistema di controllo dovr agire sul flusso luminoso artificiale interno dell'ambiente in modo che sul piano di lavoro ci sia sempre un preciso livello di illuminamento (300-700 lux) garantendo comfort e vivibilit. La prima fase della verifica rappresentata dall'inserimento in scala della pianta del locale in esame (file .dwg) individuandone le coordinate polari e l'esposizione. Quale riferimento per l'illuminazione naturale si considerata la posizione del sole alle ore 11 e 30 del 11 gennaio 2012. In questo modo sar possibile effettuare verifiche, rendering e simulazioni 3D dell'interno del locale in esame nelle tre condizioni analizzate nelle schede successive e di seguite definite: -"stato di fatto " livelli di illuminamento dovuti al solo apporto di luce naturale (lampade spente). -"stato attuale" livelli di illuminamento dovuti all'apporto contemporaneo di luce naturale e artificiale in considerazione delle attuali soluzioni impiantistiche. -"stato migliorato" livelli di illuminamento dovuti all'apporto contemporaneo di luce naturale e artificiale in considerazione delle previste soluzioni e modifiche di HBES apportate al sistema d'illuminazione per rendere effettivo il conseguimento dell'obbiettivo prefissato. MODIFICHE HBES STRATEGIE E TECNICHE D CONTROLLO Di seguito sono riportate le modifiche HBES, nonch le tecniche e le strategie di controllo. Le modifiche HBES "Sistemi Elettronici per la Casa e lEdificio", presenti nel progetto non sono altro che le modifiche apportate al sistema di illuminazione per garantire un preciso valore Tecniche Zona Zona Zona d'illuminamento di progetto compreso tra 300Di controllo A B C 700lux ,su ogni piano di lavoro. Come si evince dalla presente tabella le tre zone di illuminamento ZONA A ; ZONA B ; ZONA Switching Si No No C; sono caratterizzate ciascuna da una delle due tecniche di controllo (switching e dimming). Nel'ambiente preso in considerazione le Dimming No Si Si tecniche di controllo per lo "stato migliorato"sono state cos suddivise :
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GRUPPO LAMPADE E1

GRUPPO LAMPADE E2

Il controllo dei corpi illuminanti gestito da due interruttori E1,E2 :

ZONA SWICHING

ZONA DIMMING

Interruttore E1

Interruttore E2

- E1 per il primo gruppo di lampade. - E2 per il secondo e terzo gruppo di lampade.

Stato attuale

Stato migliorato

Mentre le strategie di controllo che adopereremo per gestire le zone dimming e switching sono:

Interruttore manuale per ciascuno dei due gruppi di lampade (A e B ) . Assenza di sensori dilluminamento e di presenza.

Interruttore manuale per ciascuno dei due gruppi di lampade (E1 e E2). Sensore di presenza con spegnimento automatico dei due gruppi di luci in caso di assenza prolungata degli occupanti. Sensore di illuminamento nel locale AUTO

- presence conrtoll - daylighting


quindi nell' ambiente saranno installati un sensore di luminosit e un sensore di presenza che gradiranno il corretto funzionamento delle strategie di controllo conseguentemente delle tecniche di controllo .

Presence control: Daylighting: MAN

control: MAN Presence Daylighting: AUTO

LUCE NATURALE E ARTIFICIALE

LUCE NATURALE E ARTIFICIALE

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AULA TIPO - stato di fatto A1 - CIELO SERENO - tabella Modalit di calcolo solo luce naturale. Scheda tecnica progettuale di riferimento. -Vista in falsi colori

Zona A

Zona B

Zona C

Vista in falsi colori in 3D .

Vista illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

0%

0%

0%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Non sufficiente

Non sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso

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AULA TIPO - stato attuale A2 - CIELO SERENO - tabella Modalit di calcolo luce artificiale e naturale con il sistema d'illuminazione in configurazione originale. Zona A Zona B Zona C

-Vista in falsi colori

Vista in falsi colori in 3D.

Vista illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

100%

100%

100%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Pi che sufficiente

Pi che sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso

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AULA TIPO - stato migliorato A3 - CIELO SERENO - tabella Modalit di calcolo luce artificiale e naturale in considerazione delle modifiche HBES. -Vista in falsi colori

Zona A

Zona B

Zona C

Vista in falsi colori in 3D .

Vista illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

0%

50%

50%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Sufficiente

Sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

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Conclusioni - STATO ATTUALE - cielo sereno Come si pu constatare dalle montagne di illuminamento in 3D l'apporto di flusso luminoso naturale e artificiale a cielo sereno (vedi scheda tecnica A2 stato attuale) soltanto il 6,5% del totale flusso luminoso naturale e artificiale, rientra nel range dei valori prefissati (300-700 lux) mentre il restante 93,5% necessita di una variazione che riguarder la modifica del flusso luminoso artificiale. Quindi la potenza impegnata la stessa di quella installata pari a 648 W. GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 RUPPO 2 GRUPPO 3
ZONA SWICHING ZONA DIMMING

FLUSSO LUMINOSO 0% 50% 50%

GRUPPO LAMPADE GRUPPO 2 GRUPPO 1 GRUPPO 3

FLUSSO LUMINOSO 100% 100% 100% 80%

CONFRONTO TRA LE DUE SOLUZIONI PROGETTALI - risparmio energetico annuo. 6,5 % Per confrontare le due soluzioni progettuali si fatto riferimento alla normativa UNI EN 15193 di recente emanazione che fornisce un metodo per la valutazione del fabbisogno energetico per lilluminazione degli edifici. Detta norma Stato attuale Stato migliorato introduce un indicatore numerico di scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 efficienza (LENI) pari allenergia annuale per unit di superficie consumata INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 dallimpianto di illuminazione. Lindicatore dipende: dalla potenza elettrica PD =648 w ; PD=648 w ; impegnata, dai periodi di funzionamento Fc=1; Fc=1; diurno e notturno e da fattori correttivi Fo=1; Fo=0,80; che riguardano la presenza di persone, lo Fd=0,621 Fd=0,195 sfruttamento della luce naturale ed il Td=1800 ; Tn=200 Td=1800 ; Tn=200 decadimento naturale del flusso luminoso. Pertanto tenendo conto delle tabelle 1- 2 - 3, discusse nella sezione NORMATIVE , si LENI = 15,50kWh/(m2anno) LENi=5,20 kWh/(m2anno) stimato un risparmio energetico annuo pari al 66,5% per lambiente preso in considerazione (aula tipo). Dunque, la soluzione di progetto definita quella sintetizzata nella precedente scheda tecnica A3 "stato migliorato" con condizioni esterne di cielo sereno. Pertanto nella presente tabella si confrontato il fabbisogno energetico delle due condizioni. Il fattore di assenza stato desunto dall'orario scolastico, considerando assenza le ore trascorse nei laboratori. La stessa tipologia di analisi sar effetuata in condizioni di cielo coperto (luce debole), di seguito riportata. progettista:

conclusioni - STATO MIGLIORATO - cielo sereno Come si pu constatare dalle analisi effettuate, il flusso luminoso dei corpi illuminanti e stato modificato tenendo conto dell'apporto di luce naturale a cielo sereno, garantendo cosi il raggiungimento del nostro obbiettivo, cio quello di riportare il livello d'illuminamento interno dell'ambiente nel range di valori compresi tra 300-700lux Si riporta di seguito la migliore soluzione impiantistica in termini di efficienza energetica, Variazione del flusso luminoso nelle zone: - ZONA B portando il flusso luminoso dei corpi illuminanti al 50% del loro massimo flusso luminoso. - ZONA C portando il flusso luminoso dei corpi illuminanti al 50% del loro massimo flusso luminoso. - ZONA A non ha subito variazioni dal suo stato di illuminazione precedente,cio 0%; dovuta alla sua prossimit all'infisso.

Detta configurazione rappresentata nella scheda tecnica A3 "stato migliorato" nella quale, come si pu osservare anche dalle montagne di illuminamento in 3D, il flusso luminoso dei corpi illuminanti sensibilmente diminuito, aumentando cos l'efficienza luminosa dell'ambiente interno. Infatti l'80% del totale flusso luminoso artificiale e naturale dell'ambiente interno rientra nel range dei valori prefissati mentre il restante 20% li supera perch in zona pi prossima agli infissi. Quindi la potenza impegnata passa dai 648 W iniziali a 216 W ottimizzati.

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AULA TIPO - stato di fatto A1 - CIELO COPERTO - tabella Modalit di calcolo solo luce naturale. Zona A Zona B Zona C

-Vista in falsi colori

Vista in falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

0%

0%

0%

ILUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Non sufficiente

Non sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso

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AULA TIPO - stato attuale A2 - CIELO COPERTO - tabella Modalit di calcolo luce artificiale e naturale, con il sistema d'illuminazione in configurazione originale. Zona A Zona B Zona C

-Vista in falsi colori

Vista in falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

100%

100%

100%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Pi che sufficiente

Pi che sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso

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In considerazione di tale analisi si cercato di ottenere unefficienza luminosa maggiore per le zone A, B e C, modificando il flusso luminoso dei corpi illuminanti riportando cos il grado di illuminazione su gran parte dei piani di lavoro, a valori compresi tra 300-700Lux. Modalit di calcolo luce artificiale e naturale. AULA TIPO - stato migliorato A3 - CIELO COPERTO - tabella Zona A Zona B Zona C

-Vista in falsi colori

Vista in falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LUMINOSO LAMPADE

0%

60%

60%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Sufficiente

Sufficiente

NOTE

Diminuire il flusso luminoso

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STATO ATTUALE - cielo coperto Come si pu constatare dalle montagne di illuminamento in 3D l'apporto di flusso luminoso naturale e artificiale, a cielo coperto (vedi scheda tecnica A2 "stato attuale) soltanto il 13% del totale flusso luminoso naturale e artificiale, rientra nel range dei valori compresi tra 300-700 lux, mentre il restante 87% necessita di una variazione che riguarder interventi sullilluminazione artificiale. Detta configurazione presenta una potenza istallata pari a 648w GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3
ZONA SWICHING

FLUSSO LUMINOSO 0% 60% 60%


ZONA DIMMING

GRUPPO LAMPAD GRUPPO GRUPPO GRUPPO

FLUSSO LUMINOSO 100% 100% 100% 80% 85%

13% CONFRONTO TRA LE DUE SOLUZIONI PROGETTUALI - risparmio energetico annuo. in considerazione delle tabelle 1- 2 - 3, illustrate nella sezione NORMATIVE e dell'indice LENI, si stimato un risparmio energetico Stato attuale Stato migliorato nell'ambiente analizzato pari al 56% scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 (scheda tecnica A3 "stato migliorato"), in condizione esterna di cielo coperto, come schematizzato nella tabella INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 seguente. Il fattore di assenza stato desunto dall'orario scolastico prendendo PD =648 w ; PD=648 w ; come assenze le ore trascorse nei laboratori. Fc=1; Fc=1; Fo=1; Fo=0,80; Fd=0,843 Fd=0,410 Comparando le due soluzioni progettuali "stato migliorato" nelle Td=1800 ; Tn=200 Td=1800 ; Tn=200 condizioni esterne di cielo sereno - cielo coperto, si giunti a considerare un risparmio energetico del' 66,5 %, per la LENI =20,23,kWh/(m2anno) LENI=8,85 kWh/(m2anno) soluzione progettuale "stato migliorato" in condizioni di "cielo sereno",e un ulteriore risparmio energetico del'56% per la soluzione progettuale" stato migliorato" in condizione esterna di cielo coperto. Pertanto si pu ragionevolmente ipotizzare un risparmio energetico medio pari al 60% , nellambiente preso in considerazione (aula tipo).

STATO MIGLIORATO - cielo coperto Come si pu constatare dalle analisi effettuate il flusso luminoso dei corpi illuminanti stato adattato alle condizioni di contributo di luce naturale a cielo coperto. Per ottenere un livello di illuminazione compreso tra 300-700 lux si considerata come miglior soluzione energetica la variazione del flusso luminoso nelle zone: -ZONA B portando il flusso luminoso dei corpi illuminanti al 60% del loro massimo flusso luminoso. -ZONA C portando il flusso luminoso dei corpi illuminanti al 60% del loro massimo flusso luminoso. -Mentre la ZONA A non ha subito variazioni dal suo stato di illuminazione precedente, cio 0%; essendo prossima alla finestra, l'illuminazione risulta pi che sufficiente superando di gran lunga i valori minimi. Detta soluzione riportata nella scheda tecnica A3 "stato migliorato", nella quale come si pu osservare,anche dalle montagne di illuminamento in 3D il flusso luminoso dei corpi illuminanti stato diminuito. L85% dell' totale flusso luminoso artificiale e naturale dell'ambiente interno rientra nel range dei valori prefissati (tra 300-700lux) mentre il restante 15% li supera data la prossimit agli infissi. Quindi la potenza istallata passa dai 648w iniziali, ad una potenza di 259 w

"

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ANALISI LOGISTICA LABORATORIO DINFORMATICA Il primo piano, oltre agli ambienti destinanti allattivit didattico ordinaria (aula tipo), vede anche la presenza di laboratori di informatica per i quali sar necessaria uno studio dedicato vista le differenza in termini di attivit svolte e layout impiantistici.

VISTA REALIASTICA

LABORATORIOD' INFORMATICA

PIANTA LABORATORIO DINFORMATICA Il laboratorio dinformatica ubbicato al primo piano e con i suoi 103 ,54 m2 rapresenta il 27%, b della totale superficie del piano destinata alle attivit didattiche. Inoltre presenta ben venti posi di lavoro muniti di computer e accesori di servizio. a Dimensione locale a: 18,25m b: 10,10m Dimensione finestra 1 4,10m x 0,80m Dimensione finestra 2 1, 80m x 0,80m

VISTA VIRTUALE IN 3D SVILUPPATA CON RELUX

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.PREMESSA Il sistema di illuminamento dellaula e costituto da quindici plafoniere con lampade fluorescenti del tipo 2 x 36W, esse sono disposte come nella figura seguente, mentre il comando dei corpi illuminanti gestito tramite due interrutori : - A per il secondo gruppo di lampade. - B per il primo e terzo gruppo di lampade. Come caso di studio si riporta la valutazione della prestazione energetica del sistema di illuminazione del laboratorio dinformatica. Lo studio illuminotecnica del locale stato effettuato su una superficie utile ad una altezza di 1m, dal suolo e con un margine esterno escluso dai calcoli di 0,20m. La scelta dellaltezza della superficie utile data dal fatto che i piani di lavoro installati nel laboratorio hanno un altezza di 1m, mentre il margine esterno di 0,20m e dato dall fatto che la distanza tra i piani di lavoro e le mura circostanti non superano appunto la distanza di 0,20m. Queste considerazioni sono state arrecate poi che tutti gli studi di illuminotecnica che seguono sono esclusivamente basati sulla proiezione di questa superficie utile.

lampade
fluorescenti del tipo 2 X 36W

A B

I corpi illuminanti sono disposti ad una distanza di 0,20m dal soffitto tramite delle sospensioni in metallo. NORMATIVA Il livello di illuminamento nei laboratori di pratica al computer e di 300lux ai sensi della norma UNI EN 1624

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ANALISI ILLUMINOTECNICA

Le due soluzioni progettuali o schede tecniche dello "stato attuale" e "stato migliorato" saranno oggetto di confronto per una stima del risparmio energetico ottenuto adoperando la soluzione Anche in questo caso per il locale preso in considerazione (laboratorio dinformatica), si progettuale stato migliorato anzich la soluzione progettuale stato attuale. La stima del' risparmio energetico e stata realizzata facendo riferimento alla normativa UNI EN 15193 di recente analizzato il livello di illuminazione ed a seguito di adeguate analisi effettuate, sono state definite emanazione che fornisce un metodo per la valutazione del fabbisogno energetico per tre zone di illuminamento differenti . lilluminazione degli edifici introducendo un indicatore numerico di efficienza (LENI) pari allenergia annuale per unit di superficie consumata dallimpianto di illuminazione, come approfondito nella sezione NORMATIVE. ZONAA ZONAB ZONAC Di seguito sono riportate le modifiche HBES e le tecniche e le strategie di controllo del sistema ZONAA d'illuminazione del'laboratorio d'informatica che renderanno effettivo il livello d'illuminazione riportato nello "stato migliorato". maggiormente influenzata dallilluminazione naturale in quanto pi prossima alle finestre per cui lilluminazione e sempre sufficiente . ZONAB maggiormente esposta alle variazioni di luminosit, derivanti dalle zone A,C . ZONAC illuminamento insufficiente visto lo scarso apporto di luce naturale. Gruppo lampade E1
ZONA SWICHING

Gruppo lampade E2 ZONADIMMING

Le strategie di controllo che adopereremo per gestire le zone dimming e switching sono: - presence conrtoll - daylighting nell' ambiente saranno installati un sensore di luminosit e un sensore di presenza che garantiranno il corretto funzionamento delle strategie di controllo e quindi ovviamente anche delle tecniche di controllo . Il controllo dei corpi illuminanti gestito da due interruttori : - E1 per il secondo e terzo gruppo di lampade. - E2 per il primo gruppo di lampade.

10

20

30

Quindi possiamo andare ad effettuare una precisa analisi illuminotecnica che si svolger principalmente in due condizioni determinate dal contributo di luce naturale: -Cielo sereno (luce forte ). -Cielo coperto (luce debole ). Date queste due condizioni di apporto di luce naturale, il flusso luminoso artificiale dovr adattarsi affinch sul piano di lavoro ci sia un preciso livello di illuminamento. Tutto quanto premesso si passati allimplementazione delle schede tecniche: -"stato di fatto " soluzione di riferimento in cui si analizzer il livello di illuminazione naturale, sul quale si baseranno le eventuali modifiche da apportare al sistema d'illuminazione per ottenere il conseguimento dell'obbiettivo di avere un livello d'illuminazione compreso tra 300-700 lux. -"stato attuale" analizzeremo il livello di illuminazione artificiale e naturale, con il sistema d' illuminazione nella configurazione originale. -"stato migliorato" analizzeremo il livello di illuminazione artificiale e naturale a seguito delle modifiche HBES apportate al sistema d'illuminazione per rendere effettivo il conseguimento dell'obbiettivo prefissato.

INTERRUTORE E1 INTERRUTORE E2

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Tel.:0874/49581 Fax.:0874/495821 Presidenza: 0874/495843 - C.F.: 80006910709 E-mail:cbri03000t@istruzione.it

progettista:

classe VC T.I.E.L

TITOLO PROGETTO:

scuola-BUS

Via San Giovanni, 100 86100 CAMPOBASSO

Concorso per il miglior progetto sull'Efficienza Energetica e l'utilizzo di Energie Rinnovabili


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STATO DI FATTO - CIELO SERENO TABELLA - MODALITA D CALCOLO SOLO LUCE NATURALE ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori

Vista di illuminamento in 3D.

Vista falsi colori in 3D.

FLUSSO LAMPADE

0%

0%

0%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Non sufficiente

Non sufficiente

NOTE

Diminuire luminoso

il

flusso

Aumentare il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso

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STATO ATTUALE - CIELO SERENO TABELLA - MODALITA D CALCOLO SOLO LUCE NATURALE ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori

Vista falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LAMPADE

100%

100%

100%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente In parte sufficiente In parte sufficiente

NOTE

Diminuire luminoso

il

flusso Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso progettista:

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STATO MIGLIORATO - CIELO SERENO TABELLA MODALITA D CALCOLO LUCE NATURALE E ARTIFICIALE. ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori.

Vista falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LAMPADE

0%

50%

50%

ILLUMINAMENTO

Sufficiente

Sufficiente

Sufficiente

NOTE

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STATO ATTUALE - cielo sereno Come si pu constatare dalle montagne d'illuminamento in 3D con flusso luminoso artificiale generato dal sistema d'illuminazione in configurazione originale soltanto il 55% del totale flusso luminoso rientra nel range dei valori compresi tra 300-700 lux mentre il restante 45%, supera i scudetti valori. GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 FLUSSO LUMINOSO 100% 100% 100% 98%
1 2 3

FLUSSO LUMINOSO 0% 50% 50%

GRUPPO 3

ZONA SWICHING

10 20 30

ZONADIMMING

RISPARMIO ENERGETICO ANNUO - Laboratorio d'informatica. 55%


B A

A seguito della summenzionata analisi illuminotecnica relativa al laboratorio d'informatica, svolta in condizioni esterne di cielo sereno, si considerata quale migliore soluzione progettuale per il conseguimento dell'obbiettivo prefisso quella che prevede le seguenti variazioni di flusso luminoso nelle tre zone: - ZONA A il flusso luminoso artificiale dei corpi illuminanti pari allo 0% , poich il solo apporto di luce naturale, in condizioni esterne di cielo sereno, supera di gran lunga il range dei valori compresi tra 300-700lux.

Adottando il metodo di valutazione dellenergia elettrica annualmente impegnata come descritto nella sezione NORMATIVE, sono state effettuate le valutazioni dellindicatore LENI UNI 15193 che si riportano nella presente tabella. Come dato di partenza stata Stato attuale Stato migliorato valutata una energia elettrica annua a scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 metro quadro (LENI) (vedi nella scheda tecnica A2 "stato attuale") pari a circa 11kWh/m2/anno. Tale valutazione stata INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 considerata con i parametri comuni di riferimento normativi: PD =1080 w ; Fc=1; Fo=0,8; Fd=0,621; Td=1800 ; Tn=200 PD=1080 w ; Fc=1; Fo=0,6; Fd=0,0,195; Td=1800 ; Tn=200 tempo di utilizzazione delledificio pari a 1800 ore/anno con luce diurna e 200 ore anno senza luce diurna. Fattore di occupazione dell'locale pari al 60%, desunto dal registro di attivit, nell' arco del primo trimestre. - Fattore di dipendenza dalla luce diurna: luce forte.

- ZONA B il flusso luminoso dei corpi illuminanti pari al 60%.

- ZONA C il flusso luminoso dei corpi illuminanti pari al 60%. Per detta soluzione, riportata nella scheda tecnica A3 "stato migliorato", e ben evidenziata dalle montagne d'illuminamento in 3D, il flusso luminoso artificiale stato modificato in considerazione dell'apporto di luce naturale, determinando un adeguato livello di illuminazione totale per il 98%nel range dei valori compresi tra 300-700 lux,mentre il restante 2%,supera i suddetti valori.

LENI =11kWh/(m2anno)

LENI = 5 kWh/(m2anno)

successivamente mediante il sistema di controllo automatico dell'illuminazione descritto nella scheda tecnica A3 "stato migliorato" stato rivalutato lindice LENI per il locale preso in considerazione ottenendo circa 5 kWh/m2/anno, pertanto si conseguito un risparmio energetico pari al 54%.

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STATO D FATTO - CIELO COPERTO TABELLA MODALITA D CALCOLO SOLO LUCE NATURALE ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori

Vista di illuminamento in 3D.

Vista falsi colori in 3D.

FLUSSO LAMPADE

0%

0%

0%

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente

Non sufficiente

Non sufficiente

NOTE

Diminuire luminoso

il

flusso

Aumentare il flusso luminoso

Aumentare il flusso luminoso progettista:

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STATO D ATTUALE - CIELO COPERTO TABELLA MODALITA D CALCOLO LUCE ARTFICIALE E NATURALE ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori

Vista falsi colori in 3D . FLUSSO LAMPADE 100% 100% 100%

Vista di illuminamento in 3D.

ILLUMINAMENTO

Pi che sufficiente In parte sufficiente In parte sufficiente

NOTE

Diminuire luminoso

il

flusso Diminuire il flusso luminoso

Diminuire il flusso luminoso

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STATO MIGLIORATO - CIELO COPERTO TABELLA MODALITA D CALCOLO LUCE NATURALE E ARTIFICIALE. ZONAA ZONAB ZONAC

-Vista i falsi colori.

Vista falsi colori in 3D .

Vista di illuminamento in 3D.

FLUSSO LAMPADE

0%

50%

50%

ILLUMINAMENTO

Sufficiente

Sufficiente

Sufficiente

NOTE

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STATO ATTUALE - cielo coperto 1Come si pu constatare dalle montagne d'illuminamento in 3D del flusso luminoso artificiale generato dal sistema d'illuminazione in configurazione originale e quello naturale presente nel ambiente considerato, come riportato nella scheda tecnica A2 "stato attuale", soltanto il 65% del totale flusso luminoso rientra nel range dei valori compresi tra 300-700 lux mentre il restante 35%, supera i scudetti valori. GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 GRUPPO LAMPADE GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 FLUSSO LUMINOSO 100%

ZONA SWICHING

FLUSSO LUMINOSO 0% 60% 60%

10

100% 100%
20 30

ZONADIMMING

99%

1 2 3

65%
B A

RISPARMIO ENERGETICO ANNUO - Laboratorio d'informatica. Adottando il metodo di valutazione dellenergia elettrica annualmente impegnata come descritto nella sezione NORMATIVE, sono state effettuate le valutazioni dellindicatore LENI UNI 15193 che si riportano nella presente tabella. Come dato di partenza stata Stato attuale Stato migliorato valutata una energia elettrica annua a scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 metro quadro (LENI) riguardo all'laboratorio d'informatica come riportato nella scheda tecnica A3 "stato INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 Migliorato" pari a circa 5,87kWh/m2/anno, ottenendo un risparmio de 58% confrontandola con la PD =1080 w ; PD=1080 w ; scheda tecnica A2 stato Attuale sulla Fc=1; Fc=1; quale stata valutata un energia Fo=0,8; Fo=0,6; elettrica annua a metro quadro paria a Fd= 0,843; Fd=0,410; 14,33 kWh/m2/anno. Tale valutazione stata considera con i parametri comuni Td=1800 ; Tn=200 Td=1800 ; Tn=200 di riferimento normativi: tempo di utilizzazione delledificio pari LENI =14,33kWh/(m2anno) LENI = 5,87 kWh/(m2anno) a 1800 ore/anno con luce diurna e 200 ore anno senza luce diurna. Fattore di occupazione dell'locale pari al 60%, il quale stato desunto dal registro di attivit, nell' arco del primo trimestre..

STATO MIGLIORATO - cielo coperto In seguito alla summenzionata analisi illuminotecnica, svolta in condizioni esterne di cielo coperto, si considerata quale migliore soluzione progettuale per il conseguimento dell'obbiettivo prefisso quella che prevede le seguenti variazioni di flusso luminoso nelle tre zone:

- ZONA A il flusso luminoso artificiale dei corpi illuminanti pari allo 0% , poich il solo apporto di luce naturale, in condizioni esterne di cielo coperto, supera di gran lunga,il range dei valori compresi tra 300-700lux. - ZONA B il flusso luminoso dei corpi illuminanti pari al 60%. - ZONA C il flusso luminoso dei corpi illuminanti pari al 60% Per detta soluzione, riportata nella scheda tecnica A3 "stato migliorato", e ben evidenziata dalle montagne d'illuminamento in 3D, il flusso luminoso artificiale stato modificato in considerazione dell'apporto di luce naturale, determinando un adeguato livello di illuminazione totale per il 98%nel range dei valori compresi tra 300-700 lux,mentre il restante 2%,supera i suddetti valori.

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ANALISI ILLUMINOTECNICA Superficie connettiva Si passa ora ad analizzare la parte di piano destinata a superficie connettiva (corridoi e scale).

FOTO Vista realizzata con software

SUPRFICIE PRESA IN ESAME

Tale superficie presenta un area pari ad 305,5 m2 che rappresenta il 25 % della totale superficie del primo piano. Detta area si caratterizza da uno scarso apporto di luce naturale esterna in quasi tuta la sua estensione poich a incidere su questo dato soprattutto la scarsa quantit aperture esterne .

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Il sistema di illuminamento della superficie connetiva costituto da quattordici plafoniere (pi una plafoniera non pi in funzione) con lampade florescenti del tipo 2 x 36W e cinque plafoniere ad in casso 4 x 18W disposte come nella seguente rapresentazipne, mentre il comando dei corpi illuminanti gestito tramite un selettre ciascuno ubicati nei quandri eletrci Q1, Q2 :

Anche in questo caso per gli ambienti presi in considerazione si analizzato il livello di illuminamento delineando tre zone differenti determinate sopratutto dal sistema di controllo delle lampade e dal diverso livello d'illuminamento normato.

L1 L2 L3 L4 L5 L6 Q1 Q2 L7 L8 L9 L10 L13 L11 L14 L15 L16 L17

L18 L12

L19

L20

I corpi illuminati sono disposti ad una distanza di 0,10 m dal soffitto tramite delle sospensioni in matallo.

ZONA A il livello d'illuminamento di progetto paria a 100 lux (UNI EN 12646) e il supplemento di luce naturale esterna minimo a causa delle aperture esterne di dimensioni ridotte. ZONA B il livello d'illuminazione di progetto paria a 150 lux (UNI EN 12646) poich si tratta di una superficie esclusivamente destinata a scale e il supplemento di luce naturale esterna quasi nullo a causa dell'assenza di aperture esterne.( il corpo illuminante L12, presente ma non funzionante). ZONA C il livello d'illuminazione di progetto paria a 100 lux (UNI EN 12646) e il supplemento di luce naturale esterna discreto determinato soprattutto da un ampia apertura esterna all'estremit della superficie. Dopo tutte le considerazioni prese in esame possiamo andare ad effettuare una precisa analisi illuminotecnica che si svolger principalmente in due condizioni determinate dal contributo di luce naturale: -Cielo sereno (luce forte). -Cielo coperto (luce debole).

NORMATIVA Il livello di illuminamento minimo, ai sensi della UNI EN 12646, , per le aree Corridoi e zone di passaggio e pari a 100 lux mentre per larea, scale pari a 150 lux.

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MODIFICHE HBES STRATEGGIE E TECNICHE D CONTROLLO Date queste due condizioni di apporto di luce naturale, il flusso luminoso artificiale interno dell'ambiente dovr adattarsi affinch su ogni piano di lavoro ci sia un preciso range di valori composto da un livello d'illuminazione minimo di progetto e u livello di illuminazione massimo ,e cio: ZONA A ; 100 - 200 lux ZONA B ; 150 - 250 lux ZONA C ; 100 - 200 lux Tutto quanto premesso si passati allimplementazione delle schede tecniche: -"stato di fatto " impiegato come soluzione progettuale di riferimento in cui si analizzer il livello di illuminazione naturale, -"stato attuale" analizzeremo il livello di illuminazione artificiale e naturale, con il sistema d'illuminazione nella configurazione originale. -"stato migliorato" analizzeremo il livello di illuminazione artificiale e naturale a seguito delle modifiche HBES apportate al sistema d'illuminazione per rendere effettivo il conseguimento dell'obbiettivo prefissato. PREMESSA Come caso di studio si riporta la valutazione della prestazione energetica del sistema di illuminazione della superficie connettiva. Lo studio illuminotecnico di detto ambiente stato effettuato su una superficie utile ad una altezza di 1m dal suolo e con un margine esterno escluso dai calcoli nullo poich andremo ad analizzare una superficie in cui tutta l'area interessata da varie attivit di disimpegno. La scelta dellaltezza della superficie utile data dal fatto che i piani di lavoro installati nella superficie connettiva hanno un altezza di 1m. ZONAA ZONAB ZONAC Di seguito sono riportate le modifiche HBES nonch le tecniche e le strategie di controllo. Le modifiche HBES "I Sistemi Elettronici per la Casa e lEdificio" presenti nel progetto non sono altro che le modifiche apportate al sistema dilluminazione per garantire un preciso valore d'illuminamento di progetto su ogni piano di lavoro. Come si pu constatare dalla seguente tabella le tre zone di illuminamento ZONA A ; ZONA B ; ZONA C; sono

Tecniche Di controllo

Zona A

Zona B

Zona C

Switching

Si

No

Si

Dimming

Si

Si

Si

Q1 Q1

Mentre le strategie di controllo che adopereremo per gestire le zone dimming e switching sono: - presence conrtoll - daylighting quindi nell'ambiente saranno installati un sensore di luminosit e un sensore di presenza che gradiranno il corretto funzionamento delle strategie di controllo e quindi ovviamente anche delle tecniche di controllo .

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CIELO SERENO - STATO ATTUALE -SCHEDA TECNICA A1. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale.

- ZONA A

- ZONA B

- ZONA C

- DISIMPEGNO

- SCALE

- DISIMPEGNO

STATOLAMPADE L1 L2 L3 L4 100% 100% 100% 100% L5 L6 L7 L8 100% L9 100% L10 100% L11 100% L 100% 100% 100% ---L12 LLL 100% ----------

STATOLAMPADE LLLL---- L---- L---- L---- L------------L13 L14 L15 L16 100% 100% 100% 100%

STATOLAMPADE L17 L18 L19 L20 100% L 100% L 100% L 100% L -------------

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CIELO SERENO - STATO MIGLIORATO -SCHEDA TECNICA A2. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale.

- ZONA A
- DISIMPEGNO

- ZONA B

- ZONA C

- SCALE

- DISIMPEGNO

STATOLAMPADE

STATOLAMPADE

STATOLAMPADE -------------

L1 L2 L3 L4

50% 0% 50% 50%

L5 L6 L7 L8

50% 50% 0% 0%

L9 L10 L11 L-

0% 0% 0% ----

L12 LLL

0% ----------

LLLL-

---- L---- L---- L---- L-

L13 L14 L15 L16

500% 50% 50% 50%

L17 L18 L19 L20

0% 50% 50% 50%

LLLL-

-------------

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CIELO SERENO - STATO ATTUALE Come evidenziato dalle precedenti schede tecniche riguardanti lanalisi illuminotecnica della superficie connettiva in condizioni esterne di cielo sereno, si proceduto a campionare detta area in tre zone di illuminamento differenti: ZONA A ; 100 - 200 lux ZONA B ; 150 - 250 lux ZONA C ; 100 - 200 lux Da dette verifiche i livelli dilluminamento calcolati, come riportato nella scheda tecnica stato attuale cielo sereno superano anche se in parte il limiti di progetto. La Zona A, ovvero la parte di superficie destinata disimpegno con valori dilluminamento di progetto pari a 100 200 lux, supera tali valori del 80%, mentre la Zona B, le scale con valori dilluminamento di progetto pari a 150 250 lux, supera tali valori del75% , infine la Zona C, disimpegno con valori dilluminamento di progetto pari a 100 200 lux, supera tali valori del90 %. ZONA A - ZONA C Come si pu constatare dalle montagne dilluminamento 3D il livello di illuminamento naturale e artificiale presenti sulla superficie considerata, sono determinati, il primo, dalle condizioni esterne di cielo sereno, e il secondo dallimpianto dilluminazione in configurazione originale, cos che tali valori superano del 80% i livello determinato dai valori dilluminamento di progettai sensi della normativa UNI EN 12646.

CIELO SERENO - Stato migliorato Dallanalisi illuminotecnica effettuata sulla superficie connettiva si deciso, tenendo in considerazione la scheda tecnica Stato attuale cielo sereno, di intervenire nella modifica del flusso luminoso artificiale determinato dai corpi illuminanti presenti nella superficie analizzata. Dette modifiche sono riportate nella scheda tecnica Sato Migliorato cielo sereno. Infatti, saltato i corpi illuminanti denominati con le sigle L2,L7,L8,L9,L10,l,11L12,L17, hanno subito una variazione notevole portando il loro flusso luminoso allo 0% in considerazione della loro posizione molto prossima alle finestre presenti nel ambiente, mentre il flusso luminoso dei restati corpi illuminati stato portato al 50%. Con queste modifiche apportate alle lampade si potr migliorare lefficienza del sistema illuminante a servizio della superficie connettiva

- Zona A

- Zona B

- Zona C

Come si po notare dalle montagne dilluminamento, soltanto il 35% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 100- 200 lux.

Come si po verificare dalle montagne dilluminamento, soltanto il 25% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 100- 200 lux.

Come si po constatare dalle montagne dilluminamento, il 25% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 150- 250 lux.

RISPARMIO ANNUO Superficie Connettiva cielo sereno.

ZONA B Come si pu constatare dalla montagne dilluminamento il livello di illuminamento naturale e artificiale presente sulla superficie considerata, le scale, superano del 95%, i valori dilluminamento di progetto, pari a 100-200 lux.

Stato attuale scheda tecnica A2


INTERRUTORI Q1 ;Q2 PD =1440 w ; Fc=1; Fo=0,8; Fd=0,621; Td=1800 ; Tn=200

Stato migliorato scheda tecnica A3


INTERRUTORI Q1 ; Q2 PD=1440 w ; Fc=1; Fo=0,6; Fd=0,0,195; Td=1800 ; Tn=200

LENI =4,69kWh/(m2anno)

LENI = 1,5 kWh/(m2anno)

Rendendo effettive le modifiche proposte dalla scheda tecnica Stato Migliorato rispetto a alla configurazione di impianto attuale, riportata nella scheda tecnica Stato attualesi stimato un risparmio energetico nell'ambiente analizzato, in condizioni esterne di cielo sereno, circa,pari al 65%, prendendo in considerazione le tabelle 1- 2 - 3, illustrate nella sezione NORMATIVE, e dell'indice LENI.

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Tel.:0874/49581 Fax.:0874/495821 Presidenza: 0874/495843 - C.F.: 80006910709 E-mail:cbri03000t@istruzione.it

progettista:

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CIELO COPERTO - STATO ATTUALE -SCHEDA TECNICA A1. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale.

- ZONA A
- DISIMPEGNO

- ZONA B
- SCALE

- ZONA C
- DISIMPEGNO

STATOLAMPADE L12 LLL

STATOLAMPADE 100% ---------LLLL---- L---- L---- L---- L-------------

STATOLAMPADE

L1 L2 L3 L4

100% 100% 100% 100%

L5 L6 L7 L8

100% L9 100% L10 100% L11 100% L -

100% 100% 100% ----

L13 L14 L15 L16

100% 100% 100% 100%

L17 L18 L19 L20

100% L 100% L 100% L 100% L -

-------------

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CIELO COPERTO - STATO MIGLIORATO -SCHEDA TECNICA A2. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale.

- ZONA A
- DISIMPEGNO

- ZONA B

- ZONA C

- SCALE

- DISIMPEGNO

STATOLAMPADE

STATOLAMPADE

STATOLAMPADE -------------

L1 L2 L3 L4

60% 0% 600% 60%

L5 L6 L7 L8

60% 60% 0% 0%

L9 L10 L11 L-

0% 0% 60% ----

L12 LLL

0% ----------

LLLL-

---- L---- L---- L---- L-

L13 L14 L15 L16 progettista:

60% 60% 60% 60%

L17 L18 L19 L20

0% 60% 60% 60%

LLLL-

-------------

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CIELO COPERTO - STATO ATTUALE Come evidenziato dallanalisi illuminotecnica della superficie connettiva, anche in questo caso il livello dilluminamento artificiale e naturale supera i valori dilluminamento di progetto desunti dalla normativa. , Dato che per la superficie connettiva sono state delineate tre diverse aree, si otterranno di conseguenza tre diversi valori dilluminamento di progetto: ZONA A ; 100 - 200 lux . ZONA B ; 150 - 250 lux. ZONA C ; 100 - 200 lux . Ovviamente come si pu constatare dalla montagne dilluminamento il livello dilluminamento totale interno diminuito poich in condizioni esterne di cielo coperto il supplemento di luce naturale inferiore a quello precedentemente stimato in condizioni esterne di cielo sereno. Questo ovviamente comporter che per raggiungere il nostro obbiettivo dovr essere aumentato il flusso luminoso delle lampade, impiegando cos pi energia. Zona A Come si pu constatare dalle montagne dilluminamento il livello di illuminazione naturale e artificiale presenti sulla superficie considerata, sono determinati, il primo, dalle condizioni esterne di cielo sereno e il secondo, dallimpianto dilluminazione in configurazione originale, cos che tali valori superano del 80% i livello determinato dai valori dilluminamento di progetto come da normativa UNI EN 12464.

CIELO COPERTO STATO MIGLIORATO A seguito alla suddetta analisi illuminotecnica si considerata come migliore soluzione progettuale per il raggiungimento dellobbiettivo prefissato quella riportata nella scheda tecnica Stato Migliorato Cielo Coperto. Soltanto i corpi illuminanti denominati con le sigle L2,L7,L8,L9,L10,L12,L17, hanno subito una variazione notevole portando il loro flusso luminoso allo 0% vista la loro posizione molto prossima alle finestre presenti nel ambiente, mentre il flusso luminoso dei restati corpi illuminati stato portato al 60%. Con queste modifiche si potr migliorare lefficienza del sistema di illuminazione considerato .

ZONA A Come si po verificare dalle montagne dilluminamento, soltanto il 30% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 100- 200 lux.

ZONA B Come si po notare dalle montagne dilluminamento, soltanto il 35% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 100- 200 lux.

ZONA C Come si po constatare dalle montagne dilluminamento, il 35% del flusso luminoso totale supera i valori dilluminamento di progetto 150- 250 lux.

Zona C Come si pu constatare dalle montagne dilluminamento in 3D anche per quando riguarda questa zona il livello dilluminamento artificiale e naturale interno supera del60% i valori definiti dalla norma.

RISPARMIO ANNUO Superficie Connettiva - cielo coperto. Stato attuale scheda tecnica A2
INTERRUTORI Q1 ;Q2 PD =1440 w ; Fc=1; Fo=0,8; Fd=;0,843; Td=1800 ; Tn=200

Zona B Come si pu constatare dalla montagne dilluminamento il livello di illuminazione naturale e artificiale presente sulla superficie considerata (scale) superano del 95%, i valori definiti dalla norma pari a 100-200 lux

Stato migliorato scheda tecnica A3


INTERRUTORI Q1 ; Q2 PD=1440 w ; Fc=1; Fo=0,6; Fd=0,410 ; Td=1800 ; Tn=200

Adottando la soluzione progettuale esposta nella scheda tecnica Stato Migliorato, si stimato un risparmio energetico nell'ambiente analizzato,in condizioni esterne di cielo sereno, pari a circa il 55%, prendendo in considerazione le tabelle 1- 2 - 3, illustrate nella sezione NORMATIVE, e dell'indice LENI.

LENI =6,47kWh/(m2anno)

LENI=2,65 kWh/(m2anno)

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ANALISI ILLUMINOOTECNICA Attivit amministrative uffici.

Analisi della Superficie

SUPERFICIE ATTIVITA AMMINSTRATIVE

LEGENDA
In considerazione del layout distributivo del plesso scolastico stata individuato ed analizzata la superficie destinata ad attivit amministrative. Questa presenta una superficie di 215 m2 e rappresenta il 18% della superficie totale a servizio del primo piano. Il corridoio a servizio di questarea stato gi analizzato in precedenza nel puto di progetto ANALISI ILLUMINOTECNICA Superficie Connettiva.

SUPERFICIE ANALIZATA

SUPERFICIE NON ANALIZATA

SUPERFICIE GIA ANALIZATA

PIANTA - Suprficie Attivit amministrative

FOTO

b Dimensione locale a: 27,75m b: 1,18m Dimensione finestra 1 1,10m x 0,80m Dimensione finestra 2 2 m x 0,80m F1

F2

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IMPIANTO DILLUMINAZIONE Il sistema di illuminazione della superficie in esame costituto da sedici plafoniere 2 x 36 w per un totale di 72w disposte come nella seguente rappresentazione, mentre il comando di tali corpi illuminanti gestito tramite sei interruttori : A, B, C, D, E, E1. A B C D E E1

Anche in questa circostanza lanalisi illuminotecnica si svolgerla in due fasi Stato Attuale nel quale riportato il livello dilluminazione generato dalimpianto in configurazione originale,e Stato Migliorato nel quale e riportato il livello dilluminazione del ambiente considerato dopo le modifiche del flusso luminoso dei corpi illuminanti,inoltre saranno posti due scenari che riassumono le condizioni esterne,quindi lapporto di luce naturale: Cielo Sereno - Cielo Coperto. Per tanto si deciso di analizzare la distribuzione del flusso luminoso in base alla distribuzione dei sistemi dilluminazione, delineando cinque differenti zone, come di seguito ripresentate. ZONAA ZONAB ZONAC ZONAD ZONAE

I corpi illuminanti sono disposti ad un distanza dal soffitto pari a 5 cm. NORMATIVA Pertanto il livello dilluminamento di progetto, ai sensi della norma UNI EN 12464, dovr essere compreso tra i 500 lux e 600lux

ZONA A Il livello dilluminazione naturale incide notevolmente su questa superficie poich ce una notevole finestratura,tale superficie destinata ad attivit di Segreteria scolastica,pertanto il livello dilluminazione di progetto sar pari a 500 lux. ZONAB Il livello dilluminazione naturale presente su questa superficie scarso ma in compenso ce la presenza di un livello di illuminazione artificiale abbondante, generato da ben due lampade. Mentre il livello dilluminazione di progetto e pari a 500 lux. ZONAC Il livello dilluminazione naturale presente su tale superficie scarso,per la minima presenza di aperture. Mentre il livello dilluminazione di progetto e pari a 500 lux. ZONADIl livello dilluminazione naturale presente su tale superficie scarso,per la minima presenza di aperture. Mentre il livello dilluminazione di progetto e pari a 500 lux. ZONAEIl livello dilluminazione naturale presente su tale superficie scarso,per la presenza minima di aperture. Mentre il livello dilluminazione di progetto e pari a 500 lux.

PREMESSA

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MODIFICHE HBES STRATEGGIE E TECNICHE D CONTROLLO Di seguito sono riportate le modifiche HBES e le tecniche e le strategie di controllo.

Superficie utile di misurazione Come caso di studio si riporta la valutazione della prestazione energetica del sistema di illuminazione della superficie destinata ad attivit amministrative. Lo studio illuminotecnico di detti ambienti stato effettuato considerando una superficie utile ad una altezza di 1m dal suolo e con un margine esterno escluso dai calcoli nullo. La scelta dellaltezza della superficie utile data dal fatto che i piani di lavoro installati nella superficie - attivit amministrative hanno un altezza pari ad un 1m.

Tecniche Di controllo

Zona A

Zona B

Zona C

Zona D

Zona E

Zona E1

Le modifiche HBES "I Sistemi Elettronici per la Casa e lEdificio" presenti nel Dimming Si Si Si Si Si Si progetto non sono altro che le modifiche apportate al sistema di illuminazione per garantire un preciso valore d'illuminamento di progetto su ogni zona considerata. Come si pu constatare dalla seguente tabella le sei zone di illuminamento ZONA A ; ZONA B ; ZONA C, ZONA D, ZONA E, ZONA E1; sono state,implementate nelle rispettive zone, DIMMING e SWITCHING.

Switching

Si

No

Si

Si

Si

Si

Mentre le strategie di controllo che adopereremo per gestire le zone dimming e switching sono: - presence conrtoll - daylighting dunque nell' ambiente saranno installati un sensore di luminosit e un sensore di presenza che garantiranno il corretto funzionamento delle strategie e relative tecniche di controllo.

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CIELO SERENO - STATO ATTUALE -SCHEDA TECNICA A1. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale - VISTA IN FALSI COLORI

ZONAE

ZONAD

ZONAC

ZONAB

ZONAA

ZONA A LAMP.1 100% LAMP.4 LAMP.2 100% LAMP.5 LAMP.3 100% LAMP.6

ZONA B 100% LAMP. 7 100% LAMP. 8 100%

ZONA C

ZONA D

ZONA E LAMP.13 100% 100% 100%

100% LAMP.9

100% LAMP.11 100%

100% LAMP.10 100% LAMP.12

100% LAMP.14 LAMP.15

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CIELO SERENO - STATO MIGLIORATO - SCHEDA TECNICA A2. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale - VISTA IN FALSI COLORI

ZONAE

ZONAD

ZONAC

ZONAB

ZONAA

ZONA A LAMP.1 0% LAMP.4 LAMP.5 LAMP.6

ZONA B 0% LAMP. 7 50% 0% LAMP. 8

ZONA C 0% LAMP.9

ZONA D 0% LAMP.11 0%

ZONA E LAMP.13 LAMP.14 LAMP.15 0% 0% 50%

LAMP.2 50% LAMP.3 0%

50% LAMP.10

50% LAMP.12

50%

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STATO ATTUALE CIELO SERENO. Come si pu constatare dallanalisi illuminotecnica effettuata sulla superficie destinata ad attivit amministrative in condizioni esterne di cielo sereno, il livello d'illuminamento naturale e artificiale supera i valori di progetto prefissati di 500 - 600lux, dell80%.

- ZONA E anche in questa zona la lampada L15 stata configurata al 50% del massimo flusso luminoso, mentre il flusso luminoso delle lampade L13, L14 pari allo 0%.(spento). Detta configurazione rappresentata nella scheda tecnica A3 "stato migliorato" nella quale, come si pu osservare anche dalle montagne di illuminamento in 3D, il flusso luminoso dei corpi illuminanti sensibilmente diminuito, aumentando cos l'efficienza luminosa dell'ambiente interno. Infatti l'65% del totale flusso luminoso artificiale e naturale dell'ambiente interno rientra nel range dei valori prefissati mentre il restante 35% li supera perch in zona pi prossima agli infissi. Quindi la potenza impegnata passa dai 1152 W iniziali a 216 W ottimizzati.

IMPIANTO IN CONFIGURAZIONE ORIGINALE COME RAPRESENTATO NELLO STATO ATTUALE CIELO SERENO

CONFRONTO TRA LE DUE SOLUZIONI PROGETTALI - risparmio energetico annuo. Per confrontare le due soluzioni progettuali si fatto riferimento alla normativa UNI EN 15193 di recente emanazione che fornisce un metodo per la valutazione del fabbisogno energetico per lilluminazione degli edifici introducendo Stato attuale Stato migliorato un indicatore numerico di efficienza scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 (LENI) pari allenergia annuale per unit di superficie consumata dallimpianto di illuminazione. Lindicatore dipende: INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 dalla potenza elettrica impegnata, dai periodi di funzionamento diurno e PD =1152w ; PD=1152 w ; notturno e da fattori correttivi che riguardano la presenza di persone, lo Fc=1; Fc=1; sfruttamento della luce naturale ed il Fo=1; Fo=0,80; decadimento naturale del flusso Fd=0,621 Fd=0,195 luminoso. Pertanto tenendo conto Td=1800 ; Tn=200 Td=1800 ; Tn=200 ovviamente delle tabelle 1- 2 3 discusse nella sezione NORMATIVE , si stimato un risparmio energetico annuo LENI = 7,04 kWh/(m2anno) LENI =2,30 kWh/(m2anno) pari al 65 % sul'ambiente preso in considerazione (SUPERFICIE AMMINISTRATIVA) adoperando la soluzione progettuale riportata precedentemente, come nella scheda tecnica A2 "stato migliorato", La stessa tipologia di analisi sara effetuata a cielo coperto(luce debole), di seguito riportata.

conclusioni - STATO MIGLIORATO CIELO SERENO. Come si pu constatare dalle analisi effettuate, il flusso luminoso dei corpi illuminanti e stato modificato tendo conto dell'apporto di luce naturale a cielo sereno, garantendo cosi il raggiungimento del nostro obbiettivo, cio quello di riportare il livello d'illuminamento interno dell'ambiente nel range di valori compresi tra 500-600lux Si riporta di seguito la migliore soluzione impiantistica in termini di efficienza energetica, variazione del flusso luminoso nelle zone: -ZONA A flusso luminoso dei corpi illuminanti L2, L5, al 50% del loro massimo flusso luminoso mentre flusso luminoso delle lampade restanti L1, L3, L4, L6 nullo (ci significa che i corpi illuminati sono in stato di off, 0% (spento)) -ZONA B flusso luminoso dei corpi illuminanti, L8, al 50% del loro massimo flusso luminoso, mentre il flusso luminoso della lampada L7 allo 0%. (spento) - ZONA C ha subito variazioni del tutto analoghe alla zona B infatti il flusso luminoso del lampada L10 e al 50% mentre il flusso luminoso della lampada L12 nullo 0%. (spento) - ZONA D anche in questo caso la lampada L12 stata configurata al 50% del massimo flusso luminoso, mentre il flusso luminoso della lampada L11 nullo 0%.(spento)

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CIELO COPERTO - STATO ATTUALE -SCHEDA TECNICA A1. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale - VISTA IN FALSI COLORI

ZONAE

ZONAD

ZONAC

ZONAB

ZONAA

ZONA A LAMP.1 100% LAMP.4 LAMP.2 100% LAMP.5 LAMP.3 100% LAMP.6

ZONA B 100% LAMP. 7 100% LAMP. 8 100%

ZONA C

ZONA D

ZONA E LAMP.13 100% 100% 100%

100% LAMP.9

100% LAMP.11 100%

100% LAMP.10 100% LAMP.12

100% LAMP.14 LAMP.15

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CIELO COPERTO STATO MIGLIORATO - SCHEDA TECNICA A2. Modalit di calcolo luce naturale e artificiale - VISTA IN FALSI COLORI

ZONAE

ZONAD

ZONAC

ZONAB

ZONAA

ZONA A LAMP.1 0% LAMP.4 LAMP.5 LAMP.6

ZONA B 0% LAMP. 7 60% 0% LAMP. 8

ZONA C 0% LAMP.9

ZONA D 0% LAMP.11 0%

ZONA E LAMP.13 LAMP.14 LAMP.15 0% 0% 60%

LAMP.2 60% LAMP.3 0%

60% LAMP.10

60% LAMP.12

60%

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STATO ATTUALE - Cielo Coperto Come si pu constatare dallanalisi illuminotecnica effettuata sulla superficie destinata ad attivit amministrative in condizioni esterne di cielo coperto, il livello d'illuminamento artificiale interno generato dall'impianto in configurazione originale, e quello naturale determinato dal supplemento di luce naturale in condizioni di cielo coperto superano i valori di progetto prefissati 500 - 600lux, del 90%

- ZONA D anche in questo caso la lampada L12 stata configurata al 60% del massimo flusso luminoso, mentre il flusso luminoso della lampada L11 nullo 0%.(spento) - ZONA E anche in questa zona la lampada L15 stata configurata al 60% del massimo flusso luminoso, mentre il flusso luminoso delle lampade L13, L14 pari al 0%.(spento). Detta configurazione rappresentata nella scheda tecnica A2 "stato migliorato" nella quale, come si pu osservare anche dalle montagne di illuminamento in 3D, il flusso luminoso dei corpi illuminanti sensibilmente diminuito, aumentando cos l'efficienza luminosa dell'ambiente interno. Infatti il 75% del totale flusso luminoso artificiale e naturale dell'ambiente interno rientra nel range dei valori prefissati mentre il restante 35% li supera perch in zona pi prossima agli infissi. Quindi la potenza impegnata passa dai 1152 W iniziali a 259,2 W ottimizzati.

IMPIANTO IN CONFIGURAZIONE ORIGINALE COME RAPRESENTATO NELLO STATO ATTUALE CIELO SERENO

CONFRONTO TRA LE DUE SOLUZIONI PROGETTALI - risparmio energetico annuo. Per confrontare le due soluzioni progettuali si fatto ancora, riferimento alla normativa UNI EN 15193 di recente emanazione che fornisce un metodo per la valutazione del fabbisogno energetico per lilluminazione degli edifici Stato attuale Stato migliorato introducendo un indicatore numerico di scheda tecnica A2 scheda tecnica A3 efficienza (LENI) pari allenergia annuale per unit di superficie consumata dallimpianto di illuminazione. Lindicatore INTERRUTORI A ; B INTERRUTORI E1 ; E2 dipende: dalla potenza elettrica impegnata, dai periodi di funzionamento PD =1152 w ; PD=1152 w ; diurno e notturno e da fattori correttivi Fc=1; Fc=1; che riguardano la presenza di persone, lo sfruttamento della luce naturale ed il Fo=1; Fo=0,80; decadimento naturale del flusso Fd=0,843 ; Fd=0,410 ; luminoso,pertanto tenendo conto Td=1800 ; Tn=200 Td=1800 ; Tn=200 ovviamente delle tabelle 1- 2 - 3, discusse nella sezione NORMATIVE , si stimato un risparmio energetico annuo pari al 56,5% LENI = 9,18kWh/(m2anno) LENi=4,01 kWh/(m2anno) sul'ambiente preso in considerazione, quale SUPERFICIE AMMINISTRATIVA adoperando la soluzione progettuale riportata precedentemente, come nella scheda tecnica A2 "stato migliorato",

conclusioni - STATO MIGLIORATO cielo - coperto Come si pu constatare dalle analisi effettuate, il flusso luminoso dei corpi illuminanti e stato modificato tendo conto dell'apporto di luce naturale a cielo coperto, garantendo cosi il raggiungimento del nostro obbiettivo, cio quello di riportare il livello d'illuminamento interno dell'ambiente nel range di valori compresi tra 500-600 lux Si riporta di seguito la migliore soluzione impiantistica in termini di efficienza energetica, variazione del flusso luminoso nelle zone: - ZONA A flusso luminoso dei corpi illuminanti L2, L5, al 60% del loro massimo, mentre il flusso luminoso delle lampade restanti L1, L3, L4, L6 nullo (ci significa che i corpi illuminati sono in stato di off, 0% (spento)) - ZONA B flusso luminoso dei corpi illuminanti, L8, al 60% del loro massimo, mentre il flusso luminoso della lampada L7 allo 0%. (spento) - ZONA C variazioni del tutto analoghe alla zona B infatti il flusso luminoso del lampada L10 e al 60% mentre il flusso luminoso della lampada L12 nullo 0%. (spento)

ISTITUTO PROFESSIONALE PER LINDUSTRIA E LARTIGIANATO L. Montini


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progettista:

classe VC T.I.E.L

TITOLO PROGETTO:

scuola-BUS

Via San Giovanni, 100 86100 CAMPOBASSO

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