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26 Luglio 2011

Anniversario di Nascita di Carl Gustav Jung (1875-1961)

Il 26 Luglio del 1875 nasceva a Kesswill il grande psichiatra svizzero Carl Gustav Jung che avrebbe di li a poco rivoluzionato il pensiero scientifico ampliandolo a dismisura. Oggi riconosciuto nel campo scientifico e culturale come il pi grande psicologo del mondo, grazie ai suoi lavori, scoperte e intuizioni riguardo la psiche e luomo. Tra cui, ricordiamo brevemente qui, elencandole, le principali scoperte che ancora tuttoggi sono state definite la base della psicologia moderna, e corroborate dai numerosi studi e ricerche condotte fino ad oggi e che ancora continuano ad essere ampliate: I Tipi Psicologici, La rivoluzione copernicana della realt dellinconscio, i sogni e le sue varie funzioni, Inconscio Collettivo, Archetipi, Processo di Individuazione, lincredibile lavoro sulla sincronicit (in collaborazione con il nobel della fisica Wolfang Pauli), Anima/Animus, Teoria dei complessi autonomi, energetica psichica ecc. In commemorazione del suo giorno di nascita ragionevole appunto ricordare concetti quali vita, nascita, rinascita, morte a cui Jung era molto vicino sia scientificamente, sia spiritualmente. Per tutta la sua intera esistenza, fin da piccolo, sentiva sempre dentro di s la certezza interiore di esser vissuto gi molto tempo prima, percepiva che in lui vi era una parte eterna che esistesse da tempi immemorabili, per dirla con le sue parole, sentiva di avere dentro di s 2 personalit: una giovane, appartenente allo spirito del suo tempo, immatura, laltra arcaica, vecchia, saggia, che esulava, per il suo modo di manifestarsi, dallo spirito del tempo in cui viveva. Se parlo dello spirito di questo tempo, devo dire: Nessuno e nulla possono giustificare quello che devo annunciarvi. Qualsiasi giustificazione mi superflua, perch non ho scelta, ma devo farlo. Ho imparato che, oltre allo spirito di questo tempo, all'opera anche un altro spirito, e cio quello che governa la profondit di ogni presente. Lo spirito di questo tempo vorrebbe sentire di cose utili e che valgono. Anch'io la pensavo in questo modo e la mia parte umana continua pur sempre a pensarla cos. Ma quell'altro spirito mi costringe comunque a parlare, al di l di ogni giustificazione, utilit e senso. (Jung) La mia vita, come lho vissuta, m sembrata spesso come una storia senza un inizio e senza una fine. Ho avuto sempre la sensazione di essere un frammento storico, un brano di cui mancasse il testo che veniva prima e quello che veniva dopo.

Per far comprendere meglio questo senso di eternit che aveva Jung fin da piccolo possiamo ricordare la bellissima metafora che ci ha lasciato nella sua autobiografia relativa ad unesperienza interiore che fece quando era bambino, a Kesswill, nel suo giardino. Era solito sedersi su una grossa pietra, e amava restare li per molto tempo e chiedersi sono io quello che seduto sulla pietra, o io sono la pietra, sulla quale Egli siede? Alla fine, nella sua autobiografia, risolve questo dubbio, che matur in s cosi precocemente, affermando che in realt una parte di lui era esattamente come la pietra, in quanto eterna, esistita da tempi immemorabili. Non sappiamo con esattezza cosa avesse scoperto il medico svizzero su se stesso e pi precisamente sul suo vissuto precedente alla sua ultima vita, ma lintera autobiografia, compreso il suo Libro Rosso, fa capire esplicitamente che Jung, non solo speriment il fenomeno della reincarnazione, ma che sapesse molto su di esso a livello personale. Questo lo si pu chiaramente capire da numerosi passi tratti dallautobiografia nei quali fa intendere che il suo essere venuto, essere stato trascinato in questa esistenza fosse dipeso da nessi storici e personali antecedenti alla sua nascita. Inoltre in Jung era radicata anche la certezza assoluta, sostenuta sia da prove scientifiche (oggi giorno maggiormente ampliate e accettate) e sia da esperienze interiori, che la vita individuale dovesse continuare inevitabilmente a fluire, a continuare, dopo questesistenza; lui era certo che sarebbe esistito ancora dopo la sua morte biologica, era certo che una volta venutosi a trovare di nuovo su questo piano di realt, sotto altre spoglie, avrebbe probabilmente ricercato, interessatosi e dato risposte a problematiche universali delluomo, ancora una volta. La mia vita, come lho vissuta, m sembrata spesso come una storia senza un inizio e senza una fine. Ho avuto sempre la sensazione di essere un frammento storico, un brano di cui mancasse il testo che veniva prima e quello che veniva dopo.

Potrei anche immaginare che sono vissuto in secoli precedenti, dove mi sono imbattuto in quesiti cui non sono stato capace di rispondere; e che son dovuto rinascere perch non avevo portato a termine il compito che mi era stato assegnato (Carl Gustav Jung - RSR)

Sentiva dentro di s il suo dharma (approssimativamente si pu tradurre con dovere, compito) accompagnato dal suo daimon, ed era consapevole della portata rivoluzionaria del suo pensiero, aldil della psicologia. Andava avanti accompagnato solo da s stesso, dalla sua visione, calandosi negli abissi pi profondi della psiche e della realt, nonostante le circostanze dolorose che si venivano a creare attorno a lui e dentro lui, dovute proprio ai suoi interessi, che (inevitabilmente) lo portavano ad allontanarsi da quelli che lui definiva i nevrotici dei nostri giorni, in quanto questi ultimi, a suo riguardo, non potevano dargli niente nella maggior parte delle volte, a parte una cosa: la certezza che lui era l, sulla terraferma, in questo mondo, tra gli uomini, tra inconsapevoli e non, tra i suoi familiari, la certezza che lui era ancora immerso nella realt tangibile, come ebbe da dire lui stesso Era molto importante per me avere una vita normale nel mondo reale, per bilanciare la stranezza del mondo interiore. La famiglia e la professione rimanevano la base alla quale potevo sempre ritornare per ritrovare la sicurezza di essere un uomo comune, effettivamente esistente. Ci che ci lascia Jung in eredit, non solo la sua immensa opera scientifica, non sono solo le sue scoperte rivoluzionarie sulla psiche, sulla coscienza, sulla personalit, non solo un immenso esempio di viva umanit e interiorit danimo, ma anche altro, di grande valore, seppur in maniera criptica, cifrata e tra le righe...sono le intuizioni, il suo anagramma lasciato indecifrato alla fine della sua autobiografia, il suo Libro Rosso dal valore inestimabile, per non parlare dei numerosi documenti oggi ancora non pubblicati in possesso dei suoi eredi. Il perch di questo appunto pu non esser chiaro al lettore che ancora non abbia esaminato Jung pi da vicino, ma di enorme importanza: una persona del calibro di Jung, accreditata nel mondo intero, non avrebbe motivi di lasciare un anagramma indecifrabile che nessuno avrebbe potuto decifrare se non lui stesso; un libro intimo (Libro Rosso) che per quanto possiamo sforzarci di comprendere e generalizzare contiene in s dei noccioli di signficato inevitabilmente incomprensibili e non generalizzabili in quanto individuali e intimi al massimo, unautobiografia che tra le righe annuncia con tono chiaramente ripetitivo che lui sa chi , chi stato, chi sar e perch; come ha da dire anche suo nipote psichiatra ancora in vita, Dieter Baumann, Mio nonno fece esperienza di qualcosa di altamente spirituale e incredibile, credo che nessuno abbia mai saputo oltre lui di cosa si trattasse... . Tutta questa parte deredit appare oggettivamente insensata, se non tenendo conto di una cosa, che per quanto possa sembrare bizzarra, in un tale contesto e considerando lampiezza delluomo in questione e le sue conoscenze, non lo affatto: questa sua parte di eredit criptica, intima e indecifrabile, se teniamo conto che lui era fermamente convinto che la sua vita sarebbe continuata anche dopo la sua morte, che sarebbe rinato, e se teniamo in considerazione tutte le scoperte e le prove scientifiche che confermano il fenomeno della reincarnazione al giorno doggi, tutta questa parte deredit potrebbe essere vista come una moltitudine di tracce che egli ha lasciato per se stesso, per rintracciare se stesso dopo la sua nuova rinascita, per paura di dimenticare, per paura di sviare dal suo dharma, un rintracciare se stesso consapevolmente di vita in vita, di accorgersi anche dopo del suo operato precedente, e di re-iniziare da l la sua nuova opera, con una consapevolezza pi ampia e un intuizione pi radicata.
...Stando cosi le cose, dovrebbe rinascere qualcuno che avesse il mio karma forse anche io stesso allo scopo di dare una risposta pi esauriente. Potrebbe accadere che io non rinasca finch il mondo non abbia bisogno di una tale risposta, e che io abbia diritto ad alcune centinaia di anni di pace, finch non sia ancora una volta necessario qualcuno che sinteressi a tali problemi, e posss con profitto affrontare di nuovo il compito. Ritengo che si possa avere un periodo di risposo fino a che il penso attuale sia portato a compimento. (Carl Gustav Jung RSR) "Non conosco risposta alla domanda se il karma che io vivo sia il risultato di mie vite passate, o se non sia piuttosto il conseguimento dei miei antenati, la cui eredit si assomma a me... Stando cosi le cose, dovrebbe rinascere qualcuno che avesse il mio karma - FORSE ANCHE IO STESSO - allo scopo di dare una risposta pi esauriente. Potrebbe accadere che io non rinasca finch il mondo non abbia bisogno di una tale risposta, e che io abbia diritto ad alcune centinaia di anni di pace, finch non sia ancora una volta necessario qualcuno che s'interessi a tali problemi, e possa con profitto affrontare di nuovo il compito." (C.G:Jung - Ricordi,Sogni,Riflessioni) La rinascita, nelle sue varie forme di reincarnazione, resurrezione e trasformazione, un'affermazione che deve essere contata tra le prime affermazioni dell'uomo. (C.G.Jung) ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

"La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra e si rigira nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c' vento che li tocchi, hanno in loro stessi la loro legge ed il loro cammino." (Herman Hesse)
Bibliografia: - Ricordi,Sogni,Riflessioni (C.G.Jung - Autobiografia) / Ricerche scientifiche sul fenomeno della Reincarnazione: Ian Stevenson, B.Weiss, Rooger Woolger / Jung, e la creazione della psicologia moderna, di Sonu Shamdasani / Manuale di Psicologia Junghiana, Teoria, pratica e applicazioni, di R.K. Papadopoulos

(Emanuele G. Casale) Email: destinyof.cgj@gmail.com

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