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qualunque mezzo, a condizione che siano citate la fonte e la data di aggiornamento. Le informazioni contenute in questa edizione dellAnnuario sono aggiornate al 28 marzo 2012.
INDICE
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PARTE I
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1. LE PRINCIPALI SCADENZE FISCALI DEL 2012 2. LAGENZIA DELLE ENTRATE: CONTATTI E SERVIZI INFORMATIVI
Come contattare lAgenzia Altri servizi informativi
3. I SERVIZI TELEMATICI
Entratel Il servizio Fisconline Il codice Pin Il cassetto fiscale Civis
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PARTE II
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3. LE LOCAZIONI
Il regime ordinario di tassazione Il sistema della cedolare secca Registrazione dei contratti e pagamento dellimposta di registro
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PARTE III
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1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
Aliquote, scaglioni di reddito, imposta netta LIrpef sugli arretrati di lavoro dipendente e sul Tfr Le addizionali regionale e comunale allIrpef
2. LE DETRAZIONI IRPEF
Le detrazioni per i familiari a carico Le detrazioni per tipologia di reddito
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6. IL MODELLO 730
I redditi che si possono dichiarare con il modello 730 Perch scegliere il modello 730 I termini e le modalit di presentazione del modello 730 I documenti da presentare La scheda per la scelta dell8 e del 5 per mille dellIrpef Come correggere il 730
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PARTE IV
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PARTE V
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3. ALTRE DISPOSIZIONI
Limiti alluso del denaro contante La comunicazione allanagrafe tributaria degli operatori finanziari La partecipazione dei Comuni Societ di comodo e societ in perdita Chiusura dufficio della partita Iva Verifica partita Iva
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4. IL NUOVO REDDITOMETRO
In cosa consiste Il software Redditest
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PARTE VI
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PARTE VII
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2. LE SANZIONI
Le sanzioni tributarie La sanzione accessoria per i professionisti Le sanzioni penali
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PARTE VIII
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3. IL RICORSO TRIBUTARIO
Lavvio del processo tributario Assistenza tecnica Sospensione dellatto impugnato Esito del ricorso e applicazione della sentenza Il ricorso in appello Il ricorso in Cassazione
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INFORMAZIONI GENERALI
G ENNA IO
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali RAVVEDIMENTO ICI Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, del versamento del saldo Ici 2011 non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 16 dicembre 2011
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RAVVEDIMENTO ACCONTO IVA Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, del versamento dellacconto Iva non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 27 dicembre 2011
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 gennaio 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca CANONE RAI Versamento del canone annuale (o trimestrale o semestrale) da parte dei titolari di abbonamento alla radio o alla televisione SOGGETTI PASSIVI IVA (SPESOMETRO) Termine per inviare la comunicazione telematica delle operazioni soggette allobbligo di fatturazione, effettuate nel 2010, di importo pari o superiore a 25.000 euro (al netto dellIva)
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
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FEBBRA IO
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali DATORI DI LAVORO Versamento del saldo dellimposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr relativa allanno 2011
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MODELLO CUD/2012 I sostituti dimposta (datori di lavoro ed enti previdenziali) devono consegnare la certificazione dei redditi corrisposti e delle ritenute effettuate nel 2011
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CONTRIBUENTI IVA Comunicazione annuale, mediante invio telematico, dei dati Iva per lanno 2011
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
M AR ZO
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 febbraio 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche dellIva a saldo dovuta in base alla dichiarazione Iva relativa al 2011
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
PARTE I
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A PR I LE
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 marzo 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca LITI FISCALI PENDENTI Termine per effettuare il pagamento delle somme dovute per la chiusura delle liti fiscali pendenti al 31 dicembre 2011. Entro lo stesso termine occorre trasmettere la domanda di definizione CHIUSURA PARTITA IVA INATTIVA Versamento della sanzione ridotta di 129 euro (pari a 1/4 della sanzione minima di 516 euro) per i titolari di partita Iva che hanno omesso la presentazione della dichiarazione di cessazione dellattivit
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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MODELLO 730/2012 Presentazione al proprio sostituto dimposta (datore di lavoro o ente previdenziale) della dichiarazione Modello 730 e della busta contenente il Modello 730-1 per la scelta della destinazione dellotto e del cinque per mille dellIrpef SOGGETTI PASSIVI IVA (SPESOMETRO) Termine per inviare la comunicazione telematica delle operazioni soggette allobbligo di fatturazione, effettuate nel 2011, di importo pari o superiore a 3.000 euro, al netto dellIva (3.600 euro al lordo dellimposta applicata, per le operazioni Iva effettuate dal 1 luglio 2011 per le quali non vi lobbligo di emettere la fattura)
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
M AG G IO
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 aprile 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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MODELLO 730/2012 Presentazione a un Caf o a un professionista abilitato della dichiarazione Modello 730 e della busta contenente il Modello 730-1 per la scelta della destinazione dellotto e del cinque per mille dellIrpef MODELLO 730/2012 Termine per il datore di lavoro e per lente pensionistico che presta assistenza per trasmettere al contribuente copia del Modello 730 e del prospetto di liquidazione Modello 730-3 CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 maggio 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
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G IU G NO
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MODELLO 730/2012 Termine per il Caf o il professionista abilitato per trasmettere al contribuente copia del Modello 730 e del prospetto di liquidazione Modello 730-3
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MODELLO UNICO 2012 Termine per effettuare il versamento (per intero o della prima rata) del saldo 2011 e/o del primo acconto per il 2012 delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi IMU - ACCONTO Pagamento dellacconto Imu relativo allanno 2012 SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali IMMOBILI SITUATI ALLESTERO Versamento dellimposta sul valore degli immobili situati allestero da parte delle persone fisiche residenti in Italia aventi la propriet o altro diritto reale sugli stessi ATTIVIT FINANZIARIE DETENUTE ALLESTERO Versamento dellimposta sul valore delle attivit finanziarie detenute allestero dalle persone fisiche residenti in Italia CEDOLARE SECCA Versamento (per intero o della prima rata) del saldo 2011 e della prima rata di acconto per il 2012 dellimposta sostitutiva dovuta sui contratti di locazione per i quali si scelto il regime della cedolare secca
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LU G LIO
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MODELLO UNICO 2012 (cartaceo) Presentazione a un ufficio postale della dichiarazione dei redditi dellanno 2011 da parte delle persone fisiche non obbligate alla trasmissione telematica MODELLO 730/2012 Termine per datore di lavoro, enti pensionistici, Caf e professionisti abilitati per trasmettere allAgenzia delle Entrate i dati contenuti nei Modelli 730 da loro elaborati CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 giugno 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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MODELLO UNICO 2012 Pagamento (per intero o della prima rata), con maggiorazione dello 0,40%, del saldo 2011 e/o del primo acconto per il 2012 delle somme risultanti dalla dichiarazione dei redditi CEDOLARE SECCA Versamento (per intero o della prima rata), con maggiorazione dello 0,40%, del saldo 2011 e della prima rata di acconto per il 2012 dellimposta sostitutiva dovuta sui contratti di locazione per i quali si scelto il regime della cedolare secca RAVVEDIMENTO IMU Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, del versamento dellacconto Imu 2012 non effettuato (o effettuato in misura insufficiente) entro il 18 giugno 2012
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MODELLO 770/2012 SEMPLIFICATO Presentazione da parte dei sostituti dimposta, mediante trasmissione telematica, del mod. 770 Semplificato MODELLO 770/2012 ORDINARIO Presentazione da parte dei sostituti dimposta, mediante trasmissione telematica, del mod. 770 Ordinario CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1/7/2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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AG OSTO
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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RAVVEDIMENTO Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, dei versamenti di imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi Unico 2012 non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 18 luglio 2012 con la maggiorazione dello 0,40%
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 agosto 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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SETTEMBRE
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
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OTTOBR E
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MODELLO UNICO 2012 Termine per la trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti che la inviano direttamente o tramite un intermediario abilitato o un ufficio dellAgenzia delle Entrate MODELLO IRAP 2012 Termine per la presentazione della dichiarazione Irap, in via telematica, da parte dei contribuenti che la inviano direttamente o tramite un intermediario abilitato o un ufficio dellAgenzia delle Entrate MODELLO IVA 2012 Termine per la presentazione della dichiarazione Iva autonoma, in via telematica, da parte dei contribuenti che la inviano direttamente o tramite un intermediario abilitato RAVVEDIMENTO Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3,75% pi interessi, dei versamenti delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi Unico 2011 non effettuati o effettuati in misura insufficiente CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 settembre 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca MODELLO 730/2012 Richiesta al sostituto dimposta (datore di lavoro o ente previdenziale) di non effettuare lacconto Irpef 2012 o di effettuarlo in misura inferiore
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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MODELLO 730/2012 INTEGRATIVO Presentazione a un Caf o a un professionista abilitato della dichiarazione integrativa del Mod. 730 gi presentato (quando lintegrazione comporta un maggior rimborso o un minor debito)
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 ottobre 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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MODELLO 730/2012 INTEGRATIVO Termine per il Caf o il professionista abilitato per trasmettere allAgenzia delle Entrate i dati contenuti nei Modelli 730 integrativi da loro elaborati
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali
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MODELLO UNICO 2012 Termine per effettuare il versamento della seconda o unica rata di acconto per il 2012 delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi CEDOLARE SECCA Versamento della seconda o unica rata dellacconto per il 2012 dellimposta sostitutiva dovuta sui contratti di locazione per i quali si scelto il regime della cedolare secca
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
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DI CEMBRE
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CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 novembre 2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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SOSTITUTI DIMPOSTA E CONTRIBUENTI IVA Versamento unitario con modalit telematiche di ritenute, Iva, contributi previdenziali IMU - SALDO Pagamento del saldo dellImposta municipale propria (Imu) relativo allanno 2012 DATORI DI LAVORO Versamento dellacconto dellimposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr relativa allanno 2012
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CONTRIBUENTI IVA Versamento con modalit telematiche dellacconto Iva relativo allanno 2012
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RAVVEDIMENTO UNICO 2012 Termine per la regolarizzazione dellomessa presentazione del modello Unico 2012 con sanzione ridotta a 25 euro RAVVEDIMENTO ACCONTI Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, del versamento della seconda o unica rata di acconto delle imposte derivanti da Unico 2012, non effettuato o effettuato in misura insufficiente entro il 30 novembre 2012 RAVVEDIMENTO CEDOLARE SECCA Regolarizzazione, con sanzione ridotta al 3% pi interessi, del versamento della seconda o unica rata di acconto, non effettuato o effettuato in misura insufficiente, dellimposta sostitutiva dovuta sui contratti di locazione per i quali si scelto il regime della cedolare secca CONTRATTI DI LOCAZIONE Versamento dellimposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1/12/2012, per i quali non si scelto il regime della cedolare secca
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ATTENZIONE Le scadenze potrebbero subire variazioni. Si raccomanda di verificare le date sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Scadenze.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE I
PRENOTAZIONE APPUNTAMENTI Il servizio consente, a coloro che hanno necessit di recarsi in ufficio, di prenotare un appuntamento con un funzionario dellAgenzia, evitando inutili attese agli sportelli. La prenotazione pu essere effettuata 24 ore su 24, anche tramite il sito internet dellAgenzia, e permette di scegliere lufficio presso il quale recarsi, il giorno e lora desiderati, il servizio per il quale si chiede assistenza.
06.96.66.89.07
per chiamare con il cellulare (costo a carico del chiamante secondo il piano tariffario del proprio gestore)
0039.06.96.66.89.33
per telefonare dallestero (costo a carico del chiamante)
320.43.08.444 (SMS)
per ricevere via Sms informazioni in forma sintetica su scadenze fiscali, codici tributo, data di pubblicazione dei provvedimenti dellAgenzia. I messaggi possono essere inviati in qualunque momento della giornata. Il costo, a carico di chi invia il messaggio, dipende dal proprio piano tariffario. Per tutelare la privacy dei contribuenti, non viene data risposta agli Sms riguardanti la propria situazione fiscale.
in ufficio
RICERCA UFFICI DELLAGENZIA
(www.agenziaentrate.gov.it - sezione Contatta lAgenzia) disponibile un motore di ricerca (Trova lufficio) per individuare lufficio in base alla propria residenza. 24
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PRENOTAZIONE DI APPUNTAMENTI
possibile avere un appuntamento in ufficio con un funzionario dellAgenzia, evitando inutili attese presso gli sportelli. La prenotazione pu essere effettuata tramite Internet, per telefono (848800444) o attraverso il cassetto fiscale (in questultimo caso, occorre essere in possesso del codice Pin, va contattato esclusivamente lufficio di competenza e i chiarimenti devono riguardare i dati contenuti nel cassetto stesso).
Sono disponibili anche molti servizi di assistenza, tra i quali: il calcolo del bollo auto, la webmail, Trova lufficio, Civis (per lassistenza su comunicazioni di irregolarit e cartelle), la prenotazione di un appuntamento presso gli uffici o di una richiamata telefonica del Call center, scegliendo giorno e ora. Sempre tramite il sito (sezione LAgenzia comunica) possibile iscriversi alla newsletter dellAgenzia Entrate news, per ricevere le informazioni sulle principali novit fiscali (provvedimenti, scadenze, approfondimenti sui maggiori adempimenti tributari, ecc.).
www.fiscooggi.it
Rivista telematica che si articola in varie aree tematiche (Attualit, Normativa e prassi, Giurisprudenza, Dati e statistiche, Analisi e commenti, Bilancio e contabilit, Dalle regioni e Dal mondo) e numerose rubriche e strumenti di utilit.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE I
Nel sito istituzionale dellAgenzia sono disponibili tutti i modelli di dichiarazione, versamento e comunicazione, la normativa, le circolari e le risoluzioni, i software per compilare e presentare i modelli, i servizi online, le schede sui principali adempimenti, tutte le scadenze fiscali, lorganigramma dellAgenzia.
3. I SERVIZI TELEMATICI
3. I SERVIZI TELEMATICI
I canali per fruire dei servizi telematici dellAgenzia delle Entrate sono attualmente i seguenti:
> ENTRATEL, utilizzabile dalle medie e grandi imprese, dagli intermediari (consulenti, professionisti, Caf,
Poste Italiane, eccetera) e dalle amministrazioni dello Stato
> FISCONLINE, utilizzabile dalle piccole imprese e da tutti gli altri contribuenti > SIATEL V2.0 - PUNTO FISCO, utilizzabile da Comuni, Province, Regioni, Consorzi di bonifica, Comunit
montane e altri enti territoriali, Universit, Enti per il diritto allo studio universitario, Asl (Aziende Sanitarie locali), Aziende ospedaliere, Ater e altri enti pubblici. I servizi Entratel e Fisconline sono accessibili via internet allindirizzo http://telematici.agenziaentrate.gov.it.
>> ENTRATEL
Il canale Entratel riservato: ai contribuenti, alle societ ed enti che devono presentare la dichiarazione dei sostituti dimposta (mod. 770 semplificato) per pi di 20 soggetti agli intermediari (professionisti del settore tributario, Caf e associazioni di categoria) per la presentazione telematica delle dichiarazioni alle Amministrazioni dello Stato alle societ che trasmettono per conto delle societ del gruppo cui fanno parte agli intermediari e ai soggetti delegati per la registrazione telematica dei contratti di locazione e di affitto di immobili. Per registrarsi a Entratel si accede alla sezione Non sei ancora registrato del sito web dedicato ai Servizi Telematici, http://telematici.agenziaentrate.gov.it; successivamente si seleziona il link Richiesta di pre-iscrizione ad Entratel e modelli di domanda per labilitazione. A questo punto occorre: 1. effettuare la pre-iscrizione, utilizzando lapposita funzione in base alla tipologia di soggetto richiedente (persona fisica oppure soggetto diverso da persona fisica, ovvero societ, enti, pubbliche amministrazioni, Caf, studi professionali, eccetera) 2. stampare lattestazione conseguente alla pre-iscrizione mediante la funzione Stampa allegato per ufficio 3. compilare e firmare il modello cartaceo per richiedere labilitazione al servizio 4. presentare o spedire, per posta o tramite fax, il modello a un qualsiasi ufficio territoriale dellAgenzia operante nella regione in cui ricade il domicilio fiscale dellinteressato, insieme allattestazione di cui al punto 2 e agli altri eventuali allegati necessari. Le persone non fisiche (enti, societ, pubbliche amministrazioni, studi professionali, eccetera) effettuano linvio telematico delle dichiarazioni e degli altri documenti in formato elettronico tramite persone fisiche appositamente designate, definite Gestori incaricati o Incaricati, a seconda del ruolo che sono chiamate a svolgere, espressamente incaricate a operare in nome e per conto della societ o dellente. Il rappresentante legale o negoziale della Persona Non Fisica (PNF) ha il compito di individuare i Gestori Incaricati, i quali, a loro volta, hanno il compito di gestire lelenco degli operatori incaricati che sono autorizzati ad utilizzare i servizi telematici in nome e per conto della societ o dellente.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. I SERVIZI TELEMATICI
ATTENZIONE Per operare in nome e per conto della Persona Non Fisica, i gestori incaricati e gli incaricati devono essere in possesso di una personale abilitazione ai canali Entratel o Fisconline (a seconda dei requisiti posseduti).
Per informazioni di dettaglio sulle modalit di individuazione dei Gestori incaricati e degli Incaricati, si rinvia alla consultazione del sito dedicato ai servizi telematici dellAgenzia e al sito http://assistenza.finanze.it.
La richiesta di attribuzione del Pin pu essere effettuata in tre modi: 1. direttamente online dal sito internet dellAgenzia delle Entrate: il richiedente accede alla sezione Non sei ancora registrato del sito web dedicato ai servizi telematici, http://telematici.agenziaentrate.gov.it; successivamente clicca sul link Richiedi il codice PIN online. Dopo aver selezionato la tipologia di soggetto (persone fisiche o societ), il sistema propone una semplice scheda elettronica che deve essere compilata con i dati richiesti; dopo aver eseguito alcuni controlli, fornisce subito le prime 4 cifre delle dieci che compongono il codice Pin. Se lautorizzazione richiesta da soggetti diversi dalle persone fisiche, listanza deve essere inoltrata via web dal rappresentante legale, il quale deve essere gi un utente registrato ai servizi telematici. 2. per telefono: il codice Pin pu essere richiesto al numero 848.800.444, selezionando il servizio di assistenza automatico e seguendo le istruzioni fornite dal sistema per ricevere le prime quattro cifre del codice Pin. 3. in ufficio: possibile recarsi presso gli uffici territoriali dellAgenzia delle Entrate per ricevere le prime quattro cifre del codice Pin.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE I
3. I SERVIZI TELEMATICI
In tutti e tre i casi, entro pochi giorni dalla richiesta, il contribuente riceve al proprio domicilio, tramite il servizio postale, le restanti sei cifre e una password. In caso di mancato recapito (ma anche di altri disguidi, come ad esempio nellipotesi in cui la domanda di abilitazione non sia stata accolta dal sistema, perch i dati anagrafici non corrispondono a quelli presenti nellAnagrafe Tributaria, o in caso di problemi nella stampa della prima parte del codice Pin), linteressato tenuto a recarsi personalmente presso lufficio dellAgenzia territorialmente competente; un funzionario, dopo aver identificato il richiedente, effettua le operazioni necessarie per lattribuzione di un nuovo codice Pin. I cittadini in possesso della Carta Nazionale dei Servizi, gi attivata dallente emettitore, e del relativo lettore, possono registrarsi a Fisconline con una procedura semplificata. Analogamente a quanto prima illustrato, con riferimento al canale Entratel, anche le Persone Non Fisiche abilitate al canale Fisconline effettuano linvio delle dichiarazioni e degli altri documenti in formato elettronico tramite persone fisiche incaricate ad operare in nome e per conto della societ o dellente.
Le persone fisiche non residenti, che non siano cittadini italiani, possono chiedere online il codice Pin solo se hanno un domicilio fiscale in Italia, presso il quale pu essere recapitata la seconda parte. In alternativa, possono rivolgersi a un qualsiasi ufficio dellAgenzia delle Entrate.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. I SERVIZI TELEMATICI
Per consultare il Cassetto fiscale occorre entrare nellarea riservata del sito http://telematici.agenziaentrate.gov.it e inserire: per gli utenti Fisconline, il codice Pin rilasciato dallAgenzia delle Entrate per gli utenti Entratel, il codice personale desumibile dalla terza sezione della busta ricevuta in occasione dellabilitazione al servizio. I contribuenti, attraverso il Cassetto fiscale, possono interrogare lAnagrafe tributaria chiedendo informazioni su: dichiarazioni presentate rimborsi relativi alle imposte dirette e allIva versamenti eseguiti tramite modelli F24 e F23 codice fiscale, dati anagrafici e di residenza denominazione, partita Iva, domicilio fiscale dati patrimoniali (atti registrati). Se lutente dovesse riscontrare delle incongruenze nelle informazioni visualizzate, pu prenotare un appuntamento con un funzionario dellAgenzia e avere chiarimenti. importante ricordare che i dati personali, presenti negli archivi dellAgenzia delle Entrate, sono protetti per tutelarne la riservatezza e la possibilit di prenderne visione riservata soltanto al diretto interessato. Il Cassetto fiscale pu essere utilizzato anche dagli intermediari firmatari di unapposita convenzione con lAgenzia delle Entrate, i quali possono ottenere informazioni anche sui dati fiscali dei propri clienti, previo conferimento di idonea delega da parte di questi ultimi. I professionisti delegati si impegnano a osservare le misure di sicurezza e i vincoli di riservatezza previsti dalla normativa vigente. Le modalit di adesione alla convenzione sono descritte nellarea riservata del sito web del canale Entratel.
>> CIVIS
Civis la piattaforma telematica dellAgenzia delle Entrate nata, in via sperimentale, nel 2009. Prevista inizialmente solo per gli intermediari abilitati al canale Entratel, stata estesa anche agli utenti di Fisconline, compresi i cittadini italiani residenti allestero. Grazie a questo servizio, gli utenti sia gli intermediari sia i contribuenti possono richiedere assistenza per le comunicazioni di irregolarit ricevute, emesse a seguito del controllo formale delle dichiarazioni dei redditi (art. 36 bis del Dpr n. 600/73 e art. 54 bis del Dpr n. 633/72). Lassistenza pu essere richiesta sia per gli avvisi inviati agli intermediari sia per le comunicazioni di irregolarit inviate ai contribuenti e per quelle affidate da questi ultimi a un professionista. In particolare, si pu chiedere assistenza per gli errori riscontrati con il controllo, al fine di correggere eventuali anomalie. Una volta inoltrata la domanda di assistenza, lutente pu in qualsiasi momento interrogare il sistema per conoscere lo stato della propria richiesta.
COME FUNZIONA
Per usufruire del servizio sono sufficienti alcuni semplici passaggi: occorre collegarsi ai canali telematici Entratel o Fisconline, accedere alla sezione dedicata a Civis e inserire le informazioni richieste dal sistema sulla comunicazione di irregolarit per la quale si chiede assistenza.
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PARTE I
3. I SERVIZI TELEMATICI
In particolare, il servizio si svolge nel seguente modo. Richiesta di erogazione del servizio: il contribuente/professionista compila un modulo su Fisconline/Entratel. Ricezione della richiesta: il sistema assegna un protocollo identificativo, lo comunica allutente e distribuisce la richiesta a un ufficio disponibile. Smistamento della richiesta: lufficio, accedendo alla funzionalit Civis, assegna la richiesta a un operatore, il quale effettua la lavorazione utilizzando le specifiche applicazioni. Lavorazione e chiusura della richiesta: loperatore, conclusa la lavorazione, rende disponibile lesito della lavorazione allutente allinterno dei Servizi Telematici. Solo per le richieste di assistenza sulle comunicazioni di irregolarit relative agli anni di imposta fino al 2008, loperatore informa il contribuente/professionista dellesito della lavorazione mediante linvio di una mail. A partire dai primi mesi del 2012, attraverso il canale Civis, gli utenti potranno ricevere assistenza sulle cartelle di pagamento che derivano dal controllo formale delle dichiarazioni dei redditi e richiedere alcune tipologie di certificati, a partire da quello relativo alla Partita Iva.
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PARTE I
Al termine dellattivit svolta, il Garante ne comunica lesito alla direzione regionale o al comando di zona della Guardia di finanza competente, nonch agli organi di controllo, informando anche lautore della segnalazione. Annualmente, il Garante presenta al Governo e al Parlamento una relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti. Di seguito, i recapiti dei Garanti, presenti in ogni regione e nelle province di Trento e Bolzano.
ABRUZZO Telefono: 0862/648139 E-mail: dr.abruzzo.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione provinciale dellAgenzia delle Entrate di LAquila Via F. Filomusi Guelfi - 67100 LAquila LAZIO Telefono: 06/48930340 Fax: 06/48930340 E-mail: dr.lazio.garante@finanze.it Indirizzo: Galleria Regina Margherita, 7 00184 Roma SARDEGNA Telefono: 070/4090301 Fax: 070/4090585 E-mail: dr.sardegna.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via O. Bacaredda, 27 09127 Cagliari SICILIA Telefono: 091/588317 Fax: 091/58831745 E-mail: dr.sicilia.garante@finanze.it Indirizzo: P.zza Marina - Salita Intendenza, 1 - 90133 Palermo
BOLZANO Telefono: 0471/443221 Fax: 0471/272642 E-mail: dp.bolzano.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione provinciale dellAgenzia delle Entrate di Bolzano Piazza del Tribunale, 2 - 39100 Bolzano BASILICATA Telefono: 0971/337297 Fax: 0971/410176 E-mail: dr.basilicata.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via dei Mille 4 piano sc. B - 85100 Potenza CALABRIA Telefono: 0961/542700 Fax: 0961/715425 E-mail: dr.calabria.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Lombardi - 88100 Catanzaro CAMPANIA Telefono: 081/4281699 Fax: 081/4281698 E-mail: dr.campania.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Diaz, 11 - 80134 Napoli EMILIA ROMAGNA Telefono: 051/6103617-618 Fax: 051/6103616 E-mail: dr.emiliaromagna.garante@finanze.it Indirizzo: presso lufficio territoriale dellAgenzia delle Entrate di Bologna 2 Via Larga, 35 - 40138 Bologna FRIULI VENEZIA GIULIA Telefono: 040/4198412 Fax: 040/4198495 E-mail: dr.friulivg.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Giulia, 75 - 34126 Trieste
LIGURIA Telefono: 010/5548629-630 Fax: 010/5548680 E-mail: dr.liguria.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Fiume, 2 - 16121 Genova LOMBARDIA Telefono: 02/65504300-304-305 Fax: 02/65504899 E-mail: dr.lombardia.garante@finanze.it Indirizzo: presso lufficio dellAgenzia delle Entrate di Milano 1 Via della Moscova, 2 - 20121 Milano MARCHE Telefono: 071/2080362 Fax: 071/55786 E-mail: dr.marche.garante@finanze.it Indirizzo: Corso Mazzini, 55 - 60121 Ancona
TOSCANA Telefono: 055/4978213 Fax: 055/4978295 E-mail: dr.toscana.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via della Fortezza, 8 - 50129 Firenze TRENTO Telefono: 0461/410683-2 Fax: 06/50763290 E-mail: dp.trento.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione Provinciale di Trento Via Brennero 133 - 38121 Trento UMBRIA Telefono: 075/5145991 Fax: 075/5145994 E-mail: dr.umbria.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Canali, 12 - 06122 Perugia VALLE DAOSTA Telefono: 0165/306852 Fax: 0165/34454 E-mail: dr.valledaosta.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate P.zza Manzetti, 2 - 11100 Aosta VENETO Telefono: 041/2718209-308-309 Fax: 041/2718293 E-mail: dr.veneto.garante@finanze.it Indirizzo: S. Marco, Campo S. Angelo 3538 30124 Venezia
MOLISE Telefono: 0874/435405 Fax: 0874/411125 E-mail: dr.molise.garante@finanze.it Indirizzo: presso la Direzione regionale dellAgenzia delle Entrate Via Scatolone, 4 - 86100 Campobasso PIEMONTE Telefono: 011/3032945 Fax: 011/3163809 E-mail: dr.piemonte.garante@finanze.it Indirizzo: Via Sidoli, 35 - 10135 Torino
PUGLIA Telefono: 080/5210689 Fax: 080/ 50763142 E-mail: dr.puglia.garante@finanze.it Indirizzo: P.zza Massari, 50 - 70123 Bari
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PARTE II
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Gli immobili sono individuati attraverso gli identificativi catastali attribuiti dagli uffici provinciali dellAgenzia del Territorio. A ciascuna unit immobiliare urbana dei gruppi A, B e C attribuita una categoria e la classe, in relazione alle sue caratteristiche e alla sua destinazione duso. Conseguentemente, viene determinata la rendita catastale. Le unit immobiliari urbane sono classificate nei seguenti gruppi/categorie catastali. I - IMMOBILI A DESTINAZIONE ORDINARIA
COD. A/1 A/2 A/3 A/4 A/5 A/6 A/7 A/8 A/9 A/10 A/11 B/1 B/2 B/3 B/4 B/5 B/6 TIPOLOGIA abitazioni di tipo signorile abitazioni di tipo civile abitazioni di tipo economico abitazioni di tipo popolare abitazioni di tipo ultrapopolare abitazioni di tipo rurale abitazioni in villini abitazioni in ville castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico uffici e studi privati abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme case di cura e ospedali (senza fini di lucro) prigioni e riformatori uffici pubblici scuole, laboratori scientifici biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9
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PARTE II
B/7 B/8 C/1 C/2 C/3 C/4 C/5 C/6 C/7 D/1 D/2 D/3 D/4 D/5 D/6 D/7 D/8 D/9 D/10
cappelle e oratori non destinati allesercizio pubblico dei culti magazzini sotterranei per depositi di derrate negozi e botteghe magazzini e locali di deposito laboratori per arti e mestieri fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fini di lucro) stabilimenti balneari e di acque curative (senza fini di lucro) stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse (senza fini di lucro) tettoie chiuse o aperte
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PARTE II
Casi particolari di determinazione del reddito 1. Abitazione principale Ai contribuenti che hanno la dimora abituale nella casa di propriet - o posseduta a titolo di usufrutto o altro diritto reale - spetta una deduzione dal reddito complessivo fino allammontare della rendita catastale dellimmobile e delle relative pertinenze, rapportata alla quota di possesso e al periodo dellanno durante il quale limmobile (e le relative pertinenze) stato adibito ad abitazione principale. Sia la casa che le pertinenze risultano cos esenti da Irpef. La deduzione spetta anche quando lunit immobiliare costituisce la dimora abituale dei familiari del contribuente stesso.
Ovviamente, non si possono avere pi abitazioni principali. Per esempio, nellipotesi pi ricorrente in cui un genitore cede luso della propria abitazione principale al figlio, andando ad abitare in unaltra casa di propriet, questultimo immobile che diventa abitazione principale, mentre quella ceduta in uso al figlio perde questa qualifica. Invece, se il genitore va ad abitare in una casa che non gli appartiene (ad esempio, condotta in locazione), limmobile di propriet, occupato dal figlio, non perde la qualifica di abitazione principale. La deduzione spetta anche nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abituale a seguito di ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purch lunit immobiliare non risulti locata. 2. Immobili tenuti a disposizione Per i fabbricati ad uso abitazione posseduti in aggiunta a quello utilizzato come abitazione principale, il reddito si determina applicando alla rendita catastale laumento di 1/3, a meno che non siano stati concessi in uso gratuito a un familiare che vi trasferisca la residenza. 3. Immobili di nuova costruzione Questi fabbricati divengono produttivi di reddito, e devono quindi essere dichiarati, a partire dalla data in cui possono essere utilizzati per luso cui sono destinati (e, comunque, a decorrere dal momento in cui vengono utilizzati, se anteriore). 4. Immobili di interesse storico e/o artistico Il reddito relativo agli immobili ad uso abitativo e non, riconosciuti di interesse storico e/o artistico (legge 1 giugno 1939, n. 1089), deve essere determinato applicando la pi bassa fra le tariffe destimo previste per le abitazioni della zona censuaria in cui situato limmobile, a prescindere dalleventuale locazione del bene. Attualmente, linteresse storico e/o artistico degli immobili riconosciuto in base al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
si protratto il possesso (viene conteggiato per intero il mese nel quale il possesso si protratto per almeno quindici giorni). Lammontare dellimposta pari allo 0,76% del valore degli immobili. Se non superiore a 200 euro, limposta non dovuta. Per evitare doppia imposizione sullo stesso immobile, dallimposta dovuta possibile dedurre un credito pari allammontare delleventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui situato limmobile. Per gli immobili situati in Paesi appartenenti allUnione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, dalla somma dovuta si deduce un credito dimposta pari alle eventuali imposte di natura patrimoniale e reddituale gravanti sullo stesso immobile e non gi detratte dallIrpef netta calcolata con la dichiarazione dei redditi.
IL VALORE DELLIMMOBILE
Il valore dellimmobile da prendere in considerazione per il calcolo dellimposta costituito dal costo risultante dallatto di acquisto o dai contratti. In mancanza di tale valore, si deve far riferimento a quello di mercato, rilevabile nel luogo in cui situato limmobile. Se limmobile si trova in un Paese dellUnione europea o in uno Stato aderente allo Spazio economico europeo che garantisce un adeguato scambio di informazioni, il valore quello utilizzato nel Paese estero ai fini dellassolvimento di imposte sul patrimonio o sui trasferimenti.
prestano lavoro allestero per lo Stato italiano, per una sua suddivisione politica o amministrativa o per un suo ente locale lavorano allestero presso organizzazioni internazionali cui aderisce lItalia e con la residenza fiscale in Italia determinata, in deroga agli ordinari criteri previsti dal Testo unico delle imposte sui redditi, in base ad accordi internazionali ratificati. Laliquota ridotta si applica solo per il periodo di tempo in cui lattivit lavorativa svolta allestero. Inoltre, dallimposta dovuta per labitazione principale e per le relative pertinenze si detrae, fino a concorrenza del suo ammontare, limporto di 200 euro, rapportato al periodo dellanno durante il quale limmobile destinato a tale uso. Se lunit immobiliare utilizzata come abitazione principale da pi soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la stessa destinazione si verifica. Infine, per gli anni 2012 e 2013, oltre allimporto di 200 euro, prevista unulteriore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di et non superiore a ventisei anni. necessario, per, che il figlio dimori abitualmente e risieda anagraficamente nellunit immobiliare adibita ad abitazione principale. Limporto complessivo di questa ulteriore detrazione non pu essere superiore a 400 euro.
Per il versamento, la liquidazione, laccertamento, la riscossione, le sanzioni, i rimborsi e il contenzioso relativi al nuovo tributo, si applicano le disposizioni previste per limposta sul reddito delle persone fisiche.
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PARTE II
Per labitazione principale e per le relative pertinenze, si applica laliquota ridotta dello 0,4%. Possono usufruire dellagevolazione le persone che:
Come si calcola la base imponibile La base imponibile dellimposta costituita dal valore dellimmobile, determinato per quelli iscritti in catasto moltiplicando la rendita in vigore allinizio dellanno, rivalutata del 5%, per uno dei seguenti coefficienti: 160 per i fabbricati inseriti nel gruppo catastale A (ad esclusione di quelli A/10) e nelle categorie C/2, C/6 e C/7 140 per i fabbricati censiti nel gruppo catastale B e nelle categorie C/3, C/4 e C/5 80 per i fabbricati inseriti nelle categorie catastali A/10 e D/5 60 per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale D (ad esclusione della categoria D/5). Il moltiplicatore elevato a 65 a decorrere dal 1 gennaio 2013 55 per i fabbricati inseriti nella categoria catastale C1. Per i terreni agricoli, la base imponibile costituita dal reddito dominicale risultante in catasto al 1 gennaio, rivalutato del 25% e poi moltiplicato per i seguenti coefficienti: 110 per i terreni detenuti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola 130 in tutti gli altri casi. Le aliquote dellimposta Laliquota ordinaria dellImposta municipale propria dello 0,76%, ma i Comuni, con apposita delibera del Consiglio comunale, possono modificarla in aumento o in diminuzione fino a 0,3 punti percentuali, cos come possono ridurre fino allo 0,4% laliquota per gli immobili locati. Laliquota che si applica per la casa di abitazione principale e per le relative pertinenze fissata allo 0,4%, percentuale che i Comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, fino a 0,2 punti percentuali. Per i fabbricati rurali laliquota dello 0,4% se adibiti ad abitazione principale e dello 0,2% se strumentali, percentuale che i Comuni possono ridurre fino allo 0,1%. Sempre per i fabbricati rurali, peraltro, viene introdotto lobbligo di dichiarare al catasto edilizio urbano, entro il 30 novembre 2012, quelli iscritti al catasto terreni.
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Le detrazioni dallimposta I possessori della casa di abitazione principale e delle relative pertinenze (una al massimo per ciascuna categoria C/2, C/6 e C/7) possono detrarre dallimposta dovuta per questi immobili, fino a concorrenza dellammontare dovuto, limporto annuo di 200 euro, da rapportare al periodo dellanno per il quale stata destinata ad abitazione principale: se lutilizzo come abitazione principale da attribuirsi a pi soggetti passivi, a prescindere dalla quota di possesso la detrazione spetta a ciascuno di essi in proporzione alla quota per cui si verifica tale destinazione.
Esempio limmobile di propriet in parti uguali di tre fratelli ma solo due di essi lo utilizzano come abitazione principale. In tal caso la detrazione spetta per il 50% a ciascuno dei due che vi abitano. Con apposita delibera, e nel rispetto dellequilibrio di bilancio, i Comuni possono ulteriormente elevare limporto della detrazione, fino a concorrenza dellimposta dovuta. Per gli immobili non locati, posseduti da persone anziane o disabili residenti in istituti di ricovero (e precedentemente adibiti ad abitazione principale degli stessi), i Comuni possono prevedere lassimilazione alla casa di abitazione principale, applicando laliquota ridotta e riconoscendo la detrazione annua di 200 euro. Le medesime agevolazioni spettano ai soggetti titolari dellex casa di abitazione coniugale assegnata al coniuge separato o divorziato, purch non possiedano altri immobili nello stesso comune. Per i titolari di immobili degli Iacp assegnati con patti di futura vendita e degli alloggi assegnati dalle cooperative a propriet indivisa, sempre e comunque adibiti ad abitazione principale, lassimilazione spetta ai soli fini della detrazione ma non dellaliquota ridotta. Per gli anni 2012 e 2013, alla detrazione di base pari a 200 euro se ne pu aggiungere una ulteriore di 50 euro per ciascun figlio di et non superiore a ventisei anni, purch dimori abitualmente e sia residente anagraficamente nella stessa unit immobiliare adibita ad abitazione principale. Lammontare complessivo di questa ulteriore detrazione non pu essere superiore a 400 euro.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
Quando si acquista la prima casa si applicano, invece, aliquote agevolate (si rimanda al paragrafo successivo). Per le compravendite di immobili, anche se assoggettate a Iva, le parti devono inserire nel rogito una dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet in cui segnalare: le modalit di pagamento (assegno, bonifico, eccetera) del corrispettivo se per loperazione si fatto ricorso ad attivit di mediazione e, in caso affermativo, tutti i dati identificativi del titolare, se persona fisica, o la denominazione, la ragione sociale e i dati identificativi del legale rappresentante, se soggetto diverso da persona fisica, ovvero del mediatore non legale rappresentante che ha operato per la stessa societ, la partita Iva, il codice fiscale, il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della Camera di Commercio le spese sostenute per detta attivit di mediazione, con le analitiche modalit di pagamento. Lomissione, la falsa o incompleta dichiarazione comporta (oltre allapplicazione della sanzione penale) lassoggettamento, ai fini dellimposta di registro, ad accertamento di valore dei beni trasferiti.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
In sostanza, lufficio applicher le imposte sul valore di mercato dellimmobile, anche se le parti avevano richiesto la tassazione sulla base del valore catastale. Inoltre, prevista una sanzione amministrativa da 500 a 10.000 euro. In caso di assenza delliscrizione al ruolo di agenti di affari in mediazione, il notaio obbligato a effettuare apposita segnalazione allAgenzia delle Entrate.
ATTENZIONE Per evitare le compravendite di unit immobiliari urbane non in regola con le norme catastali (immobili non denunciati al catasto o che hanno subito variazioni mai comunicate), dal 1 luglio 2010 obbligatorio indicare nellatto notarile, a pena di nullit, non soltanto i dati catastali ma anche il riferimento alle planimetrie depositate in catasto. Inoltre, latto deve contenere la dichiarazione con cui gli intestatari affermano che la situazione reale dellimmobile conforme a quanto risulta dai dati catastali e dalle planimetrie. Prima di stipulare latto, il notaio tenuto a individuare gli intestatari catastali e verificare la loro conformit con le risultanze dei registri immobiliari.
possibile versare le imposte sulla base del valore catastale a condizione che nellatto sia indicato leffettivo importo pattuito per la cessione. Loccultamento, anche parziale, del corrispettivo o la dichiarazione nellatto di compravendita di un importo inferiore a quello pattuito determina la perdita del beneficio con le seguenti conseguenze: le imposte di registro, ipotecaria e catastale saranno calcolate sul corrispettivo effettivamente pattuito sar dovuta una sanzione che va dal 50 al 100% della differenza tra limposta dovuta e quella gi versata. Lacquirente, per poter fruire dellapplicazione delle imposte (di registro, ipotecaria, catastale) sul valore catastale dellimmobile, deve farne esplicita richiesta al notaio. Questo sistema di tassazione prevede, inoltre, una riduzione del 30% dellonorario del notaio, che viene calcolato sul valore dellimmobile indicato nellatto. Alle cessioni degli immobili a uso diverso da quello abitativo (terreni, negozi, uffici, eccetera) e loro pertinenze, non pu essere applicata questa modalit di tassazione. Come si determina il valore catastale Il valore catastale viene determinato moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i seguenti coefficienti: 110 per la prima casa 120 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (escluse le categorie A/10 e C/1) 140 per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B 60 per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D 40,8 per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
Per le vendite di immobili a uso abitativo (e relative pertinenze), effettuate nei confronti di persone fisiche che non agiscono nellesercizio di attivit commerciali, artistiche o professionali, la base imponibile ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali pu essere costituita dal valore catastale dellimmobile, anzich dal corrispettivo pagato.
ATTENZIONE Nei trasferimenti di immobili non censiti, per determinare il valore catastale, le parti possono utilizzare la rendita presunta (ovvero la rendita proposta). In questo caso, necessario manifestare espressamente nellatto lintenzione di avvalersi delle disposizioni previste dallart. 12 del D.L. n. 70/1988, convertito dalla legge n. 154/1988. La rendita catastale attribuita sar notificata al contribuente dallAgenzia del Territorio. Se il valore determinato sulla base della rendita attribuita superiore a quello dichiarato nellatto, il contribuente dovr pagare la maggiore imposta e i relativi interessi, calcolati a partire dalla registrazione dellatto. La base imponibile per lIva Quando la vendita della casa soggetta a Iva, la base imponibile non costituita dal valore catastale, ma dal prezzo pattuito e dichiarato nellatto dalle parti.
ATTENZIONE Negli atti di compravendita di immobili soggetti a Iva, nellipotesi in cui il prezzo indicato in fattura sia diverso da quello effettivo, prevista la responsabilit solidale dellacquirente con il venditore per il pagamento dellimposta evasa e delle relative sanzioni. In pratica, se limporto del corrispettivo indicato nellatto di cessione e, quindi, nella relativa fattura, diverso da quello effettivo, lacquirente - anche se un privato cittadino - pu essere chiamato a rispondere in solido con il venditore per il pagamento dellIva dovuta. La responsabilit solidale prevista anche per gli acquirenti di immobili che agiscono nellesercizio di imprese, arti o professioni. Lacquirente privato pu regolarizzare la violazione commessa versando la maggiore imposta dovuta entro sessanta giorni dalla stipula dellatto. Entro lo stesso termine, deve presentare allufficio territorialmente competente copia dellattestazione del pagamento e delle fatture oggetto della regolarizzazione.
IVA
NO
REGISTRO 3%
3%
168 euro
168 euro
4%
168 euro
168 euro
168 euro
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Le agevolazioni per la prima casa competono allo stesso modo per lacquisto delle sue pertinenze, anche se effettuato con atto separato, ma solo per una pertinenza per ciascuna delle seguenti categorie catastali: C/2 (cantina o soffitta) C/6 (garage o box auto) C/7 (tettoia chiusa o aperta).
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PARTE II
Acquisto di abitazione in corso di costruzione Anche quando si acquista un immobile non ultimato si pu beneficiare dellagevolazione fiscale, sempre in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge e ammesso che limmobile assuma le caratteristiche di abitazione non di lusso. Cittadino italiano non pi residente Anche chi emigrato allestero pu acquistare in regime agevolato un immobile, a prescindere dalla sua ubicazione sul territorio nazionale. Ovviamente, in tal caso, lagevolazione compete qualora sussistano gli altri requisiti e, in particolare, a condizione che limmobile sia acquistato come prima casa. Non necessario per lacquirente stabilire entro diciotto mesi la residenza nel comune in cui situato limmobile acquistato.
DECADENZA DALLAGEVOLAZIONE
La decadenza dallagevolazione comporta il recupero della differenza dimposta non versata e degli interessi nonch lapplicazione di una sanzione pari al 30% dellimposta stessa. Lacquirente decade dai benefici fiscali usufruiti in sede di acquisto dellimmobile se: le dichiarazioni previste dalla legge nellatto di acquisto sono false non trasferisce la residenza nel comune ove situato limmobile entro diciotto mesi dallacquisto vende o dona labitazione prima che sia decorso il termine di cinque anni dalla data di acquisto, a meno che, entro un anno, non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire in tempi ragionevoli a propria abitazione principale. Le agevolazioni non si perdono nei seguenti due casi: quando, entro un anno dalla vendita, il contribuente acquista unimmobile situato in un Stato estero, semprech esistono strumenti di cooperazione amministrativa che consentono di verificare che limmobile acquistato stato adibito a dimora abituale quando, entro un anno dalla vendita (o dalla donazione), il contribuente acquista un terreno e, sempre nello stesso termine, realizza su di esso un fabbricato non di lusso da adibire ad abitazione principale.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
in diminuzione dellIrpef dovuta in base alla prima dichiarazione successiva al nuovo acquisto in compensazione con altri tributi e contributi dovuti in sede di versamenti unitari con il modello F24 (usando il codice tributo 6602). Per fruire del credito dimposta, necessario che il contribuente manifesti tale volont con apposita dichiarazione nellatto di acquisto del nuovo immobile, specificando se intende utilizzarlo in detrazione dallimposta di registro dovuta per lo stesso atto. Se, per errore, la dichiarazione stata omessa, comunque possibile integrare latto originario di acquisto con la stessa. In tal caso, non preclusa la spettanza del credito dimposta, sempre che il contribuente sia in possesso della documentazione comprovante leffettiva sussistenza dei requisiti.
Questo valore, se derivante da una cessione a titolo oneroso di beni immobili acquistati o costruiti da non pi di cinque anni, o di terreni edificabili, considerato come uno dei redditi appartenenti alla categoria redditi diversi e, come tale, assoggettato a tassazione ordinaria con le normali aliquote Irpef o, nel caso di cessione di terreni edificabili, a tassazione separata. Fanno eccezione a tale regola: gli immobili pervenuti per successione quelli ricevuti in donazione, se, con riferimento alla persona che ha donato limmobile, sono trascorsi cinque anni dallacquisto o costruzione dello stesso le unit immobiliari urbane che, per la maggior parte del periodo intercorso tra lacquisto (o la costruzione) e la cessione, sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari. Imposta sostitutiva In materia di tassazione di queste plusvalenze, previsto un sistema alternativo a quello ordinario. Infatti, il venditore ha la facolt di chiedere allatto della cessione, con dichiarazione resa al notaio, che sulle plusvalenze realizzate sia applicata unimposta sostitutiva di quella sul reddito. Laliquota dimposta sostitutiva applicabile pari al 20%. Il notaio stesso provvede ad applicare e a versare limposta sostitutiva, ricevendo dal venditore la somma relativa. Quindi, comunica allAgenzia delle Entrate i dati relativi alla compravendita. La tassazione in base allimposta sostitutiva non pu essere chiesta dal cedente quando: oggetto della cessione un terreno su cui sono stati eseguiti lavori di lottizzazione o un fabbricato costruito sul terreno stesso viene ceduto un terreno edificabile.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
Dalla cessione di un immobile pu derivare una plusvalenza, vale a dire una differenza positiva tra il corrispettivo percepito nel periodo dimposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, aumentato dei costi inerenti il bene stesso.
3. LE LOCAZIONI
3. LE LOCAZIONI
Il reddito che il proprietario ricava dalla locazione di un fabbricato (reddito effettivo) tassato in maniera diversa a seconda del regime di tassazione scelto. possibile infatti distinguere un regime ordinario di tassazione da un nuovo sistema agevolato e alternativo: la cedolare secca.
Esempio Un contribuente dichiara nel contratto di locazione un canone mensile di 800 euro per la locazione di un fabbricato che ha una rendita catastale (rivalutata) di 750 euro.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
3. LE LOCAZIONI
1. il canone annuo di locazione ridotto del 15% pari a: 800 x 12 = 9.600 - 1.440 (15% di 9.600) = 8.160 2. il 10% del valore dellimmobile pari a: 750 x 120 = 90.000 x 10% = 9.000 Dal raffronto tra i due valori ottenuti emerge che quello maggiore il secondo (cio il 10% del valore catastale dellimmobile). Pertanto, se il contribuente indica nella dichiarazione dei redditi questo importo (in luogo del canone riportato nel contratto di locazione, ridotto del 15%), lufficio non potr pi rettificare, per limmobile locato, il reddito dichiarato. Unaltra previsione quella che riguarda i casi di omessa registrazione del contratto di locazione. In tali ipotesi, oltre alle sanzioni per la mancata registrazione, si presume, salva documentata prova contraria, lesistenza del rapporto di locazione anche per i quattro periodi dimposta antecedenti quello nel corso del quale accertato il rapporto stesso. E quale importo del canone, su cui si dovr pagare limposta, si presume, ai fini della determinazione del reddito, il 10% del valore catastale dellimmobile. ATTENZIONE Tali disposizioni non si applicano per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo a canone convenzionale. Unaltra misura di contrasto allevasione introdotta dal 1 luglio 2010, quella che prevede lobbligo di comunicare i dati catastali dei beni immobili oggetto di contratti scritti o verbali di locazione o affitto, anche nei casi di cessioni, risoluzioni e proroghe (art. 19, comma 15, della legge n. 78/2010). La mancata o errata indicazione dei dati catastali considerata fatto rilevante ai fini dellapplicazione dellimposta di registro ed punita con la sanzione amministrativa dal 120 al 240% dellimposta dovuta.
IN COSA CONSISTE
Il sistema della cedolare secca consiste nellapplicare al canone annuo di locazione unimposta fissa in sostituzione dellIrpef e delle relative addizionali, nonch dellimposta di registro e dellimposta di bollo dovute sul contratto di locazione. IMPOSTA DOVUTA CON IL NUOVO REGIME
per i contratti di locazione a canone libero per i contratti di locazione a canone concordato e relativi alle abitazioni che si trovano: nei Comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe) nei Comuni con carenze di disponibilit abitative (*) 21% del canone annuo stabilito dalle parti
Imposta di bollo
(compresa quella, se dovuta, sulla risoluzione e sulle proroghe)
Resta lobbligo di versare limposta di registro per la cessione del contratto di locazione
(*) Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e comuni confinanti; gli altri comuni capoluogo di provincia.
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3. LE LOCAZIONI
SIRIA
DENUNCIA PER LA REGISTRAZIONE TELEMATICA DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE DI BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO E RELATIVE PERTINENZE ED ESERCIZIO DELLOPZIONE PER LA CEDOLARE SECCA
(Articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23)
RISERVATO AI SERVIZI TELEMATICI DELLAGENZIA DELLE ENTRATE
DATA DI REGISTRAZIONE DEL CONTRATTO___________________________________ ESTREMI ATTO _______________________________________________________ PROT. TELEMATICO ____________________________________________________ ID. TELEMATICO DEL CONTRATTO _________________________________________
Pu essere utilizzato per i casi pi semplici con un numero limitato di locatori e di conduttori, con omogeneit di opzioni e con contenuto contrattuale limitato alla disciplina del rapporto di locazione. Il modello deve essere presentato esclusivamente in via telematica (utilizzando lapposito software messo a disposizione dallAgenzia delle Entrate), direttamente dal contribuente interessato o tramite i soggetti abilitati (Caf, professionisti).
LOCATORE
DATI DEL LOCATORE
FIRMATARIO DELLA DENUNCIA Codice fiscale
Cognome
Nome
Il sottoscritto dichiara la finalit abitativa della locazione degli immobili sotto indicati e dichiara di optare per il regime della cedolare secca alle condizioni previste dallart. 3 del D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23
FIRMA
In particolare, il modello Siria pu essere utilizzato solo se il contratto di locazione presenta le seguenti caratteristiche: numero di locatori non superiore a tre tutti i locatori esercitano lopzione per la cedolare secca numero di conduttori non superiore a tre una sola unit abitativa e un numero di pertinenze non superiore a tre
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
L1
Data di nascita
giorno mese
Sesso
anno
(M/F)
Provincia (sigla)
3. LE LOCAZIONI
tutti gli immobili sono censiti con attribuzione di rendita contiene esclusivamente la disciplina del rapporto di locazione (e non ulteriori pattuizioni). Il modello 69 Nelle ipotesi diverse da quelle sopra descritte, lopzione per la cedolare secca deve essere espressa mediante il modello per la richiesta di registrazione degli atti (modello 69), per il quale, con il provvedimento del 7 febbraio 2011, il Direttore dellAgenzia delle Entrate ha approvato le integrazioni necessarie per lesercizio dellopzione. Il modello si presenta in modalit cartacea, in duplice copia, agli uffici dellAgenzia delle Entrate. Va utilizzato anche per le proroghe, le risoluzioni anticipate, eccetera.
In caso di contitolarit dellimmobile, lopzione deve essere esercitata distintamente da ciascun locatore. I locatori contitolari che non esercitano lopzione sono tenuti, in solido con il conduttore, a versare limposta di registro calcolata sulla parte del canone di locazione loro imputabile in base alle quote di possesso.
ATTENZIONE La prima rata dellacconto della cedolare secca pu essere versata ratealmente. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi, secondo le medesime disposizioni previste per la rateazione dellIrpef.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. LE LOCAZIONI
Lacconto non dovuto quando lanno di prima applicazione della cedolare secca anche il primo anno di possesso dellimmobile, considerato che il relativo reddito nel precedente periodo di imposta non stato assoggettato a imposta.
VERSAMENTO A SALDO
Anche per il saldo dellimposta sostitutiva si applicano le stesse regole previste per lIrpef: il versamento va effettuato entro il 16 giugno dellanno successivo a quello cui si riferisce, o entro il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40% (nel 2012 rispettivamente, 18 giugno e 18 luglio).
REGISTRAZIONE TELEMATICA
La procedura di registrazione telematica obbligatoria per i possessori di almeno 100 immobili, facoltativa per tutti gli altri contribuenti. Pu essere effettuata direttamente dal contribuente o tramite un suo delegato o un intermediario abilitato a Entratel (commercialisti, Caf, agenzie immobiliari, organizzazioni della propriet edilizia e dei con-
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PARTE II
3. LE LOCAZIONI
duttori, consulenti del lavoro, agenzie che svolgono attivit di pratiche amministrative presso amministrazioni ed enti pubblici, iscritti allalbo dei geometri, eccetera). LAgenzia delle Entrate mette a disposizione appositi software gratuiti, prelevabili dal suo sito internet, che consentono di registrare il contratto e di pagare, se dovute, le imposte di registro e di bollo: Siria, un programma utilizzabile da coloro che allatto della registrazione scelgono il regime della cedolare secca (vedi paragrafo precedente). Si tratta di unapplicazione semplificata per registrare un contratto di locazione a uso abitativo. sufficiente, infatti, indicare i dati del locatore, del conduttore, dellimmobile, del canone di locazione e la durata del contratto. Siria disponibile anche in una versione web, che consente allutente di usufruire dellapplicazione direttamente dal sito senza scaricare alcun software sul proprio computer
Iris, anche questo disponibile nella versione web, utilizzabile dai contribuenti che non scelgono il regime della cedolare secca. Il programma pu essere utilizzato quando: il numero dei locatori (proprietari) e dei conduttori (affittuari) non superiore a tre si in presenza di una sola unit abitativa con un massimo di tre pertinenze e tutti gli immobili sono censiti con attribuzione di rendita il contratto contiene esclusivamente il rapporto di locazione il contratto stipulato tra persone fisiche che non agiscono nellesercizio di unimpresa, arte o professione il contratto non d diritto alla riduzione della base imponibile per lapplicazione dellimposta di registro (es. contratto di locazione a canone concordato per alloggi che si trovano in uno dei Comuni a elevata tensione abitativa). Il programma calcola direttamente le imposte dovute e chiede di indicare il numero di conto corrente bancario o postale sul quale sar effettuato il prelievo. Contratti di locazione, composto di due distinte applicazioni. Una, Registrazione telematica dei contratti di locazione, consente di registrare numerose tipologie di contratti, fra le quali le locazioni di immobili a uso abitativo, turistico, le locazioni di box e posti auto, immobili strumentali. Il prodotto mette a disposizione i testi dei contratti pi comunemente usati e quelli previsti dai modelli ministeriali. E possibile inserire e modificare alcune clausole del contratto, che dovr essere stampato, firmato e conservato. Il programma, inoltre, calcola direttamente le imposte dovute e chiede di indicare il numero di conto corrente sul quale sar effettuato il prelievo. La registrazione si considera effettuata nel giorno in cui i dati trasmessi pervengono correttamente allAgenzia delle Entrate. Laltra applicazione, Pagamenti successivi alla registrazione, consente, invece, di pagare sia le imposte per le annualit successive alla prima sia quelle dovute per le proroghe, le cessioni e le risoluzioni dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili registrati a partire dal 1 gennaio 1980.
Il programma Contratti di Locazione disponibile anche in una versione web, con due distinte applicazioni: Locazioni web, per la registrazione dei contratti e il pagamento delle relative imposte Pagamenti Registro web, che permette di versare le imposte dovute per le annualit successive alla prima o per le proroghe, risoluzioni e cessioni.
Per effettuare direttamente la registrazione, occorre essere in possesso dellabilitazione ai canali Fisconline (al quale si accede attraverso un codice Pin) o Entratel (utilizzabile, anche questo, grazie ad apposite credenziali di accesso).
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3. LE LOCAZIONI
REGISTRAZIONE IN UFFICIO
La registrazione cartacea pu essere effettuata in qualsiasi ufficio territoriale dellAgenzia, non necessariamente, quindi, in quello di competenza rispetto al proprio domicilio fiscale. Occorre avere con s: almeno due originali (o un originale e una copia con firma in originale) del contratto da registrare un contrassegno telematico (ex marca da bollo) da 14,62 euro, da applicare su originali e copie, per ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe il modello 69 per la richiesta di registrazione, compilato (che si pu scaricare dal sito internet dellAgenzia o prendere in ufficio) la ricevuta di pagamento dellimposta di registro (copia del mod. F23), sempre che non si opti per la cedolare secca; in tal caso, infatti, non dovuta limposta di registro, ma limposta sostitutiva (acconto e saldo), che deve essere versata entro gli stessi termini previsti per lIrpef. Se i contratti da registrare sono pi di uno, bisogna utilizzare anche il modello RR nel quale vanno elencati gli atti presentati per la registrazione.
IMMOBILE
PERCENTUALE
2% del canone annuo moltiplicato per ciascuna annualit 1% del canone annuo se la locazione effettuata da soggetti passivi IVA
Fondi rustici
Altri immobili
previsto un importo minimo di versamento di 67 euro. Se si registra il contratto in ufficio, il pagamento va effettuato entro 30 giorni dalla data dellatto e, comunque, prima della richiesta di registrazione. Per il versamento si utilizza il modello F23: una copia va consegnata allufficio insieme alla richiesta di registrazione. In caso di registrazione telematica, il pagamento dellimposta contestuale alla registrazione del contratto. Per eseguire i versamenti telematici occorre essere titolari di un conto corrente presso una delle banche convenzionate o presso Poste Italiane Spa (lelenco delle banche convenzionate disponibile sul sito internet dellAgenzia). Le parti contraenti sono solidalmente obbligate al pagamento dellintera somma dovuta per la registrazione del contratto.
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PARTE II
3. LE LOCAZIONI
Non dovuta imposta di registro sul deposito cauzionale versato dallinquilino. Tuttavia, se il deposito (o unaltra forma di garanzia) pagato da un terzo estraneo al rapporto di locazione, occorre versare limposta di registro nella misura dello 0,50%. Per i contratti di locazione di immobili urbani con durata pluriennale si pu scegliere: di pagare, al momento della registrazione, limposta di registro dovuta per lintera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo) di versare limposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualit, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualit. Chi sceglie di pagare per lintera durata del contratto usufruisce di uno sconto particolare, che consiste in una detrazione dallimposta dovuta, in misura percentuale, pari alla met del tasso di interesse legale (attualmente pari al 2,5%) moltiplicato per il numero delle annualit.
Se il contratto risolto anticipatamente ed stato versato limporto relativo allintera durata, si ha diritto al rimborso delle annualit successive a quella in corso. Se si sceglie di pagare annualmente, limposta per le annualit successive pu anche essere di importo inferiore a 67 euro. Anche per la proroga del contratto di locazione di immobile a uso abitativo possibile pagare limposta in unica soluzione o annualmente. Per le risoluzioni (disdette anticipate del contratto) e le cessioni senza corrispettivo dei contratti di locazione e sublocazione di immobili urbani di durata pluriennale, limposta si paga nella misura fissa di 67 euro. In tutti gli altri casi (esempio locazione di immobili non urbani), limposta si applica (nella misura del 2% o, per i fondi rustici, dello 0,50%) allimporto dei canoni ancora dovuti. Per le cessioni, proroghe e risoluzioni di contratti registrati, i contraenti devono versare limposta dovuta entro 30 giorni, utilizzando il modello F23. Nel modello di versamento occorre indicare gli estremi di registrazione del contratto (anno, serie e numero di registrazione) e bisogna presentare, entro 20 giorni dal pagamento, lattestato dellavvenuto versamento allo stesso ufficio dove era stato presentato il contratto.
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3. LE LOCAZIONI
Tipologia
Modalit di versamento
Particolarit
Unica soluzione entro 30 giorni dalla stipula Stipula del contratto Annuale: prima annualit, entro 30 giorni dalla stipula; successive annualit entro 30 giorni dallinizio dellannualit successiva
Sconto pari al 50% del tasso dinteresse legale moltiplicato per gli anni di durata del contratto
Senza corrispettivo, imposta fissa pari a 67 euro; con corrispettivo, aliquota del 2% (con un minimo di 67 euro); presentazione della copia del mod. F23 allUfficio, entro 20 gg. Senza corrispettivo, imposta fissa pari a 67 euro; con corrispettivo, aliquota del 2% (con un minimo di 67 euro); presentazione della copia del mod. F23 allUfficio, entro 20 gg.
Lomessa registrazione del contratto comporta lapplicazione di una sanzione amministrativa. Costituiscono violazioni di carattere fiscale, soggette anche queste a sanzione, il parziale occultamento del corrispettivo e lomesso o tardivo versamento dellimposta di registro su annualit successive. Di seguito si riporta una tavola con le sanzioni per le violazioni sui contratti di locazione: Violazione Sanzione
ATTENZIONE I contratti di locazione di unit immobiliari, o di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati (legge 311/2004). Nei casi di omessa registrazione del contratto di locazione di un immobile a uso abitativo, il decreto legislativo n. 23/2011 ha inoltre previsto labbassamento del canone annuo, oltre alle normali sanzioni e al recupero dellimposta. In pratica, il proprietario viene obbligato a ridurre il canone fino a un importo pari al triplo della rendita catastale, la durata del contratto stabilita in quattro anni a decorrere dalla data della registrazione, volontaria o dufficio, pi altri quattro anni di rinnovo.
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PARTE II
3. LE LOCAZIONI
Come rimediare (ravvedimento operoso) Attraverso il ravvedimento operoso possibile regolarizzare sia la tardiva registrazione dei contratti di locazione sia il tardivo pagamento dellimposta di registro dovuta a seguito di proroga, risoluzione e cessione degli stessi. La violazione relativa allomissione della richiesta di registrazione pu essere regolarizzata: entro novanta giorni dal termine di scadenza previsto, a condizione che si paghi limposta dovuta, gli interessi di mora e la sanzione ridotta pari al 12% dellimposta dovuta (1/10 del 120%) e che, entro lo stesso termine, linteressato presenti latto per la registrazione entro un anno dal termine di scadenza previsto, purch si versi limposta dovuta, gli interessi di mora e la sanzione ridotta pari al 15% dellimposta dovuta (1/8 del 120%) e che, entro lo stesso termine, linteressato presenti latto per la registrazione.
Per regolarizzare la mancata effettuazione, alla scadenza prevista, del pagamento dimposta dovuta, per esempio, per i versamenti successivi alla prima annualit, per la proroga, la cessione o la risoluzione di un contratto di locazione, occorre versare, oltre allimposta non pagata e agli interessi di mora: una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo (1/15 del 30%), se il versamento effettuato entro quattordici giorni dalla scadenza una sanzione del 3% dellimposta dovuta (1/10 del 30%), se il pagamento effettuato dal quindicesimo giorno e comunque entro 30 giorni dalla scadenza una sanzione del 3,75% dellimposta dovuta (1/8 del 30%), se il versamento effettuato entro un anno dalla scadenza.
ATTENZIONE Non si pu ricorrere al ravvedimento operoso se la violazione stata gi contestata dallufficio e, comunque, quando sono gi iniziati accessi, ispezioni, verifiche.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
In particolare, si applicano le seguenti aliquote: 4%, per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 1.000.000 di euro 6%, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 100.000 euro 6%, da calcolare sul valore totale (cio senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, nonch affini in linea collaterale fino al terzo grado 8%, da calcolare sul valore totale (cio senza alcuna franchigia), per le altre persone. ATTENZIONE Se a beneficiare del trasferimento una persona portatrice di handicap grave, riconosciuta tale ai sensi della legge n. 104/1992, limposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro. Gli importi esenti dallimposta (la franchigia) sono aggiornati ogni quattro anni, in base allindice del costo della vita.
ATTENZIONE Ai soli fini dellapplicazione della franchigia, sulla quota devoluta allerede si deve tener conto del valore delle donazioni in vita fatte dalla persona deceduta a favore del medesimo erede.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
Sono previste aliquote diverse a seconda del grado di parentela intercorrente tra la persona deceduta e lerede.
Queste sono pari, rispettivamente, al 2% e all1% del valore degli immobili, con un versamento minimo di 168 euro per ciascuna imposta.
Le imposte ipotecaria e catastale devono essere pagate prima della presentazione della dichiarazione di successione. Per il versamento va utilizzato il modello F23, nel quale devono essere indicati i seguenti codici tributo: 649T, per limposta ipotecaria 737T, per limposta catastale. Se allinterno dellasse ereditario vi un immobile (non di lusso) in relazione al quale sussistono i requisiti previsti per lagevolazione prima casa, le imposte ipotecaria e catastale sono dovute nella misura fissa (168 euro per ciascuna imposta). Lagevolazione spetta se il beneficiario (o, nel caso di immobili trasferiti a pi beneficiari, almeno uno di essi) ha i requisiti necessari per fruire dellagevolazione prima casa.
La risoluzione dellAgenzia delle Entrate n. 33/2011 fornisce importanti chiarimenti sulla decadenza dallagevolazione nei casi in cui uno degli eredi abbia reso una falsa dichiarazione o quando egli non trasferisca la residenza nel Comune in cui si trova limmobile ereditato nel termine di diciotto mesi. Nel primo caso, la mendacit della dichiarazione determiner la decadenza del beneficio non solo per il soggetto che ha dichiarato di possedere i requisiti per poterne fruire, ma anche per gli altri coeredi (la sanzione sar per applicata solo allautore della dichiarazione mendace). Anche nel secondo caso si avr la decadenza dal beneficio. Tuttavia, il recupero dellimposta e della relativa sanzione interesser interamente ed esclusivamente il soggetto che non ha rispettato limpegno assunto (il trasferimento della residenza).
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
IMPOSTA
4% sulla quota ereditata eccedente 1 milione di euro + imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) (168 euro ciascuna imposta, se per lerede prima casa) 6% sulla quota ereditata eccedente 100 mila euro + imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) (168 euro ciascuna imposta, se per lerede prima casa) 6% sulla quota ereditata (senza alcuna franchigia) + imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) (168 euro ciascuna imposta, se per lerede prima casa) 8% sulla quota ereditata (senza alcuna franchigia) + imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) (168 euro ciascuna imposta, se per lerede prima casa)
FRATELLI E SORELLE
ALTRE PERSONE
ALLEREDE PORTATORE DI HANDICAP GRAVE SPETTA UNA FRANCHIGIA DI 1,5 MILIONI DI EURO
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
6%, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro 6%, da calcolare sul valore totale (cio senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado 8%, da calcolare sul valore totale (cio senza alcuna franchigia), per le altre persone.
ATTENZIONE Se a beneficiare del trasferimento una persona portatrice di handicap grave, riconosciuto tale ai sensi della legge n. 104/1992, limposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro.
Gli importi esenti dallimposta (la franchigia) sono aggiornati ogni quattro anni, in base allindice del costo della vita.
Sulle donazioni di un bene immobile o un di diritto reale immobiliare, sono dovute inoltre: limposta ipotecaria, nella misura del 2% del valore dellimmobile limposta catastale, nella misura dell1% del valore dellimmobile. In merito alle donazioni di prima casa, valgono le stesse agevolazioni concesse per le successioni. In sostanza, invece che applicare le citate percentuali sul valore dellimmobile, il beneficiario pagher le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.
Con la circolare n. 44/E del 7 ottobre 2011, lAgenzia delle Entrate ha precisato che per la registrazione di un atto di donazione, se di valore inferiore ai limiti stabiliti per le franchigie, non dovuta imposta di registro.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dellimmobile oggetto dellintervento, purch sostenga le spese, e le fatture e i bonifici siano a lui intestati. Gli eredi hanno la facolt di beneficiare della detrazione per le rate non fruite dal defunto, ma il diritto permane solo se gli stessi continuano a detenere direttamente il bene. In caso di vendita dellimmobile sul quale sono stati effettuati interventi che beneficiano della detrazione, le quote residue del bonus si trasferiscono automaticamente allacquirente, a meno che le parti non si accordino diversamente.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
La detrazione spetta anche per lacquisto di immobili situati in edifici interamente interessati da interventi di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie, purch venduti entro sei mesi dalla fine dei lavori, ed pari al 25% del prezzo risultante dallatto di compravendita o di assegnazione, comunque entro limporto massimo di 48.000 euro. Il decreto legge n. 201/2011 ha inoltre introdotto la possibilit di detrarre le spese sostenute per la ricostruzione o il ripristino di un immobile anche non residenziale danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se stato dichiarato lo stato di emergenza.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
terventi effettuati fino al 31 dicembre 2012 termine dopo il quale il bonus per gli interventi di riqualificazione energetica verr disciplinato dal nuovo articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/86), assimilandolo a quanto previsto per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, e la percentuale di detrazione delle spese scender al 36%. Ecco di seguito il dettaglio degli interventi agevolabili e dei relativi importi: A. prevista una detrazione dallimposta lorda per una quota pari al 55% delle spese, rimaste a carico del contribuente, relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che permettono il raggiungimento di un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008 (cos come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). Il valore massimo della detrazione pari a 100.000 euro. B. Per le spese relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unit immobiliari, riguardanti strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), verticali (pareti, generalmente esterne), finestre comprensive di infissi, spetta una detrazione dallimposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo della detrazione di 60.000 euro. La condizione per fruire dellagevolazione che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U (dispersione di calore), espressa in W/m2K, riportati in unapposita tabella (i nuovi valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell11 marzo 2008, cos come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). In questo gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni dingresso a condizione che si tratti di serramenti che delimitano linvolucro riscaldato delledificio, verso lesterno o verso locali non riscaldati, e risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre (circolare dellAgenzia delle Entrate n. 21/E del 23 aprile 2010). C. Unaltra detrazione per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente prevista per le spese relative allinstallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e universit. Il valore massimo della detrazione di 60.000 euro. D. Infine, per le spese sostenute per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, spetta una detrazione dallimposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo della detrazione di 30.000 euro. Dal 1 gennaio 2008 tale agevolazione si applica anche alle spese relative alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia. Se in uno stabile alcuni appartamenti hanno il riscaldamento ed altri no, la detrazione non pu essere riconosciuta sullintera spesa sostenuta per linstallazione di un nuovo impianto centralizzato di climatizzazione invernale, riferibile anche al riscaldamento delle unit prive di un preesistente impianto termico, ma deve essere limitata alla parte di spesa imputabile alle unit nelle quali tale impianto era presente. Ai fini della individuazione della quota di spesa detraibile, va utilizzato un criterio di ripartizione proporzionale basato sulle quote millesimali riferite a ciascun appartamento (circolare 23 aprile 2010, n. 21/E). La detrazione spettante deve essere ripartita nel modo seguente: per le spese sostenute nel 2007, in tre quote annuali di pari importo per le spese sostenute nel 2008, in minimo tre e massimo dieci quote annuali di pari importo, a scelta irrevocabile del contribuente operata allatto della prima detrazione per le spese sostenute nel 2009 e nel 2010, in cinque rate annuali di pari importo per le spese sostenute a partire dal 2011, in dieci rate annuali di pari importo. La detrazione concessa a condizione che la rispondenza dellintervento ai previsti requisiti sia asseverata da un tecnico abilitato, che ne risponde civilmente e penalmente. 65
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE II
Il pagamento, inoltre, deve essere effettuato con bonifico bancario o postale. Lobbligo di effettuare il pagamento mediante bonifico escluso per i soggetti esercenti attivit dimpresa e per il caso in cui in cui gli interventi agevolati siano eseguiti mediante contratti di locazione finanziaria. Per fruire della detrazione necessario anche che il contribuente acquisisca la certificazione energetica delledificio, qualora introdotta dalla regione o dallente locale, ovvero, negli altri casi, un attestato di qualificazione energetica, predisposto da un professionista abilitato. La detrazione del 55% non cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi (ad esempio, la detrazione del 36% per il recupero del patrimonio edilizio) e, dal 1 gennaio 2009, con eventuali incentivi e contributi concessi dallUnione europea, dalle Regioni o dagli enti locali (come precisato dallAgenzia delle Entrate con la risoluzione n. 3/E del 26 gennaio 2010).
ATTENZIONE Per fruire dellagevolazione occorre trasmettere apposita documentazione allEnea entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Inoltre, per le spese sostenute dal 2009, qualora i lavori necessari a realizzare gli interventi proseguano in pi periodi dimposta, necessario comunicare allAgenzia delle Entrate le spese effettuate nei periodi dimposta precedenti. La comunicazione va presentata in via telematica, direttamente dai contribuenti interessati o tramite gli intermediari abilitati, entro il mese di marzo dellanno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese o, per i soggetti con anno dimposta non coincidente con quello solare, entro novanta giorni dal termine del periodo dimposta. Non occorre presentare alcuna comunicazione quando i lavori iniziano e si concludono nello stesso periodo dimposta. Il modello di comunicazione in formato elettronico disponibile gratuitamente sui siti www.agenziaentrate.gov.it e www.finanze.gov.it. La mancata osservanza del termine previsto per linvio del modello o lomessa trasmissione dello stesso non comportano la decadenza dal beneficio fiscale, ma lapplicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 258 euro a un massimo di 2.065 euro (art. 11, comma 1, del decreto legislativo n. 471/1997).
Per informazioni pi dettagliate sulle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici, si rinvia alla guida Le Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico consultabile sul sito dellAgenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it).
DETRAZIONE MASSIMA
100.000 euro (55% di 181.818,18 euro) 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro) 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro) 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro)
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
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1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
LIrpef limposta sul reddito dovuta dalle persone fisiche. Aumenta progressivamente con il crescere del reddito imponibile e si calcola applicando aliquote diverse a seconda dello scaglione in cui si colloca lo stesso reddito. LIrpef non dovuta dai contribuenti il cui reddito complessivo composto da: redditi di pensione fino a 7.500 euro (7.750 euro per i contribuenti di et pari o superiore a 75 anni), se goduti per lintero anno redditi di lavoro dipendente o assimilato fino a 8.000 euro (per un periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni) redditi di pensione fino a 7.500 euro, goduti per lintero anno, redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e reddito dellunit immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro rendita catastale dellunit immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze redditi dominicali dei terreni, redditi agrari e redditi dei fabbricati per un importo complessivo non superiore a 500 euro compensi derivanti da attivit sportive dilettantistiche fino 7.500 euro assegni periodici corrisposti dal coniuge fino a 7.500 euro redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente o altri redditi per i quali la detrazione prevista non rapportata al periodo di lavoro, fino a 4.800 euro.
REDDITO IMPONIBILE
fino a 15.000 euro
ALIQUOTA
23%
IRPEF (LORDA)
23% del reddito
27%
38%
43%
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PARTE III
41%
1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
Una volta quantificato il reddito imponibile ai fini Irpef, si ottiene limposta (lorda) applicando a questo importo le aliquote (seconda colonna dello schema). Si arriva al prelievo Irpef effettivo (imposta netta), diminuendo limposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, di tutte le detrazioni riconosciute (per familiari a carico, per tipologia di reddito posseduto, per spese sostenute, eccetera). Si riporta uno schema di sintesi per il calcolo dellIrpef.
Reddito imponibile
Oneri deducibili
x
Aliquota
=
Irpef lorda
Detrazioni dimposta
=
Reddito imponibile
=
IRPEF netta
LAGEVOLAZIONE PER IL RIENTRO DEI LAVORATORI IN ITALIA Sono previsti incentivi fiscali per i cittadini dellUnione europea nati dopo il 1 gennaio 1969 che hanno maturato esperienze culturali e professionali allestero. Lagevolazione consiste in una riduzione dellIrpef dovuta sul reddito di lavoro dipendente, dimpresa o di lavoro autonomo. In particolare, il reddito percepito da questi lavoratori assoggettato a tassazione nella seguente misura ridotta: 20% per le lavoratrici 30% per i lavoratori. Hanno diritto allagevolazione i cittadini laureati che vengono assunti o avviano unattivit di impresa o di lavoro autonomo in Italia e vi trasferiscono il proprio domicilio, nonch la propria residenza, entro 3 mesi dallassunzione o dallavvio dellattivit. Inoltre, necessario: essere stati residenti in Italia per almeno 24 mesi aver risieduto per almeno due anni fuori dal proprio paese di origine e dallItalia per svolgere continuativamente attivit di lavoro dipendente, autonomo o dimpresa (se gi in possesso di laurea), o conseguendovi un titolo di laurea o specializzazione post lauream. Lagevolazione stata introdotta dalla legge n. 238/2010 e spetta fino al periodo dimposta in corso al 31 dicembre 2015. prevista anche quando i beneficiari intraprendono unattivit dimpresa o di lavoro autonomo in forma associata.
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1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
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PARTE III
1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
Oneri deducibili
La base imponibile per il calcolo delle addizionali costituita dal reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili e della rendita dellabitazione principale (e delle relative pertinenze). Per calcolare gli importi da versare occorre applicare al reddito imponibile laliquota fissata dalla Regione e dal Comune di residenza.
Laliquota base delladdizionale regionale, a partire dallanno dimposta 2011, stata elevata all1,23%, (la nuova aliquota de= ve essere applicata anche dalle Regioni a statuto speciale e dalReddito imponibile le province autonome di Trento e Bolzano). Le Regioni a statuto ordinario possono incrementarla al massimo dello 0,5%. Nelle Regioni che presentano in bilancio un disavanzo sanitario obbligatoria lapplicazione dellaliquota massima del 2,03%. Laliquota delladdizionale comunale pu essere stabilita dai Comuni fino allo 0,8%. Ogni Comune pu comunque prevedere, per i contribuenti in possesso di specifici requisiti reddituali, una soglia di esenzione. Inoltre, per quei Comuni che non hanno rispettato il Patto di stabilit laliquota applicabile deve essere maggiorata dello 0,3%, anche se nel Comune stata deliberata laliquota massima dello 0,8%.
Per conoscere le aliquote si pu consultare il sito internet dellAgenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) o quello del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it), sezione Fiscalit locale, oppure direttamente i siti delle Regioni e degli Enti locali. Nelle istruzioni alla compilazione del Modello Unico Persone Fisiche riportata una tabella con le aliquote delle addizionali regionali.
I provvedimenti con i quali le Regioni determinano le aliquote delladdizionale hanno effetto dallanno successivo a quello nel corso del quale il provvedimento viene adottato. Tuttavia, le Regioni possono disporre che la variazione deliberata, se pi favorevole al contribuente, si applichi anche al periodo dimposta nel quale intervenuta la delibera.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
1. LIRPEF E LE ADDIZIONALI
Lefficacia delle delibere dei Comuni che hanno stabilito la misura delladdizionale decorre, invece, dalla data della loro pubblicazione sul sito internet www.finanze.gov.it.
ATTENZIONE Gli effetti delle variazioni del domicilio fiscale, che generalmente coincide con la residenza anagrafica, decorrono dal sessantesimo giorno successivo a quello in cui si sono verificate. Lavoratori dipendenti e pensionati Per i titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, e di pensioni, le addizionali regionale e comunale allIrpef vengono determinate dai sostituti dimposta (datore di lavoro o ente pensionistico) allatto delleffettuazione delle operazioni di conguaglio relative a tali redditi. Il saldo delle imposte dovute trattenuto in un numero massimo di 11 rate mensili entro il mese di novembre, oppure in ununica soluzione alla cessazione del rapporto di lavoro, se antecedente alla fine del periodo dimposta. Lacconto delladdizionale comunale trattenuto a partire dal mese di marzo in un numero massimo di 9 rate mensili. Altri contribuenti Per i possessori di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e assimilati, la determinazione e il pagamento delle addizionali avvengono in sede di dichiarazione dei redditi. In questo caso, il contribuente deve individuare la Regione e il Comune a cui effettuare il versamento, in base al proprio domicilio fiscale. Il versamento deve essere effettuato direttamente allente interessato (individuato da appositi codici) mediante il modello F24, che si pu pagare in via telematica oppure, per i soggetti non titolari di partita Iva, anche recandosi ad uno sportello bancario o postale. Il termine per effettuare il versamento lo stesso di quello previsto per il pagamento dellIrpef.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
2. LE DETRAZIONI IRPEF
2. LE DETRAZIONI IRPEF
>> LE DETRAZIONI PER I FAMILIARI A CARICO
QUANDO E A CHI SPETTANO
I contribuenti che hanno familiari a carico, in possesso di un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, hanno diritto a detrazioni dallIrpef annualmente dovuta.
Possono essere considerati a carico i seguenti familiari: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli, compresi quelli naturali, riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati; altri familiari, se convivono con il contribuente o ricevono da questultimo un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dellAutorit giudiziaria. Rientrano tra gli altri familiari a carico i genitori (anche adottivi) - fratelli e sorelle discendenti dei figli coniuge separato generi, nuore, suoceri ascendenti prossimi (anche naturali).
Le detrazioni vanno rapportate a mese e competono dal mese dellanno in cui si verificano a quello in cui cessano le condizioni previste, indipendentemente dal numero dei giorni. Le detrazioni per il coniuge e per i figli a carico spettano anche se questi non convivono con il contribuente o non risiedono in Italia. La detrazione per i figli compete indipendentemente dalla circostanza che gli stessi abbiano o meno superato determinati limiti di et o che siano o non siano dediti agli studi o a tirocinio gratuito. Spetta per intero ad uno solo dei genitori nei seguenti casi: quando laltro genitore a carico per i figli del contribuente rimasto vedovo/a che, risposatosi, non si sia poi legalmente ed effettivamente separato per i figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente, se questi coniugato e non legalmente ed effettivamente separato. Nei seguenti casi, invece, per il primo figlio si pu richiedere, se pi conveniente, la detrazione prevista per il coniuge a carico: quando laltro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non coniugato o, se coniugato, si successivamente legalmente ed effettivamente separato quando ci sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non coniugato o, se coniugato, si successivamente legalmente ed effettivamente separato. Anche i contribuenti non residenti hanno diritto alle detrazioni per carichi di famiglia se dimostrano di non godere, nel Paese in cui risiedono, di un beneficio fiscale assimilabile a quello per carichi di famiglia concesso in Italia, e che le persone a carico non possiedono un reddito complessivo superiore al limite di 2.840,51 euro. Il requisito del reddito La condizione principale per usufruire della detrazione che il familiare per il quale si chiede abbia un reddito complessivo annuo fino ad un massimo di 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE DETRAZIONI IRPEF
In questo importo si devono considerare anche la rendita dellabitazione principale e le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonch quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa Cattolica. Ai fini del calcolo del tetto di 2.840,51 euro, i lavoratori dipendenti che prestano lattivit in Paesi limitrofi o di frontiera (cosiddetti frontalieri) come, ad esempio, Montecarlo e San Marino, devono considerare i redditi di lavoro dipendente prestato allestero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto. ATTENZIONE Il Decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011 ha abolito, per lavoratori dipendenti e pensionati, lobbligo di comunicare annualmente al sostituto dimposta i dati relativi alle detrazioni per familiari a carico. La comunicazione va effettuata solo nel caso di variazione dei dati.
DETRAZIONE
900 euro 800 euro 1.120 euro 1.020 euro
con pi di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo
Per determinare la detrazione effettiva, necessario moltiplicare la detrazione teorica per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 95.000, diminuito del reddito complessivo (al netto dellabitazione principale e delle sue pertinenze), e 95.000. Tale coefficiente va assunto nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento (ad esempio, se il risultato del rapporto pari a 0,569487, il coefficiente da prendere in considerazione sar 0,5694). La formula per il calcolo: detrazione teorica X 95.000 - reddito complessivo (al netto dellabitazione principale e sue pertinenze) 95.000
Se i figli sono pi di uno, limporto di 95.000 euro indicato nella formula va aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. 75
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
2. LE DETRAZIONI IRPEF
Ad esempio, limporto aumenta a 110.000 euro nel caso di due figli a carico, a 125.000 per tre figli, a 140.000 per quattro, e cos via. Come va divisa la detrazione tra i genitori La detrazione per i figli non pu essere ripartita liberamente tra i genitori. prevista, infatti, la suddivisione al 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In alternativa, e se c accordo tra le parti, si pu scegliere di attribuire tutta la detrazione al genitore che possiede il reddito pi elevato, cos da consentire a questultimo, nel caso di incapienza dellimposta del genitore con reddito pi basso, il godimento per intero della detrazione. Si ha incapienza quando la misura complessiva delle detrazioni di cui un contribuente pu beneficiare superiore alla sua imposta lorda. In tal caso, limporto eccedente non pu essere chiesto a rimborso o a compensazione di altri tributi, n possibile riportarlo nella successiva dichiarazione dei redditi. In sostanza, parte delle detrazioni spettanti andrebbero perdute. Figli di ex coniugi Precise regole sono previste per i coniugi separati e divorziati. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, disposto per legge che: se non c accordo tra i genitori, la detrazione spetta al genitore affidatario o, se laffidamento congiunto o condiviso, va ripartita al 50% quando il genitore affidatario (o uno dei genitori affidatari, in caso di affidamento congiunto) ha un reddito tale da non consentirgli di usufruire in tutto o in parte della detrazione (cio nelle ipotesi di incapienza), questa assegnata per intero allaltro genitore. In questo caso, salvo diverso accordo tra le parti, il genitore che sfrutta per intero la detrazione ha lobbligo di riversare allaltro genitore affidatario un importo pari alla maggiore detrazione fruita se solo uno dei genitori titolare di reddito, egli potr beneficiare della detrazione nella misura del 100%, a condizione che sia raggiunto tra i due un accordo in merito alla titolarit della detrazione e al successivo riversamento dellimporto spettante al genitore che non pu usufruire del beneficio. PER IL CONIUGE La detrazione teorica per il coniuge a carico pari a 800 euro. Lammontare effettivamente spettante varia in funzione del reddito. Lunico caso in cui si dispone di un importo fisso (690 euro) quando il reddito complessivo del beneficiario (al netto dellabitazione principale e delle sue pertinenze) compreso tra 15.001 e 40.000 euro. Inoltre, per i contribuenti che si collocano allinterno di questa fascia, e precisamente per coloro il cui reddito compreso tra 29.001 e 35.200 euro, previsto un leggero incremento della detrazione fissa, variabile tra 10 e 30 euro. Questi gli incrementi: REDDITO COMPLESSIVO
oltre 29.000 e fino a 29.200 euro oltre 29.200 e fino a 34.700 euro oltre 34.700 e fino a 35.000 euro oltre 35.000 e fino a 35.100 euro oltre 35.100 e fino a 35.200 euro
MAGGIORAZIONE
10 euro 20 euro 30 euro 20 euro 10 euro
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE DETRAZIONI IRPEF
Negli altri casi, per calcolare limporto effettivamente spettante occorre utilizzare una delle formule indicate nello schema seguente.
reddito complessivo fino a 15.000 euro reddito complessivo compreso tra 15.001 euro e 40.000 euro
690 X
PER ALTRI FAMILIARI La detrazione base per gli altri familiari a carico pari a 750 euro. Anche questo importo diminuisce man mano che cresce il reddito complessivo. Per calcolare la detrazione effettivamente spettante occorre moltiplicare la detrazione base per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 80.000, diminuito del reddito complessivo (considerato al netto dellabitazione principale e delle sue pertinenze), e 80.000.
La formula per il calcolo: 750 X 80.000 reddito complessivo (al netto dellabitazione principale e sue pertinenze) 80.000
Anche la detrazione per gli altri familiari a carico non pu essere assegnata in modo discrezionale, va ripartita pro quota tra coloro che ne hanno diritto. PER LE FAMIGLIE NUMEROSE Per le famiglie numerose, in cui siano presenti almeno quattro figli a carico, prevista, in aggiunta a quelle ordinarie, unulteriore detrazione di importo pari a 1.200 euro. Detto importo spetta in misura piena e non dipende dal livello di reddito del beneficiario, n va ragguagliato al periodo dellanno in cui si verifica levento che d diritto alla detrazione stessa. La detrazione deve essere ripartita, nella misura del 50%, tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta ai genitori in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Questi criteri di ripartizione non possono essere modificati sulla base di accordi intercorsi tra i genitori. Ovviamente, se uno dei coniugi fiscalmente a carico dellaltro, la detrazione compete a questultimo per lintero importo.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
Il coefficiente derivante dai rapporti indicati nelle formule va assunto nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento (ad esempio, se il risultato del rapporto pari a 0,483492, il coefficiente da prendere in considerazione sar 0,4834).
2. LE DETRAZIONI IRPEF
ATTENZIONE Se lulteriore detrazione di 1.200 euro superiore allimposta lorda, diminuita delle altre detrazioni spettanti per altri motivi, il contribuente ha diritto a un credito di ammontare pari alla quota che non ha trovato capienza nellimposta dovuta. Tale credito: determinato nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Unico); pu essere utilizzato sia in compensazione nel modello F24 o, a scelta del contribuente, computato in diminuzione dellIrpef relativa al periodo dimposta successivo o chiesto a rimborso; attribuito ai lavoratori dipendenti tramite sostituto dimposta.
ATTENZIONE Le detrazioni per tipo di reddito possono essere riconosciute dal sostituto dimposta anche se il contribuente non le richiede ogni anno (circolare dellAgenzia delle Entrate n. 15 del 5 marzo 2008). Il sostituto deve riconoscere le detrazioni sulla base del reddito da lui stesso erogato. Il contribuente che ha interesse a vedersi riconosciute detrazioni in misura diversa, in quanto, ad esempio, in possesso di altri redditi, pu comunicarlo al proprio sostituto affinch questi ne adegui limporto. Vediamo come calcolare le detrazioni effettivamente spettanti.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE DETRAZIONI IRPEF
Le detrazioni devono essere rapportate al periodo di lavoro nellanno, ma limporto effettivamente spettante non pu mai essere inferiore a 690 euro. Se il rapporto di lavoro a tempo determinato, la detrazione effettiva non pu essere inferiore a 1.380 euro.
Reddito complessivo compreso tra 8.001 e 15.000 euro 1.338 + (502 x 15.000 - reddito complessivo ) 7.000
Se il reddito complessivo superiore a 55.000 euro, la detrazione non spetta. Il risultato derivante dal rapporto contenuto nelle formule va assunto nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento (ad esempio, se il risultato del rapporto pari a 0,623381, il coefficiente da prendere in considerazione 0,6233). Il reddito complessivo va sempre assunto al netto della rendita catastale dellabitazione principale e delle relative pertinenze. Se il reddito complessivo superiore a 23.000 ma non a 28.000 euro, la detrazione per lavoro dipendente aumentata dei seguenti importi:
REDDITO COMPLESSIVO
oltre 23.000 e fino a 24.000 euro oltre 24.000 e fino a 25.000 euro oltre 25.000 e fino a 26.000 euro oltre 26.000 e fino a 27.700 euro oltre 27.700 e fino a 28.000 euro
MAGGIORAZIONE
10 euro 20 euro 30 euro 40 euro 25 euro
La detrazione per lavoro dipendente spetta anche per alcuni redditi a questo assimilati, tra i quali: redditi percepiti dai lavoratori soci di cooperative indennit e compensi corrisposti ai lavoratori dipendenti con contratto di lavoro interinale (detto anche temporaneo o in affitto) somme percepite a titolo di borsa di studio compensi percepiti in relazione a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa remunerazioni dei sacerdoti prestazioni pensionistiche erogate dalla previdenza complementare compensi percepiti dai lavoratori socialmente utili.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
2. LE DETRAZIONI IRPEF
PER I PENSIONATI
Le detrazioni base (o teoriche) per chi ha un reddito di pensione sono indicate nelle due seguenti tabelle.
DETRAZIONE
1.725 euro 1.255 + limporto derivante dal seguente calcolo: 470 x 15.000 reddito complessivo 7.500 1.255 x limporto derivante dal seguente calcolo: 55.000 reddito complessivo 40.000 zero
oltre 55.000
Le detrazioni devono essere rapportate al periodo di pensione nellanno. Quella effettivamente spettante ai pensionati con reddito fino a 7.500 euro non pu comunque essere inferiore a 690 euro. I coefficienti risultanti dai rapporti contenuti nelle due formule vanno assunti nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento.
DETRAZIONE
1.783 euro 1.297 + limporto derivante dal seguente calcolo: 486 x 15.000 reddito complessivo 7.250 1.297 x limporto derivante dal seguente calcolo: 55.000 reddito complessivo 40.000 zero
oltre 55.000
Le detrazioni devono essere rapportate al periodo di pensione nellanno. Quella effettivamente spettante ai pensionati con reddito fino a 7.750 euro non pu comunque essere inferiore a 713 euro. I coefficienti risultanti dai rapporti contenuti nelle formule vanno assunti nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento.
Il reddito complessivo va sempre assunto al netto della rendita catastale dellabitazione principale e delle relative pertinenze.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE DETRAZIONI IRPEF
DETRAZIONE
1.104 euro 1.104 x il risultato derivante dal calcolo: 55.000 reddito complessivo 50.200 zero
oltre 55.000
Le detrazioni si applicano a prescindere dal periodo di attivit svolta nellanno. Il coefficiente risultante dal rapporto contenuto nella formula va assunto nelle prime quattro cifre decimali, con il sistema del troncamento.
Detrazione per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico Anche per lanno 2011 prevista una particolare detrazione in favore del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Essa consiste in una riduzione dellIrpef e delle addizionali regionale e comunale (fino a 141,90 euro) e spetta ai lavoratori del predetto comparto che nellanno 2011 hanno percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
Il reddito complessivo va sempre assunto al netto della rendita catastale dellabitazione principale e delle relative pertinenze.
2. LE DETRAZIONI IRPEF
Tra il personale ammesso a fruire dellagevolazione rientra quello delle forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, il personale del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo delle Capitanerie di porto. Limporto concesso viene riconosciuto dalla singola amministrazione di appartenenza, quale sostituto dimposta, sul trattamento economico accessorio erogato. Il sostituto applica la riduzione di imposta in ununica soluzione, fino a capienza dellimposta lorda. Per il personale volontario non in servizio permanente delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonch per gli allievi delle accademie, delle scuole e degli istituti di istruzione dello stesso comparto sicurezza, difesa e soccorso, la riduzione dimposta si calcola sulla met del trattamento economico complessivamente percepito.
La legge 12 novembre 2011, n. 183 (cosiddetta legge di stabilit) ha confermato il beneficio della detrazione anche per il 2012, rinviando ad un successivo decreto del Presidente del Consiglio la determinazione dellimporto e delle modalit per fruirne.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
>> CONTRIBUTI
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI
Per i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge ammessa la deducibilit senza limiti di importo. consentita la piena deducibilit anche dei contributi versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza. Si tratta dei contributi versati per il riscatto degli anni di laurea, quelli versati per la ricongiunzione di periodi assicurativi, nonch dei contributi versati al fondo di cui al decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 565, ad esempio dalle casalinghe. La deducibilit dei contributi facoltativi consentita anche se essi sono versati dal contribuente per conto dei familiari fiscalmente a carico.
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PARTE III
Per essere considerate nella dichiarazione, le spese devono essere state sostenute nel corso dellanno per il quale essa viene presentata, anche se le relative prestazioni sono eseguite in anni precedenti (criterio di cassa).
ATTENZIONE Una maggiore deduzione stata prevista in favore dei lavoratori con prima occupazione successiva al 1 gennaio 2007, cio per quei lavoratori che alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 252 del 2005 non erano titolari di una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria. In particolare, limitatamente ai primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, consentito, nei 20 anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, di dedurre dal reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro, fino a un ammontare pari alla differenza positiva tra limporto di 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche, e comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro lanno. In sostanza, limporto massimo annuale complessivamente deducibile sale per questi lavoratori a 7.746,86 euro.
ALLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA DEL 6 APRILE 2009 NELLA PROVINCIA DELLAQUILA
I titolari di reddito dimpresa possono dedurre da tale reddito le erogazioni liberali effettuate in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009 nel territorio della provincia dellAquila tramite gli enti individuati dal decreto del Prefetto dellAquila del 5 maggio 2009. Tali enti sono i seguenti: Onlus fondazioni, associazioni, comitati ed enti che, istituiti con atto costitutivo o statuto redatto nella forma dellatto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata, prevedono tra le proprie finalit interventi umanitari in favore di popolazioni colpite da calamit pubbliche o altri eventi straordinari amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, enti pubblici non economici associazioni sindacali e di categoria.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
fruire della deduzione nella misura massima del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque non superiore a 70.000 euro (vedi sopra il paragrafo contributi a favore del non profit). Lelenco delle organizzazioni non governative riconosciute idonee dal Ministero degli Esteri, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, reperibile sul sito internet del Ministero degli Esteri (www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it). Questa deduzione non pu cumularsi, potendo sceglierla in alternativa, con le seguenti agevolazioni fiscali previste per i contributi, le donazioni e le oblazioni versati in favore delle Ong: deducibilit entro la misura massima del 2% del reddito complessivo detrazione dimposta del 19% prevista per le erogazioni liberali in favore delle Onlus.
I contribuenti interessati devono conservare le ricevute di versamento in conto corrente postale, le quietanze liberatorie o le ricevute in caso di bonifico bancario. In particolare, sono deducibili le erogazioni liberali in denaro a favore: dellIstituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica Italiana dellUnione italiana delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno, per il sostentamento dei ministri di culto e dei missionari e per specifiche esigenze di culto e di evangelizzazione dellEnte morale Assemblee di Dio in Italia, per il sostentamento dei ministri di culto e per esigenze di culto, di cura delle anime e di amministrazione ecclesiastica della Chiesa Valdese, Unione delle Chiese metodiste Valdesi, per fini di culto, istruzione e beneficenza che le sono propri e per i medesimi fini delle Chiese e degli enti facenti parte dellordinamento valdese dellUnione Cristiana Evangelica Battista dItalia per fini di culto, istruzione e beneficenza che le sono propri e per i medesimi fini delle Chiese e degli enti aventi parte nellUnione della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e delle Comunit ad essa collegate per fini di sostentamento dei ministri di culto e per specifiche esigenze di culto e di evangelizzazione dellUnione delle Comunit Ebraiche italiane, nonch delle Comunit ebraiche per i contributi annuali.
Tra i destinatari delle erogazioni liberali deducibili dal reddito complessivo delle persone fisiche possono essere ricondotte anche le aziende ospedaliero-universitarie, in forza della loro partecipazione alla realizzazione delle finalit istituzionali delle universit (risoluzione dellAgenzia delle Entrate n. 68/E del 7 luglio 2010).
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
Le erogazioni liberali a favore delle istituzioni religiose sono deducibili dal reddito complessivo fino allimporto di 1.032,91 euro per ciascuna erogazione (compresi, per le Comunit ebraiche, i contributi annuali).
Le spese mediche generiche (ad esempio, prestazioni rese da un medico generico, acquisto di medicinali) e quelle di assistenza specifica sostenute dai disabili sono interamente deducibili dal reddito complessivo. Costituiscono spese di assistenza specifica quelle rese da personale paramedico in possesso di una qualifica professionale specialistica (ad esempio, infermieri professionali o personale autorizzato ad effettuare prestazioni sanitarie specialistiche, come i prelievi ai fini di analisi e le applicazioni con apparecchiature elettromedicali). Sono inoltre interamente deducibili dal reddito complessivo: le spese sostenute per le prestazioni rese dal personale in possesso della qualifica professionale di addetto allassistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, se dedicato esclusivamente allassistenza diretta della persona le spese per le prestazioni fornite dal personale di coordinamento delle attivit assistenziali di nucleo, dal personale con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto ad attivit di animazione e di terapia occupazionale.
ATTENZIONE Tali spese sono deducibili anche se sostenute nellinteresse di familiari che non risultano fiscalmente a carico.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
LE SPESE SANITARIE
Le spese sanitarie di qualunque tipo (medico/generiche, specialistiche, chirurgiche, farmaceutiche, eccetera) danno diritto alla detrazione dimposta del 19% sullimporto che supera la franchigia di 129,11 euro. Il contribuente dovr quindi sommare tutte le spese sostenute e sottrarre 129,11 euro: la detrazione spettante sar pari al 19% dellimporto ottenuto. Ovviamente, se linsieme delle spese sostenute nellanno non supera limporto della franchigia, non si ha diritto ad alcuna detrazione. La detrazione si applica sullintera spesa (senza togliere alcun importo) se questa riguarda i mezzi necessari per laccompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento di portatori di handicap e lacquisto di sussidi tecnici e informatici volti a facilitare la loro autosufficienza e possibilit di integrazione. Nel calcolo delle spese mediche su cui spetta la detrazione del 19% possono essere considerate anche quelle rimborsate dalla compagnia assicuratrice a seguito di polizze stipulate dal contribuente o dal suo datore di lavoro (i relativi premi di assicurazione pagati dal datore di lavoro non sono infatti detraibili n deducibili da parte del dipendente), nonch la quota di spese rimborsate per effetto di contributi per assistenza sanitaria che hanno concorso a formare il reddito. Se le spese sanitarie superano, nellanno, il limite di 15.493,71 euro, possibile ripartire la detrazione spettante in quattro quote annuali di pari importo. Il superamento del limite deve essere verificato considerando lammontare complessivo delle spese sostenute nellanno, senza togliere la franchigia di 129,11 euro. Per usufruire della detrazione, occorre essere in possesso della documentazione che certifica la spesa (fattura, parcella, ricevuta quietanzata o scontrino). In particolare, per i medicinali occorre essere in possesso della fattura o dello scontrino parlante che indichi la natura (farmaco o medicinale), la qualit (denominazione del farmaco), la quantit dei beni acquistati e lindicazione del codice fiscale del destinatario del medicinale. Dal 2010, lo scontrino non deve pi indicare la denominazione commerciale del farmaco; al suo posto, va riportato il numero di autorizzazione allimmissione in commercio (AIC). Per quanto concerne lindicazione della natura del prodotto acquistato sufficiente che il documento di spesa indichi la dizione generica di farmaco o di medicinale o riporti comunque la natura del prodotto attraverso sigle, abbreviazioni o terminologie chiaramente riferibili ai farmaci. Ad esempio, lindicazione sullo scontrino della natura del bene acquistato si considera soddisfatta nelle ipotesi in cui il documento di spesa, in luogo della dicitura farmacoo medicinale, riporti la dicitura omeopatico. Allo stesso modo, la dicitura ticket, soddisfa lindicazione della natura del prodotto acquistato, poich pu essere riferita solo a medicinali erogati dal servizio sanitario. Anche le sigle SOP e OTC riguardano una specifica categoria di farmaci disciplinata direttamente dal decreto legislativo n. 219 del 2006, che ha previsto la categoria dei medicinali non soggetti a prescrizione medica (SOP), suddividendoli in medicinali da banco o di automedicazione (OTC) e i restanti medicinali non soggetti a prescrizione medica. 88
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Pertanto, anche lo scontrino fiscale sul quale, invece della dicitura farmaco o medicinale, riportata una delle citate sigle (SOP o OTC) soddisfa il requisito dellindicazione della natura del bene acquistato. Con la circolare n. 39/E del 1 luglio 2010 lAgenzia delle Entrate ha riconosciuto come detraibili le spese sostenute per le prestazioni rese da operatori abilitati alle professioni sanitarie riabilitative (fisioterapista, podologo, logopedista, terapista della psicomotricit dellet evolutiva) purch le stesse siano prescritte da un medico. In precedenza, la circolare 21/E del 23 aprile 2010 aveva stabilito che le spese sostenute per prestazioni chiropratiche sono ammesse in detrazione se i trattamenti avvengono in centri autorizzati allo svolgimento di tali terapie e sotto la responsabilit tecnica di uno specialista (resta inteso che se il chiropratico anche dottore in medicina pu eseguire le prestazioni sotto la propria responsabilit).
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
La detrazione del 19% per lacquisto dellabitazione principale spetta a condizione che: limmobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dallacquisto. La condizione di dimora abituale deve sussistere nel periodo dimposta per il quale si chiedono le detrazioni, con eccezione delle variazioni di domicilio dipendenti da trasferimenti per motivi di lavoro lacquisto dellimmobile avvenga entro un anno antecedente o successivo alla stipulazione del contratto di mutuo ipotecario. Ci significa che si pu prima acquistare ed entro un anno stipulare il contratto di mutuo, oppure prima stipulare il contratto di mutuo ed entro un anno quello di acquisto. In caso di contitolarit del mutuo, limporto di 4.000 euro, su cui spetta la detrazione del 19%, va suddiviso tra i cointestatari. In caso di mutuo ipotecario intestato a due coniugi, di cui uno fiscalmente a carico dellaltro, la detrazione, per entrambe le quote di interessi passivi, spetta al coniuge che ha laltro a carico. Per il personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia si prescinde dal requisito della dimora abituale relativamente ai mutui ipotecari per lacquisto dellunica abitazione di propriet. Inoltre, la detrazione spetta: dalla data in cui limmobile adibito ad abitazione principale e comunque entro due anni dallacquisto, se limmobile oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia, comprovati dalla relativa concessione edilizia o da un atto equivalente nel caso di acquisto di un immobile locato se, entro tre mesi dallacquisto, lacquirente notifica al locatario latto dintimazione di licenza o di sfratto per finita locazione e se, entro un anno dal rilascio, limmobile adibito ad abitazione principale al contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se limmobile viene adibito ad abitazione principale di un familiare se il contribuente trasferisce la propria dimora per motivi di lavoro o si trasferisce in un istituto di ricovero o sanitario, a condizione che limmobile non sia affittato. Il diritto alla detrazione degli interessi permane anche quando il contribuente trasferisce la propria residenza in un Comune limitrofo a quello in cui si trova la sede di lavoro. Se cessano le esigenze lavorative che hanno determinato lo spostamento della dimora abituale, dal periodo dimposta successivo non si potr pi fruire della detrazione.
ATTENZIONE Quando un contribuente contrae un mutuo ipotecario per lacquisto dellabitazione principale la detrazione spettante sui relativi interessi passivi deve essere calcolata esclusivamente sul costo di acquisto dellimmobile che dato dalla somma del prezzo di acquisto, delle spese notarili e degli altri oneri accessori. Pertanto, quando lammontare del mutuo supera il prezzo di acquisto dellimmobile, determinato con i criteri appena descritti, sar necessario quantificare la parte di interessi sulla quale calcolare la detrazione. A tale scopo, si pu utilizzare la formula seguente: (costo acquisto dellimmobile + oneri accessori) X interessi passivi pagati capitale erogato a titolo di mutuo
Nel caso in cui loriginario contratto di mutuo, stipulato da uno solo dei coniugi per lacquisto in compropriet dellabitazione principale, estinto e sostituito da un nuovo mutuo cointestato ad entrambi i 90
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coniugi comproprietari, dei quali uno fiscalmente a carico dellaltro, possibile usufruire della detrazione sugli interessi passivi anche per la quota di competenza del coniuge fiscalmente a carico. La detrazione compete solo per gli interessi riferibili alla residua quota di capitale del precedente mutuo e nei limiti di 4.000 euro complessivi per entrambi i coniugi. Mutui stipulati prima del 1993 Per i mutui stipulati negli anni 1991 e 1992, le detrazioni spettano per lacquisto di propria abitazione anche diversa da quella principale. Limporto massimo di spesa su cui applicare la detrazione per ciascun intestatario del mutuo di 4.000 euro se si tratta di abitazione principale, e di 2.065,83 euro se si tratta di altra abitazione. In questultimo caso, la detrazione non spetta se il tetto massimo di spesa stato raggiunto dai costi relativi ad altro mutuo ipotecario per lacquisto dellabitazione principale. Se questi sono stati inferiori al limite predetto, la detrazione si applica sulla differenza. Per i mutui stipulati in anni anteriori al 1991, le detrazioni spettano anche per lacquisto di immobile non abitativo, con un limite di spesa di 2.065,83 euro per ciascun intestatario. La successiva tabella riassume i limiti e le condizioni per la detraibilit dei mutui contratti per lacquisto dellabitazione principale che si sono susseguiti negli anni. QUADRO RIASSUNTIVO: MUTUI PER LACQUISTO DELLABITAZIONE PRINCIPALE
DATA STIPULA MUTUO LIMITE DETRAIBILIT (valido dallanno 2008) TERMINE PER ADIBIRE AD ABITAZIONE PRINCIPALE DATA DI ACQUISTO DEL FABBRICATO
4.000 euro per ciascun cointestatario 4.000 euro complessivi (anche se per motivi di lavoro dal 9/12/93 variata labitazione principale)
8/12/1993 8/12/1994 sei mesi dallacquisto sei mesi antecedenti o successivi alla data di stipulazione del mutuo sei mesi un anno antecedente o successivo alla data di stipulazione del mutuo
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
t cooperative gestito dal Ministero dello Sviluppo economico tramite le Camere di Commercio quando si tratta di cooperative sociali e presso lelenco gestito dal Ministero degli Esteri quando si tratta di Organizzazioni non governative. Tutte le Onlus possono beneficiare di esenzioni e agevolazioni ai fini dei tributi pi importanti. ATTENZIONE Le liberalit alle Onlus e alle associazioni di promozione sociale, in alternativa alla detrazione sopra illustrata, possono essere dedotte dal reddito complessivo (vedi capitolo Le spese deducibili dal reddito).
Erogazioni liberali alle Associazioni di promozione sociale possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% delle erogazioni liberali in denaro, per un importo non superiore a 2.065,83 euro, effettuate in favore delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri previsti dalle legge 383/2000. Erogazioni liberali per iniziative umanitarie, religiose o laiche possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% delle erogazioni liberali in denaro, per un importo non superiore a 2.065,83 euro, effettuate a favore delle iniziative umanitarie, religiose o laiche gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con Dpcm 20/06/2000 nei Paesi non appartenenti allOcse. Erogazioni liberali nel settore dello spettacolo possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% delle erogazioni liberali in denaro, per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo dichiarato, devolute a favore di enti o istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute che senza scopo di lucro svolgono esclusivamente attivit nel settore dello spettacolo, effettuate per la realizzazione di nuove strutture, per il restauro e il potenziamento delle strutture esistenti, nonch per la produzione nei vari settori dello spettacolo. Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici Sono detraibili nella misura del 19% del loro ammontare le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, finalizzate allinnovazione tecnologica, alledilizia scolastica e allampliamento dellofferta formativa. Gli istituti devono appartenere al sistema nazionale di istruzione di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62 e successive modificazioni. La detrazione spetta a condizione che le erogazioni vengano effettuate mediante versamento postale o bancario, ovvero mediante carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari. Contributi a societ di mutuo soccorso possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% dei contributi associativi, per un importo non superiore a 1.291,14 euro, versati tramite banca o ufficio postale dai soci alle societ di mutuo soccorso che operano esclusivamente nei settori di cui allart. 1 della legge 3818/1886. Erogazioni liberali per attivit di rilevante valore culturale o artistico possibile detrarre dallimposta dovuta limporto pari al 19% delle erogazioni liberali in denaro effettuate a favore dello Stato, delle Regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di comitati organizzatori appositamente istituiti con decreto del Ministro per i Beni e le Attivit culturali, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, che svolgono o promuovono attivit di studio, di ricerca e di documentazione di rilevante valore culturale o artistico o che organizza-
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
no e realizzano attivit culturali, effettuate in base ad apposita convenzione, per lacquisto, la manutenzione, la protezione o il restauro delle cose individuate ai sensi del decreto legislativo 42/2004 e del Dpr 1409/1963. Partiti e movimenti politici possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% delle erogazioni liberali in denaro in favore dei partiti e movimenti politici, che abbiano o abbiano avuto almeno un parlamentare eletto alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica, per importi compresi tra 51,65 euro e 103.291,38 euro. Non detraibile il versamento per il tesseramento al partito. Lerogazione deve essere effettuata mediante versamento postale o bancario a favore di uno o pi movimenti o partiti. La detrazione non spetta se il contribuente, nella dichiarazione dellanno precedente, ha indicato perdite che hanno determinato un reddito complessivo negativo. Societ di cultura La Biennale di Venezia possibile detrarre dallimposta dovuta il 19% delle erogazioni in denaro effettuate in favore della Societ di cultura La Biennale di Venezia per un importo non superiore al 30% del reddito complessivo dichiarato. Societ e associazioni sportive dilettantistiche possibile detrarre dallIrpef il 19% delle erogazioni liberali in denaro a favore delle associazioni sportive dilettantistiche, per un importo non superiore a 1.500 euro. Calamit e altri eventi straordinari (erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite) possibile fruire della detrazione dimposta del 19% per le erogazioni liberali in denaro in favore delle popolazioni colpite da calamit pubbliche o da altri eventi straordinari, anche se avvenuti in altri Stati, effettuate, oltre che per il tramite di Onlus, anche attraverso: organizzazioni internazionali di cui lItalia membro altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti che, istituiti con atto costitutivo o statuto redatto nella forma dellatto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata, tra le proprie finalit prevedano interventi umanitari in favore delle popolazioni colpite da calamit pubbliche o da altri eventi straordinari amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, enti pubblici non economici associazioni sindacali di categoria. Le erogazioni, cumulate con le eventuali altre erogazioni in denaro a favore delle Onlus effettuate nello stesso periodo di imposta, non devono superare il limite massimo di 2.065,83 euro. Rientrano in questo tipo di spese detraibili anche le erogazioni liberali effettuate in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009 nella provincia dellAquila.
ALTRE SPESE
Premi assicurativi I contribuenti possono detrarre dallIrpef, per le polizze stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000, il 19% dei premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, per un importo complessivo non superiore a 1.291,14 euro. I contratti per lassicurazione sulla vita devono avere durata non inferiore ai 5 anni e in tale periodo non deve essere consentita la concessione di prestiti.
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PARTE III
Per i contratti stipulati da gennaio 2001, la detrazione consentita, sempre entro il limite complessivo di 1.291,14 euro, solo se il contratto ha per oggetto il rischio di morte o di invalidit permanente non inferiore al 5%, ovvero di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. In questultimo caso, limpresa di assicurazione non deve avere la facolt di recesso dal contratto. Nel caso di polizze miste, detraibile solo la quota di premio relativa ai rischi sopra indicati. Le spese distruzione Le spese sostenute per la frequenza ai corsi di istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria (compresi i corsi per il dottorato di ricerca) tenuti presso istituti o universit italiane o straniere, pubbliche o private, sono ammesse alla detrazione Irpef del 19%. detraibile anche liscrizione agli anni fuori corso. Con risoluzione n. 11/E del 17 febbraio 2010 lAgenzia delle Entrate ha riconosciuto come detraibili anche le spese sostenute per liscrizione al dottorato di ricerca. Per le spese relative alliscrizione a corsi di studio presso istituti o universit straniere pubbliche o private, nonch presso universit italiane non statali, limporto massimo sul quale calcolare la detrazione spettante non deve essere superiore a quello stabilito per le tasse e i contributi degli istituti statali italiani. Spese per la frequenza di asili nido Sono detraibili al 19% le spese sostenute dai genitori per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido da parte dei figli di et compresa tra i tre mesi e i tre anni. Il limite di spesa sul quale calcolare la detrazione di 632 euro; pertanto, lo sconto massimo di imposta pari a 120,08 euro. Il beneficio fiscale spetta per le rette pagate per ogni figlio per la frequenza di asili nido sia pubblici che privati. La detrazione segue il principio di cassa e compete in relazione alle spese sostenute nel periodo dimposta, indipendentemente dallanno scolastico cui si riferiscono. La documentazione della spesa pu essere costituita da fattura, bollettino bancario o postale, ricevuta o quietanza di pagamento, e va divisa tra i genitori sulla base dellonere da ciascuno sostenuto. Quando il documento di spesa intestato al bambino o ad uno solo dei due coniugi, possibile indicare la percentuale di spesa imputabile a ciascuno degli aventi diritto annotandola sul documento stesso. Spese veterinarie I contribuenti possono detrarre dallIrpef il 19% delle spese veterinarie sostenute fino allimporto di 387,34 euro e limitatamente alla somma che eccede i 129,11 euro, per gli animali detenuti legalmente a scopo di compagnia o per la pratica sportiva (quindi, cani, gatti, volatili in gabbia e cavalli da corsa). In pratica, la detrazione pu consentire al massimo un risparmio dimposta di 49,06 euro, cio il 19% di 258,23 euro (importo massimo al netto della franchigia di 129,11 euro). Il beneficio fiscale non spetta per gli animali destinati allallevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, per gli animali allevati o detenuti nellesercizio di attivit agricole o commerciali, per quelli utilizzati per attivit illecite o detenuti in casa illegalmente. Agevolazioni per le commissioni immobiliari possibile detrarre dallIrpef il 19% degli oneri sostenuti per i compensi corrisposti agli intermediari immobiliari per lacquisto dellabitazione principale. Il beneficio spetta anche se il compenso al mediatore stato corrisposto prima della stipula del rogito o della registrazione del preliminare: il requisito essenziale che limmobile sia stato effettivamente acquistato e adibito ad abitazione principale. 94
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Limporto complessivo sul quale calcolare la detrazione non pu essere superiore a 1.000 euro, anche in caso di immobile acquistato da pi soggetti. In tale ipotesi, la detrazione, entro quello stesso limite, va ripartita tra i comproprietari in base alla percentuale di propriet. Iscrizione annuale a strutture sportive possibile fruire di una detrazione dimposta delle spese sostenute, a favore dei ragazzi di et compresa tra i 5 e i 18 anni, per liscrizione annuale e labbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La detrazione ammessa nella percentuale del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 210 euro per ciascun ragazzo. Spese per addetti allassistenza personale Le spese sostenute per gli addetti allassistenza personale (c.d. badanti), nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana, sono detraibili nella percentuale del 19%, calcolabile su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro. Condizione per fruire della detrazione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro.
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PARTE III
In nessun caso la detrazione spetta per i contratti di locazione intervenuti tra enti pubblici e contraenti privati (ad esempio, i contribuenti titolari di contratti di locazione stipulati con gli Istituti case popolari non possono beneficiare della detrazione). La detrazione dimposta di: 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro 247,90 euro, se il reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro. Se il reddito complessivo superiore a questultimo importo, non spetta alcuna detrazione.
A favore dei lavoratori dipendenti che hanno stipulato un contratto di locazione, prevista una detrazione di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, ovvero di 495,80 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro, a condizione che: abbiano trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo il nuovo comune si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da non pi di tre anni dalla richiesta della detrazione. La detrazione pu essere fruita nei primi tre anni in cui stata trasferita la residenza. Ad esempio, se il trasferimento della residenza avvenuto nel 2011 pu essere operata la detrazione in relazione ai periodi dimposta 2011, 2012 e 2013. Questa detrazione non spetta per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (ad esempio, borse di studio).
ATTENZIONE Le diverse detrazioni per gli inquilini devono essere ragguagliate al periodo dellanno in cui ricorrono le condizioni richieste e non possono essere cumulate.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
ATTENZIONE A partire dal 2012, la detrazione spetta anche per i canoni delle locazioni derivanti da contratti stipulati dagli studenti fuori sede iscritti a corsi di laurea presso universit estere, con sede presso uno Stato dellUnione europea o in uno dei Paesi aderenti allAccordo sullo spazio economico europeo.
Per maggiori informazioni e dettagli sulla detrazione delle spese di ristrutturazione edilizia, consultare la parte II - capitolo 5.
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PARTE III
Il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione 48.000 euro per unit immobiliare. La detrazione spetta per gli interventi di manutenzione straordinaria sui singoli appartamenti, di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti condominiali, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione.
Per un quadro completo di tutte le agevolazioni fiscali in favore dei portatori di disabilit, si rinvia alla Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili consultabile sul sito dellAgenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it).
CHI NE HA DIRITTO
Sono ammesse alle agevolazioni le seguenti categorie di disabili: 1 non vedenti e sordi 2 disabili con handicap psichico o mentale titolari dellindennit di accompagnamento 3 disabili con grave limitazione della capacit di deambulazione o affetti da pluriamputazioni 4 disabili con ridotte o impedite capacit motorie. I non vedenti sono coloro che sono colpiti da cecit assoluta o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo ad entrambi gli occhi con eventuale correzione. Gli articoli 2, 3 e 4 della legge n. 138 del 3 aprile 2001 individuano esattamente le varie categorie di non vedenti, fornendo la definizione di ciechi totali, ciechi parziali e ipovedenti gravi. Per quanto riguarda i sordi, lart. 1 della legge n. 68 del 1999 definisce tali coloro che sono colpiti da sordit alla nascita o prima dellapprendimento della lingua parlata. I disabili di cui ai punti 2 e 3 sono quelli che presentano la situazione di handicap grave prevista dal comma 3 dellarticolo 3 della legge n. 104 del 1992, certificata con verbale dalla Commissione per laccertamento dellhandicap presso la Asl (di cui allart. 4 della stessa legge). In particolare, i disabili di cui al punto 3 sono quelli la cui situazione di handicap grave deriva da patologie (comprese le pluriamputazioni) che comportano una limitazione permanente della deambulazione. I disabili di cui al punto 4 sono coloro che presentano ridotte o impedite capacit motorie e che non risultano, contemporaneamente, affetti da grave limitazione della capacit di deambulazione. Solo per tale categoria di disabili il diritto alle agevolazioni condizionato alladattamento del veicolo. Riguardo alla certificazione medica richiesta, lAgenzia delle Entrate ha fornito le seguenti precisazioni (circolare n. 21 del 23 aprile 2010). I portatori di handicap psichico o mentale, come previsto per le altre categorie di disabili, conservano il diritto a richiedere i benefici fiscali per lacquisto di veicoli anche quando lo stato di handicap grave
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attestato (invece che dalla commissione medica di cui allart. 4 della legge n. 104 del 1992) da un certificato rilasciato dalla commissione medica pubblica preposta allaccertamento dello stato di invalidit, purch lo stesso evidenzi in modo esplicito la gravit della patologia e la natura psichica o mentale della stessa. Non pu essere considerata idonea, invece, la certificazione che attesta genericamente che la persona invalida. Ad esempio, non si pu ritenere valido un certificato contenente la seguente attestazione con totale e permanente inabilit lavorativa e con necessit di assistenza continua, non essendo in grado di svolgere i normali atti quotidiani della vita. In tal caso, infatti, anche se rilasciata da una commissione medica pubblica, la certificazione non consente di riscontrare la presenza della specifica disabilit richiesta dalla normativa fiscale. I disabili con grave limitazione della capacit di deambulazione, o pluriamputati, analogamente a quanto detto al punto precedente, possono documentare lo stato di handicap grave mediante una certificazione di invalidit rilasciata da una commissione medica pubblica, attestante specificatamente limpossibilit a deambulare in modo autonomo o senza laiuto di un accompagnatore. necessario, comunque, che il certificato di invalidit faccia esplicito riferimento anche alla gravit della patologia. Per le persone affette da sindrome di Down, rientranti nella categoria dei portatori di handicap psichico o mentale, ritenuta ugualmente valida la certificazione rilasciata dal proprio medico di base che, pertanto, pu essere prodotta per richiedere le agevolazioni fiscali in sostituzione del verbale di accertamento emesso dalla Commissione prevista dallart. 4 della legge n. 104 del 1992. La possibilit di fruire delle agevolazioni fiscali per lacquisto dellauto non preclusa nei casi in cui lindennit di accompagnamento, comunque riconosciuta dalla competente commissione per laccertamento di invalidit, sostituita da altre forme di assistenza (ad esempio, il ricovero presso una struttura sanitaria con retta a totale carico di un ente pubblico). Per richiedere il beneficio necessario, comunque, che il veicolo sia utilizzato a vantaggio della persona invalida.
Veicoli aventi una massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate (o a Autoveicoli 4,5 tonnellate, se a trazione elettrica o a batteria), destinati al trasporto di cose o di perper il trasporto promiscuo (*) sone e capaci di contenere al massimo nove posti, compreso quello del conducente Autoveicoli specifici (*) Autocaravan (*) (1) Motocarrozzette Motoveicoli per trasporto promiscuo Motoveicoli per trasporti specifici Veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone per trasporti in particolari condizioni, caratterizzati dallessere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo Veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e allalloggio di 7 persone al massimo, compreso il conducente Veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone, capaci di contenere al massimo 4 posti, compreso quello del conducente, ed equipaggiati di idonea carrozzeria Veicoli a tre ruote destinati al trasporto di persone e cose, capaci di contenere al massimo quattro posti, compreso quello del conducente Veicoli a tre ruote destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni e caratterizzati dallessere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo
(*) Per non vedenti e sordi le categorie di veicoli agevolati sono solo quelle con lasterisco. (1) possibile fruire solo della detrazione Irpef del 19%.
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PARTE III
Non agevolabile lacquisto di quadricicli leggeri che possono essere condotti senza patente (minicar). Altre informazioni utili La detrazione compete una sola volta (cio per un solo veicolo) nel corso di un quadriennio (decorrente dalla data di acquisto) e deve essere calcolata su una spesa massima di 18.075,99 euro, a condizione che lo stesso veicolo venga utilizzato in via esclusiva o prevalente a beneficio del portatore di handicap. In caso di trasferimento del veicolo a titolo oneroso o gratuito prima del decorso del termine di due anni dallacquisto, dovuta la differenza fra limposta dovuta in assenza di agevolazioni e quella risultante dallapplicazione delle agevolazioni stesse, ad eccezione del caso in cui il disabile, a seguito di mutate necessit legate al proprio handicap, ceda il veicolo per acquistarne uno nuovo sul quale realizzare nuovi e diversi adattamenti.
possibile riottenere il beneficio per acquisti effettuati entro il quadriennio, qualora il primo veicolo beneficiato risulti precedentemente cancellato dal Pra. In caso di furto, la detrazione per il nuovo veicolo che venga riacquistato entro il quadriennio spetta al netto delleventuale rimborso assicurativo e deve comunque essere calcolata su una spesa massima di 18.075,99 euro. Per i disabili per i quali, ai fini della detrazione, non necessario ladattamento del veicolo, la soglia dei 18.075,99 euro vale solo per le spese di acquisto del veicolo, restandone escluse le ulteriori spese per interventi di adattamento necessari a consentirne lutilizzo da parte del disabile (ad esempio, pedana sollevatrice). Si pu fruire dellintera detrazione per il primo anno oppure si pu optare, alternativamente, per la sua ripartizione in quattro quote annuali di pari importo. Sono inoltre ammesse integralmente alla detrazione del 19% le altre spese riguardanti i mezzi necessari: allaccompagnamento alla deambulazione al sollevamento dei disabili accertati ai sensi dellarticolo 3 della legge n. 104/92, indipendentemente dal fatto che fruiscano o meno dellassegno di accompagnamento. Spese per riparazioni Oltre che per le spese di acquisto, la detrazione spetta anche per le riparazioni, escluse quelle di ordinaria manutenzione. Sono esclusi anche i costi di esercizio, quali il premio assicurativo, il carburante e il lubrificante. Anche in questo caso, la detrazione ai fini Irpef spetta nel limite di spesa di 18.075,99 euro, nel quale devono essere compresi sia il costo dacquisto del veicolo che le spese di manutenzione straordinaria relative allo stesso. Tali spese, per poter essere detratte, devono essere sostenute entro i 4 anni dallacquisto. Intestazione del documento comprovante la spesa Se il disabile titolare di redditi propri per un importo superiore a 2.840,51 euro, il documento di spesa deve essere a lui intestato. Se, invece, il disabile fiscalmente a carico (reddito proprio non superiore a 2.840,51 euro), il documento comprovante la spesa pu essere indifferentemente intestato al disabile o alla persona di famiglia della quale egli risulti a carico.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
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PARTE III
Deve inoltre trattarsi di sussidi da utilizzare a beneficio di persone limitate da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio e per conseguire una delle seguenti finalit: facilitare la comunicazione interpersonale, lelaborazione scritta o grafica, il controllo dellambiente, laccesso allinformazione e alla cultura assistere la riabilitazione. Per fruire dellaliquota ridotta, il disabile deve consegnare al venditore, prima dellacquisto, la seguente documentazione: specifica prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista dellAsl di appartenenza dalla quale risulti il collegamento funzionale tra la menomazione e il sussidio tecnico e informatico certificato, rilasciato dalla competente Asl, attestante lesistenza di una invalidit funzionale rientrante tra le quattro forme ammesse (cio di tipo motorio, visivo, uditivo o del linguaggio) e il carattere permanente della stessa.
DETRAZIONE FORFETARIA DI 516,46 EURO DELLE SPESE SOSTENUTE PER IL MANTENIMENTO DEL CANE GUIDA
La detrazione per il mantenimento del cane spetta senza che sia necessario documentare leffettivo sostenimento della spesa. Al familiare del non vedente non invece consentita la detrazione forfetaria, anche se il non vedente da considerare a carico del familiare stesso.
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Rientrano tra le spese per interventi di ristrutturazione edilizia, agevolabili con la detrazione Irpef del 36%, quelle sostenute per leliminazione delle barriere architettoniche, riguardanti ad esempio ascensori e montacarichi, e quelle per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano adatti a favorire la mobilit interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dellart. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992. La detrazione per leliminazione delle barriere architettoniche non fruibile contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento del disabile. La detrazione del 19% su tali spese, pertanto, spetta solo sulla eventuale parte in pi rispetto alla quota di spesa gi assoggettata alla detrazione del 36%. La detrazione applicabile alle spese sostenute per realizzare interventi previsti unicamente sugli immobili, per favorire la mobilit interna ed esterna del disabile. Non si applica, invece, alle spese sostenute per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, sia pure ugualmente diretti a favorire la comunicazione e la mobilit interna ed esterna del disabile: non rientrano, pertanto, in questa tipologia di agevolazione, ad esempio, lacquisto di telefoni a viva voce, schermi a tocco, computer o tastiere espanse. Tali beni, infatti, sono inquadrabili nella categoria dei sussidi tecnici e informatici per i quali gi previsto laltro beneficio consistente nella detrazione del 19%. La sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unit immobiliari, pu essere considerata intervento che determina il diritto alla detrazione se risulta conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sullabbattimento delle barriere architettoniche (fermo restando, tuttavia, il diritto alla detrazione secondo le regole vigenti, qualora gli stessi interventi possano configurarsi quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria). Tra gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche che danno diritto alla detrazione rientra anche la realizzazione di un elevatore esterno allabitazione. Per le prestazioni di servizi relative allappalto dei lavori in questione, applicabile laliquota Iva agevolata del 4%, anzich quella ordinaria del 21%.
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PARTE III
6. IL MODELLO 730
6. IL MODELLO 730
I lavoratori dipendenti e i pensionati (in possesso di determinati redditi) possono presentare la dichiarazione con il modello 730, usufruendo dellassistenza del proprio datore di lavoro o dellente che eroga la pensione. In alternativa, si possono rivolgere a uno dei Centri di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati (Caf ), costituiti dalle associazioni sindacali o dai datori di lavoro, o ai professionisti abilitati (dottori commercialisti, consulenti del lavoro, ragionieri o periti commerciali, esperti contabili).
Tipo di redditi
redditi di lavoro dipendente e assimilati redditi dei terreni e dei fabbricati redditi di capitale redditi di lavoro autonomo per i quali non richiesta la partita Iva
alcuni dei redditi diversi alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata
SI
NO
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6. IL MODELLO 730
ATTENZIONE
I contribuenti che, pur potendo, non presentano il modello 730, ma scelgono di utilizzare il modello Unico Persone Fisiche, sono tenuti a presentarlo esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediario. In questo caso, infatti, non ammessa la presentazione presso gli uffici postali.
LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Il modello 730 pu essere presentato anche in forma congiunta, al sostituto dimposta di uno dei due coniugi o a un Caf oppure a un professionista abilitato, quando entrambi i coniugi possono autonomamente avvalersi dellassistenza fiscale. possibile presentare la dichiarazione congiunta anche nei casi in cui il coniuge non fiscalmente a carico e possiede redditi di qualsiasi categoria dichiarabili con il modello 730. La dichiarazione congiunta non pu essere presentata nel caso di morte di uno dei coniugi avvenuta prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. 105
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PARTE III
6. IL MODELLO 730
Nella dichiarazione congiunta va indicato come dichiarante il coniuge che ha come sostituto dimposta il soggetto al quale viene presentata la dichiarazione, o quello scelto per effettuare i conguagli dimposta se la dichiarazione viene presentata a un Caf o a un professionista abilitato.
Se un Caf chiede compensi non dovuti o si rifiuta di prestare lassistenza fiscale, gli utenti possono segnalare il disservizio allufficio di vigilanza sui Caf (Ufficio Audit esterno) delle Direzioni regionali e delle Direzioni provinciali di Trento e Bolzano dellAgenzia delle Entrate.
il servizio gratuito
entro il 31 maggio
I lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore allanno possono presentare il modello 730: al sostituto dimposta, solo se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile al mese di luglio a un Caf-dipendenti o a un professionista abilitato, solo se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di giugno al mese di luglio e conoscono i dati del sostituto che dovr effettuare il conguaglio. 106
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6. IL MODELLO 730
Il personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato pu presentare il modello 730 al proprio sostituto, a un Caf o a un professionista abilitato se tale contratto dura almeno dal mese di settembre al mese di giugno.
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PARTE III
6. IL MODELLO 730
Per esprimere le proprie scelte, il contribuente deve compilare lapposita scheda (Mod. 730-1) allegata al modello 730, firmando in uno dei riquadri presenti nella stessa scheda. Il modello va presentato insieme alla dichiarazione, anche nel caso in cui non sia stata effettuata alcuna scelta.
ATTENZIONE Anche i contribuenti esonerati dallobbligo di presentazione della dichiarazione possono comunque effettuare la scelta per la destinazione dellotto e del cinque per mille dellIrpef, utilizzando la scheda allegata al modello Cud o al modello Unico Persone fisiche e seguendo le relative istruzioni per le modalit di presentazione. La scheda va presentata a uno sportello postale, che provveder a trasmetterla allAgenzia delle Entrate, o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica o direttamente avvalendosi del servizio telematico.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
UNICO MINI
Anche questanno, per le situazioni meno complesse stata predisposta una versione semplificata del modello Unico Persone Fisiche: UNICO MINI. Il modello Unico Mini 2012 pu essere utilizzato dai contribuenti residenti in Italia che: nel periodo tra il 1 novembre 2010 e la data di presentazione della dichiarazione non hanno variato il domicilio fiscale non sono titolari di partita Iva hanno percepito uno o pi dei seguenti redditi 1. redditi di terreni e di fabbricati 2. redditi di lavoro dipendente o assimilati e di pensione 3. redditi derivanti da attivit commerciali e di lavoro autonomo non esercitate abitualmente e dallassunzione di obblighi di fare, non fare e permettere vogliono fruire delle detrazioni e delle deduzioni per gli oneri sostenuti, nonch delle detrazioni per carichi di famiglia e lavoro non devono presentare la dichiarazione per conto di altri (ad esempio, erede, tutore) non devono presentare una dichiarazione correttiva nei termini o integrativa
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
La trasmissione telematica della dichiarazione pu essere effettuata: direttamente, tramite i servizi telematici dellAgenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) tramite intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti abilitati) tramite gli uffici dellAgenzia delle Entrate, che forniscono assistenza anche per la compilazione. Sono esclusi dallobbligo dellinvio telematico e, pertanto, possono presentare il modello Unico cartaceo presso gli uffici postali, i contribuenti che: pur avendo redditi che possono essere dichiarati con il mod. 730, non possono presentare tale modello perch privi di datore di lavoro o non titolari di pensione pur potendo presentare il mod. 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Unico (RM, RT, RW, AC) devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti sono privi di un sostituto dimposta al momento della presentazione della dichiarazione perch il rapporto di lavoro cessato. La consegna del modello cartaceo avviene presso gli uffici postali. Questi hanno lobbligo di rilasciare una ricevuta, da conservare quale prova dellavvenuta presentazione, per ogni dichiarazione consegnata allo sportello. Per il contribuente, la presentazione della dichiarazione agli uffici postali un servizio gratuito. Le dichiarazioni presentate tramite un ufficio postale da contribuenti obbligati alla presentazione telematica sono considerate non redatte in conformit al modello approvato e, conseguentemente, si rende applicabile la sanzione da 258 a 2.065 euro. DOVE TROVARE I MODELLI I modelli con le relative istruzioni possono essere prelevati dal sito internet dellAgenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it). Presso gli uffici comunali possono essere ritirati, gratuitamente, i Fascicoli 1 e 2. Il Fascicolo 1 (obbligatorio per tutti i contribuenti) contiene il frontespizio, il prospetto dei familiari a carico, i quadri in cui indicare i redditi dei terreni (RA), dei fabbricati (RB), di pensione, lavoro dipendente e assimilati (RC). Inoltre, sono presenti i quadri degli oneri e delle spese (RP), del calcolo dellIrpef (RN) e delle addizionali (RV), dei crediti dimposta (CR), delle compensazioni e dei rimborsi (RX) e del contributo di solidariet (CS). Il Fascicolo 2 contiene, invece, i quadri necessari per dichiarare i contributi previdenziali e assistenziali e gli altri redditi da parte dei contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili, nonch il modulo RW (investimenti allestero) ed il quadro AC (amministratori di condominio).
possibile utilizzare anche modelli predisposti mediante strumenti informatici, purch conformi a quelli approvati dallAgenzia delle Entrate.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PRESENTAZIONE
mediante consegna agli uffici postali diretta (via internet)
TERMINI
tra il 2 maggio e il 30 giugno (per il 2012, tra il 2 maggio e il 2 luglio) entro il 30 settembre (per il 2012, entro il 1 ottobre)
TELEMATICA
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
il software distribuito gratuitamente dallAgenzia delle Entrate, disponibile nellapposita sezione del sito www.agenziaentrate.gov.it il servizio Unico Web, dedicato alle persone fisiche non soggette agli studi di settore, che non devono presentare i quadri Iva e che non possiedono redditi da partecipazione. Grazie a questo servizio, la dichiarazione pu essere compilata e inviata online senza scaricare e installare alcun pacchetto software sul proprio PC: lutente si collega alla sezione Strumenti del sito http://telematici.agenziaentrate.it e procede alla predisposizione dei quadri del modello Unico Persone Fisiche o dellUnico Mini. Il servizio Unico Web, tra laltro, offre al contribuente la possibilit di avere a disposizione alcune informazioni relative alla dichiarazione dellanno precedente e le eccedenze dimposta risultanti da questultima. I dati preimpostati possono essere confermati o modificati e, una volta completata la procedura, possibile effettuare il versamento dellimposta, anche rateizzata, mediante il modello F24 precompilato con le imposte dovute o i crediti derivanti dalla dichiarazione. Il pagamento potr essere effettuato online semplicemente inserendo le proprie coordinate bancarie e chiedendo laddebito al giorno di scadenza.
SE SI RITARDA
Se viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine, la dichiarazione considerata ancora valida, ma per il ritardo verr applicata una sanzione (variabile da 258 a 1.032 euro, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili). Si pu evitare la sanzione piena se, entro lo stesso termine di 90 giorni, si versa spontaneamente una sanzione ridotta (25 euro, pari ad 1/10 di 258 euro). La dichiarazione presentata con ritardo superiore a 90 giorni si considera omessa a tutti gli effetti, ma costituisce titolo per la riscossione delle imposte dovute sulla base degli imponibili indicati e delle ritenute dei sostituti dimposta.
RATEAZIONE
Ad eccezione dellacconto di novembre, possibile versare le somme dovute anche a rate mensili. La rateazione non deve necessariamente riguardare tutti gli importi. Ad esempio, possibile rateizzare il primo acconto Irpef e versare in ununica soluzione il saldo, o viceversa. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi, nella misura del 4% annuo, che non devono essere cumulati allimposta, ma versati separatamente. In ogni caso, il pagamento rateale deve essere completato entro il mese di novembre. Nelle istruzioni alla compilazione del modello Unico sono riportati i prospetti con le date di scadenza delle varie rate e gli importi dovuti per interessi.
COME SI PAGA
Per il pagamento delle imposte tutti i contribuenti devono utilizzare il modello di versamento F24. I contribuenti titolari di partita Iva sono obbligati a effettuare i versamenti in via telematica tramite i servizi dellAgenzia o quelli di home banking delle banche e di Poste italiane.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
in due rate, se limporto dovuto pari o superiore a 257,52 euro 1. la prima, nella misura del 40%, entro il 16 giugno (nel 2012, 18 giugno) o entro il 16 luglio (nel 2012, 18 luglio), con la maggiorazione dello 0,40% 2. la seconda, nella restante misura del 60%, entro il 30 novembre. Per lanno 2012, il Dpcm del 21 novembre 2011 ha disposto il differimento di tre punti percentuale sul versamento della seconda o unica rata di acconto. Pertanto, la misura dellacconto dovuto pari al 96% (invece che 99%). Se il pagamento si effettua in due rate, la prima (da versare entro il 18 giugno) pari al 39,6%, la seconda nella restante misura del 56,4%.
ATTENZIONE Dal 1 gennaio 2011 previsto il divieto di compensazione per i contribuenti nei cui confronti risultano iscrizioni a ruolo (a titolo definitivo) di importo superiore a 1.500 euro. Crediti Iva La compensazione del credito Iva annuale (o infrannuale) per importi superiori a 5.000 euro annui pu essere effettuata solo dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione (o dellistanza) da cui emerge ed esclusivamente attraverso i servizi telematici dellAgenzia delle Entrate. Il limite di 5.000 euro stato introdotto dal decreto legge n. 16/2012 e si applica alle compensazioni effettuate dal 1 aprile 2012. Fino al 31 marzo, infatti, era possibile compensare liberamente il credito Iva (senza presentazione di dichiarazione o istanza) fino al limite di 10.000 euro annui. Inoltre, i crediti annuali Iva di importo superiore a 15.000 euro possono essere utilizzati solo in presenza di visto di conformit apposto nella dichiarazione dai soggetti abilitati.
Esistono due forme di compensazione: utilizzo di crediti per pagare debiti dello stesso tipo dimposta (Irpef, Ires, Iva e Irap), anche riferibili a differenti esercizi (ad esempio, si utilizza il credito Irpef relativo allanno dimposta 2011 per pagare gli acconti dovuti per lanno dimposta 2012) utilizzo di crediti per pagare debiti di qualunque tipo (ad esempio, si utilizza un credito Irpef o Irap per pagare laddizionale regionale, i contributi previdenziali, eccetera). La compensazione si effettua utilizzando il modello F24, in cui occorre indicare, nelle apposite sezioni, sia gli importi a credito utilizzati sia quelli a debito. Limporto del credito compensato non pu risultare superiore al totale dei debiti indicati nelle varie sezioni del modello, in pratica il saldo finale del modello non pu essere mai negativo. In sostanza, si possono compensare gli importi a credito fino ad annullare gli importi a debito: eventuali ulteriori importi a credito potranno essere compensati in occasione dei pagamenti successivi o chiesti a rimborso. ATTENZIONE Chi effettua una compensazione deve sempre presentare il mod. F24, anche quando il saldo pari a zero: il modello F24 che permette a tutti gli Enti di venire a conoscenza dei versamenti e delle compensazioni operate e consente allAgenzia delle Entrate di attribuire le somme spettanti a ciascuno.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
I crediti e i debiti risultanti dalla dichiarazione possono essere compensati: tutti i contribuenti che vantano un credito dimposta derivante dalla dichiarazione possono utilizzarlo per il versamento di importi a debito.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Se i calcoli della dichiarazione rettificativa determinano una maggiore imposta o un minor credito, il contribuente tenuto a versare le somme dovute entro le scadenze previste per il versamento delle imposte. Se i termini sono gi scaduti, possibile ricorrere allistituto del ravvedimento operoso per sanare il tardivo pagamento. Se, al contrario, scaturisce un maggior credito o una minore imposta, il contribuente pu scegliere tra la richiesta di rimborso, il riporto a credito per lanno successivo o lutilizzo in compensazione.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE III
I contribuenti che si accorgono di aver commesso errori e omissioni che non influiscono sullazione di controllo (errori meramente formali), possono comunque regolarizzare la loro posizione mediante dichiarazione integrativa o comunicazione da trasmettere al competente ufficio. A titolo esemplificativo si forniscono alcuni casi frequenti di errori od omissioni ravvedibili. Esempio n. 1 Il contribuente ha dichiarato di avere un figlio fiscalmente a carico al 100% per tutto il 2010, usufruendo di una detrazione dimposta pari a 800 euro. Successivamente alla presentazione della dichiarazione, si accorge che il figlio, nel corso del 2010, ha posseduto un reddito complessivo (al lordo degli oneri deducibili) superiore a 2.840,51 euro e che, pertanto, non poteva considerarsi fiscalmente a carico.
Esempio n. 2 Il contribuente inserisce tra gli oneri deducibili lintero ammontare degli assegni periodici corrisposti al coniuge separato legalmente, a seguito di provvedimento giudiziale. Successivamente alla presentazione della dichiarazione, viene a conoscenza della circostanza che, se il provvedimento del giudice non distingue la quota riservata al mantenimento dei figli, lassegno si considera destinato al coniuge per met del suo ammontare e non per lintero. Si tratta di errori rilevabili in sede di controllo formale della dichiarazione, per i quali la misura della sanzione pari al 30% della maggiore imposta o del minor credito. Nei casi descritti, la spontanea regolarizzazione dellerrore o dellomissione commessa nella dichiarazione avviene presentando una dichiarazione integrativa da ravvedimento e pagando, oltre il tributo dovuto, la sanzione ridotta al 3,75% (pari a 1/8 del 30%), e gli interessi calcolati al tasso legale annuo con maturazione giorno per giorno. Esempio n. 3 Il contribuente, nel corso dellanno, ha intrattenuto pi rapporti di lavoro presso diversi datori di lavoro. Nella dichiarazione dei redditi omette di riportare i dati relativi a uno dei rapporti, determinando un reddito complessivo (e conseguentemente unimposta) inferiore a quello effettivamente prodotto. Si tratta di errore che determina lapplicazione della sanzione per infedele dichiarazione, tra il 100 e il 200% della maggiore imposta o del minor credito.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
In questo caso, la spontanea regolarizzazione della violazione comporta, oltre alla presentazione di una dichiarazione integrativa da ravvedimento, il pagamento della sanzione ridotta al 12,5% (pari a 1/8 della sanzione minima del 100%), oltre al pagamento del tributo dovuto e dei relativi interessi.
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PARTE III
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COME CAMBIA LA RITENUTA O LIMPOSTA SOSTITUTIVA SUI REDDITI FINANZIARI DAL 1 GENNAIO 2012
fondi immobiliari polizze vita (escluso la parte investita in titoli di Stato) pronti contro termine obbligazioni private con scadenza oltre i 18 mesi partecipazioni non qualificate Etf (Exchange traded fund) fondi comuni e Sicav (escluso la parte investita in titoli di Stato)
titoli di Stato (italiani ed esteri) buoni fruttiferi postali piani di risparmio appositamente istituiti
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE IV
conti correnti conti deposito libretti di risparmio certificati di deposito obbligazioni private con scadenza fino a 18 mesi
LA MISURA DELLIMPOSTA
Limposta, dovuta proporzionalmente alla quota e al periodo di detenzione dellattivit finanziaria, stabilita nella seguente misura: 1 per mille annuo, per il 2011 e il 2012 1,5 per mille annuo, a decorrere dal 2013.
LA BASE IMPONIBILE
Il valore delle attivit finanziarie costituito dal valore di mercato, rilevato al termine di ciascun anno solare nel luogo in cui le stesse sono detenute. Per determinare tale valore possibile anche utilizzare la documentazione dellintermediario estero di riferimento per le singole attivit e, in mancanza, si tiene conto del valore nominale o di rimborso. Per evitare doppia imposizione, riconosciuto un credito dimposta, da dedurre dallimposta dovuta, pari allammontare delleventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui sono detenute le attivit finanziarie. Il credito spetta fino a concorrenza dellimposta dovuta. Per quanto riguarda versamenti, liquidazione, accertamento e riscossione, sanzioni, rimborsi e contenzioso in materia di tassazione delle attivit finanziarie allestero, si applica la normativa prevista per lIrpef (le disposizioni di attuazione saranno comunque emanate con provvedimenti del Direttore dellAgenzia delle Entrate). CONTI CORRENTI E LIBRETTI DI RISPARMIO ALLESTERO Per i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti in Paesi dellUnione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, il decreto legge n. 16/2012 ha stabilito limposta di bollo nella misura fissa di 34,20 euro (come previsto per i conti detenuti in Italia).
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Limposta non dovuta per le comunicazioni relative a fondi pensione e fondi sanitari. Il bollo dovuto anche sulle comunicazioni relative ai buoni postali fruttiferi che hanno valore di rimborso superiore a 5.000 euro. Limposta non pu essere inferiore a 34,20 euro e, solo per lanno 2012, superiore a 1.200 euro (dal 2013 non prevista una misura massima) b) gli estratti conto inviati dalle banche e quelli di conto corrente postale, nonch i rendiconti dei libretti di risparmio, anche postali, sono soggetti a unimposta fissa pari a 34,20 euro, se il cliente una persona fisica (limposta non dovuta se il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti non supera complessivamente i 5.000 euro) 100 euro, se il cliente soggetto diverso da persona fisica
ATTENZIONE Le comunicazioni relative ai prodotti finanziari, compresi i buoni postali fruttiferi, gli estratti conto e i rendiconti si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dellanno, anche quando non c un obbligo di invio o di redazione. Se nel corso dellanno sono inviati periodicamente, limposta di bollo dovuta rapportata al periodo rendicontato. Limposta comunque dovuta una volta lanno o alla chiusura del rapporto
Con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze saranno stabilite le modalit di attuazione delle nuove disposizioni.
per il 2012 Comunicazioni relative a prodotti finanziari, compresi i depositi bancari e postali dal 2013
1,5 per mille (con un minimo di 34,20 euro) 34,20 euro (non dovuta se la giacenza media annua non superiore, complessivamente, a 5.000 euro)
persone fisiche Estratti conto, rendiconti dei libretti di risparmio (anche postali) altri soggetti
100 euro
Sono esenti i buoni postali fruttiferi con un valore di rimborso complessivamente non superiore a 5.000 euro
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE IV
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Non si applica, invece, ai soggetti non residenti e non aventi stabili organizzazioni in Italia, sempre che il possesso delle unit da diporto non sia attribuibile a soggetti residenti in Italia, nonch alle unit bene strumentale di aziende di locazione e noleggio.
La tassa ridotta al 50% per le unit con scafo di lunghezza fino a 12 metri utilizzate esclusivamente dai proprietari residenti, come propri ordinari mezzi di locomozione, nei comuni delle isole minori e in quelli delle isole della laguna di Venezia, nonch per le unit a vela con motore ausiliario, il cui rapporto fra superficie velica e potenza del motore (espresso in Kw) non sia inferiore a 0.5. ridotta, inoltre: del 15% dopo 5 anni dalla data di costruzione dellunit da diporto del 30% dopo 10 anni dalla data di costruzione del 45% dopo 15 anni.
Tali periodi decorrono dal 1 gennaio dellanno successivo a quello di costruzione. Il versamento non va effettuato per: le unit di propriet o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici le unit obbligatorie di salvataggio i battelli di servizio, purch questi rechino lindicazione dellunit da diporto al cui servizio sono posti le unit da diporto possedute e utilizzate da enti e associazioni di volontariato esclusivamente ai fini di assistenza sanitaria e pronto soccorso le nuove unit da diporto con targa prova che sono nella disponibilit del cantiere costruttore, del manutentore o del distributore, nonch quelle usate che sono state ritirate dai cantieri o dai distributori con mandato di vendita e in attesa di perfezionamento dellatto le unit che siano rinvenienti da contratti di locazione finanziaria risolti per inadempienza dell'utilizzatore. La vigilanza sul corretto assolvimento degli obblighi connessi al pagamento della tassa compete alle Capitanerie di porto, alle forze preposte alla tutela della sicurezza e alla vigilanza in mare, alle altre forze di pubblica sicurezza o agli altri organi di polizia giudiziaria e tributaria.
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PARTE IV
In caso di violazione, sar emesso processo verbale di constatazione che verr trasmesso alla Direzione provinciale dellAgenzia delle Entrate competente per territorio, in relazione al luogo di commissione della stessa. Per lomesso, il ritardato o il parziale versamento della tassa, prevista lapplicazione di una sanzione amministrativa tributaria dal 200 al 300% dellimporto non versato.
Limposta dovuta anche per quelli non immatricolati nel registro aeronautico nazionale, se sostano nel territorio nazionale oltre quarantotto ore. Secondo il codice della navigazione per aeromobile si intende qualsiasi macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose. Sono esentati dal pagamento dellimposta: gli aeromobili di Stato e quelli equiparati gli aeromobili di propriet o in esercenza dei licenziatari dei servizi di linea e non di linea, nonch del lavoro aereo, di cui al codice della navigazione (parte seconda, libro I, titolo VI, capi I, II e III) gli aeromobili di propriet o in esercenza delle Organizzazioni Registrate (OR), delle scuole di addestramento FTO (Flight Training Organisation) e dei Centri di Addestramento per le Abilitazioni (TRTO Type Rating Training Organisation) gli aeromobili di propriet o in esercenza dellAero Club dItalia, degli Aero Club locali e dellAssociazione nazionale paracadutisti dItalia gli aeromobili immatricolati a nome dei costruttori e in attesa di vendita gli aeromobili esclusivamente destinati allelisoccorso o allaviosoccorso.
LA MISURA DELLIMPOSTA
AEROMOBILI fino a 1.000 kg fino a 2.000 kg fino a 4.000 kg velivoli con peso massimo al decollo fino a 6.000 kg fino a 8.000 kg fino a 10.000 kg oltre a 10.000 kg IMPOSTA euro 1,50 al kg euro 2,45 al kg euro 4,25 al kg euro 5,75 al kg euro 6,65 al kg euro 7,10 al kg euro 7,55 al kg
limposta dovuta pari al doppio di quella stabilita per i velivoli di corrispondente peso euro 450
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Limposta dovuta al momento della richiesta di rilascio o di rinnovo del certificato di revisione dellaeronavigabilit e versata con riferimento allintero periodo di validit di tale certificato. Se il certificato ha validit inferiore a un anno, limposta dovuta nella misura di un dodicesimo dellimporto annuale, moltiplicato per i mesi di validit del certificato. Per gli aeromobili con certificato di revisione dellaeronavigabilit in corso di validit alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201/2011 (6 dicembre), limposta doveva essere versata entro 90 giorni da tale data, rapportandola al numero dei mesi compresi tra la data di entrata in vigore del decreto e la scadenza del certificato. Entro lo stesso termine occorreva pagare limposta per gli aeromobili il cui rilascio o rinnovo del certificato di revisione dellaeronavigabilit avvenuto nel periodo compreso tra il 6 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012.
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PARTE IV
PARTE V
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ATTENZIONE La comunicazione non va trasmessa, per le operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi Iva, quando il pagamento, anche se superiore al limite individuato, effettuato con carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari gi obbligati alla comunicazione allAnagrafe tributaria dei rapporti e delle operazioni con la clientela. Infatti, i dati relativi a queste transazioni sono comunque comunicati dagli stessi operatori finanziari che hanno emesso le carte con le quali avvenuto il pagamento dei corrispettivi. Sussiste lobbligo dellinvio, invece, se la carta di credito, di debito o prepagata stata emessa da un operatore finanziario non residente e senza stabile organizzazione in Italia.
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PARTE V
ATTENZIONE Lomessa presentazione della comunicazione o la trasmissione della stessa con dati incompleti o non veritieri prevede lapplicazione di una sanzione amministrativa da un minimo di 258 a un massimo di 2.065 euro.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Questa nuova disciplina si applica con riferimento alle dichiarazioni relative allannualit 2011 e a quelle successive, e a condizione che: il contribuente abbia regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore, indicando fedelmente tutti i dati previsti sulla base dei dati comunicati, la posizione del contribuente risulti coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore o degli studi di settore applicabili.
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PARTE V
Per il periodo dimposta 2011, il decreto legge n. 16/2012 ha posticipato al 30 aprile 2012 il termine entro il quale possibile pubblicare eventuali integrazioni agli studi di settore.
>> LE SANZIONI
fissata al massimo importo consentito (2.065 euro) la sanzione prevista dal comma 1 dellarticolo 8 del decreto legislativo n. 471/1997, quando il contribuente omette la presentazione del modello dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore e sempre che non provveda anche a seguito di specifico invito da parte dellAgenzia delle Entrate. In relazione alle sanzioni applicabili in fase di accertamento, in caso di omessa compilazione dei modelli da studi di settore, previsto un aumento del 50% della misura della sanzione minima e massima applicabile nelle ipotesi di rettifica delle dichiarazioni dei redditi, Iva e Irap a seguito di accertamento effettuato sulla base delle risultanze degli studi di settore. Tale maggiorazione si applica solo se il contribuente non provvede alla preventiva presentazione del modello, anche a seguito di specifico invito da parte dellAgenzia delle Entrate formulato sulla base dei dati esposti dallo stesso contribuente nella relativa dichiarazione annuale, e se il maggior reddito dimpresa ovvero di arte o professione, la maggiore imposta accertata o la minore imposta detraibile o rimborsabile ai fini Iva, ovvero il maggior imponibile accertato ai fini Irap, a seguito della corretta applicazione degli studi di settore, superiore al 10% di quello dichiarato.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. ALTRE DISPOSIZIONI
3. ALTRE DISPOSIZIONI
>> LIMITI ALLUSO DEL DENARO CONTANTE
Per adeguare le disposizioni adottate in ambito comunitario, circa la prevenzione dellutilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, il decreto legge n. 201/2011 ha abbassato la soglia massima per lutilizzo del denaro contante e dei titoli al portatore, riducendola 999,99 euro. Per lutilizzo del contante stata prevista una moratoria per le violazioni commesse dal 6 dicembre 2011 al 31 gennaio 2012. stato invece fissato al 31 marzo 2012 il termine entro il quale i libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a 1.000 euro devono essere estinti o il loro saldo deve essere ridotto entro tale importo.
Questa deroga, introdotta dallart. 3 del decreto legge n. 16/2012, ammessa se chi cede il bene o presta il servizio effettua i seguenti adempimenti: 1. al momento delloperazione acquisisce fotocopia del passaporto dellacquirente nonch autocertificazione con la quale questultimo attesta di non essere cittadino italiano n di uno dei Paesi dellUnione europea ovvero dello Spazio economico europeo e di non avere la residenza in Italia 2. nel primo giorno feriale successivo alloperazione versa il denaro contante incassato in un conto corrente a lui intestato e consegna alloperatore finanziario fotocopia del documento del cliente e della fattura emessa (o della ricevuta o dello scontrino fiscale).
ATTENZIONE Le imprese del settore del commercio al minuto e le agenzie di viaggio e turismo che intendono aderire alla disciplina, devono inviare una comunicazione preventiva allAgenzia delle Entrate. Il modello, da presentare esclusivamente in via telematica, stato approvato con il provvedimento del Direttore dellAgenzia delle Entrate del 23 marzo 2012.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE V
Il divieto di utilizzo di denaro contante da 1.000 euro in su non opera per gli acquisti di beni e di prestazioni di servizi effettuati presso imprese che operano nel settore del commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo dalle persone fisiche non residenti in Italia e con cittadinanza diversa da quella italiana o di uno dei Paesi dellUnione europea o dello Spazio economico europeo.
3. ALTRE DISPOSIZIONI
Con provvedimento del Direttore dellAgenzia delle Entrate, previa consultazione delle associazioni di categoria degli operatori finanziari e del Garante per la protezione dei dati personali, saranno stabilite le modalit di invio della comunicazione.
stata introdotta, a partire dal 2012, una maggiorazione del 10,5% dellIres dovuta dalle societ non operative le cosiddette societ di comodo per le quali, quindi, la nuova aliquota Ires sar pari al 38%. Inoltre, saranno considerate non operative anche le societ in perdita per tre periodi dimposta consecutivi, nonch quelle che, nellarco del triennio, dichiarino per due periodi dimposta una perdita e per uno un reddito inferiore a quello minimo.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
4. IL NUOVO REDDITOMETRO
4. IL NUOVO REDDITOMETRO
Con il decreto legge n. 78/2010 (articolo 22) stato modificato parzialmente larticolo 38 del Dpr 600/1973 che disciplina, oltre allaccertamento sintetico di tipo analitico, laccertamento sintetico di tipo induttivo (il cosiddetto redditometro).
QUANDO AMMESSO
NUOVI INDICI
dal reddito complessivo determinato sinteticamente sar possibile dedurre gli oneRICONOSCIMENTO DEGLI ri di cui allart. 10 del Dpr n. 917/1986 (contributi previdenziali, erogazioni liberali, ONERI DEDUCIBILI E DELLE eccetera). DETRAZIONI DIMPOSTA La maggior imposta lorda accertata sar diminuita delle detrazioni previste dalla legge (per familiari a carico, per tipologia di reddito, spese mediche, eccetera).
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE V
4. IL NUOVO REDDITOMETRO
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DELLE IMPOSTE
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ATTENZIONE Chi utilizza il modello 730 pu ottenere il rimborso direttamente dal datore di lavoro o dallente pensionistico, con la busta paga o la rata di pensione. Se, per qualunque motivo, il rimborso non effettuato, si pu presentare istanza di rimborso allufficio dellAgenzia delle Entrate del luogo in cui si risiede. In tal caso, occorre allegare alla richiesta la certificazione con la quale il datore di lavoro, o lente pensionistico, attesta di non aver eseguito il conguaglio e di non aver quindi rimborsato le imposte.
TERMINE DI DECADENZA
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PARTE VI
Listanza di rimborso va presentata, in carta semplice, allufficio dellAgenzia delle Entrate territorialmente competente (per esempio quello competente per la residenza del contribuente o quello presso il quale stato registrato latto o la successione) e deve contenere i motivi in base ai quali si ritiene di aver diritto al rimborso. Ad essa devono essere allegate le distinte dei versamenti eseguiti e le certificazioni delle ritenute subite. La domanda di rimborso pu essere accolta o respinta. In questultimo caso, il contribuente pu presentare ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento di rigetto. Se lufficio non risponde, la domanda di rimborso deve ritenersi respinta (per i rimborsi previsto listituto del silenzio-rifiuto). Trascorsi almeno novanta giorni dalla presentazione della domanda, linteressato pu ricorrere alla Commissione tributaria entro il termine di prescrizione (ordinariamente decennale).
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PARTE VI
ATTENZIONE LAgenzia delle Entrate, Poste Italiane S.p.A. e i loro funzionari non usano altri metodi per recepire le coordinate bancarie o postali oltre a quelli precedentemente indicati. Non previsto, infatti, richiedere i dati del conto corrente in luoghi diversi dalle sedi dellAgenzia delle Entrate n con posta elettronica, telefono o fax. Ogni tentativo di ricevere notizie con metodi che appaiono singolari o, comunque, diversi da quelli sopra descritti, va segnalato immediatamente agli uffici dellAgenzia delle Entrate o agli organi di polizia.
dellufficio postale deve presentare un documento didentit. Se si presenta in qualit di delegato, insieme alla delega deve presentare il documento didentit del delegante per importi da 1.549,38 a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, il rimborso viene eseguito con lemissione di un vaglia della Banca dItalia per importi superiori a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, o per i rimborsi di soli interessi (di qualsiasi importo), le somme sono erogate unicamente con accredito su conto corrente bancario o postale; pertanto, se il contribuente non fornisce le coordinate del proprio conto, lAgenzia delle Entrate non pu erogare il rimborso.
Si possono avere notizie sui rimborsi di imposte risultanti dalle dichiarazioni attraverso i seguenti canali: via internet, attraverso il servizio Cassetto fiscale. Chi possiede il codice Pin pu consultare i dati dei rimborsi gi predisposti per il pagamento direttamente dal proprio Cassetto fiscale, disponibile sul sito dei servizi telematici dellAgenzia per telefono, al numero 848.800.444 presso gli uffici dellAgenzia.
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Per i pagamenti riscuotibili presso le Poste, intestati a persone che non hanno la capacit di agire (per esempio, i minori), che sono decedute o che hanno dato mandato ad altri (procura), il pagamento sar effettuato a favore dei soggetti che le rappresentano o che ad esse succedono. 145
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PARTE VI
Tali soggetti devono presentare allufficio dellAgenzia delle Entrate competente unapposita richiesta, in carta semplice o tramite modello disponibile presso gli stessi uffici, per essere autorizzati alla riscossione del rimborso alle Poste. Alla richiesta vanno allegati i provvedimenti che legittimano la successione, la sostituzione o la rappresentanza (nel caso di deceduto, la successione; nel caso di minore o interdetto, il provvedimento del giudice tutelare; in caso di fallimento, il provvedimento del giudice fallimentare; in caso di rappresentanza, la procura). I documenti gi in possesso dellAgenzia delle Entrate possono essere semplicemente citati in unautocertificazione, quelli non in possesso dellAgenzia vanno presentati in originale o copia autenticata e non possono essere autocertificati. In ogni caso, meglio presentarsi allufficio dellAgenzia delle Entrate con il documento originale e con una sua copia, in modo che il funzionario dellAgenzia possa autenticare la copia da trattenere e restituire loriginale. Per i rimborsi intestati a persone decedute occorre presentare anche unautocertificazione attestante il proprio status di erede. Inoltre, se vi sono pi eredi e si vuol far riscuotere il rimborso a uno solo di essi, in nome e per conto degli altri, occorre che questultimo si presenti allufficio munito delle deleghe alla riscossione sottoscritte da tutti gli altri coeredi e di una copia dei documenti di riconoscimento. Lufficio, dopo aver riscontrato lidoneit dellattestazione e lassolvimento di eventuali obblighi, rilascer lautorizzazione al pagamento della somma (nel caso di pi eredi a uno solo di essi) presso qualsiasi ufficio postale. I rimborsi restano in giacenza presso gli uffici postali non oltre i sei mesi indicati nella comunicazione originariamente pervenuta per posta.
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Nel caso in cui si convinti che lAgenzia delle Entrate abbia commesso un errore, e questo non venga sanato in autotutela, possibile presentare ricorso. Pu anche accadere che il credito del contribuente sia maggiore di quello atteso. Il sistema dei controlli automatici, infatti, non corregge solo gli errori commessi dal contribuente a suo vantaggio, ma anche quelli a suo danno. Anche in questi casi opportuno controllare attentamente la comunicazione con la quale lAgenzia delle Entrate rende noti gli esiti del controllo automatizzato. Laumento del credito potrebbe essere dipeso da uninformazione errata che, a sua volta, potrebbe aver indotto in errore i programmi informatici che provvedono al controllo delle dichiarazioni. Dopo aver ricevuto una comunicazione che evidenzia un maggior credito, necessario contattare il numero verde 848.800.444 o un qualsiasi ufficio dellAgenzia delle Entrate per una verifica della correttezza del controllo o per far rimuovere eventuali errori. Il maggior rimborso pu essere erogato solo a seguito di tale procedura.
La banca o Poste Italiane, quindi, restituiranno allerario limporto che non hanno potuto accreditare al beneficiario. LAgenzia delle Entrate emetter una seconda volta il rimborso, dopo aver apportato le correzioni necessarie. Se anche questultimo accredito non andasse a buon fine, il contribuente dovr necessariamente presentare apposita istanza di rimborso, comunicando le corrette coordinate del proprio conto corrente, allufficio dellAgenzia delle Entrate competente, che provveder alla nuova emissione.
I DATI ANAGRAFICI RIPORTATI SUL MODULO DI RIMBORSO NON COINCIDONO CON QUELLI DEL TITOLARE DEL RIMBORSO
Se nel modulo di rimborso da riscuotere presso gli uffici postali sono indicati dati anagrafici errati, tali da non permettere la riscossione del credito, il contribuente, per ottenere il pagamento, deve recarsi presso il competente ufficio dellAgenzia delle Entrate. Il funzionario dellufficio, dopo identificazione e controllo del codice fiscale del contribuente e della spettanza del rimborso, rilascer un modello di rettifica del modulo con i dati anagrafici corretti. Con questo, il contribuente potr riscuotere presso gli uffici postali. Qualora, invece, il contribuente/intestatario del mandato di riscossione si renda conto di non essere titolare del rimborso, potr recarsi presso gli uffici dellAgenzia facendo presente la mera coincidenza di nome e cognome (omonimia) e la mancata corrispondenza tra intestatario ed effettiva spettanza del rimborso. Pu accadere che laddetto dellufficio postale rilevi inesattezze che non riguardano i dati anagrafici ma altri elementi del modulo di riscossione (per esempio, lammontare degli interessi, il numero che identifica il modulo, eccetera). In questi casi, linesattezza potrebbe essere imputabile a momentanei disguidi di carattere informatico. Generalmente, sufficiente rivolgersi a un altro ufficio postale o tornare allo stesso ufficio, ma qualche giorno dopo, seppur entro il termine indicato.
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PARTE VI
In caso di conto corrente chiuso o di coordinate bancarie o postali comunicate o acquisite in modo errato, laccredito della somma non va a buon fine.
sottoscriver un modulo, in carta libera, al quale dovr essere allegata la stampa dellinterrogazione del sistema informativo dellAnagrafe Tributaria, contenente i dati del rimborso, debitamente firmata e timbrata. Tale ultimo documento costituisce parte integrante dellattestazione e ha valore di autorizzazione alla riscossione del rimborso presso qualsiasi ufficio postale.
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Controllo automatico
Controllo formale
alle dichiarazioni selezionate a livello centrale in base a criteri fondati sullanalisi del rischio
Unanaloga attivit di controllo viene eseguita sui versamenti delle imposte che il contribuente effettua direttamente, senza cio la necessit di compilare una dichiarazione (come accade, per esempio, per limposta di registro, limposta di bollo, le tasse automobilistiche). ATTENZIONE Prima della presentazione della dichiarazione annuale (sia quella dei sostituti dimposta sia le dichiarazioni dei redditi e Iva), se vi pericolo per la riscossione, lufficio pu controllare la tempestiva effettuazione dei pagamenti dei tributi dovuti a saldo e in acconto, e iscrivere a ruolo a titolo definitivo le imposte non versate con le relative sanzioni e gli interessi.
il contribuente deve essere informato e invitato eventualmente a fornire chiarimenti o a produrre documenti. In pratica, prima di far recapitare al contribuente la cartella di pagamento, quando dallattivit di controllo emerge una maggiore imposta rispetto a quella indicata nella dichiarazione, il contribuente riceve una comunicazione nella quale sono riportate le maggiori somme dovute con le relative sanzioni e gli interessi.
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PARTE VII
Prima delliscrizione a ruolo dei tributi derivanti dalla liquidazione delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dai controlli sui versamenti dai controlli formali,
Al contribuente data lopportunit di versare una sanzione ridotta, se regolarizza la propria posizione entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. Pu anche essere inviata una comunicazione senza richiesta di pagamento, come ad esempio in caso di riconoscimento di riporto di perdite diverso da quello indicato dal contribuente. Oltre a quelli automatico e formale, lAmministrazione finanziaria effettua anche il controllo di merito, unulteriore attivit finalizzata a contrastare levasione totale o parziale di base imponibile. A tal fine, lAgenzia delle Entrate pianifica annualmente i controlli sostanziali sulle imposte sul reddito, sullIva, sullIrap, sulle altre imposte indirette. In via generale, i controlli sostanziali sono realizzati mediante accessi, ispezioni o verifiche presso i contribuenti, mediante questionari, o con la convocazione del contribuente presso lufficio, per acquisire ulteriori elementi istruttori o per instaurare il contraddittorio in caso di accertamento con adesione. Sulla base degli elementi istruttori acquisiti, la pretesa erariale (maggiore base imponibile e maggiore imposta) portata formalmente a conoscenza del contribuente con lavviso di accertamento.
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Il contribuente pu essere invitato dallufficio a esibire o trasmettere la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati e a fornire chiarimenti, qualora emergano difformit tra i dati in possesso dellAgenzia delle Entrate e quanto esposto in dichiarazione. Se la documentazione prodotta non risulta idonea a comprovare la correttezza dei dati dichiarati, o nelle ipotesi di mancata risposta al predetto invito, il contribuente riceve una comunicazione degli esiti del controllo formale contenente la richiesta delle somme dovute. Il controllo formale consente di: escludere in tutto o in parte lo scomputo delle ritenute dacconto escludere in tutto o in parte le detrazioni dimposta e le deduzioni dal reddito non spettanti in base ai documenti richiesti ai contribuenti o ai dati in possesso dellAgenzia delle Entrate determinare i crediti dimposta spettanti in base ai dati risultanti dalle dichiarazioni e ai documenti richiesti ai contribuenti liquidare la maggiore imposta e i maggiori contributi dovuti sullammontare complessivo dei redditi risultanti da pi dichiarazioni o certificazioni relative allo stesso anno e allo stesso contribuente correggere gli errori materiali e di calcolo commessi nelle dichiarazioni dei sostituti dimposta. 3) La liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata loperazione con la quale lAgenzia determina limposta dovuta su determinati redditi assoggettati a un regime di favore e per i quali sono state gi versate delle somme a titolo dacconto (per esempio, il trattamento di fine rapporto e le indennit equipollenti, gli arretrati di lavoro dipendente o di pensione, eccetera). Sulla base dei redditi dichiarati dal contribuente nel quadro RM del modello Unico o nel quadro D del modello 730, o di quelli riportati dal sostituto dimposta nel modello 770, viene calcolata definitivamente la somma dovuta o il rimborso spettante. Se emergono somme da versare, inviata direttamente al contribuente, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, una comunicazione contenente la richiesta di pagamento (senza sanzioni e interessi). Queste comunicazioni si distinguono da quelle relative al controllo delle dichiarazioni, alle quali possono eventualmente aggiungersi. Pu accadere, pertanto, che il contribuente abbia prima ricevuto la comunicazione di regolarit (o di irregolarit) relativa alla dichiarazione, e che, successivamente, ne riceva unaltra relativa a somme ancora dovute su redditi soggetti a tassazione separata.
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PARTE VII
ATTENZIONE Le comunicazioni, sia degli esiti del controllo automatico sia del controllo formale, non sono veri e propri atti impositivi, anzi, la loro funzione rendere noti i risultati dei controlli e consentire al contribuente di regolarizzare la propria posizione, usufruendo della riduzione delle sanzioni ed evitando liscrizione a ruolo e lemissione della cartella. Pertanto, non sono impugnabili autonomamente dinanzi alle Commissioni tributarie.
2)
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Nel modello va inoltre riportato il numero di codice dellatto, limporto a debito e lanno di riferimento (i dati sono indicati nel modello di pagamento precompilato allegato alla comunicazione). Per i titolari di partita Iva che vogliono avvalersi della facolt di compensare con eventuali crediti le somme da pagare, invece obbligatorio effettuare il versamento in via telematica.
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PARTE VII
TIPO DI COMUNICAZIONE
TERMINE
SANZIONE
PAGAMENTO
Invito per errori formali entro 30 giorni (non incidenti dal ricevimento sul pagamento del tributo) dellinvito Comunicazione relativa agli esiti del controllo automatico entro 30 giorni dal ricevimento dellunica o ultima comunicazione
Nessuna
Nessuno
Se si utilizza il modello F24 precompilato allegato alla comunicazione, tutti i contribuenti possono effettuare il versamento presso banca, posta o agente della riscossione. Se non si utilizza il mod. F24 precompilato: i titolari di partita Iva devono effettuare il versamento solo in via telematica i non titolari di partita Iva possono utilizzare anche il modello F24 cartaceo presso banca, posta o agente della riscossione.
Nessuna
Le nuove disposizioni si applicano anche alle rateazioni in corso al 28 dicembre 2011 (data di entrata in vigore della legge n. 214/2011). Il mancato pagamento della prima rata entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, o anche di una sola delle rate diverse dalla prima entro il termine di pagamento della rata successiva, fa perdere 156
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il beneficio della rateazione e limporto dovuto (per imposte, interessi e sanzioni in misura piena), meno quanto gi versato, iscritto a ruolo. Il pagamento tardivo di una rata diversa dalla prima entro il termine di pagamento della rata successiva comporta liscrizione a ruolo a titolo definitivo della sanzione (pari al 30% dellimporto della rata versata in ritardo) e degli interessi legali (dal 1 gennaio 2012 pari al 2,5% annuo). Tuttavia, se il contribuente si avvale del ravvedimento operoso entro il termine di pagamento della rata successiva, liscrizione a ruolo non viene eseguita. Con la risoluzione n. 132/E del 29 dicembre 2011, lAgenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo da utilizzare per il versamento delle sanzioni e degli interessi dovuti per il ravvedimento.
Le presenti disposizioni si applicano anche alle somme da versare a seguito del ricevimento di una comunicazione riguardante lesito dellattivit di liquidazione effettuata sui redditi soggetti a tassazione separata, ai sensi dellarticolo 36-bis del Dpr 600/73. ATTENZIONE Il decreto legge n. 16 del 2 marzo 2012 ha cancellato la disposizione che prevedeva limpossibilit di poter usufruire della dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, e notificate con la cartella, nel caso in cui il contribuente era in precedenza decaduto dal beneficio della rateizzazione delle somme richieste con un avviso di irregolarit. Pertanto, quando si riceve una cartella di pagamento, sempre possibile chiedere allAgente della riscossione, per momentanea difficolt economica, la rateazione (anche a rata crescente) del debito.
NO
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NO per le rateazioni in corso al 28 dicembre 2011 e successive (in precedenza era richiesta se limporto delle rate successive alla prima era superiore a 50.000 euro)
Per potenziare le attivit di riscossione, lart. 29 del decreto legge n. 78/2010 ha introdotto nuove regole per lincasso delle somme contenute negli avvisi di accertamento emessi dal 1 ottobre 2011. Gli avvisi di accertamento interessati dalle nuove disposizioni sono quelli emessi dallAgenzia delle Entrate, ai fini delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, dellIrap, dellIva, delle ritenute e delle imposte sostitutive, relativamente ai periodi dimposta in corso alla data del 31 dicembre 2007 e successivi.
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PARTE VII
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2. LE SANZIONI
2. LE SANZIONI
>> LE SANZIONI TRIBUTARIE
PRINCIPI E REGOLE DI APPLICAZIONE
Per la violazione di un adempimento fiscale prevista lapplicazione di una sanzione tributaria consistente, generalmente, nel pagamento di una somma di denaro (c.d. sanzione pecuniaria). A questa possono aggiungersi, in determinati casi, sanzioni accessorie come, per esempio: la sospensione della licenza o dellautorizzazione allesercizio dellattivit commerciale, per un periodo da tre giorni a un mese (o da un mese a sei mesi, quando i corrispettivi oggetto della contestazione eccedono 50.000 euro), nel caso in cui siano state contestate, anche unitariamente, nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dellobbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale, compiute in giorni diversi la sospensione delliscrizione allalbo o allordine dei professionisti che violano lobbligo di emissione del documento che certifica i compensi riscossi (introdotta dal recente decreto legge n. 138/2011 e di cui si dir pi avanti). Le regole in base alle quali si applicano le sanzioni possono essere riassunte nei seguenti punti: 1) le sanzioni hanno carattere personale e riguardano solo chi ha commesso linfrazione (principio di personalit); le sanzioni, quindi, non si trasmettono agli eredi 2) la somma irrogata a titolo di sanzione non produce in nessun caso interessi 3) nessuno pu essere assoggettato a sanzioni se non in forza di una legge entrata in vigore prima della commissione della violazione (principio di irretroattivit) 4) le leggi intervenute dopo il fatto si applicano se pi favorevoli al contribuente (principio del favor rei), a condizione che il provvedimento di irrogazione non sia divenuto definitivo. Perci, se il fatto commesso non pi qualificato come illecito da una norma successiva, le sanzioni non saranno pi applicabili, a meno che non siano gi divenute definitive. In questo caso, se rimane un debito residuo (cio, la sanzione gi stata pagata in parte), questo si estingue, ma quanto versato non sar restituito. Se la nuova norma punisce il fatto con una sanzione pi mite, si applica questultima, sempre che il provvedimento di irrogazione non sia divenuto definitivo 5) non pu essere assoggettato a sanzione chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva la capacit di intendere e di volere in base ai criteri indicati nel codice penale (principio di imputabilit) n coscienza e volont della propria condotta (dolo o colpa) 6) se lautore della violazione ha agito nellinteresse di una societ o ente con personalit giuridica, questultimo soggetto responsabile del pagamento della sanzione. Ad esempio, in caso di violazione commessa dallamministratore, in base al principio della riferibilit esclusiva alla persona giuridica responsabile la societ, nei cui confronti verr emessa la sanzione 7) le sanzioni non si applicano nei casi di obiettiva incertezza sulla portata delle disposizioni quando la violazione deriva da equivocit dei modelli o delle richieste di informazioni dellAmministrazione finanziaria quando le violazioni derivano da ignoranza della legge tributaria non evitabile 8) non sono punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio allesercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dellimposta e sul versamento dei tributi 9) non punibile il fatto commesso per causa di forza maggiore 10) in caso di concorso di pi violazioni o di violazioni continuate, anche in tempi diversi, si applica ununica sanzione. In particolare, se le violazioni riguardano un solo periodo dimposta, la sanzione determinata applicando quella prevista per la violazione pi grave, aumentata da un quarto
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PARTE VII
2. LE SANZIONI
al doppio. Se la violazione rileva rispetto a pi tributi, la sanzione base viene preventivamente aumentata di un quinto. Se, invece, violazioni della stessa natura vengono commesse in pi periodi dimposta, si applica la sanzione prevista per la violazione pi grave aumentata dalla met al triplo. In ogni caso, la sanzione concretamente irrogata non pu essere superiore a quella risultante dal cumulo delle sanzioni previste per le singole violazioni commesse 11) le sanzioni sono ridotte anche in caso di ravvedimento spontaneo (c.d. ravvedimento operoso), di accettazione della sanzione o di rinuncia a impugnazioni e ricorsi (in acquiescenza, accertamento con adesione e conciliazione), secondo le specifiche normative 12) le sanzioni devono essere sempre adeguate alleffettivo danno subito dallerario e allentit soggettiva e oggettiva delle violazioni, in modo da assicurare uniformit di disciplina per violazioni analoghe. Se circostanze eccezionali rendono manifesta la sproporzione tra lentit del tributo cui la violazione si riferisce e la sanzione, questa pu essere ridotta fino alla met del minimo.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE SANZIONI
Lirrogazione immediata In deroga al procedimento sopra descritto, le sanzioni collegate al tributo cui si riferiscono sono irrogate, senza contestazione preventiva, con atto contestuale allavviso di accertamento o di rettifica, motivato a pena di nullit. Anche in questo caso, il contribuente (o lobbligato in solido) pu definire il provvedimento, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, pagando un terzo della sanzione irrogata. La definizione pu riferirsi esclusivamente alle sanzioni senza acquiescenza rispetto al tributo (che, invece, comporta, oltre alla riduzione delle sanzioni, la rinuncia allimpugnazione e la definitivit del provvedimento di accertamento). Possono essere irrogate mediante iscrizione a ruolo, senza previa contestazione, le sanzioni per omesso o ritardato pagamento dei tributi, anche se risultanti da controlli automatizzati o formali delle dichiarazioni presentate dai contribuenti. Per queste sanzioni, non ammessa la definizione agevolata.
MATERIA
Versamenti diretti
VIOLAZIONE
Omessi o ritardati versamenti diretti (saldo, acconto, periodici) Omessa dichiarazione
SANZIONE
30% dellimposta dovuta la sanzione ridotta a 1/15 per ciascun giorno di ritardo, se il versamento effettuato entro 15 giorni dal 120% al 240% delle imposte dovute con un minimo di 258 euro da 258 euro a 1.032 euro, se non sono dovute imposte la sanzione raddoppiabile per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili in presenza di redditi prodotti allestero, le relative sanzioni sono aumentate di un terzo dal 100% al 200% della maggiore imposta o della differenza di credito (la sanzione si applica anche se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni o deduzioni) in presenza di redditi prodotti allestero, le relative sanzioni sono aumentate di un terzo la sanzione elevata del 10% in caso di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore e per lindicazione di cause di esclusione o di inapplicabilit degli studi di settore non sussistenti, a condizione che il maggior reddito accertato - a seguito della corretta applicazione degli studi di settore - superi il 10% del reddito dichiarato la sanzione elevata del 50% quando non viene presentato il modello dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore (anche a seguito di specifico invito da parte dellAgenzia delle Entrate), sempre che il maggior reddito accertato a seguito della corretta applicazione degli studi di settore superi il 10% di quello dichiarato
Dichiarazione infedele
Mancata ottemperanza da 258 euro a 2.065 euro a richieste di uffici finanziari o Guardia di finanza IVA Omessa presentazione di- dal 120% al 240% del tributo dovuto per il periodo dimposta o per le operazioni che chiarazione annuale dovevano essere indicate in dichiarazione, con un minimo di 258 euro da 258 euro a 2.065 euro, se il soggetto effettua solo operazioni per le quali non dovuta imposta
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PARTE VII
2. LE SANZIONI
MATERIA
IVA
VIOLAZIONE
Infedele dichiarazione
SANZIONE
dal 100% al 200% della differenza quando nella dichiarazione presentata risulta unimposta inferiore a quella dovuta o uneccedenza detraibile o rimborsabile superiore a quella spettante la sanzione elevata del 10% in caso di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore e per lindicazione di cause di esclusione o di inapplicabilit degli studi di settore non sussistenti, a condizione che la maggiore imposta accertata o la minore imposta detraibile o rimborsabile - a seguito della corretta applicazione degli studi di settore - superi il 10% di quella dichiarata la sanzione elevata del 50% quando non viene presentato il modello dei dati rilevanti ai fini dellapplicazione degli studi di settore (anche a seguito di specifico invito da parte dellAgenzia delle Entrate), sempre che la maggiore imposta accertata o la minore imposta detraibile o rimborsabile - a seguito della corretta applicazione degli studi di settore superi il 10% di quella dichiarata dal 100% al 200% dellimposta relativa al corrispettivo non fatturato o allimponibile non registrato (con un minimo di 516 euro) dal 5% al 10% del corrispettivo non fatturato o non registrato (con un minimo di 516 euro) da 258 euro a 2.065 euro
Omessa fatturazione e registrazione operazioni imponibili Omessa fatturazione e registrazione operazioni non imponibili o esenti Omessa o infedele Comunicazione annuale dati Iva
Mancata emissione 100% dellimposta corrispondente allimporto non documentato e, comunque, non (o emissione per importi inferiore a 516 euro inferiori) di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto Omessa o infedele dichiara- dal 100% al 200% dellimposta zione dintento prevista la responsabilit solidale tra cedente e cessionario per limposta evasa Omessa o incompleta dichiarazione di inizio, variazione o cessazione di attivit da 516 euro a 2.065 euro, in caso di omessa presentazione delle dichiarazioni o di presentazione delle stesse con dati incompleti o inesatti che non consentono di individuare il contribuente o il luogo di esercizio dellattivit o di conservazione di libri, scritture e documenti la sanzione ridotta a 1/5 del minimo se si regolarizza la dichiarazione presentata entro 30 giorni dallinvito dellufficio dal 100% al 200% della somma non spettante, quando, in difformit della dichiarazione, si chiede un rimborso non dovuto o in misura eccedente il dovuto
Omessa tenuta o conserva- da 1.032 euro a 7.746 euro zione della contabilit Le sanzioni sono raddoppiate se dalle irregolarit emergono evasioni dei tributi diretti e dellIva complessivamente superiori, nellesercizio, a 51.645,69 euro Omessa richiesta di registrazione Insufficiente dichiarazione di valore dal 120% al 240% dellimposta dovuta dal 100% al 200% della maggiore imposta
Occultazione di corrispetti- dal 200% al 400% della differenza dimposta (detratta leventuale sanzione per invo sufficiente dichiarazione di valore) Imposte ipotecarie e catastali Imposta di bollo Omessa richiesta di trascrizione o di annotazioni obbligatorie Omesso o insufficiente pagamento dal 100% al 200% dellimposta ovvero, se soggetta a imposta fissa, da 103 a 2.065 euro dal 100% al 500% dellimposta o della maggiore imposta
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
2. LE SANZIONI
MATERIA
Obblighi sostituti dimposta
VIOLAZIONE
SANZIONE
Omessa presentazione del- dal 120% al 240% delle ritenute non versate con un minimo di 258 euro, oltre a 51 la dichiarazione euro per ogni percipiente non indicato (se le somme dovute e non dichiarate sono state integralmente versate, la sanzione da 258 a 2.065 euro, oltre 51 euro per ogni percipiente non indicato) Dichiarazione infedele dal 100% al 200% dellimporto delle ritenute non versate riferibili alla differenza, con un minimo di 258 euro, se compensi, interessi e altre somme dichiarate sono inferiori a quelle accertate, oltre a 51 euro per ogni percipiente non indicato dal 100% al 200% del credito inesistente il 200% del credito inesistente se gli importi compensati superano 50.000 euro per anno solare La sanzione si applica a tutti i crediti per imposte e contributi che possono essere utilizzati in compensazione per eseguire i versamenti. Il termine di scadenza per laccertamento della violazione fissato al 31 dicembre dellottavo anno successivo a quello di utilizzo del credito. Per i crediti spettanti ma utilizzati oltre limporto massimo previsto (516.456,90 euro), si applica la sanzione relativa allomesso versamento (30%). La stessa misura ordinaria prevista anche per le indebite compensazioni riscontrate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni. dal 5% al 25% degli importi non dichiarati, quando lammontare complessivo superiore, nel periodo dimposta, a 10.000 euro, con confisca di beni di corrispondente valore dal 10% al 50% degli importi non dichiarati, con confisca di beni di corrispondente valore dal 10% al 50% degli importi non dichiarati
Monitoraggio fiscale
Omessa compilazione sezione I - Modulo RW Omessa compilazione sezione II - Modulo RW Omessa compilazione sezione III - Modulo RW
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PARTE VII
2. LE SANZIONI
Di seguito, i principali reati fiscali e le relative sanzioni, disciplinati dal decreto legislativo n. 74/2000 (normativa in vigore dal 17 settembre 2011).
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2. LE SANZIONI
IPOTESI E NORMA
Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti art. 2, commi 1 e2
NOTE
La dichiarazione fraudolenta si distingue da quella infedele per la sua insidiosit, cos definita per la sussistenza dellartefazione di un impianto documentale. A seconda, poi, del tipo di artificio si distinguono le ipotesi di cui allart. 2 da quelle di cui allart. 3. Per lart. 2, la frode si considera commessa con la presentazione della dichiarazione annuale, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, quando tali fatture o documenti sono registrati nelle scritture contabili obbligatorie o sono detenuti a fine di prova nei confronti dellAmministrazione finanziaria. Gli atti suddetti non sono comunque punibili a titolo di tentativo (art. 6). In deroga allart. 110 Codice penale, non punibile a titolo di concorso nel reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8) chi se ne avvale e chi concorre con chi se ne avvale (art. 9, comma 1, lett. b). N punibile a titolo di concorso nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2) chi li emette e chi concorre con chi li emette (art. 9, comma 1, lett. a).
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PARTE VII
Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni A differenza dellart. 2, pu commettere questo reato solo chi tenuto alle scritture contabili. Il reato a formazione progressiva: prima occorre violare gli obblighi contabili (e come nellart. 2, la condotta per configurare la fraudolenza della dichiarazione deve essere insidiosa, nel senso di costituire reale impedimento allaccertamento della realt contabile), poi presentare la dichiarazione annuale sulla base della contabilit artefatta. Accertata linsidiosit, gli artifici puniti sono tutti quelli non previsti dallart. 2. Ma qui sono previste due soglie di punibilit. Si commette reato quando, con mezzi fraudolenti, e al fine di evadere le imposte sui redditi o lIva, si indicano in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte, elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi e nello stesso tempo: limposta evasa superiore a 30.000 euro (con riferimento a ciascuna delle singole imposte) lammontare complessivo degli elementi attivi sottratti allimposizione, anche mediante lindicazione di elementi passivi fittizi, superiore al 5% dellammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o comunque superiore a un milione di euro. Al di sotto della soglia di punibilit, la fattispecie costituisce illecito amministrativo, punibile con la sanzione prevista dal D.Lgs. 471/1997 per le dichiarazioni infedeli.
II fatto si considera commesso con mezzi fraudolenti quando lindicazione non veritiera si fonda su una falsa rappresentazione nelle scritture contabili obbligatorie e avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei a ostacolarne laccertamento (comma 1). Gli atti suddetti non sono comunque punibili a titolo di tentativo (art. 6). Non danno luogo a fatti punibili: le rilevazioni nelle scritture contabili e nel bilancio eseguite in violazione dei criteri di determinazione dellesercizio di competenza, ma sulla base di metodi costanti di impostazione contabile (art. 7, comma 1) le rilevazioni e le valutazioni estimative rispetto alle quali i criteri concretamente applicati sono stati comunque indicati in bilancio (art. 7, comma 1) in ogni caso, le valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura inferiore al 10% da quelle ritenute corrette. Degli importi compresi in tale percentuale non si tiene conto nella verifica del superamento delle soglie di punibilit (art. 7, comma 2).
2. LE SANZIONI
IPOTESI E NORMA
Dichiarazione infedele art. 4
NOTE
Il delitto non punibile a titolo di tentativo (art. 6). Non rilevano penalmente: le rilevazioni nelle scritture contabili e in bilancio eseguite in violazione dei criteri di determinazione dellesercizio di competenza, ma sulla base di metodi costanti di impostazione contabile, nonch le rilevazioni e le valutazioni estimative i cui criteri concretamente applicati sono comunque indicati in bilancio (art. 7, comma 1) le valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono meno del 10% da quelle corrette (art. 7, comma 2). Degli importi compresi in tale percentuale non si tiene conto nella verifica del superamento delle soglie di punibilit.
Reclusione da 1 a 3 anni Chi, al fine di evadere le imposte sui redditi o lIva (dolo specifico), non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte, e limposta evasa superiore a 30.000 euro, con riferimento a ciascuna delle singole imposte. Al di sotto dei 30.000 euro, vi comunque illecito amministrativo punibile ai sensi del D.Lgs. 471/97 per dichiarazione omessa.
Non si considera omessa, ai fini della configurazione del delitto, la dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza e quella non sottoscritta o redatta su uno stampato non conforme al modello prescritto.
Reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni Lemissione o il rilascio di pi fatture o documenti per Chiunque, al fine di consentire a terzi (dolo specifico) operazioni inesistenti nel corso del medesimo periodo levasione dellimposta sui redditi o dellIva, emette o rila- dimposta si considera come un solo reato (comma 2). scia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. In deroga allart. 110 del Codice penale, non punibiLa condotta dolosa immediatamente reato, a prescinde- le a titolo di concorso nel reato di emissione di fatture re dallutilizzazione o meno da parte del soggetto riceven- o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8) chi te dei documenti falsi. Infatti, il reato si consuma allatto se ne avvale e chi concorre con chi se ne avvale (art. dellemissione o del rilascio del primo documento falso. 9, comma 1, lett. b). N punibile a titolo di concorso nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di La prescrizione del reato decorre a partire dallemissione fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. o dal rilascio dellultimo documento falso. 2) chi li emette e chi concorre con chi li emette (art. 9, comma 1, lett. a).
Reclusione da 6 mesi a 5 anni Salvo che il fatto non costituisca pi grave reato, chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o lIva, o di consentire levasione a terzi, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume daffari.
un reato di evento: punibile a titolo di delitto tentato nel caso in cui, nonostante loccultamento o la distruzione, lufficio riesca ugualmente a ricostruire analiticamente il reddito o il volume daffari sulla base di altri elementi. Trattandosi di un reato particolarmente insidioso (nel senso sopra definito), non prevista alcuna soglia di punibilit.
Omesso Reclusione da 6 mesi a 2 anni Il reato si configura se il totale relativo alle ritenute cerversamento di Chiunque non versa ritenute risultanti dalla certificazione tificate e non versate supera i 50.000 euro per perioritenute rilasciata ai sostituiti entro il termine previsto per la di- do dimposta. certificate chiarazione annuale dei sostituti di imposta. art. 10-bis
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2. LE SANZIONI
IPOTESI E NORMA
Omesso versamento di Iva art. 10-ter
NOTE
Reclusione da 6 mesi a 2 anni Il reato si configura se il totale relativo allIva dovuta e Chiunque non versa limposta sul valore aggiunto, dovuta non versata supera i 50.000 euro per periodo dimposulla base della dichiarazione annuale, entro il termine per sta. il versamento dellacconto relativo al periodo dimposta successivo. Se nel corso di uno stesso periodo dimposta sono state effettuate compensazioni con crediti non spettanti o inesistenti per importi inferiori alla soglia, il delitto si perfeziona alla data in cui si procede, nel medesimo periodo dimposta, alla compensazione di un ulteriore importo di crediti non spettanti o inesistenti che, sommato agli importi gi utilizzati in compensazione, superiore a 50.000 euro.
Indebita Reclusione da 6 mesi a 2 anni compensazio- Chiunque non versa le somme dovute utilizzando in comne pensazione crediti non spettanti o inesistenti. art. 10-quater Il reato si configura se il totale relativo ai crediti indebitamente compensati supera i 50.000 euro per periodo dimposta.
Reclusione da 6 mesi a 4 anni un reato di pericolo: sufficiente la semplice idoneiChiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui t della condotta simulata o fraudolenta a rendere inefredditi, Iva o di interessi e sanzioni relativi a dette impo- ficace la procedura di riscossione coattiva. ste - di ammontare complessivo superiore a 50.000 euro - aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. Reclusione da 1 anno a 6 anni Se imposte, sanzioni e interessi sono superiori a 200.000 euro.
Reclusione da 6 mesi a 4 anni un reato di pericolo: sufficiente la semplice idoneiChiunque, al fine di ottenere per s o per altri un paga- t della condotta simulata o fraudolenta a rendere inefmento parziale dei tributi e relativi accessori, indica nella ficace la procedura di riscossione coattiva. documentazione presentata ai fini della procedura di transazione fiscale elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superiore a 50.000 euro. Reclusione da 1 anno a 6 anni Se lammontare complessivo degli elementi passivi fittizi superiore a 200.000 euro.
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PARTE VII
IL RUOLO
Le somme che risultano dovute a seguito dei controlli, di qualsiasi tipo, e degli accertamenti effettuati dallAmministrazione finanziaria vengono iscritte a ruolo. Il ruolo non altro che un elenco, formato dallente impositore, contenente i debitori e le somme da essi dovute. Il decreto legge n. 16/2012 ha aumentato limporto minimo previsto dal Dpr 129/1999 (16,53 euro) per procedere alliscrizione a ruolo. Dal 1 luglio 2012 non si proceder pi allaccertamento, alliscrizione a ruolo e alla riscossione dei crediti relativi ai tributi erariali, regionali e locali, quando la somma dovuta, comprensiva di sanzioni e interessi, non superiore, per ciascun credito e con riferimento a un singolo periodo dimposta, a 30 euro. Questa disposizione non si applica se il credito deriva da ripetuta violazione degli obblighi di versamento relativi a un medesimo tributo.
Il
ruolo viene trasmesso agli Agenti della riscossione che provvedono alle seguenti operazioni: predisposizione e notifica delle cartelle riscossione delle somme e riversamento nelle casse dello Stato e degli altri enti impositori avvio dellesecuzione forzata, in caso di mancato pagamento.
ATTENZIONE Non pi prevista iscrizione a ruolo ed emissione della cartella di pagamento per le somme contenute negli avvisi di accertamento emessi - ai fini delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, dellIrap, dellIva, delle ritenute e delle imposte sostitutive - dallAgenzia delle Entrate a partire dal 1 ottobre 2011, relativamente ai periodi dimposta in corso alla data del 31 dicembre 2007 e successivi (i cosiddetti accertamenti esecutivi, di cui si detto nel primo capitolo).
LA CARTELLA
Gli Agenti della riscossione attivano le procedure per il recupero del credito inviando ai contribuenti, come primo atto, la cartella di pagamento. La notifica delle cartelle effettuata dal personale dellAgente della riscossione o da altri soggetti abilitati dallo stesso Agente. Pu essere eseguita anche per raccomandata con avviso di ricevimento. Le cartelle di pagamento contengono: la descrizione degli addebiti
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
le istruzioni sulle modalit di pagamento linvito a pagare entro 60 giorni le somme descritte le indicazioni per leventuale proposizione del ricorso il nome del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di emissione e di notificazione della cartella.
In caso di mancato pagamento delle cartelle entro 60 giorni dalla data di notifica, sulle somme iscritte a ruolo sono dovuti gli interessi di mora per ogni giorno di ritardo, nonch lintero compenso dovuto allAgente della riscossione (calcolato sul capitale e sugli interessi di mora) e tutte le eventuali ulteriori spese derivanti dal mancato (o intempestivo) pagamento della cartella. Trascorso questo termine, lAgente della riscossione pu avviare azioni cautelari e conservative e le procedure per la riscossione coattiva su tutti i beni del creditore e dei suoi coobbligati (come, per esempio, il fermo amministrativo di beni mobili registrati e il pignoramento dei beni).
ATTENZIONE Il debitore risponde delladempimento delle sue obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri (art. 2740 del codice civile).
ATTENZIONE ALLENTE IMPOSITORE Non tutte le cartelle di pagamento riguardano tributi erariali di competenza dellAgenzia delle Entrate. Anzi, molte contengono inviti a pagare somme risultanti da contravvenzioni stradali, sanzioni amministrative di vario tipo, tasse comunali, contributi per iscrizione ad albi, eccetera. Il contribuente deve quindi fare attenzione a rivolgersi, per ottenere informazioni e avanzare eventuali contestazioni, allente effettivamente responsabile delladdebito indicato nella cartella. Gli Agenti della riscossione non forniscono informazioni nel merito della cartella, in quanto non conoscono i motivi per cui stata addebitata la somma richiesta. Se il tributo dovuto dellAgenzia delle Entrate, ci si pu rivolgere a qualsiasi ufficio dellAgenzia e al Centro di assistenza multicanale (telefonando al n. 848.800.444). AllAgente della riscossione il contribuente si pu rivolgere per avere informazioni riguardanti la situazione dei pagamenti e la notifica delle cartelle.
Effettuato laccesso allestratto conto, possibile prendere visione della propria posizione debitoria dal 2000 a oggi. Per informazioni relative a documenti anteriori allanno 2000 e per ogni ulteriore informazione necessario rivolgersi direttamente allAgente della riscossione di competenza.
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PARTE VII
Estratto Conto Equitalia fornisce ai cittadini il servizio on line Estratto conto, grazie al quale si pu conoscere la propria situazione debitoria senza dover andare allo sportello dellAgente della riscossione. Per laccesso al servizio, necessario disporre delle credenziali fornite dallAgenzia delle Entrate per utilizzare il Cassetto fiscale (www.agenziaentrate.gov.it) o delle credenziali rilasciate dallInps per utilizzare i servizi sul sito www.inps.it.
Sospensione della riscossione da parte di Equitalia I contribuenti che ricevono una cartella di pagamento per tributi gi pagati o per i quali esiste un provvedimento di sgravio o sospensione, possono interrompere le procedure di riscossione presentando semplicemente unautodichiarazione. In base alla direttiva n. 10 del 6 maggio 2010 (disponibile sul sito www.gruppoequitalia.it, insieme con il fac-simile del modello di autodichiarazione), nei casi in cui il contribuente sia in grado di produrre un provvedimento di sgravio o di sospensione emesso dallente creditore, una sospensione giudiziale, una sentenza della magistratura, o anche un pagamento effettuato in data precedente alla formazione del ruolo, Equitalia sospender immediatamente la riscossione. Nei dieci giorni successivi, lAgente chieder conferma del diritto del contribuente allente creditore, al quale trasmette i documenti consegnati con lautodichiarazione. In caso di silenzio degli enti, le azioni restano comunque sospese.
cartella di pagamento relativa alle somme dovute a seguito dei controlli automatici delle dichiarazioni (artt. 36-bis del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del Dpr n. 633/1972)
31 dicembre del terzo anno (*) successivo a quello di presentazione della dichiarazione (o a quello di scadenza del versamento dellunica o ultima rata, se il termine di versamento delle somme scade oltre il 31 dicembre dellanno in cui la dichiarazione presentata)
cartella di pagamento relativa alle somme che risultano dovute a seguito del controllo formale delle dichiarazioni (art. 36-ter del Dpr n. 600/1973)
cartella di pagamento relativa alle somme dovute in base agli accertamenti degli uffici
31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui laccertamento divenuto definitivo
cartella di pagamento per atti di recupero emessi a seguito dellutilizzo in compensazione di crediti inesistenti (art. 27, comma 20, del D.L. 185/2008)
31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui latto divenuto definitivo
(*) o del quarto anno, in caso di liquidazione delle imposte sulle indennit di fine rapporto e sulle prestazioni in forma di capitale.
ATTENZIONE Per il recupero delle somme erroneamente rimborsate (maggiorate degli interessi), invece, la relativa cartella di pagamento notificata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui stato disposto il rimborso non spettante o, se il termine risulta pi ampio, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui stata presentata la dichiarazione.
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PARTE VII
Le rate mensili scadono nel giorno di ciascun mese indicato nellatto di accoglimento dellistanza di dilazione. possibile chiedere la dilazione di pagamento per nuove somme iscritte a ruolo anche quando si hanno gi rateazioni in corso. In caso di comprovato peggioramento della situazione di difficolt, la dilazione concessa pu essere prorogata una sola volta, per un ulteriore periodo, e fino a 72 mesi, a condizione che non sia intervenuta decadenza. Il debitore pu chiedere che il piano di rateazione preveda, in luogo della rata costante, rate variabili di importo crescente per ciascun anno.
Prima dellentrata in vigore del decreto legge n. 16/2012, il mancato pagamento della prima rata o di due rate successive, anche non consecutive, comportava la decadenza automatica dal beneficio della rateazione, con la conseguente iscrizione a ruolo dellintero importo ancora dovuto. Dal 2 marzo 2012, la perdita del beneficio si ha solo quando non si effettua il pagamento di due rate consecutive.
Per le modalit operative di calcolo delle rate e di presentazione delle istanze, si rimanda a quanto chiarito con le direttive emanate dalla societ Equitalia, disponibili sul sito www.gruppoequitalia.it. Oltre a tutte le istruzioni, sul sito disponile anche un simulatore di calcolo, che consente di conoscere, a seconda dellentit del debito, il numero massimo di rate che lAgente della riscossione pu concedere e il loro importo.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
IL FERMO AMMINISTRATIVO
comunemente denominato ganasce fiscali e consiste in una misura cautelare attivata dallAgente della riscossione attraverso liscrizione del fermo del bene mobile registrato (per esempio, unautomo-
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PARTE VII
bile) nel Pubblico registro automobilistico. A seguito delladozione di questa misura, il mezzo non pu circolare. Dal 13 luglio 2011, per la cancellazione del fermo amministrativo su beni mobili registrati, il debitore non pi tenuto a pagare le relative spese n allAgente della riscossione n al Pubblico registro automobilistico n ai gestori degli altri Pubblici registri.
LISCRIZIONE DI IPOTECA
Lipoteca una misura cautelare che garantisce il credito, attribuendo allente creditore il diritto di essere soddisfatto con preferenza nel caso di espropriazione. Lipoteca pu riguardare beni del debitore o del coobbligato (ipoteca legale) o di un terzo (ipoteca volontaria). Si costituisce mediante iscrizione nei registri immobiliari.
Dal 13 luglio 2011, prima di iscrivere ipoteca, Equitalia tenuta a notificare al proprietario dellimmobile una comunicazione preventiva contenente lavvertimento che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro 30 giorni, si proceder alliscrizione dipoteca. Il preavviso deve essere notificato esclusivamente al proprietario dellimmobile e non a persone diverse, anche se le stesse vantano sullimmobile diritti di altra natura (per esempio, lusufrutto). Fino al 1 marzo 2012, non si poteva iscrivere ipoteca quando limporto complessivo del debito era inferiore a: 20.000 euro, se il debito iscritto a ruolo era stato contestato in giudizio o erano ancora aperti i termini per la contestazione, e limmobile costituiva per il debitore (e proprietario) la sua abitazione principale 8.000 euro, negli altri casi. Dal 2 marzo 2012 (data di entrata in vigore del decreto legge n. 16/2012) lAgente della riscossione pu iscrivere la garanzia ipotecaria solo se limporto complessivo del credito per cui si procede non inferiore, complessivamente, a 20.000 euro. Questi stessi importi valgono anche per il procedimento di espropriazione immobiliare.
IL PIGNORAMENTO
Esistono diverse forme di pignoramento: Pignoramento mobiliare LAgente della riscossione pu pignorare beni mobili di propriet del debitore, disponibili presso labitazione o nei locali dove il debitore svolge lattivit professionale, commerciale o artigianale. I beni mobili, in caso di mancato pagamento, sono in seguito messi allasta. Pignoramento immobiliare Successivamente alliscrizione dipoteca, se il contribuente continua a non pagare il debito, lAgente della riscossione pu procedere al pignoramento immobiliare, ossia latto esecutivo con cui ha inizio la procedura di vendita allasta dellimmobile. Pignoramento dei crediti che il contribuente debitore vanta verso terzi LAgente della riscossione pu richiedere al terzo di pagare le somme di cui il contribuente debitore entro i limiti dellimporto dovuto.
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Il decreto legge n. 16/2012 ha modificato il limite di pignorabilit delle somme dovute a titolo di stipendio, salario o di altre indennit relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento. Queste somme possono essere pignorate dallAgente della riscossione fino alle seguenti misure: 1/10 per importi fino a 2.000 euro 1/7 per importi da 2.000 a 5.000 euro 1/5 per importi oltre i 5.000 euro.
deve essere sempre preceduta da preavviso non ammessa per debiti inferiori a 20.000 euro
nessuna spesa a carico del debitore per cancellare il fermo (come era invece richiesto prima del 13 luglio 2011)
interessi di mora
si determinano facendo riferimento solo al debito tributario (al netto di sanzioni e interessi)
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PARTE VII
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PERIODO
dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2009 dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2010 dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011 dal 1 gennaio 2012
TASSO
3% 1% 1,5% 2,5%
NORMA DI RIFERIMENTO
D.M. 12 dicembre 2007 D.M. 5 dicembre 2009 D.M. 7 dicembre 2010 D.M. 12 dicembre 2011
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PARTE VIII
ATTENZIONE
I contribuenti Iva trimestrali, tenuti a maggiorare lIva da versare dell1%, devono calcolare gli interessi e la sanzione ridotta tenendo conto dellimposta comprensiva di tale maggiorazione.
Quando si parla di violazioni formali bisogna distinguere tra le due seguenti fattispecie: violazioni formali, che non hanno conseguenze sostanziali e cio non incidono sulla determinazione della base imponibile, dellimposta e sul versamento del tributo violazioni meramente formali, che, oltre a non avere risvolti sostanziali, non arrecano nemmeno pregiudizio allesercizio delle azioni di controllo da parte dellAmministrazione finanziaria. Mentre le prime sono punibili, le seconde non sono sanzionabili ( lufficio a valutare caso per caso se la violazione formale o meramente formale). I contribuenti che si accorgono di aver commesso degli errori o delle omissioni, sia di tipo formale che meramente formale, anche se ininfluenti sullattivit di controllo, possono regolarizzare la propria posizione mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, riferita al periodo dimposta interessato, da redigere su modello conforme a quello approvato (reperibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it). La regolarizzazione deve comunque essere effettuata prima dellinizio dellattivit di controllo o verifica. Per le violazioni formali che siano di ostacolo allattivit di accertamento dellufficio, la regolarizzazione, da effettuarsi nei termini e con le modalit previste dalla legge, comporta il pagamento della sanzione, anche se in misura ridotta. Sono cos sanabili le infrazioni relative al contenuto della dichiarazione quali, ad esempio: lomessa o errata indicazione di dati rilevanti per lindividuazione del contribuente o del suo rappresentante la compilazione della dichiarazione su modello non conforme a quello approvato dal Direttore dellAgenzia delle Entrate la mancata o errata compilazione di quadri della dichiarazione previsti per indicare dati non rilevanti ai fini della determinazione delle somme dovute.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
errori materiali e di calcolo nella determinazione degli imponibili e delle imposte indicazione in misura superiore a quella spettante di detrazioni dimposta, di oneri deducibili o detraibili, di ritenute dacconto e di crediti dimposta. In questi casi la regolarizzazione comporta il pagamento della sanzione ridotta, in misura pari al 3,75% (1/8 del 30%) della maggiore imposta o della differenza del credito utilizzato del tributo dovuto degli interessi, calcolati al tasso legale annuo con maturazione giorno per giorno
Quando si vogliono regolarizzare, contestualmente, gli errori e le omissioni indicati ai precedenti punti necessario presentare ununica dichiarazione integrativa ed effettuare il pagamento delle somme complessivamente dovute; in questo caso, le misure delle sanzioni ridotte (3,75% e 12,50%) saranno rapportate ai rispettivi maggiori tributi o minori crediti spettanti.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
2. errori e omissioni che configurerebbero la violazione di infedele dichiarazione, quali: omessa o errata indicazione di redditi errata determinazione di redditi esposizione di indebite detrazioni dimposta o di indebite deduzioni dallimponibile. In queste ipotesi, la regolarizzazione spontanea comporta il pagamento della sanzione ridotta al 12,50% (pari a 1/8 della sanzione minima prevista del 100%) della maggiore imposta dovuta o della differenza di credito spettante del tributo dovuto dei relativi interessi, calcolati al tasso legale annuo con maturazione giorno per giorno.
Nei modelli di versamento devono essere indicati gli appositi codici tributo. Non prevista alcuna forma di pagamento rateale. Se il periodo dimposta non coincide con lanno solare, deve essere indicato il primo dei due anni interessati, nella forma AAAA (esempio: 2011). Le sanzioni vanno versate con un apposito codice tributo. Anche gli eventuali interessi da versare vanno indicati nel modello F24 con i codici tributo appositamente istituiti. Tuttavia, quando si tratta di interessi sulle ritenute dovute dai sostituti dimposta, gli stessi vanno versati cumulativamente con il tributo. Lelenco completo dei codici reperibile sul sito internet dellAgenzia delle Entrate.
ATTENZIONE
Per i tributi per i quali ammessa, il contribuente pu effettuare la compensazione delle somme dovute per effetto del ravvedimento con i crediti dimposta vantati. La compensazione non possibile per le imposte che si versano con il modello F23.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Errori formali (che non incidono sulla determinazione della base imponibile, dellimposta, sul pagamento del tributo e che, comunque, non ostacolano lattivit di accertamento) relativi al contenuto della dichiarazione
A. Errori rilevabili in sede di applicazione degli artt. 36-bis e 36-ter del Dpr 600/73, che hanno determinato un minor versamento, diversi da quelli indicati al primo rigo
SI
NESSUNO
Errori e omissioni che incidono sulla determinazione della base imponibile, dellimposta e sul pagamento del tributo
SI
Imposta o minor credito, interessi, sanzione del 3,75% (1/8 della sanzione ordinaria del 30%); la regolarizzazione deve avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa allanno nel corso del quale stata commessa linfrazione che si intende sanare Imposta o minor credito, interessi, sanzione del 12,50%; la regolarizzazione deve avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa allanno nel corso del quale stata commessa linfrazione che si intende sanare Entro 90 giorni con il pagamento di una sanzione di 25 euro, ferma restando lapplicazione delle sanzioni relative alle eventuali violazioni riguardanti il pagamento delle imposte, se non regolarizzate secondo le modalit illustrate al primo rigo
SI
NO Sono considerate valide le dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
NO
LA CONCILIAZIONE GIUDIZIALE per porre fine a un contenzioso aperto e avere uno sconto sulle sanzioni
Con la legge di stabilit 2011 (legge n. 220 del 13 dicembre 2010), stata invece modificata la misura delle sanzioni ridotte dovute in caso di: acquiescenza accertamento con adesione definizione agevolata delle sanzioni adesione agli inviti al contraddittorio e ai processi verbali di constatazione conciliazione giudiziale. Dal 1 febbraio 2011 si applicano le seguenti misure: ISTITUTO
acquiescenza accertamento con adesione definizione agevolata delle sanzioni adesione agli inviti al contraddittorio adesione ai verbali di constatazione conciliazione giudiziale 1/6 40% 1/8 1/3 1/3 1/4
LA VECCHIA MISURA
* La nuova misura della sanzione ridotta si applica con riferimento agli atti definibili emessi dagli uffici dellAgenzia delle Entrate e ai ricorsi presentati a partire dal 1 febbraio 2011
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
>> LACQUIESCENZA
I contribuenti che ricevono avvisi di accertamento fondati su dati e valutazioni difficilmente contrastabili, hanno lopportunit, se rinunciano a presentare ricorso, di ottenere una riduzione delle sanzioni. Laccettazione dellatto, giuridicamente definita acquiescenza, comporta infatti la riduzione a 1/3 delle sanzioni amministrative irrogate, sempre che il contribuente: rinunci a impugnare lavviso di accertamento rinunci a presentare istanza di accertamento con adesione provveda a pagare, entro il termine di proposizione del ricorso (60 giorni dalla notifica dellatto), le somme complessivamente dovute, tenendo conto delle riduzioni. Unulteriore riduzione delle sanzioni prevista se lavviso di accertamento non stato preceduto da invito al contraddittorio o da processo verbale di constatazione. In tal caso, la riduzione aumenta a 1/6.
I VERSAMENTI
Le somme dovute a seguito di acquiescenza si versano, in unica soluzione o in forma rateale, presso banche, poste o agenti della riscossione, utilizzando: il modello F24, per le imposte sui redditi, le relative imposte sostitutive, lIrap, lIva e limposta sugli intrattenimenti (i titolari di partita Iva sono obbligati al modello F24 telematico) il modello F23, per limposta di registro e per gli altri tributi indiretti. Il pagamento rateale prevede 8 rate trimestrali di pari importo oppure, se limporto da pagare supera 51.645,69 euro, 12 rate trimestrali sempre di pari importo. Per le rate successive alla prima sono dovuti gli interessi legali. Non pi previsto, invece, lobbligo di presentare garanzia per il pagamento rateale (anche se le somme dovute sono superiori a 50.000 euro). Entro dieci giorni dal versamento dellintero importo o della prima rata, il contribuente deve far pervenire allufficio la quietanza dellavvenuto pagamento. In caso di mancato pagamento anche di una sola delle rate diverse dalla prima entro il termine di versamento della rata successiva, il totale delle somme residue dovute iscritto a ruolo con i relativi interessi. Sullimporto complessivamente dovuto a titolo di tributo, prevista lapplicazione della sanzione per ritardati e omessi versamenti (art. 13 del decreto legislativo n. 471/1997) in misura doppia (pari, cio, al 60%).
ABBATTE FINO A 1/3 LE SANZIONI PENALI E CANCELLA LE SANZIONI ACCESSORIE EVITA I COSTI E I LUNGHI TEMPI DEL CONTENZIOSO
ATTENZIONE Anche gli atti di contestazione con cui vengono irrogate solo sanzioni possono essere definiti per acquiescenza. Il contribuente ha la possibilit di definire le sanzioni irrogate con il pagamento, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, di 1/3 della sanzione indicata.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
VANTAGGI DELLACQUIESCENZA
Gli accertamenti parziali sono quelli emessi ai sensi degli articoli 41-bis del Dpr n. 600/73 e 54, quarto comma, del Dpr n. 633/72. Si tratta degli accertamenti che gli uffici dellAgenzia delle Entrate possono emettere, per accertare redditi non dichiarati o maggiori redditi imponibili, sulla base dei dati in possesso dellAnagrafe tributaria o di segnalazioni effettuate dalla direzione centrale Accertamento, da una direzione regionale o da un ufficio della stessa Agenzia o di altre Agenzie fiscali, dalla Guardia di finanza, da pubbliche amministrazioni ed enti pubblici.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Sullimporto delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi al saggio legale (2,5% dal 1 gennaio 2012), calcolati dal giorno successivo alla data di notifica dellatto di definizione dellaccertamento parziale. Il mancato pagamento delle somme dovute comporta la loro iscrizione a ruolo a titolo definitivo.
Si applica in materia sia di imposte dirette e Iva sia di altre imposte indirette (registro, successioni e donazioni, eccetera). In pratica, il contribuente che accetta i contenuti di un invito al contraddittorio (o invito a comparire), in cui sono indicati la pretesa fiscale e i motivi che lhanno determinata, ottiene lo stesso regime agevolato, in tema di sanzioni (riduzione a 1/6) e di pagamento rateale (senza prestazione di garanzia), previsto per ladesione ai processi verbali di constatazione (vedi paragrafo precedente).
COME FUNZIONA
La definizione si realizza con lacquisizione dellassenso del contribuente e il pagamento delle somme dovute entro il quindicesimo giorno antecedente la data fissata per la comparizione. La comunicazione con la quale il contribuente informa il competente ufficio di voler aderire deve contenere, in caso di pagamento rateale, lindicazione del numero delle rate prescelte. A essa va allegata la quietanza dellavvenuto pagamento della prima o unica rata. Sul sito internet dellAgenzia delle Entrate disponibile il modello utilizzabile per la definizione. possibile versare le somme dovute in un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo ovvero, se le somme dovute sono superiori a 51.645,69 euro, di 12 rate trimestrali, senza prestazione di alcuna garanzia. Sullimporto delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi al saggio legale (2,5% dal 1 gennaio 2012), calcolati dal giorno successivo a quello del primo versamento e fino alla data di scadenza di ciascuna rata. Se il contribuente non versa le somme successive alla prima rata, lufficio competente le iscrive a ruolo a titolo definitivo. ATTENZIONE Listituto non si applica se il contribuente ha ricevuto in precedenza un processo verbale di constatazione, che consente lemissione di un accertamento parziale, e non lo ha definito.
VANTAGGI DELLACQUIESCENZA
POSSIBILIT DI PAGARE A RATE LE SOMME DOVUTE SENZA OBBLIGO DI PRESTARE GARANZIE
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PARTE VIII
Un altro istituto deflativo del contenzioso la definizione dellaccertamento mediante adesione ai contenuti dellinvito al contraddittorio.
CHI AMMESSO
TUTTI I CONTRIBUENTI persone fisiche, societ di persone, associazioni professionali, societ di capitali, enti, sostituti dimposta LE PRINCIPALI IMPOSTE DIRETTE Irpef e relative addizionali Ires Irap Imposte sostitutive delle imposte sui redditi Iva Imposta sulle successioni e sulle donazioni Imposta di registro Imposte ipotecaria e catastale dopo aver ricevuto un avviso di accertamento dopo un controllo (accesso, ispezione, verifica) eseguito dallufficio o dalla Guardia di finanza
LE IMPOSTE DEFINIBILI
QUANDO SI PROPONE
I VANTAGGI DELLADESIONE
Laccertamento con adesione permette al contribuente di usufruire di una riduzione delle sanzioni amministrative, che saranno dovute nella misura di 1/3 del minimo previsto dalla legge. Inoltre, per i fatti accertati perseguibili anche penalmente, costituisce una circostanza attenuante il perfezionamento delladesione con il pagamento delle somme dovute prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado. Leffetto premiale si concretizza nellabbattimento fino a 1/3 delle sanzioni penali previste e nella non applicazione delle sanzioni accessorie.
IL PROCEDIMENTO
Iniziativa dufficio Lufficio pu invitare il contribuente a tentare una forma di definizione concordata del rapporto tributario prima ancora di procedere alla notifica di un avviso di accertamento. A tal fine, invia al contribuente un invito a comparire in cui sono indicati: i periodi dimposta suscettibili di accertamento il giorno e il luogo dellappuntamento gli elementi rilevanti ai fini dellaccertamento (le maggiori imposte, le sanzioni e gli interessi dovuti per la definizione agevolata, i motivi che hanno dato luogo alla determinazione delle maggiori somme dovute). 188
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Se il contribuente non aderisce allinvito a comparire, non potr in seguito ricorrere a tale istituto per gli stessi elementi e per i periodi dimposta indicati nellinvito. Richiesta del contribuente Il contribuente, nei cui confronti sono stati effettuati accessi, ispezioni o verifiche, pu avviare la procedura, presentando una domanda in carta libera in cui chiede allufficio di formulargli una proposta di accertamento per uneventuale definizione. La domanda pu essere presentata allufficio competente: prima della notifica delleventuale atto di accertamento dopo la notifica di un atto di accertamento non preceduto da invito a comparire, ma solo fino al momento in cui non scadono i termini per proporre leventuale ricorso (60 giorni dalla notifica dellatto). La domanda di adesione, corredata di tutte le informazioni anagrafiche e di ogni possibile recapito anche telefonico, deve essere presentata, prima dellimpugnazione dellavviso di accertamento innanzi alla Commissione tributaria provinciale, allufficio che lo ha emesso mediante consegna diretta o a mezzo posta. Nel caso di invio dellistanza per posta ordinaria, vale la data di arrivo allufficio; vale invece la data di spedizione, se la domanda inviata mediante plico raccomandato senza busta con avviso di ricevimento. Entro 15 giorni dal ricevimento della domanda, lufficio formula al contribuente, anche telefonicamente o telematicamente, linvito a comparire. Perfezionamento delladesione Il raggiungimento o meno dellaccordo avviene in contraddittorio e pu richiedere pi incontri successivi, per la partecipazione ai quali il contribuente pu farsi rappresentare o assistere da un procuratore munito di procura speciale. Se le parti raggiungono un accordo, i contenuti dello stesso vengono riportati in un atto di adesione (prodotto in duplice copia), che va sottoscritto da entrambe le parti. La procedura si perfeziona soltanto con il pagamento delle somme risultanti dallaccordo. Solo cos, infatti, si pu ritenere definito il rapporto tributario. Se non si raggiunge un accordo, il contribuente pu (o potr) presentare ricorso al giudice tributario contro latto gi emesso (o che sar emesso) dallufficio.
Versamento delle somme dovute Il versamento delle somme dovute pu essere effettuato: in unica soluzione, entro i 20 giorni successivi alla redazione dellatto in forma rateale, in un massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo (12 rate trimestrali, se le somme dovute superano 51.645,69 euro), delle quali la prima va pagata entro 20 giorni dalla redazione dellatto.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
ATTENZIONE Dalla data di presentazione della domanda di accertamento con adesione, i termini restano sospesi per un periodo di 90 giorni, sia per un eventuale ricorso sia per il pagamento delle imposte accertate. Anche liscrizione a ruolo a titolo provvisorio delle imposte accertate dallufficio effettuata, ricorrendone i presupposti, dopo la scadenza del termine di sospensione. Al termine di questo arco di tempo, il contribuente, se non ha raggiunto laccordo con lAmministrazione, pu impugnare latto ricevuto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale.
Per le rate successive alla prima, sono dovuti gli interessi legali (2,5% dal 1 gennaio 2012). Non pi previsto, invece, lobbligo di presentare garanzia per il pagamento rateale (anche se le somme dovute sono superiori a 50.000 euro). Entro dieci giorni dal versamento dellintero importo o della prima rata, il contribuente deve far pervenire allufficio la quietanza dellavvenuto pagamento. Lufficio gli rilascia copia dellatto di accertamento con adesione. In caso di mancato pagamento anche di una sola delle rate diverse dalla prima entro il termine di versamento della rata successiva, il totale delle somme residue dovute iscritto a ruolo con i relativi interessi. Sullimporto complessivamente dovuto a titolo di tributo, prevista lapplicazione della sanzione per ritardati e omessi versamenti (art. 13 del decreto legislativo n. 471/1997) in misura doppia (pari, cio, al 60%).
ATTENZIONE Per il versamento delle somme dovute a seguito delladesione, il contribuente pu effettuare la compensazione con eventuali crediti dimposta vantati, sempre che gli importi a debito siano da versare con il modello F24 (la compensazione, infatti, non possibile per le somme che vanno pagate con il modello F23).
ottiene una riduzione (fino a 1/3) delle sanzioni penali e la cancellazione delle sanzioni accessorie
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Valore della controversia Si determina con riferimento a ciascun atto impugnato ed dato dallimporto del tributo contestato, al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate. In caso di atto di irrogazione di sanzioni o di impugnazione delle sole sanzioni, il valore costituito dalla somma di queste.
LE MODALIT OPERATIVE
Il reclamo va presentato, a pena di inammissibilit, entro sessanta giorni dalla data di notifica dellatto che il contribuente intende impugnare e pu contenere una motivata proposta di mediazione, completa della rideterminazione dellammontare della pretesa (in allegato alla circolare n. 9/E del 19 marzo 2012 lAgenzia delle Entrate propone un fac-simile di istanza). Nel caso di rifiuto tacito opposto a una domanda di rimborso, listanza pu essere proposta dopo il novantesimo giorno dalla domanda di rimborso presentata. Se stata presentata istanza di accertamento con adesione, il termine per proporre leventuale richiesta di mediazione sospeso per novanta giorni dalla data di presentazione da parte del contribuente dellistanza di accertamento con adesione. Lufficio dellAgenzia al quale presentare il reclamo, contenente sia il ricorso sia la proposta di mediazione, la Direzione provinciale o la Direzione regionale che ha emanato latto. Per gli atti emessi dai Centri operativi dellAgenzia delle Entrate: se riguarda un atto emesso nello svolgimento delle attivit di controllo e di accertamento indicate nellarticolo 28 del decreto legge n. 78 del 2010 (controlli su contribuenti che, in base allincrocio dei dati provenenti dallInps, risultano aver percepito e non dichiarato redditi di lavoro dipendente ed assimilati), listanza va notificata alla Direzione cui spettano le attribuzioni sul tributo controverso (Direzione provinciale o regionale) per gli altri atti (per esempio per gli atti relativi a rimborsi nei confronti di contribuenti non residenti o ai crediti dimposta previsti dalle leggi speciali), il reclamo va presentato direttamente al Centro operativo. Apposite strutture, diverse e autonome da quelle che curano listruttoria degli atti, esaminano la documentazione presentata e decidono se accogliere o meno il reclamo, o se formulare una controproposta di mediazione. Tali strutture sono gli Uffici legali istituiti presso ciascuna Direzione regionale o provinciale, nonch le analoghe strutture dei Centri operativi, per i procedimenti di competenza di questi ultimi. Trascorsi novanta giorni dal ricevimento dellistanza da parte degli uffici, senza che sia stato notificato laccoglimento del reclamo o senza che sia stata conclusa la mediazione, il reclamo produce gli effetti del ricorso. Il termine per la costituzione in giudizio del contribuente (30 giorni) decorre da questa data. Essa avviene con il deposito presso la Commissione tributaria provinciale del ricorso, contenente listanza, con le stesse modalit previste per il ricorso non preceduto da mediazione tributaria obbligatoria.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
Rispetto agli altri istituti deflativi del contenzioso, tra i quali lautotutela e laccertamento con adesione, il nuovo istituto obbligatorio per gli atti fino a 20.000 euro di valore: la mancata presentazione del reclamo determina, infatti, linammissibilit del ricorso presentato, rilevabile in ogni stato e grado del giudizio, anche dufficio.
Se, invece, lAgenzia delle Entrate respinge il reclamo (o lo accoglie parzialmente), prima che siano trascorsi i novanta giorni, il termine per costituirsi in giudizio decorre dal ricevimento del diniego (o dalla notificazione dellatto di accoglimento parziale).
ATTENZIONE La presentazione del reclamo non comporta la sospensione automatica dellesecuzione dellatto impugnato.
previsto, infine, che in una controversia interessata allistituto del reclamo, la parte soccombente tenuta a pagare, oltre alle spese di giudizio, il 50% delle stesse, a titolo di rimborso degli oneri sostenuti per il procedimento del reclamo e della mediazione.
Eccetto i casi di soccombenza reciproca, la Commissione tributaria pu compensare parzialmente o per intero le spese tra le parti solo se ricorrono giusti motivi (da indicare nella motivazione) che hanno indotto la parte soccombente a disattendere la proposta di mediazione.
ATTENZIONE Listituto del reclamo alternativo alla conciliazione giudiziale. infatti previsto che nelle controversie instaurate a seguito di rigetto dellistanza, o di mancata conclusione della mediazione, non possibile successivamente far ricorso alla conciliazione giudiziale. La mediazione, pertanto, sostituisce la conciliazione, assorbendone la funzione.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
RECLAMO E MEDIAZIONE
ATTI INTERESSATI
Atti emessi dallAgenzia delle Entrate, di valore non superiore a 20.000 euro, notificati dal 1 aprile 2012
ATTI ESCLUSI
cartella di pagamento (si intende solo latto riferibile allattivit dellAgente della riscossione, con esclusione quindi del ruolo a cui si riferisce) avviso di intimazione iscrizione di ipoteca sugli immobili fermo di beni mobili registrati atti relativi alle operazioni catastali atti di recupero degli aiuti di Stato illegittimi
Modalit e termini sono gli stessi previsti per il ricorso tributario Direzione regionale o provinciale, Centri operativi dellAgenzia delle Entrate a seconda di chi emette latto impugnato Riduzione delle sanzioni al 40%
Nella circolare n. 9/2012 modalit operative e chiarimenti dellAgenzia delle Entrate sul tema
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
avviso di accertamento avviso di liquidazione provvedimento che irroga le sanzioni ruolo rifiuto espresso o tacito della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie e interessi o altri accessori non dovuti diniego o revoca di agevolazioni o rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari ogni altro atto emanato dallAgenzia delle Entrate per il quale la legge prevede lautonoma impugnabilit innanzi alle Commissioni tributarie (per esempio, il rifiuto tacito della restituzione di tributi, sanzioni, interessi o altri accessori)
dalle parti (contribuente, ufficio dellAgenzia delle Entrate, ente locale, Agente della riscossione), ciascuna delle quali pu proporre allaltra la conciliazione totale o parziale della controversia. Il tentativo di conciliazione comunque non vincolante. Infatti, se il contribuente nel tentare laccordo non lo raggiunge, pu sempre proseguire con il contenzioso. La conciliazione in udienza pu essere avviata su iniziativa delle parti o dello stesso giudice. In particolare, si pu verificare uno dei seguenti casi: il contribuente o lufficio, con una domanda di discussione in pubblica udienza depositata presso la segreteria della commissione e notificata alla controparte entro i 10 giorni precedenti la trattazione, pu chiedere di conciliare in tutto o in parte la controversia lufficio, dopo la data di fissazione delludienza di trattazione e prima che questa si sia svolta, pu depositare una proposta scritta gi concordata con il ricorrente il giudice tributario, con intervento autonomo, pu invitare le parti a conciliare la controversia. Se si raggiunge laccordo, viene redatto un verbale, in udienza, contenente i termini della conciliazione e la liquidazione delle somme dovute. Quando una delle parti ha proposto la conciliazione e la stessa non ha luogo nel corso della prima udienza, la commissione pu assegnare un termine massimo di 60 giorni, perch le parti formulino una proposta di conciliazione fuori udienza, con preventiva adesione di entrambe. La conciliazione fuori udienza, infatti, viene formalmente avviata dopo che intervenuto laccordo tra lufficio e il contribuente sulle condizioni alle quali si pu chiudere la controversia. In questa ipotesi, lo stesso ufficio, fino alla data di trattazione in camera di consiglio o alla discussione in pubblica udienza, pu depositare presso la segreteria della Commissione una proposta di conciliazione con lindicazione dei contenuti dellaccordo. Se laccordo viene confermato, il Presidente della Commissione dichiara, con decreto, lestinzione del giudizio.
ATTENZIONE Per il versamento di imposte dirette, Irap, imposte sostitutive e Iva dovute per effetto della conciliazione giudiziale, possibile effettuare la compensazione con eventuali crediti dimposta vantati. Non possibile invece compensare le imposte che si versano con il modello F23 (per esempio, imposta di registro).
Il pagamento va fatto: in unica soluzione, entro 20 giorni dalla data di redazione del verbale o da quella di comunicazione del decreto di estinzione del giudizio in forma rateale, in un massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo o, se le somme dovute superano 50.000 euro, in un massimo di 12 rate trimestrali. In caso di pagamento a rate, la prima deve essere versata entro 20 giorni dalla data di redazione del verbale o da quella di comunicazione del decreto di estinzione del giudizio. Sulle rate successive sono dovuti gli interessi legali (2,5% dal 1 gennaio 2012).
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
In caso di mancato pagamento anche di una sola delle rate diverse dalla prima entro il termine di versamento della rata successiva, il competente ufficio dellAgenzia delle Entrate iscrive a ruolo le residue somme dovute assieme alla sanzione per ritardati e omessi versamenti (art. 13 del decreto legislativo n. 471/1997) in misura doppia (pari, cio, al 60%).
La definizione non possibile per le liti concernenti il rifiuto espresso o tacito alla restituzione di tributi e per quelle riguardanti lomesso versamento di tributi (per esempio, i ruoli emessi per imposte e ritenute indicate dai contribuenti e dai sostituti dimposta nelle dichiarazioni presentate, ma non versate). La chiusura agevolata ammessa, invece, per i ruoli emessi a seguito della rettifica delle dichiarazioni in sede di liquidazione e controllo formale.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
le spese di giudizio restano compensate (se non stato diversamente stabilito nel verbale di conciliazione)
Le somme dovute sono rapportate al valore della lite e allesito provvisorio del giudizio emesso alla data di definizione. VALORE DELLA LITE
fino a 2.000 euro
IMPORTO DOVUTO
150 euro, senza tener conto di eventuali pronunce 10% del valore della lite, se nel giudizio risultata soccombente lAgenzia
50% del valore della lite, se nel giudizio risultato soccombente il contribuente 30% del valore della lite, se non ancora intervenuta la pronuncia del giudice
In caso di soccombenza parziale, cio quando con lultima pronuncia la parte non ha ottenuto lintegrale accoglimento delle proprie richieste, occorre applicare entrambe le percentuali del 10 e del 50%. ESEMPIO Supponiamo che una sentenza annulla parzialmente un avviso di accertamento riguardante una maggiore imposta per 5.000 euro, dichiarando la legittimit della pretesa tributaria limitatamente a unimposta di 3.000 euro. In questo caso, per definire la lite necessario versare, entro il 2 aprile 2012, limporto complessivo di 1.700 euro, pari alla somma del: 10% di 2.000 euro (imposta annullata dalla sentenza) = 200 50% di 3.000 euro (imposta confermata dalla sentenza) = 1.500 Nessun versamento occorre effettuare, invece, se le somme versate in pendenza di giudizio sono superiori allimporto dovuto per la chiusura della lite.
>> LAUTOTUTELA
Se lAmministrazione prende atto di aver commesso un errore, pu annullare il proprio operato e correggerlo senza necessit di attendere la decisione di un giudice: questo potere di autocorrezione si chiama autotutela. La competenza a effettuare la correzione , generalmente, dello stesso ufficio che ha emanato latto.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
Un atto illegittimo pu essere annullato dufficio, in via del tutto autonoma, oppure su richiesta del contribuente. Questultimo pu trasmettere allufficio competente una semplice domanda in carta libera, contenente unesposizione sintetica dei fatti e corredata dalla documentazione idonea a dimostrare le tesi sostenute. Nella domanda occorre riportare: latto di cui si chiede lannullamento i motivi che fanno ritenere tale atto illegittimo e, di conseguenza, annullabile in tutto o in parte.
Lannullamento dellatto illegittimo pu essere effettuato anche se: il giudizio ancora pendente latto divenuto ormai definitivo per decorso dei termini per ricorrere il contribuente ha presentato ricorso e questo stato respinto per motivi formali (inammissibilit, improcedibilit, irricevibilit) con sentenza passata in giudicato. Lannullamento comporta, automaticamente, lannullamento degli atti a esso consequenziali (per esempio, il ritiro di un avviso di accertamento infondato implica lannullamento della conseguente iscrizione a ruolo e delle relative cartelle di pagamento) e lobbligo di restituire le somme riscosse sulla base degli atti annullati. ATTENZIONE Poich lautotutela per lAmministrazione una facolt discrezionale, la presentazione di unistanza non sospende i termini per proporre ricorso al giudice tributario. Pertanto, necessario prestare attenzione a non far trascorrere inutilmente tali termini.
LAUTOTUTELA
CHE COS
INIZIATIVA
RICHIESTA DEL CONTRIBUENTE LANNULLAMENTO ANCHE DEGLI ATTI CONSEQUENZIALI A QUELLO CHE SI ANNULLA
COSA COMPORTA
LA RESTITUZIONE DELLE SOMME INDEBITAMENTE RISCOSSE
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
DUFFICIO
I casi pi frequenti di autotutela si hanno quando lillegittimit deriva da: errore di persona evidente errore logico o di calcolo errore sul presupposto dellimposta doppia imposizione mancata considerazione di pagamenti regolarmente eseguiti mancanza di documentazione successivamente presentata (non oltre i termini di decadenza) sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolativi, precedentemente negati errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dallAmministrazione.
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
Se il contribuente ritiene illegittimo o infondato un atto emesso nei suoi confronti (per esempio, un avviso di liquidazione o di accertamento, una cartella di pagamento), pu rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale per chiederne lannullamento totale o parziale. Nel valutare lopportunit di instaurare un contenzioso tributario, occorre comunque ponderare sia tempi che costi. Infatti, la proposizione di un ricorso comporta, nella maggior parte dei casi, costi aggiuntivi rappresentati dallobbligo di farsi assistere da un difensore e dal rischio, per chi perde, di essere condannato al pagamento delle spese.
ATTENZIONE Per gli atti notificati dal 1 aprile 2012 stato introdotto nel processo tributario il nuovo istituto del reclamo (art. 39, comma 9, del decreto legge 98/2011). Lobiettivo trovare un accordo preventivo con il Fisco ed evitare il ricorso al giudice tributario. Listituto del reclamo obbligatorio per le controversie di valore non superiore a 20.000 euro. La mancata presentazione del reclamo determina, infatti, linammissibilit del ricorso presentato, rilevabile in ogni stato e grado del giudizio, anche dufficio. Nella circolare n. 9/E del 19 marzo 2012 le modalit operative e i chiarimenti forniti dallAgenzia delle Entrate sul tema (si veda anche il capitolo 2 Come evitare o risolvere le liti fiscali). Per tutte le liti tributarie, esistono due gradi di giudizio di merito: in primo grado, dinanzi alla Commissione tributaria provinciale territorialmente competente, si pu ricorrere contro gli atti emessi dalle Agenzie delle Entrate, delle Dogane, del Territorio, dagli enti locali e contro le cartelle di pagamento e i provvedimenti emessi dagli Agenti della riscossione in appello, dinanzi alla Commissione tributaria regionale, si pu proporre impugnazione per le sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciali. Contro le sentenze della Commissione tributaria regionale possibile ricorrere alla Corte di cassazione. Dinanzi alla Commissione tributaria centrale, soppressa dalla riforma entrata in vigore il 1 aprile 1996, continuano a essere decisi i giudizi gi proposti a quella data, fino a esaurimento delle liti pendenti. Rientrano nella giurisdizione delle Commissioni tributarie: tutte le controversie relative a tributi di ogni genere e specie, comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali, le sovrimposte e le addizionali, le sanzioni amministrative, gli interessi e ogni altro accessorio le controversie di natura catastale, come quelle concernenti, ad esempio, lintestazione, la delimitazione, lestensione, il classamento dei terreni e lattribuzione della rendita catastale, nonch le controversie attinenti limposta comunale sulla pubblicit e il diritto sulle pubbliche affissioni. Restano escluse dalla giurisdizione tributaria solo le controversie riguardanti gli atti dellesecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella di pagamento e, se previsto, dellavviso che precede lespropriazione forzata. ATTENZIONE Tramite una banca dati, il contribuente ha la possibilit di utilizzare una procedura telematica per verificare lo stato di lavorazione del ricorso presentato, conoscere la data fissata per le udienze e la composizione del collegio giudicante. Laccesso alla banca dati consentito ai cittadini e ai Comuni per i ricorsi in cui sono parte in causa, nonch ai soggetti abilitati (professionisti, associazioni) al servizio telematico Entratel. Per accedere alle informazioni, i cittadini devono essere in possesso degli estremi di identificazione (codice fiscale, password e codice Pin) che consentono labilitazione al servizio telematico Fisconline.
ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
Nel ricorso devono essere indicati: la Commissione tributaria cui diretto il ricorrente e il suo legale rappresentante, la relativa residenza o sede legale o domicilio eventualmente eletto nel territorio dello Stato il codice fiscale e lindirizzo di posta elettronica certificata lufficio dellAgenzia, ente locale o agente della riscossione nei cui confronti il ricorso proposto latto impugnato e loggetto della domanda i motivi. Se manca o assolutamente incerta una di queste indicazioni, a eccezione di quella relativa al codice fiscale e allindirizzo di posta elettronica certificata, il ricorso inammissibile. Allo stesso modo, il ricorso inammissibile se manca la sottoscrizione. Il ricorso deve essere notificato, innanzitutto, allufficio che ha emesso latto contestato: mediante consegna diretta per posta, con plico raccomandato senza busta e con lavviso di ricevimento a mezzo notifica di ufficiale giudiziario.
Entro 30 giorni dal giorno in cui notifica il ricorso, il contribuente deve costituirsi in giudizio, cio deve depositare o trasmettere alla Commissione tributaria loriginale del ricorso notificato o copia del ricorso consegnato o spedito per posta, con fotocopia della ricevuta di deposito o della spedizione per raccomandata. ATTENZIONE Il ricorso non esenta dal versamento, anche se provvisorio e in alcuni casi parziale, delle somme richieste con latto impugnato (ad esempio, per le imposte dirette e per lIva prevista liscrizione a ruolo di un terzo degli importi richiesti). Se il ricorso viene accolto, il tributo corrisposto in eccedenza rispetto a quanto stabilito dalla sentenza della Commissione deve essere rimborsato dufficio, con i relativi interessi, entro 90 giorni dalla notifica della sentenza.
Con il decreto legge n. 138/2011 stato introdotto lobbligo di depositare, allatto della costituzione in giudizio, la nota di iscrizione a ruolo, contenente lindicazione: delle parti del difensore che si costituisce dellatto impugnato della materia del contendere del valore della controversia della data di notifica del ricorso.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
LA NOTA DI ISCRIZIONE
I termini per la proposizione del ricorso sono sospesi nel periodo feriale dal 1 agosto al 15 settembre. La sospensione non si applica per le controversie relative ad atti di recupero degli aiuti di Stato.
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
La nota di iscrizione consente alle Commissioni tributarie di rilasciare a chi si costituisce in giudizio il numero di ruolo assegnato nel registro generale dei ricorsi o nel registro generale degli appelli. I modelli da utilizzare sono pubblicati sul sito internet del dipartimento delle Finanze (www.finanze.it).
IL CONTRIBUTO UNIFICATO
Dal 7 luglio 2011, per i ricorsi principale e incidentale proposti davanti alle Commissioni tributarie provinciali e regionali, dovuto il contributo unificato, in sostituzione dellimposta di bollo. Lestensione dellapplicazione del contributo unificato al processo tributario stata prevista dallart. 37, comma 6, del decreto legge n. 98/2011 (che ha modificato il Dpr 30 maggio 2002, n. 115). Limporto del contributo da versare varia a seconda del valore della lite. A tal fine, le parti hanno lobbligo di dichiarare nelle conclusioni del ricorso il valore della controversia. Per le liti il cui valore non determinabile, il contributo fissato in 120 euro. Per valore della lite si intende limporto del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con latto impugnato. Se la controversia riguarda solo lirrogazione di sanzioni, il valore costituito dalla somma delle stesse. Se nel ricorso manca la dichiarazione del valore della lite, il contributo pari allimporto maggiore (1.500 euro), poich il processo si presume di valore superiore a 200.000 euro. Il pagamento del contributo unificato pu essere effettuato: con il modello F23, utilizzando il codice 941T con bollettino di conto corrente postale intestato alla sezione di tesoreria dello Stato competente per provincia presso le rivendite di generi di monopolio e di valori bollati (es. tabaccai). La ricevuta del versamento va allegata alla copia del ricorso da depositare presso la segreteria della Commissione tributaria. Se il pagamento stato effettuato presso le rivendite di genere di monopolio, occorre apporre il contrassegno nellapposito spazio della nota di iscrizione a ruolo. Il contributo unificato aumentato della met, se nel ricorso il difensore non indica il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o la parte non indica il codice fiscale.
CONTRIBUTO
30 euro 60 euro 120 euro 250 euro 500 euro 1.500 euro
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3. IL RICORSO TRIBUTARIO
Listanza di sospensione decisa entro 180 giorni dalla data di presentazione della stessa. Nei casi di sospensione dellatto impugnato, la trattazione della controversia deve essere fissata non oltre 90 giorni dalla pronuncia. Se la Commissione concede la sospensione, gli effetti permangono fino alla data di pubblicazione della sentenza di primo grado. Se la sospensione riguarda un atto di recupero di aiuti di Stato, gli effetti cessano dopo 60 giorni, salvo conferma da parte della Commissione, su istanza di parte, per altri 60 giorni. La sospensione pu anche essere parziale e subordinata alla prestazione di idonea garanzia mediante cauzione o fideiussione bancaria o assicurativa, nei modi e nei termini che vengono indicati nel provvedimento.
La controversia trattata, di norma, in camera di consiglio (senza la presenza delle parti). Se una delle parti vuole che il ricorso sia discusso in udienza pubblica, deve farne richiesta alla Commissione con istanza da depositare in segreteria e da notificare alle altre parti costituite nei 10 giorni liberi prima della data di trattazione. Listanza di pubblica udienza pu anche essere proposta contestualmente al ricorso o ad altri atti processuali. Il ricorso sempre discusso in pubblica udienza, invece, se concerne un atto di recupero di aiuti di Stato.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
La sentenza resa pubblica mediante deposito nella segreteria della Commissione tributaria entro 30 giorni dalla data della deliberazione e il dispositivo della sentenza viene comunicato dalla segreteria della Commissione alle parti costituite entro 10 giorni dal deposito. Alla notifica della sentenza, invece, provvedono le parti (sar la parte che vi ha interesse a notificare la sentenza alle altre). La parte che ha provveduto alla notifica della sentenza, nei successivi 30 giorni dovr depositarne loriginale o copia autentica presso la segreteria della Commissione. Quando si giunge alla sentenza definitiva del processo tributario, e la stessa si pronunci a favore del contribuente, lufficio deve attivarsi tempestivamente, nei termini previsti per eseguire gli obblighi stabiliti dalla sentenza stessa. In mancanza di un termine, entro 30 giorni dalla messa in mora mediante ufficiale giudiziario. Se lufficio non ottempera a quanto stabilito, il contribuente pu presentare un ulteriore ricorso per chiedere lesecuzione della sentenza (giudizio di ottemperanza). Il ricorso va presentato al presidente della Commissione che ha emesso la sentenza passata in giudicato e di cui si chiede lottemperanza. Con la sentenza che definisce il giudizio, la Commissione tributaria decide anche lammontare delle spese processuali a carico della parte soccombente. In casi particolari, la Commissione tributaria pu decidere di compensare le spese tra le parti del giudizio.
* Lo stesso trattamento si applica alle sanzioni. ** Gli importi devono essere diminuiti di quanto gi corrisposto. *** Le stesse disposizioni relative alle sentenze delle Commissioni tributarie regionali si applicano alle decisioni della Commissione tributaria centrale
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
3. IL RICORSO TRIBUTARIO
ATTENZIONE Il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilit, da un avvocato iscritto nellapposito albo, munito di procura speciale.
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ATTENZIONE Le indicazioni dellAnnuario potrebbero subire modifiche per effetto di provvedimenti successivi; controllarle seguendo i comunicati stampa e il sito Internet dellAgenzia delle Entrate.
PARTE VIII
LAnnuario del contribuente 2012 pubblicato dall'Agenzia delle Entrate Settore Comunicazione Ufficio Comunicazione Multimediale e Internet in collaborazione con lUfficio Riviste Online Capo Settore Capo Ufficio Coordinatore editoriale Redazione Progetto grafico Antonella Gorret Gualtiero Esposito Paolo Calderone a cura dellUfficio Comunicazione Multimediale e Internet Stazione Grafica - Agenzia delle Entrate
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