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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 23 marzo 2012

Unicuique suum
Anno CLII n. 69 (46.015)
.

Citt del Vaticano

Dal 23 al 29 marzo il ventitreesimo viaggio internazionale del pontificato

Draghi si dice fiducioso ma i rischi restano

Benedetto XVI atteso in Messico e a Cuba


Tutto pronto, ormai, a Len per dare il benvenuto a Benedetto XVI al suo viaggio apostolico numero ventitr oltre i confini italiani. Messico e Cuba le mete di questo nuovo impegno pastorale del Papa. Nel Messico il Pontefice si fermer da venerd 23 a luned 26 marzo, quando, in prima mattinata, voler alla volta di Santiago de Cuba, la prima tappa nellisola caraibica. La seconda sar LAvana, dove rester sino al primo pomeriggio di mercoled 28 marzo. I messicani attendono dal Papa uniniezione di speranza per un futuro senza violenza, spiega al nostro giornale larcivescovo di Len, monsignor Jos Guadalupe Martn Rbago. Cuba spera, invece, che dalla visita di Benedetto XVI giunga un ulteriore incoraggiamento per affrontare lattuale periodo di transizione che sta proiettando il Paese verso la democrazia, come ci riferisce il cardinale arcivescovo di San Cristbal de La Habana, Jaime Lucas Ortega y Alamino. Attese confermate dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, il quale, in unintervista di ampio respiro su diversi temi concessa ad Andrea Tornielli e pubblicata su La Stampa di gioved 22 marzo, si soffermato tra laltro proprio sulle speranze del popolo cubano. In una precedente intervista rilasciata allemittente messicana Televisa e al quotidiano El Sol de Mxico, il porporato aveva offerto analoghe riflessioni a proposito della visita in Messico. Delle aspirazioni cubane a un rinnovato slancio verso la piena affermazione della democrazia il cardinale ha parlato rispondendo a una domanda sulla sua personale conoscenza della situazione attuale nellisola. Riferendosi alla storica visita di Papa Wojtya, il cardinale Bertone lha indicata come punto di partenza per il rinnovato dialogo tra Stato e Chiesa, grazie al quale sono stati fatti passi avanti verso la libert religiosa e si rafforzata la cooperazione. Certo, ha riconosciuto, ci sono da affrontare ancora diverse situazioni, per esempio in materia di scuole e istituzioni ecclesiastiche; ma si detto convinto che la visita di Benedetto XVI aiuter il processo di sviluppo verso la democrazia e aprir nuovi spazi di presenza e di attivit per la Chiesa. Il porporato si detto sicuro che il governo e il popolo cubani faranno il massimo sforzo per accogliere il Papa e manifestargli la stima e la fiducia che merita il capo della Chiesa cattolica.
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La crisi dopo la tempesta


NEW YORK, 22. Il peggio passato ma restano i rischi. questa la valutazione dinsieme fatta dal presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, in unintervista a un quotidiano tedesco. La palla passa ora ai Governi che devono assicurare in modo sostenibile la zona euro contro la crisi ha dichiarato Draghi. Il presidente della Bce ha tenuto a rilevare che la situazione stabilizzata. Importanti indicatori della zona euro, come linflazione e il deficit, sono meglio, ad esempio, che negli Stati Uniti ha detto Draghi. La Bce agir se i rischi di inflazione dovessero aumentare. Al momento, tuttavia, non vi sono rischi in questo senso. Se le prospettive di inflazione si dovessero deteriorare, agiremo subito preventivamente ha rassicurato lex governatore della Banca dItalia, che ha aggiunto: Ma se si guarda ai prezzi del petrolio e ai recenti aumenti delle tasse da parte di diversi Governi, abbiamo osservato uninflazione all1,5 per cento da mesi. Come rilevano gli analisti, Mario Draghi cerca in questo modo di attenuare i timori tedeschi sulle politiche della Banca centrale europea che, secondo alcuni, alimenterebbero linflazione. La cultura tedesca della stabilit pervade il consiglio della Bce e la Germania un modello per lEuropa, ha detto ancora Draghi, precisando di condividere con il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, le stesse opinioni e gli stessi timori sui rischi che la Bce si assunta: le azioni della Banca centrale europea presentano infatti rischi ed effetti secondari. Non c nessuna divisione, ha aggiunto Draghi, allinterno del consiglio della Bce. E il presidente ha quindi difeso la decisione dellorganismo di aiutare le banche: una decisione senza la quale il settore privato si sarebbe trovato a corto di liquidit. La situazione particolarmente grave dellautunno dellanno scorso avrebbe potuto condurre a una pericolosa impasse finanziaria per le banche, nonch provocare fallimenti di imprese e aziende. Intanto il membro tedesco del consiglio esecutivo della Bce, Asmussen, ha affermato che la crisi in Europa non finita, ma non bisogna credere che vi saranno altri prestiti a tre anni da parte della Banca centrale europea. Asmussen ha aggiunto che ancora troppo presto per Francoforte ritirare gli incentivi: ma la Bce, ha sottolineato, deve cominciare a preparare unexit strategy. Secondo leconomista Lorenzo Bini Smaghi, sono esagerati i timori tedeschi per lattuale sbilanciamento del sistema interbancati Target 2, che attualmente vede Bundesbank in posizione di forte creditrice nel confronti della Bce. In un intervento pubblicato da un quotidiano economico tedesco, lex membro del board della Banca centrale europea ha dichiarato che si deve tenere conto dei rischi legati a eccessivi sbilanciamenti, senza per dimenticare gli attuali meccanismi di sicurezza. Per Bini Smaghi, in ogni caso, il modo migliore per abbattere i rischi rianimare il mercato monetario. Ma importante che questultima abbia pi influenza al fine di essere in grado di assicurare la coesione del sistema euro. Il rischio pi grande per lEurotower rimane, secondo il banchiere fiorentino, il fallimento di una delle grandi banche delleurozona, eventualit che potrebbe aprire buchi nel bilancio della Bce.

Manifesti di benvenuto per le strade di Len

Per una fine immediata di tutte le violenze e di ogni violazione dei diritti umani

LOnu invita la Siria ad accettare il piano di Annan


NEW YORK, 22. Mentre in alcune citt della Siria continuano le violenze, dal Palazzo di Vetro di New York, arrivato un segnale univoco verso il Governo di Assad. Falliti finora i tentativi di una risoluzione condivisa, il Consiglio di sicurezza dellOnu ha adottato una Dichiarazione in cui si invita Damasco ad accettare il piano Annan: stop immediato alle violenze e alle violazioni dei diritti umani e via al processo di transizione democratica. I quindici membri del Consiglio di sicurezza come rende noto lagenzia di stampa Ansa si dicono quindi pronti a ulteriori passi se Damasco ignorer gli sforzi di mediazione dellinviato delle Nazioni Unite, Kofi Annan. E il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha minacciato di intensificare la pressione sul regime e il suo isolamento. Quello compiuto ieri dal Consiglio di sicurezza dellOnu per il segretario di Stato americano un passo in avanti positivo. Il Consiglio ha finalmente parlato con una sola voce, ha detto, superando le divisioni che finora sulla Siria avevano sempre portato al veto di Russia e Cina. E sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di SantAgata: un utile passo in avanti per il conseguimento degli obiettivi sui quali deve concentrarsi in via prioritaria limpegno della comunit internazionale. Proprio da Pechino arrivato intanto il plauso per ladozione di una dichiarazione che per le autorit cinesi rappresenta un progresso verso una soluzione politica. Certo, la dichiarazione non altro che un compromesso rispetto al progetto originario di risoluzione contro Damasco. E il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha tenuto a sottolineare che la dichiarazione non rappresenta n un ultimatum n una minaccia. Nel testo il Consiglio di sicurezza dellOnu esprime forte preoccupazione per il deterioramento della situazione in Siria, dove si sta consumando una grave e deplorabile crisi umanitaria e sul fronte dei diritti umani. Per questo il Governo di Assad viene invitato a sostenere gli sforzi di mediazione di Kofi Annan, seguendo il piano di sei punti presentato dallinviato dellOnu. Un piano, quello di Annan, teso innanzitutto a porre immediatamente fine a tutte le violenze e a tutte le situazioni di violazione dei diritti umani. Si chiede poi di assicurare tempestivamente laccesso al Paese agli aiuti umanitari. Il Governo di Assad viene quindi invitato a collaborare per avviare la transizione democratica, attraverso la costituzione di un sistema politico pluralista. Damasco sempre secondo il piano di Kofi Annan deve poi accelerare la liberazione di tutte le persone detenute in maniera arbitraria, solo per motivi politici, e assicurare la libert di movimento attraverso il Paese per i giornalisti, rispettando la libert di associazione e il diritto a manifestare pacificamente. Intanto, nei sobborghi di Damasco proseguono le violenze e nuove operazioni militari sono state avviate nella zona di Homs, anche attraverso il ricorso a bombardamenti. E, secondo una nota inviata allagenzia Fides dalla chiesa ortodossa siriana, nella citt di Homs in corso una pulizia etnica dei cristiani ad opera di miliziani della brigata Faruq legati allorganizzazione terroristica di Al Qaeda. Un bilancio provvisorio delle vittime di ieri parla di almeno ventitr morti, di cui quindici civili. Inoltre, dopo una notte di bombardamenti ad Hama, nella Siria centrale, le forze governative siriane sono entrate in citt e hanno effettuato una serie di arresti. Lo denunciano gli attivisti dellopposizione. Questa mattina notizie di operazioni delle forze governative siriane arrivano anche dalla provincia centrale di Homs, dalle zone vicine al confine con il Libano, a da Harasta, localigt vicino alla capitale Damasco.

I militari sospendono la Costituzione e impongono il coprifuoco a Bamako

Colpo di Stato nel Mali


BAMAKO, 22. Militari maliani golpisti hanno annunciato tramite la radio e la televisione di Stato di aver preso il potere, di aver messo fine al regime incompetente di Bamako e di aver sospeso la Costituzione in Mali, dopo lattacco al palazzo presidenziale. Il tenente Amadou Konar, portavoce del Comitato nazionale per il recupero della democrazia e il risanamento dello Stato appena costituito, ha annunciato che sono state sciolte tutte le istituzioni, che stato imposto il coprifuoco e che verr formato un Governo di unit nazionale per organizzare elezioni quanto prima. Konar ha affermato che i militari hanno agito a causa del malcontento nei confronti del presidente Amadou Toumani Tour, al potere dal 2002. Il portavoce dei militari, che hanno preso il potere dopo ore di combattimenti, ha denunciato linabilit di Tour di gestire la crisi nel nord del Mali, dove da met gennaio in corso un conflitto tra forze governative e ribelli tuareg, che chiedono lindipendenza. I militari accusano il Governo di Bamako di non aver dato loro risorse sufficienti per combattere contro i ribelli tuareg. Il tenente Konar ha giustificato il golpe parlando infatti di mancanza di materiale adeguato per la difesa del territorio nazionale e ha anche denunciato lincapacit del potere nella lotta contro il terrorismo. LUnione europea ha condannato il colpo di Stato militare nel

Raccolte in un volume lezioni tenute negli anni Settanta

Professor Ratzinger ci parli della felicit

Manifestazione nelle strade di Bamako dopo il golpe (LaPresse/Ap)

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Mali e ha chiesto il ritorno del potere costituzionale il pi presto possibile. Noi condanniamo la presa di controllo del potere da parte dei militari e la sospensione della Costituzione, ha detto lalto rappresentante della Politica estera e di sicurezza dellUe, Catherine Ashton. Appello degli Stati Uniti per la fine delle violenze in Mali. Le tensioni che dividono il Paese afferma il dipartimento di Stato americano devono essere risolte attraverso il dialogo. Le autorit

statunitensi invitano quindi i cittadini americani in Mali a non uscire di casa fino a che perdureranno gli scontri in atto. Anche la Francia ha auspicato elezioni prima possibile nel Mali. A dichiararlo il ministro degli Esteri francese, Alain Jupp. Teniamo al rispetto delle regole democratiche e costituzionali. Chiediamo il ritorno allordine costituzionale, delle elezioni, erano in agenda per aprile, devono svolgersi prima possibile.

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LOSSERVATORE ROMANO
Per Osborne linflazione scender all1,9 per cento

venerd 23 marzo 2012

Lesposizione dovuta ai versamenti al meccanismo di stabilit

Pi rapida del previsto la riduzione del debito tedesco


BERLINO, 22. A causa dei versamenti anticipati al meccanismo di stabilit (Esm), sale da 26,1 a 34,8 miliardi il nuovo indebitamento della Germania per il 2012, che per si ridurr pi velocemente del previsto nei prossimi anni, fin quasi ad annullarsi nel 2016. quanto emerso dal consiglio dei ministri del Governo tedesco, che ieri ha approvato laggiustamento di bilancio del 2012, la bozza di finanziaria per il 2013 e il piano di bilancio fino al 2016. Per il 2013 il piano attuale conta di ridurre il nuovo indebitamento a 19,6 miliardi, cinque in meno del previsto, che nel 2014 scenderanno a 14,6 miliardi (invece dei 18,7 originari) e nel 2015 a 10,3 miliardi (contro i 14,7 del piano precedente). Entro il 2016 Berlino prevede inoltre di arrivare praticamente al pareggio di bilancio, con appena 1,1 miliardi di nuovo debito, il risultato migliore dal 1969. Gi nel 2014 il ministro delle Finanze, Wolfgang Schuble, conta di rientrare nei limiti della regola doro sul nuovo debito prescritta dal fiscal compact, due anni prima del previsto. I piani di Schuble non incontrano per il favore di tutti. Da una parte ci sono le critiche interne alla stessa maggioranza, secondo cui il pareggio di bilancio dovrebbe essere raggiunto gi nel 2014. Dallaltra, contestano le opposizioni di centrosinistra, il Governo confida troppo nella ripresa della crescita e risparmia troppo poco. Il voto definitivo sui bilanci da parte del Governo previsto prima della pausa estiva, mentre lapprovazione del parlamento arriver a novembre. Sempre sul piano economico si segnala che nei giorni scorsi il cancelliere Merkel ha aperto alla possibilit del rafforzamento del fondo salva-Stati. Continueremo a discutere per valutare leventualit di un uso combinato dellEfsf e dellEsm ha affermato Angela Merkel, mettendo cos fine alla sua intransigenza sullaumento delle difese europee contro il contagio della crisi dei debiti, le uniche in grado di rassicurare i mercati. Della questione i ministri delle Finanze Ue discuteranno al vertice di Copenaghen, in programma a fine mese. Intanto, secondo listituto tedesco di ricerca Rwi, leconomia in Germania crescer nei prossimi mesi pi del previsto. Listituto ha ritoccato al rialzo le sue stesse precedenti previsioni sul pil nazionale per il 2012, dallo 0,6 per cento di dicembre allattuale un per cento. Alla luce dei pi recenti sviluppi il rallentamento delleconomia nellultimo trimestre del 2011, secondo i ricercatori del Rwi, pu essere considerato come una fase di debolezza transitoria, scritto nel rapporto. Stando alle previsioni degli esperti, possibile che, a causa del perdurare delle difficolt legate alla crisi del debito, il pil tedesco cresca nel primo semestre del 2012 solo debolmente. Ma nella seconda parte dellanno ci sar un recupero solido. Secondo listituto dellAssia, la crescita del prodotto interno lordo tedesco proseguir nel 2013, fino al due per cento. E la congiuntura migliorer anche a livello mondiale. I segnali sulla ripresa in Germania rimangono per contrastanti. Se infatti negli ultimi giorni alcuni istituti di ricerca hanno rivisto al rialzo le previsioni sul 2012, altri avevano addirittura ridotto (dallo 0,9 allo 0,8 per cento) le aspettative di crescita. Attualmente per il 2012 il dato ufficiale del Governo si attesta su un aumento del pil dello 0,7 per cento, mentre secondo Bundesbank la crescita sar dello 0,6 per cento.

La Gran Bretagna investe sul lavoro


LONDRA, 22. Una finanziaria che premia il lavoro, in una Gran Bretagna che si guadagna il suo posto nel mondo. stata questa la definizione data dal ministro delle Finanze britannico, George Osborne, presentando la legge finanziaria in Parlamento. La parola dordine rilancio, nonostante la crisi del debito. In effetti, ha sottolineato Osborne, secondo lOffice for Budget Responsability la situazione nelleurozona resta un rischio per la nostra ripresa. La Corporation Tax, la tassa che si applica alle imprese, scender fino alla quota del 22 per cento entro il 2014. Il regime fiscale per le imprese non sar solo pi vantaggioso rispetto ai nostri competitor, ma molto pi vantaggioso ha detto il Cancelliere dello Scacchiere. Il Governo britannico intende aumentare al quindici per cento lo stamp duty, la tassa sullacquisto di una casa, per le propriet del valore di pi di due milioni di sterline acquistate attraverso una societ, chiudendo in pratica una scappatoia legale che permetteva ai super ricchi di comprare propriet senza pagare la tassa. Osborne ha poi reso noto che linflazione dovrebbe scendere all1,9 per cento, mentre il deficit, anchesso in diminuzione, dovrebbe toccare il 7,6 per cento il prossimo anno.

Privatizzazioni prioritarie nellagenda di Atene


ATENE, 22. Ottenuto il prestito ed evitato il default, ora per il Governo greco il nodo centrale sono le privatizzazioni. LEsecutivo intende lanciare due importanti privatizzazioni, quella dellOpap, la societ che detiene il monopolio delle lotterie, e quella della raffineria Hellenic Petroleum. La duplice operazione dovrebbe avvenire a maggio, prima delle elezioni politiche. Lo spiega lamministratore delegato dellagenzia sulle privatizzazioni greca, Costas Mitropoulos, secondo il quale il Governo metter sul mercato il 29 per cento dellOpap (della quale controlla il 34 per cento) a maggio e intende concluderla entro la fine dellanno. LOpap ha una valutazione di mercato di 2,3 miliardi di euro. Inoltre, Mitropoulos spiega che lagenzia pensa di cedere la quota ancora nelle sue mani del 35,5 per cento di Hellenic Petroleum, sempre a maggio, stimando di ricavarne 580 milioni di euro. Nel 2011 lEsecutivo ha incassato 1,6 miliardi di euro dalla vendita di asset pubblici, met dei quali attraverso la cessione di met della licenze dellOpap. Lobiettivo concordato con lUe da Atene quello di ricavare almeno tre miliardi di euro questanno dalle privatizzazioni. Complessivamente il piano per le privatizzazioni era stato fissato a cinquanta miliardi di euro, un target successivamente ridotto a 19 miliardi di euro.

Il cancelliere dello Scacchiere con la tradizionale valigetta del bilancio (LaPresse/Ap)

Sulle emissioni di anidride carbonica degli aerei che sorvolano lEuropa

Il mercato reagisce con limpennata dei prezzi

Clima sempre pi teso tra Bruxelles e Nuova Delhi


BRUXELLES, 22. Dopo la Cina anche lIndia potrebbe raccomandare alle proprie compagnie aeree di non acquistare i certificati di anidride carbonica emessi dallEuropa per ottenere il diritto di sorvolo del territorio dellUnione. La decisione cinese, avutasi nel febbraio scorso, aveva seguito le proteste delle compagnie aeree statunitensi: si era temuto anche, ricordano le agenzie di stampa internazionali, una possibile guerra commerciale con il vecchio continente. Secondo un funzionario governativo indiano, riferisce lagenzia Adnkronos, tra le contromisure che potrebbero essere adottate, figurano quella di imporre delle tasse alle compagnie europee per lattraversamento del cielo del sub continente asiatico e un possibile stop allacquisto di aeromobili prodotti dalle aziende europee: misura gi presa dal Governo cinese, che ha sospeso ordini per quattordici miliardi di euro allAirbus. Ricorda sempre lAdnkronos che tutte le compagnie extraeuropee hanno criticato la decisione europea sui certificati di sorvolo, a cominciare da quelle statunitensi. Nel frattempo si appreso che Garuda, la linea aerea indonesiana, ha prospettato leventualit, in un comunicato, di chiudere la tratta su Amsterdam. Le compagnie aeree, allinizio, dovrebbero pagare solo il 15 per cento del carbonio che emettono, mentre riceveranno quote gratuite per coprire il restante 85 per cento.

In calo le scorte di petrolio statunitensi


WASHINGTON, 22. A dispetto delle attese, le scorte statunitensi di petrolio risultano in calo. E nonostante i timori di una frenata sul versante economico e a fronte delle previsioni formulate dagli analisti, i consumi di petrolio sono apparsi superiori alle attese. Secondo le indicazioni fornite dallEia, il braccio informativo del dipartimento statunitense dellEnergia, le riserve di greggio americane, nella settimana terminata il 16 marzo, hanno fatto registrare un sensibile calo: un dato, rilevano gli analisti, che ha spiazzato il mercato, che ha infatti reagito immediatamente, con un rialzo dei prezzi dell1,1 per cento a 107,27 dollari al barile sul mercato del Wti e dello 0,06 per cento allIce, a 124,2 dollari, per il Brent. A risultare in discesa sono stati gli stock di benzina, arretrati di 1,21 milioni di barili a 226,91 milioni di barili, una flessione inferiore a quella prevista di 1,9 milioni di barili. Le scorte di prodotti distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, hanno registrato un incremento di 1,76 milioni di barili a 136,58 milioni di barili. Oggi, rilevano gli osservatori, il mercato polarizzato tra i rialzisti, coloro che ritengono che il barile possa salire oltre i 110 dollari, e quanti pensano che i fondamentali sul fronte dellofferta e della domanda non giustifichino un prezzo del petrolio oltre i cento dollari. Il recupero di ieri segue il calo di marted, quando i prezzi erano stati limati sulla scia delle affermazioni del ministro del Petrolio dellArabia Saudita, Ali Al Naimi, che ha voluto buttare acqua sul fuoco dei rincari, rilevando che lofferta di greggio supera la domanda di almeno un milione di barili al giorno. Il ministro ha detto che lArabia Saudita produrr 9,9 miliardi di barili al giorno sia in marzo, sia in aprile e che possibile arrivare immediatamente a una produzione di 12,5 milioni di barili al giorno. Affermazioni queste, rilevano gli osservatori, che hanno rassicurato i mercati, almeno temporaneamente. Ieri intanto il Governo giapponese ha annunciato di prepararsi a ridurre considerevolmente le importazioni di greggio dallIran. Abbiamo spiegato agli Stati Uniti che la tendenza andr aumentando in futuro e che ridurremo considerevolmente le nostre importazioni ha affermato Osamu Fujimura, portavoce del Governo. Secondo quanto segnalato dalle autorit nipponiche, e riportato dalle agenzie di stampa internazionali, negli ultimi cinque anni le importazioni sono state gi ridotte del 40 per cento: il petrolio di Teheran rappresenta ancora l8,8 per cento degli acquisti di greggio allestero.

Meno povert in India ma ancora molti indigenti


NEW DELHI, 22. La povert in India in diminuzione, ma il totale degli indigenti ancora di 360 milioni. Lo hanno evidenziato gli ultimi dati dellanno finanziario 2009-2010. In un rapporto presentato dalla Commissione per il Piano (ente del Governo di New Delhi per la pianificazione economica), si legge che negli ultimi cinque anni si verificato un calo del 7,4 per cento del numero di famiglie al di sotto della soglia della povert (dal 37,2 per cento del 2004-2005 al 29,8 per cento del 2009-2010). Il criterio per il livello di indigenza stato fissato a 28 rupie (0,42 euro) al giorno nelle aree urbane e di 22,5 (0,35 euro) nelle aree rurali. La soglia della povert stata abbassata rispetto allo scorso anno quando erano scoppiate vivaci discussioni sui dati forniti dalla commissione alla Corte suprema indiana secondo i quali coloro che avevano pi di 32 rupie (aree rurali) o 26 rupie (aree urbane) non dovevano essere considerati poveri. Negli ultimi anni, lIndia ha fatto registrare alti tassi di inflazione, in particolare a causa del rincaro dei generi alimentari, che hanno causato un forte malcontento popolare contro il Governo guidato dal partito del Congresso I, di Sonia Gandhi.

Un aereo indiano al momento del decollo (Afp)

La Giornata mondiale dellacqua

Troppo preziosa per essere sprecata


ROMA, 22. Lacqua e la sicurezza alimentare il tema della Giornata mondiale dellacqua che ricorre oggi. Lappuntamento stato istitituito nel 1993 per volont delle Nazioni Unite con lobiettivo sensibilizzare lopinione pubblica alla promozione di una gestione equa e sostenibile delle riserve idriche del pianeta. Ad oggi, nonostante gli innegabili risultati raggiunti, sono ancora 783 milioni le persone nel mondo a non disporre di acqua potabile e ogni anno circa un milione e mezzo di bambini muoiono per malattie legate alla mancanza o allinsalubrit dellacqua. Restano inoltre differenze notevoli tra le diverse aree geografiche: basti pensare che oltre il 40 per cento della popolazione globale che non ha accesso allacqua potabile vive nellAfrica sub-sahariana. Malgrado i recenti annunci sul raggiungimento dellobiettivo di dimezzare la percentuale di persone senza accesso allacqua potabile, la situazione bel lontana dallessere stabilizzata, tanto che molti analisti sottolineano come la mancanza di acqua uccida pi di una guerra. Secondo alcune fonti, oltre alla mancanza di acqua potabile, circa due miliardi e mezzo di persone non possono infatti contare sulla disponibilit di risorse idriche incontaminate, e di questi ben otto milioni muoiono a causa di malattie collegate alla carenza di acqua. Di queste, otto su dieci vivono in aree rurali. La crescente urbanizzazione far lievitare la domanda di questo bene prezioso, non solo per il consumo diretto, ma soprattutto per la produzione di cibo, che dovr aumentare tra il 70 e il 100 per cento entro il 2050. Di fronte alla sfida della sicurezza alimentare globale, la disponibilit di acqua gioca un ruolo fondamentale. E allora diventa indispensabile cercare di non sprecare il prezioso bene. Come ha ricordato il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, che, in un messaggio diffuso in occasione della Giornata mondiale, ha sottolineato la necessit di una gestione responsabile di un bene primario, quale la risorsa idrica, nel rispetto dei delicati equilibri di ecosistemi complessi e interdipendenti.

Giorgio Squinzi presidente di Confindustria


ROMA, 22. La giunta di Confindustria ha designato oggi alla presidenza Giorgio Squinzi che ha ottenuto 93 voti contro gli 82 di Alberto Bombassei. Il nuovo presidente rester in carica fino al 2016. Dopo la designazione di oggi, il 19 aprile il presidente designato presenter la squadra di governance e il programma. Lelezione vera e propria avverr durante lassemblea del 23 maggio, mentre il debutto pubblico avverr il giorno dopo alla presenza di esponenti del Governo.

LOSSERVATORE ROMANO
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venerd 23 marzo 2012

LOSSERVATORE ROMANO
Sospesi i colloqui di pace con le autorit della Nigeria

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I ribelli avvertono la popolazione di stare lontani dagli edifici governativi

Minaccia dei miliziani ai civili di Mogadiscio


MO GADISCIO, 22. I ribelli somali di al Shabaab hanno avvertito i civili di Mogadiscio di stare lontani dagli edifici governativi e da quelli della forza di pace dellUnione africana, Amisom, al fine di evitare vittime provocate da cruenti attentati. Il portavoce del gruppo terroristico legato ad Al Qaeda, Sheik Ali Mohamud Rageh, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Ali Dheere, ha dichiarato ieri alla stampa locale che Mogadiscio una citt in prima linea. In un proclama della scorsa settimana, il portavoce delle milizie radicali islamiche aveva assicurato che i combattenti in Somalia erano ancora pienamente attivi nella capitale del Paese africano. Anche per tutta la giornata di ieri la capitale somala rimasta nella morsa degli attentati terroristici e degli attacchi armati, che hanno provocato numerose vittime tra i civili. Nei mesi scorso, dopo una vasta operazione militare lanciata dalle forze governative e appoggiata dal contingente dellAmisom, i miliziani di al Shabaab si erano ritirati da Mogadiscio, ma negli ultimi giorni hanno ripreso il controllo di numerosi quartieri della citt, intensificando sempre pi gli attacchi e gli attentati suicidi. Sempre ieri, due civili sono rimasti gravemente feriti dallesplosione di unautobomba. Lattentato, compiuto a Maka al Mukarram road, una nelle strade centrali della capitale che conduce verso il Palazzo presidenziale, secondo quanto riferiscono i media locali, ha scatenato la dura risposta da parte della polizia. Gli agenti hanno infatti sparato diversi colpi di mitra e fermato quattro persone sospettate di essere coinvolte nellincidente, tra cui lattentatore. Lattacco non stato ancora rivendicato, ma le autorit locali non hanno dubbi sul coinvolgimento degli al Shabaab, dopo lultimo attentato che ha provocato la scorsa settimana una settantina di morti. Proseguono, intanto, le battaglie per il controllo di altre zone del Paese. Dopo aver perso due giorni fa la citt centrale di Dhusamareb, i ribelli islamici degli al Shabab hanno conquistato ieri il villaggio di Diif, nel basso Jouba. Sulla difficile situazione nel Paese intervenuto lAlto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), che ha presentato il rapporto il rapporto Danni alla popolazione civile in Somalia, dove sono state illustrate, nel dettaglio, le risposte dei somali alla violenza e le

Boko Haram interrompe i negoziati


ABUJA, 22. Il gruppo islamico radicale Boko Haram ha annunciato ieri lintenzione di interrompere qualsiasi ulteriore colloquio di pace con le autorit della Nigeria, dopo i primi contatti indiretti delle scorse settimane per cercare una difficile tregua. La presa di posizione stata annunciata a pochi giorni dalle dichiarazioni del leader del Consiglio supremo della Sharia nel Paese africano, Ibrahim Datti Ahmad, di dismettere il suo ruolo di mediatore tra le parti. I negoziati erano finalizzati a porre fine a mesi di continui attacchi da parte di Boko Haram, con i morti ormai che si contano a centinaia, soprattutto nel nord del Paese africano. Un portavoce di Boko Haram, in una teleconferenza con i giornalisti nella citt settentrionale di Maiduguri, ha confermato che il gruppo non rispetter pi alcun impegno al dialogo. Abbiamo chiuso tutte le possibili porte della negoziazione e non ascolteremo nessuna richiesta di deporre le armi, ha aggiunto il portavoce, precisando che allinizio dellanno c stato un tentativo di dialogo che ha portato allarresto a Kaduna di uno dei suoi rappresentanti, Abu Dardaa. Boko Haram informano le agenzie di stampa internazionali accusato di una serie di sparatorie e di attentati dinamitardi, che hanno provocato la morte di pi di 1.000 persone, soprattutto nel nord della Nigeria, dal 2009. Il gruppo armato ha rivendicato lattacco dello scorso agosto al quartier generale delle Nazioni Unite nella capitale, Abuja, e le bombe nella citt settentrionale di Kano del 20 gennaio scorso, che hanno causato 185 morti. Chiediamo a tutti i musulmani del mondo di accogliere la chiamata e combattere per linstaurazione del Califfato, ha spiegato il portavoce ai giornalisti. Tuttavia, gli analisti vedono il gruppo terroristico fortemente indebolito, soprattutto a causa dei recenti arresti e della morte di diversi personaggi di spicco. Proseguono, intanto, le violenze tribali nello Stato federato di Taraba, estrema regione orientale al confine con il Camerun. I politici della regione hanno chiesto lintervento immediato del Governo per porre fine allescalation di attacchi armati tra letnia Tiv e la trib dei Fulani per controllo dei terreni e lallevamento delle mandrie.

Mario Monti riceve il ministro degli Esteri britannico


ROMA, 22. Il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Mario Monti, ha incontrato oggi a palazzo Chigi il segretario di Stato agli Affari esteri della Gran Bretagna, William Jefferson Hague. il primo incontro di Monti con un rappresentante del Governo di Londra dalla morte, lo scorso 8 marzo, dei due ostaggi in Nigeria, litaliano Franco Lamolinara e il britannico Christopher McManus, una vicenda che ha provocato forti tensioni fra Roma e Londra. La visita di Hague a Roma era stata preannunciata dal ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di SantAgata, nellaudizione che aveva tenuto al Senato per riferire delloperazione delle teste di cuoio britanniche e nigeriane in cui erano rimasti uccisi i due ostaggi, da 10 mesi in mano al terroristi del gruppo islamico radicale Boko Haram. Subito dopo lincontro con Monti, il ministro degli Esteri britannico ha avuto un colloquio con Terzi di SantAgata ed stato poi ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.

Unautobomba esplosa nella capitale somala (Reuters)

modalit dellassistenza ai civili colpiti dal sanguinoso conflitto. Attualmente, non vi sono obblighi internazionali affinch le parti coinvolte nel conflitto in Somalia risarciscano i civili colpiti dalle operazioni militari. Tra le raccomandazioni del rapporto vi listituzione di un meccanismo atto a tracciare, analizzare, investigare e rispondere a tutti gli episodi di danno alla popolazione civile, tra cui la perdita di propriet, degli arti o della vita.

Dopo essersi detto seriamente preoccupato per i ripetuti episodi di violenze, lAlto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati secondo quanto riferisce lagenzia Ansa ha esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto in Somalia a porre fine agli attacchi sulla popolazione civile e sulle agenzie umanitarie, o nei quali vi sia un alto rischio di arrecare danno ai civili situati vicino allobiettivo.

Nellassalto delle forze speciali allappartamento dove si era barricato

Morto lassassino di Tolosa


PARIGI, 22. Si concluso con la morte di Mohammed Merah, il giovane assassino di tre par francesi e autore della efferata strage alla scuola ebraica a Tolosa, il blitz degli agenti che ha messo fine a un assedio di 32 ore. Luomo di origine algerina ha resistito con estrema violenza alle teste di cuoio che avevano fatto irruzione nellappartamento dove si era barricato per catturarlo: le forze speciali hanno iniziato lassalto alle 10.30 lanciando bombe accecanti e gas paralizzanti allinterno di rue Sergent Vign, numero 17, ledificio dove il giovane che si era dichiarato aderente allorganizzazione terroristica di Al Qaeda era rimasto solo nel palazzo sgomberato dalla polizia. Lestremista si era asserragliato nella stanza da bagno e poi saltato dalla finestra armato, continuando a sparare, ed stato trovato morto al suolo. Lo ha reso noto il ministro degli Interni francese, Claude Guant, che fin dallinizio ha coordinato sul posto le operazioni, senza specificare le cause dirette del decesso. Nella battaglia finale sono stati esplosi nel complesso oltre trecento proiettili, un agente rimasto ferito a un piede mentre altri due colleghi sono stati soccorsi sotto shock e portati in ospedale. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha lanciato un appello a evitare rappresaglie contro la comunit musulmana: I francesi devono superare la loro indignazione, ha dichiarato in un discorso in diretta televisiva. I nostri connazionali musulmani non hanno nulla a che fare con questa storia, non bisogna fare confusione. Il titolare dellEliseo ha spiegato che lautore delle stragi ignobili stato messo in condizioni di non nuocere. Poi ha espresso le condoglianze alle vittime e ha ringraziato le forze dellordine e il ministero dellInterno. Intanto, il presidente statunitense, Barack Obama, ha chiamato ieri sera il presidente francese, Nicolas Sarkozy, per esprimergli la propria solidariet dopo il tragico attacco a Tolosa. Lo ha comunicato la Casa Bianca, sottolineando che Obama ha telefonato da bordo dellAir Force One mentre era diretto in Nevada. Il presidente americano ha espresso apprezzamento per le azioni prese dalle autorit francesi nellidentificare e localizzare il sospetto killer e per i loro sforzi nel prevenire ulteriori atti di violenza.

La Bosnia ed Erzegovina chiede di entrare nellUe


SARAJEVO, 22. La Bosnia ed Erzegovina far domanda di adesione allUnione europea il prossimo giugno. Lo ha annunciato ieri a Bruxelles il presidente della presidenza tripartita bosniaca, Bakir Izetbegovi. LUe il posto pi importante per la Bosnia ed Erzegovina, ha precisato. Dopo quindici mesi di stallo politico, il Paese balcanico ha finalmente raggiunto un accordo. Per la prima volta si tratta di unintesa interna e non il frutto della pressione internazionale ha aggiunto il presidente. C consenso ha concluso Izetbegovi sullimportanza dellintegrazione nellUnione europea e ritengo che in dieci anni faremo parte di questo processo.

Agenti di polizia impegnati a Tolosa (LaPresse/Ap)

Anticostituzionale per lUcraina lUnione doganale con Mosca


KIEV, 22. La Costituzione non permette allUcraina di aderire allUnione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakhstan. Lo sostiene il presidente ucraino, Viktor Ianukovich, citato dallagenzia Interfax. Secondo la Costituzione ha detto Ianukovich lUcraina non pu aderire a organizzazioni che hanno una struttura sovranazionale. Questo significa che non abbiamo il diritto di delegare a terzi parte della nostra sovranit. Se vorr aderire allunione doganale, Kiev dovr modificare la Costituzione. Mosca sprona Kiev a entrare a pieno titolo nellUnione doganale. LUcraina, politicamente divisa tra Russia e Occidente, temendo di compromettere la propria integrazione europea, in passato ha pi volte rifiutato lingresso nellUnione doganale guidata da Mosca, dicendosi per disponibile a costituire una zona di libero commercio tra lUcraina e la stessa Unione, secondo una formula tre pi uno. La Russia rifiuta per questa ipotesi e spinge per una partecipazione piena di Kiev, magari in cambio di un abbassamento del prezzo pagato dallUcraina per importare il gas russo. Sul fronte interno, il Parlamento ucraino ha respinto la mozione per depenalizzare il reato di abuso di potere per cui stata condannata Yulia Tymoshenko.

Incontro a Managua tra i ministri degli Esteri per rafforzare le relazioni

Dialogo tra El Salvador e Nicaragua


MANAGUA, 22. I ministri degli Esteri del Nicaragua, Samuel Santos, e di El Salvador, Hugo Martinez, si sono incontrati ieri a Managua per rafforzare le relazioni bilaterali, lunit del sistema centrale dIntegrazione centroamericana (Sica) e insieme affrontare le sfide di questo secolo. In un breve discorso ai giornalisti, Santos ha detto che lincontro ha suggellato il dialogo che hanno sempre sostenuto i popoli dellAmerica Centrale, per realizzare un maggiore coordinamento regionale. Martinez, dal canto suo, ha descritto levento come un incontro tra fratelli per affrontare le varie opportunit nelle relazioni tra Nicaragua ed El Salvador e le delicate questioni dellAmerica Centrale, ma per questo necessario spingere per una maggiore integrazione regionale. Nel corso della riunione, i due ministri degli Esteri hanno deciso di riattivare la commissione bilaterale istituita il 2 dicembre del 1996. Un primo incontro previsto nella seconda met di questanno. Santos e Martinez hanno anche sottolineato limportanza di intensificare i colloqui avviati dalla commissione trinazionale (con la Dichiarazione di Managua del 2007), che riconosceva zona di pace il Golfo di Fonseca, nel Pacifico. Un dato di fatto condiviso da El Salvador, Nicaragua e dallHonduras. Lincontro tra i ministri degli Esteri dei due Paesi rilevano le agenzia di stampa internazionali ha avuto luogo a poche ore dallapertura, in Guatemala, del vertice dei leader dellAmerica Centrale. Questo incontro stato organizzato, in particolare, per discutere delle iniziative da prendere per combattere il traffico di sostanze stupefacenti e fronteggiare la criminalit organizzata. A questo proposito, lUnited Nations Development Programme (Undp) ha introdotto lo scorso anno a Managua un documento sulle questioni di sicurezza, avvertendo che lAmerica Centrale ormai arrivata a un punto critico, con un tasso di 32 omicidi ogni 100.000 abitanti, superiore a quello di altre regioni. Lorganismo delle Nazioni Unite, in una nota ufficiale, ha anche avvertito che circolano in America Centrale oltre 3,2 milioni di armi da fuoco e che la regione oltre a essere afflitta dalla criminalit organizzata continua a essere una destinazione internazionale di droga.

Per verificare la regolarit delle elezioni suppletive del prossimo primo aprile

Osservatori internazionali in Myanmar


NAYPYIDAW, 22. Le autorit del Myanmar hanno invitato gli osservatori di Stati Uniti, Unione europea e Nazioni Unite ad assistere alle prossime elezioni legislative suppletive, in programma il 1 aprile. Lo ha dichiarato un alto responsabile del nuovo Governo civile di Naypyidaw, dopo che ieri erano stati invitati gli osservatori dellAssociazione delle Nazioni del sudest asiatico (Asean), di cui fa parte lo stesso Myanmar. Gli Stati Uniti hanno gi confermato la loro disponibilit a inviare gli osservatori, chiedendo per al Governo del Myanmar di garantire che la missione rispetti gli standard internazionali. La comunit internazionale guarda con grande attenzione al voto del prossimo mese, al quale partecipa anche Aung San Suu Kyi, il leader dellopposizione e premio Nobel per la pace, che ha trascorso 15 anni degli ultimi 20 anni agli arresti domiciliari. Il gesto delle autorit del Paese asiatico conferma il desiderio di veder riconosciute dalla comunit internazionale le riforme promosse nellultimo anno, tra cui la liberazione di centinaia di prigionieri politici, il ritorno in politica della Lega nazionale per la democrazia, il partito partito di Aung San Suu Kyi, lallentamento della censura e lavvio di negoziati per un cessate il fuoco con diverse milizie etniche. Elezioni libere e giuste rilevano gli analisti fanno parte delle condizioni necessarie per labolizione delle dure sanzioni economiche applicate al Paese.

In Brasile a rischio estinzione la trib degli Awa


BRASILIA, 22. Il rapido disboscamento della foresta amazzonica brasiliana sta mettendo seriamente a rischio la trib degli Awa. Lo hanno indicato gli esperti internazionali. Gli Awa sono una piccola trib indigena composta da circa 355 individui. Vivono nellAmazzonia orientale e sono una delle ultime realt di cacciatori-raccoglitori rimaste al mondo. La terra degli Awa soggetta a invasioni sempre pi massicce e se non saranno prese rapide misure demergenza il futuro di questo popolo sar lestinzione, ha reso noto il Funai, lagenzia governativa brasiliana istituita per proteggere i diritti delle comunit indigene.

Aung San Suu Kyi durante un recente comizio (Afp)

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LOSSERVATORE ROMANO

venerd 23 marzo 2012

Raccolte in un volume le lezioni tenute negli anni Settanta alla Facolt teologica del Triveneto

Professor Ratzinger ci parli della felicit


Rari e preziosi. Bastano due aggettivi per riassumere gli scritti di Joseph Ratzinger che le Edizioni Messaggero Padova e la Facolt Teologica del Triveneto manderanno in libreria il prossimo 26 marzo nel volume Salvezza cristiana e storia degli uomini. Joseph Ratzinger con Luigi Sartori tra i teologi triveneti (1975-1976), a cura di Ermanno Roberto Tura e con la postfazione di Andrea Toniolo (Padova 2012, pagine 232). Il libro incentrato su due incontri svoltisi a met degli anni Settanta a Roana (Vicenza) su invito dellIstituto di Cultura Cimbra, a cui parteciparono Luigi Sartori, esponente autorevole della teologia italiana e, come principale relatore, Joseph Ratzinger. Gli scritti del futuro Pontefice sono due. Il primo, La problematica ad extra per un dialogo con le culture (da cui tratto il primo estratto che anticipiamo), lintervento che il professore tenne al primo convegno (2-3 aprile 1975), dedicato a Salvezza cristiana tra storia e aldil. Laltro, Alcune forme bibliche ed ecclesiali di presenza dello Spirito nella storia (secondo stralcio in basso), ripropone invece la lezione tenuta dal professor Ratzinger nellaprile 1976, durante lincontro Spirito Santo e storia.

Il professor Joseph Ratzinger accanto a padre Cornelio Del Zotto (Roana, 2 aprile 1975)

redo che la storia dello sviluppo delle parole sia come uno specchio in cui leggere il progredire del pensiero umano. Il termine felicit ha sostituito progressivamente, nel sentimento e nel parlare comune fuori dellarea teologica, il termine classico di salvezza. Ci ha significato la perdita della pregnanza cosmica contenuta nel concetto cristiano di salvezza. Col termine salvezza era connotata la salvezza del mondo, entro la quale si realizza quella personale. Invece felicit,

Il cammino della storia secondo Ireneo

ella logica trinitaria di Gioacchino da Fiore lo Spirito Santo nella storia viene individuato come stimolo a un momento che va ben oltre il Figlio: inizia cos un cammino che fa gi uscire dal cristianesimo e che successivamente porta ben lontano dallo stesso Spirito Santo in direzione dello spirito del mondo (inteso nel senso pi vasto del termine). La forma propriamente cristiana di una filosofia della storia la intravedo invece in Ireneo, che parimenti poggia sulla problematica storica il suo intero progetto teologico, ma vede in modo esattamente opposto la successione trinitaria, conservando cos intatto il mistero dellunit nella Trinit santa. Secondo il vescovo di Lione il cammino della storia sale dallo Spirito Santo al Figlio e dal Figlio al Padre. Anche per Ireneo vale il principio che la storia pu avere pienamente senso solo se si lega a Dio, e che essa pu legarsi a Dio solo perch Dio Trinit. Anche per Ireneo la storia in definitiva logica in quanto fondata sulla Trinit, ma una simile logica viene garantita cristianamente proprio per il fatto che essa non per niente la logica della storia. Il vescovo di Lione ha indicato con acutezza, nella sua polemica con gli eretici suoi contemporanei, che la gnosi valentiniana, nella sua pretesa di uno status pneumatico riservato agli gnostici, naturalizza lo Spirito e in tal modo lo emargina.

Poich non c spazio qui per ricerche storiche lunghe e approfondite, vorrei esporre semplicemente il significato che per lattuale situazione nel campo del pensiero offre la prospettiva di santIreneo. Ci si potrebbe esprimere approssimativamente cos: come ogni gnosi, anche lidealismo hegeliano in definitiva un naturalismo; lo spirito, che diventa logica della storia, segna il passaggio dalla libert alla ne-

sta formulazione io vedrei anche la regola fondamentale per ogni cristiano nel discernimento degli spiriti: lo Spirito si autentica per il fatto che egli conduce al Cristo. Qualora provocasse allontanamento dal Cristo e dal suo vangelo, non avrebbe niente a che fare con lo Spirito Santo attestato dalla Bibbia, bens sarebbe anti-Spirito. Lo Spirito si autentica ancora ogniqualvolta, attraverso il Cristo Figlio, egli porta al Padre: qualora Cristo si presentasse come la forma definitiva e il cammiLuomo spirituale in senso cristiano colui no della vita cristiana non proseguisse verso il Padre, di nuovo non si che nella storia sviluppa forme di vita tratterebbe pi del Cristo della Biboltre e sopra la storia stessa bia (essenzialmente Figlio), bens di un anti-Cristo. Tentando di riassumere in due righe quancessit, e la sua necessit sul piano filosofico diventa infine costrizione nel campo poli- to sono andato esplicitando in queste pagine, potremmo affermare che la pneumatolotico. A questo idealismo e naturalismo va con- gia cristiana non filosofia della storia, ma trapposta la esteriorit dello Spirito, che ha a che fare con essa in misura essenziale in sola rende possibile la responsabilit etica quanto appella a Qualcuno che dal di fuori fondata sulla libert, e come tale ne permette interpella la storia e la misura. Luomo pneumatico perci sar colui lautenticit. Proprio questa prospettiva Ireneo racco- che prende posizione contro una storia che mandava vivamente contro gli spirituali gno- si chiude in se stessa (e che perci stesso si stici, secondo i quali lthos veniva sostituito autodistrugge); sar colui che apre la storia a dalla semplice e automatica appartenenza al partire dalla sua vera ragione e dal suo senso pi profondo, rendendo cos possibile vivere partito dei giusti. In armonia con questa visione si costruisce nella storia proprio perch luomo spirituale lordine della storia quale cammino dello in senso cristiano sviluppa in essa forme di Spirito verso il Figlio fino al Padre. In que- vita oltre e sopra la storia.

Carl Rohl Smith, SantIreneo (1883-1884)

Il progetto della Praeparatio evangelica di Eusebio di Cesarea

Nella biblioteca del vescovo si riflette la svolta costantiniana


di RAFFAELE FARINA Eusebio, vescovo e bibliotecario di Cesarea. un titolo volutamente insolito. Benedetto XVI, nelludienza generale a piazza San Pietro del 13 giugno 2007, ha voluto riscattare la memoria di questo grande erudito del IV secolo: Egli fu lesponente pi qualificato della cultura cristiana del suo tempo in contesti molto vari, dalla teologia allesegesi, dalla storia allerudizione. Eusebio noto soprattutto come il primo storico del cristianesimo, ma fu anche il pi grande filologo della Chiesa antica. Questultima frase pesante, soprattutto per coloro che hanno scritto attorno a Eusebio e lo hanno sbeffeggiato. Quasi a partire da questa frase, unquipe internazionale di undici giovani ricercatori si riunita il 3 marzo del 2008 presso il Centro interdisciplinare di studi delle religioni e della laicit, nellUniversit Libera di Bruxelles, in un workshop dal titolo Reconsidering Eusebius. Lobiettivo era di continuare, sviluppare e perfezionare la riabilitazione di Eusebio che da qualche anno si notava sempre pi apertamente nelle pubblicazioni a partire dal noto volume di Timothy David Barnes, Constantine and Eusebius (Cambridge, Harvard University Press, 1981) fino ad arrivare alla pubblicazione di Anthony Grafton e Megan Williams, Christianity and the transformation of the book (Cambridge, Harvard University Press, 2008; traduzione italiana Carocci 2011). Lquipe si proposta, con severa obiettivit e criticit, di esaminare per intero la produzione di Eusebio, non come semplice mediatore o compilatore, come stato spesso considerato, ma nel suo specifico modo di costruire letteratura, storia, politica e teologia, tenendo ben conto del contesto e delleredit cristiano-mediterannea che studiava e in cui viveva. I risultati dellindagine sono straordinari. A questo punto, penso che si possa parlare di Eusebio di Cesarea come di un vescovo erudito e illustre bibliotecario nel senso pi alto della parola, il primo storico del cristianesimo e il pi grande filologo della Chiesa antica. La dissennata svalutazione operata contro Eusebio, definito sbrigativamente eretico e vescovo di persecuzione, voleva essere di riconoscenza, di disponibilit per quel che la sua professione gli consentiva e la sua passione di scrittore lo spingeva a fare: una professione a largo raggio, prima di tutto di direttore di una scuola accademia e al contempo nella medesima di maestro e pedagogo; e inoltre, di direttore di una biblioteca ed editore; e infine la sua passione di prolifico scrittore. Costantino si rese conto di quanto il bibliotecario di Cesarea valesse e lo espresse chiaramente nella lettera a lui indirizzata e nella commessa a lui, esegeta, delle cinquanta Bibbie. Tra il 312 e il 325 lImpero Romano si andato trasformando in Impero cristiano. Eusebio, che vedeva in questo realizzarsi un sogno, non rimaneva inerte spettatore, ma progettava la parallela costruzione e crescita di una cultura cristiana, che fosse come lanima di questo provvidenziale evento. Usava in questo le tecniche dei noti scrittori, come Plinio il Vecchio (23/24-79 dellera cristiana) e Ateneo di Naucrati (IIIII secolo), le cui opere enciclopediche erano organizzate in biblioteche diversificate, cos come nel Rinascimento i manoscritti conservati nelle prime biblioteche europee furono divisi e organizzati in facultates. Tale progetto egli lo ha realizzato in maniera esemplare nellopera Praeparatio evangelica, un progetto culturale complesso, dove vengono raffrontati testi greci ed ebraici con la cultura cristiana. Il modello per Eusebio era la Biblioteca di Alessandria, dove si accumulavano libri senza fine. Lo stesso si ripeteva in crescita a Cesarea. Gli scritti di Eusebio ripetevano nellaccumulo dei testi citati il lavoro di organizzazione dei libri nella biblioteca e le citazioni erano lette e scritte avendo, per cos dire, i testi in una mano e la penna nellaltra, o, come appare con evidenza nella Praeparatio, Eusebio leggeva ad alta voce e il copista trascriveva. Insomma, da una attenta lettura di questopera risulta un Eusebio esperto del libro e dei libri, un conoscitore preciso dei libri che cita, distinguendo quelli che possiede da quelli di cui conosce soltanto lesistenza e da quelli di cui pu soltanto riferire da citazioni di altri. C unaccurata metodologia bibliografica, che gli proveniva probabilmente da Alessandria, ma che egli aveva adeguato alla pi ricca documentazione che lui utilizzava e che aveva perfezionato per renderla pi facilmente fruibile. Tutto ci era a servizio di uno scopo superiore, che non quello di descrivere, preservare e rendere fruibile la cultura greca; il principio basilare che governa la biblioteca della Praeparatio evangelica il Lgos-Cristo e il messaggio del Vangelo. C dunque una svolta, dalla Praeparatio alla Historia e a tutte le altre opere di Eusebio, che pur sotto linnegabile influenza dellO rigene alessandrino, riflettono la reinterpretazione del lavoro bibliologico dellOrigene trasferitosi a Cesarea. Come biblioteca e sfoggio di erudizione la Praeparatio va ancora pi avanti: essa , e con essa Eusebio, uninterpretatio christiana dichiarata o, se si vuole, uninterpretatio Caesariana dellerudizione alessandrina, nella quale i giochi eruditi di Alessandria sono stati rimpiazzati da una forte e ben strutturata strategia apologetica. Una tale massiva raccolta di testi, accuratamente organizzata,

Mentre limpero cristiano sostituiva quello pagano Cesarea sostituiva Alessandria Una svolta culturale religiosa che si affiancava a quella politica
posta sotto la lente cristiana. Questo provoca ovviamente un certo processo di assimilazione, ma anche un controllo e una presa di possesso, bilanciati dallonesta responsabilit di tramandare ai posteri la ricchezza della cultura classica. Nella Praeparatio evangelica voluta da Eusebio come una dimostrazione di erudizione e come una biblioteca, da una parte, e il suo discorso apologetico, dallaltra, queste due componenti interagiscono profondamente. Costruendo questopera come unaccumulazione di citazioni, dove sono associati autori pagani, giudei e cristiani, Eusebio presenta un quadro della cultura cristiana che alla fine vuole mostrare la sua superiorit e il trionfo su ogni altra alternativa. Eusebio ha raccolto leredit della Scuola alessandrina trasferita e rinnovata da Origene e Panfilo a Cesarea; Eusebio, tramite i suoi scritti eruditi, storici, esegetici e teologici, tramite la Scuola di Cesarea che ha formato tanti personaggi chiave, e tramite tutta lorganizzazione editoriale e libraria, ha quasi provocato come una sostituzione di unantica istituzione con una nuova; e, mentre lImpero cristiano sostituiva quello pagano, Cesarea sostituiva Alessandria. Una svolta culturale religiosa si affianca dunque a quella politica e costituisce con essa lunica svolta costantiniana.

corte, attaccandogli questa etichetta per pi di un secolo, parte dallo storico dellarte e storiografo Jacob Burckhardt con la sua opera Die Zeit Konstantins des Groen (1853) fino a Henri Grgoire (1938), per arrivare a oggi, in cui si contano ancora, anche se pochi, detrattori di Costantino e comunque negatori della sua conversione al cristianesimo. Tutto ci ha creato una idiosincrasia verso le opere di Eusebio, cos che esse non sono state n conosciute n lette, causando un pregiudizio di dispregio su di lui. Il servizio che Eusebio intendeva prestare alla causa dellimperatore, che aveva liberato la Chiesa dalla

Congresso a Barcellona
Nel testo qui pubblicato riportiamo stralci della relazione inaugurale del congresso internazionale Constantinus, El primer Emperador cristiano? Religin y poltica en el siglo IV, in corso fino al 24 marzo a Barcellona nella Facultat de Teologia de Catalunya.

ora, riduce il contenuto della salvezza a una sorta di benessere individuale, a una qualit del vivere delluomo inteso come individuo; in questa prospettiva il mondo non viene considerato pi per se stesso e globalmente, ma solo in funzione individualistica. Si ha cos un depotenziamento del contenuto teologico della salvezza. Se non che al termine felicit sta subentrando prepotentemente un altro termine pi fortunato, vale a dire il termine futuro. Questo termine per cos dire, riabilita lintenzione profonda che era nascosta nel termine salvezza. La felicit fu intesa sempre pi in senso autonomo e opposto, rispetto al salvarsi lanima. Ma cos luomo, affamato di piacere, chiuso nellorizzonte ristretto dei suoi sogni immediati, ha cominciato a confrontarsi con gli altri, con i pi fortunati e pi felici di lui. Non potendo sopportare la presenza di altri uomini pi felici di lui, ha cominciato a sognare e a lottare per un futuro di uguaglianza per tutti. Lideale borghese non basta pi, perch luomo non puo restare isolato, da solo; ha fame di una felicit totale, pi grande. Ritorna allora lintenzione rivolta al mondo, alla salvezza del mondo, nel senso di operare un cambiamento del mondo, tale che offra condizioni per una felicit pi piena per tutti. Il futuro pertanto assorbe nella sua utopia ci che prima poteva evocare di senso e significato sia il termine salvezza, sia il termine felicit. Futuro, ecco la nuova parola: il marxismo su di essa gioca la sua chance. Nei confronti di questa storia dei termini, la teologia deve confessare di essersi lasciata compromettere nel processo di riduzione, di caduta, di perdita di senso nel genuino concetto biblico di salvezza. Duplice riduzione, anche in teologia: anzitutto privatizzazione e interiorizzazione della salvezza, che la riduce a problema della pura e semplice salvezza dellanima; e poi adattamento al modello borghese, senso individualistico della salvezza. Il risultato che oggi la vera risposta della fede pu essere oscurata da due parti. Dalluna parte, la memoria eucaristica dellamore del Signore e della sua promessa viene cambiata in una memoria pericolosa (Bloch), strumento di una religione dellinvidia. Dallaltra parte, il cristianesimo pu essere considerato come fattore di mantenimento della situazione attuale del mondo, privilegiante piccoli gruppi potenti. Oggi, poi, si sentono voci di stanchezza e di rassegnazione anche da parte di coloro che hanno patrocinato il superamento dellimmobilismo e la radicale immissione nella lotta per il nuovo. Il momento euforico della ragione tecnologica dO ccidente e della ragione rivoluzionaria dOriente sembra passato. Sta subentrando una crisi di stanchezza. Occorre reagire. La teologia stessa deve aiutare luomo doggi a trovare possibilit, le pi profonde e vere, di cambiamento del mondo. Una tale strategia deve essere nuova nel senso che sia capace di allargare e superare appunto i cerchi sia della razionalit tecnologica occidentale, sia della razionalit rivoluzionaria orientale. Luomo non si accontenta pi di un supplemento, di una aggiunta quantitativa di felicit; n di una semplice distribuzione pi equa dei beni presenti. Egli domanda qualcosa di totale, di veramente nuovo, di pi profondo. Perci, per comprendere e per rispondere a questa domanda radicale delluomo, a questa sua sete di felicit, la prima cosa da fare di avere il coraggio di appellarsi a una ragione totale, vale a dire a una ragione che non sia soltanto produttiva, che non prenda la realt come oggetto, ma che sia anche aperta allascolto del tu, dellamore, anche dellamore eterno e della sua forza trasformatrice. Svegliare la ragione, perch non si addormenti nel dato, anche quello calcolato e prevedibile. Le sue fortune vengono anzi proprio da ci che non abbiamo previsto!

venerd 23 marzo 2012

LOSSERVATORE ROMANO
La ricerca e ledizione dei carteggi di Giuseppe Toniolo

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Quelle lettere imbucate nel cuore della notte


di ODD ONE CAMERANA di PAOLO VIAN l 6 novembre 1890 Giuseppe Toniolo scriveva da Pisa al vescovo di Padova, Giuseppe Callegari: Io la assedio di lettere; ma mio malgrado; e mi conforto col pensiero che ella cos possa assolversene con una risposta sola. Ricevo lettera dal p. Sanna-Solaro, e gliela compiego trascritta. (...). E io gi scrissi a mons. Scalabrini e a mons. Cocchia, perch almeno inviassero pel convegno preliminare un rappresentante. Il piccolo estratto fotografa un attimo dellintensa attivit epistolare di Toniolo, che di essa fece strumento del suo impegno di studio e di azione. Il figlio, il geografo Antonio Renato, al processo ordinario pisano (1934-1941) testimoni che il padre dormiva poco, andando a letto la sera molto tardi perch si occupava di notte della corrispondenza numerosissima, specialmente negli ultimi anni[,] e che egli andava personalmente ad impostare alla stazione a mezzanotte. A piena ragione dunque i tre volumi delle sue Lettere, editi a Roma fra il 1952 e il

n Chadzi-Murat, racconto di Tolstoj del 1912 ambientato nel Caucaso dove lautore era stato da giovane ufficiale, si parla di uccelli rapaci in due occasioni. La prima nel quarto capitolo, quando il ribelle ceceno che d il titolo al racconto fugge dal villaggio di Machket per sventare il tentativo di catturarlo messo in atto dagli uomini fedeli al suo avversario Samil. Fuga che avviene a cavallo, nel silenzio notturno interrotto solo dal gorgogliare di un torrente e dal pianto dellallocco, rapace della famiglia degli Strigidi. Nella seconda occasione protagonista un falco. Stando a una favola nota tra i valligiani della Tavla, tornato sui monti dopo essere vissuto prigioniero tra gli uomini, detto falco era stato respinto dai compagni per via delle zampe impastoiate e dei sonagli sulle pastoie, segni del suo antecedente stato di detenzione. Episodi che risalgono alla seconda met dellOttocento quando il silenzio notturno, privo di interferenze artificiali, poteva essere popolato dai suoni offerti dalla natura. Diversamente da oggi quando non solo difficile che richiami emersi da rapaci arrivino alle nostre orecchie, ma raro che questi provengano dal profondo di un camino di casa. Perch qui che la nostra attenzione si fissa, allinterno di un camino trasformato da circostanze eccezionali in una cassa di risonanza di presenze anchesse notturne. Premesso che il camino assurto al centro della storia di cui viene offerto un breve resoconto non pi usato da anni e che la sua funzione resa significativa dal fatto che la parete che ospita la cappa sovrastante occupata da un pastello di grandi dimensioni che raffigura frontalmente il volto e parte del busto di un Labrador nero dalle sembianze di una divinit notturna, successo che da qualche sera la bocca del camino in questione ha cominciato a emettere degli strani suoni, anchessi rigorosamente notturni. Fruscii, frullii, soffi, brusii, mormorii, sussurri, ronzii, borbottii e fin anche qualche gemito leggero, suoni, questi, non definibili con precisione e intervallati in ogni modo da grandi silenzi. Escluso che da essi si possa risalire alleventualit che si tratti di un nido di vespe in via di formazione malaugurata ipotesi che avrebbe imposto lintervento sollecito dei pompieri si deciso di rimandare al giorno successivo la decisione di prendere in mano la situazione, qualsiasi cosa questo voglia dire. In effetti, i rumori si sono resi pi insistenti, con laggiunta di qualche breve fischio, leggero e ripetuto. Particolare, questo, che se fa pensare a un volatile in difficolt, bisognoso di aiuto, non esclude che possa riferirsi a qualcosa daltro. Il che ha suscitato nuovi sospetti e allarme. Stando cos le cose, il mattino stabilito si provveduto a liberare la bocca del camino dagli alari in ferro e ottone e dalla rete parafuoco, dopo di che, armati di torcia elettrica, di guanti di pelle e di un manico di scopa, si dato inizio allispezione. Operazione che tuttavia durata poco, il tempo necessario a illuminare il corpo di un essere delle dimensioni di uno stivale, corpo abbarbicato alla parete del camino. Il quale (volatile), nel vedersi colpito da un fascio di luce, ha cominciato a scuotersi e a cercare di estendere le ali nonostante langustia del luogo. Perch di un volatile si trattato e non di un uccellino, e dalle dimensioni sopraddette, rese sul momento gigantesche dal tentativo fallito di aprire le ali. Fatto sta che, guidato da mani esperte nonch guantate e posto in una reticella, lospite inatteso stato aiutato a lasciare il suo rifugio, generando qualche difficolt nello stabilire di chi sia stato maggiore lo spavento: se di chi tra i presenti non ha mai visto un barbagianni al vero, il suo viso, i dischi degli occhi dilatati, o se del barbagianni stesso, a giudicare dal suo pallore, dalle penne scompigliate, i ciuffi grigi e scomposti, laspetto in disordine e laria smarrita dopo i giorni di prigionia. Perch questo proprio quanto

Storia di un salvataggio

Un barbagianni nel camino


successo a quel rapace, che ha preso il camino di una casa isolata per un albero o per un campanile, luogo dal quale non ce lha pi fatta a uscire rischiando cos di morire per mancanza dacqua e di cibo. A quel punto che fare? Chiamare la Protezione degli animali? Possibile. Senonch ha prevalso il desiderio di vedere il barbagianni spiccare il volo e di non prolungare oltre il suo stato di fermo. Usciti allaperto in mezzo agli alberi del boschetto che circonda la casa, si pertanto lasciato libero il barbagianni seguendo con gioia e ammirazione leffetto liberatorio ed eccitante provocato dallaprirsi totale delle sue ali. E chiss se quellangelo della notte, sacro a Minerva e amato dai filosofi, dotato di una testa come un casco da aviatore, tornato dai suoi compagni come nel racconto di Tolstoj stato da questi respinto o accolto. Chiss, e ce lo chiediamo cercando ispirazione e rassicurazione facendo affidamento al dono di purezza che la sua presenza e il suo volo ci hanno trasmesso.

Luomo come fine mai come mezzo


In occasione della prossima beatificazione del sociologo ed economista veneto, dal 21 al 23 marzo presso lUniversit Cattolica del Sacro Cuore si tiene a Milano il convegno di studi storici Giuseppe Toniolo: luomo come fine, organizzato dallIstituto Toniolo di studi superiori. Nellarticolo qui pubblicato riportiamo stralci dellintervento di uno dei relatori.

Universit come bene comune da difendere e preservare

Sapienza di Dio e sapienza degli uomini


possono dare moltissimo a questa splendida realt contribuendo a renderla feconda cos come lo stata per i suoi sette secoli di storia. Una storia importante ravvisabile nei grandi docenti del di GUALTIERO BASSETTI passato Bartolo da SassoferraStoricamente, il rapporto tra il to, Cino da Pistoia, Gentile da mondo accademico e la Chiesa, Foligno e anche negli edifici cos come quello tra la scienza e storici che la costituiscono. Alla fede, al di l di molti luoghi cuni di questi edifici facevano comuni tardi a morire, sempre parte, in origine, del convento stato un legame fecondo e pro- di Monte Morcino di propriet duttivo. E non certamente una dei monaci Olivetani. Gli esprocasualit che ben 704 anni fa, pri napoleonici hanno trasfornel 1308, Clemente V con la bol- mato questi luoghi di preghiela Super specula elevava lo Stu- ra in luoghi di studio. Non pu non colpire che la dium particulare della citt di Perugia a Studium generale. Un chiesa di questa universit era atto che sanciva, pertanto, la stata dedicata allAnnunciazione di Maria. Una dedicazione che richiama subito alla mente un aspetto che contraddistingue questa istituzione: ovvero la sapienza. Tuttavia, in quellepisodio evangelico, scolpito nella mente di ogni credente, in cui larcangelo Gabriele compie lannuncio del concepimento verginale e della nascita di Ges, si fa riferimento a una sapienza particolare: non alla sapienza degli uomini ma alla Sapienza di Dio. Quel fatto, quellevento mirabile e grandioso, riInterno della chiesa delluniversit di Perugia manda, infatti, a quella grande tensione, etica e ranascita ufficiale di una delle pri- zionale, che esiste, da sempre, me e pi antiche universit ita- tra la Sapienza di Dio e la saliane. pienza degli uomini. Una tenQuella perugina , dunque, sione che evoca, ovviamente, unistituzione prestigiosa che da una relazione e non unopposipi di sette secoli d lustro a zione tra la Civitas Dei e la Ciquesta citt e a tutta lItalia for- vitas hominis. Una relazione che, mando allievi e studiosi che si per molti aspetti, rimanda ansono affermati in ambito nazio- che al rapporto tra la fede e la nale e in quello internazionale. scienza. Unistituzione che rappresenta, Daltronde, come ci ha ricordunque, un patrimonio prezioso dato anche recentemente Beneper la nostra comunit che va detto XVI, la natura un libro difeso e aiutato senza remore, scritto da Dio e tutte le scocon amore e profondo rispetto. perte scientifiche, di per s, non E che, forse, per, va anche rin- escludono la percezione del covigorito con i giovani studiosi smo come un insieme ordinato. che si affacciano, a volte, un po Proprio per questo, la fede crispaesati in questa difficile con- stiana amica della ragione e giuntura economica, ma che un Dio senza Lgos non pu Pubblichiamo lintervento che larcivescovo di Perugia - Citt della Pieve ha tenuto in occasione dellinaugurazione dellanno accademico delluniversit di Perugia. essere il Dio cristiano. Il mondo risponde, dunque, a un progetto creatore e questo progetto pu essere percepito anche dalluomo di scienza, capace di percepire questo Lgos perch la sua intelligenza immagine del Dio. Questa a mio avviso una delle questioni pi importanti del mondo moderno. Il cristianesimo, sin dalle sue origini, non ha mai posto un conflitto tra la fede soprannaturale e il progresso scientifico. esattamente lopposto. Il punto di partenza della rivelazione biblica laffermazione che Dio ha creato gli esseri umani, dotati di ragione, e li ha posti al di sopra di tutte le creature della terra. Per questo motivo, non c conflitto tra la provvidenza di Dio e lazione umana, ma allopposto c una relazione di amicizia tra fede e scienza. Quello che importante, per, che questa reciprocit non venga interrotta. infatti in questo rapporto di scambio, continuo e incessante, che si giocher il futuro non solo delle nostre universit ma dellintera nostra civilt. Il futuro di tutte le accademie e anche della nostra universit di Perugia dico nostra per sottolineare il bene comune che questa istituzione rappresenta purtroppo reso complicato da questa scarsit di risorse che affligge tutto il mondo dellistruzione. Una scarsit che forse non riconosce adeguatamente il ruolo centrale che, da sempre, ogni accademia riveste al centro della societ. Anche per questo colgo loccasione per stringermi in preghiera con tutta la comunit scientifica, con tutti coloro che fanno dei sacrifici enormi per poter portare avanti le proprie ricerche e i propri studi e con tutti coloro che contribuiscono con la loro passione e il proprio ingegno, spesso in solitudine e senza il clamore dei mass media, a far crescere e a prosperare questa meravigliosa istituzione che lo Studium Perusinum.

1953 nella sesta serie degli Opera omnia per le cure di Guido Anichini e di Nello Vian, potevano aprirsi con queste parole: La documentazione della personalit scientifica e morale del grande sociologo ed economista cristiano che fu Giuseppe Toniolo rimarrebbe incompleta, se accanto alle opere maggiori e minori, rivelatrici del suo pensiero, non figurassero anche i documenti epistolari della sua vita privata e pubblica, che spesso del pensare e delloperare scoprono le ragioni e gli impulsi profondi. Lepistolario pertanto viene naturalmente a far parte degli Opera omnia e giover a mostrare, del Toniolo, il genuino pensiero e la direttiva, le relazioni familiari ed esterne durante circa un cinquantennio, introducendo quasi il lettore nellintimit della sua vita e del suo modo di pensare e di esprimersi. Giuseppe Toniolo fu scrittore di lettere copioso e instancabile. Fin da giovane, eccitatore quale fu di energie ed educatore dintelligenze, sent il bisogno di formare e di indirizzare al bene, accettando a sua volta modestamente i consigli altrui; e i suoi scritti dissemin perci con generosa larghezza, in ogni ordine di persone in mezzo alle quali riteneva di poter far breccia e raccogliere qualche frutto. Con questi intenti, sempre alti e disinteressati, si rivolse a compagni di studio e a colleghi di cattedra, corrispose con dotti e con indotti, mantenne intensi legami con uomini di pensiero e uomini dazione, rappresentanti in Italia e in altri Paesi del movimento sociale cristiano. Una parte rilevante del carteggio rivolta a esponenti della gerarchia, prelati, vescovi, cardinali, e al clero dato al ministero e agli studi, in nome degli stessi ideali sociali dei quali si era fatto apostolo. Ma specialmente frequenti sono le sue lettere ai giovani, verso i quali il Toniolo ebbe sempre una predilezione e dei quali non dubit di assumere in certe difficili circostanze le difese, ben sapendo di coltivare in essi i futuri sostenitori del pensiero cristiano e della stessa opera sua. D ellincessante travaglio di pensiero e di cos dinamica azione, le lettere segnano i passi, numerano le difficolt e le superate fatiche, con le conquiste e le aspirazioni sempre pi alte e pi vaste concepite da quella mente cos elevata e nutrite da quel cuore cos aperto e ardente; e costituiscono, nel loro pi vasto

vari processi informativi ordinari in diverse diocesi e giunta nel gennaio 1951 al decreto di introduzione. Per ledizione erano state selezionate le lettere che abbiano un reale interesse storico, biografico e morale, da una parte documentando lazione e le molteplici influenze esercitate dal Toniolo nel suo tempo e in mezzo ai suoi contemporanei, dallaltra illuminando il temperamento, lo spirito, la piet delluomo, cos alto per il prestigio della sua scienza ma pi ancora per leroismo

Toniolo in piazza San Pietro nel 1915

Gli amici conservavano con cura le sue lettere E Georges Goyau volle ricopiare di sua mano i messaggi delleconomista veneto
significato, una serie di testimonianze rispecchianti la storia stessa della Chiesa in Italia e del progresso dellidea cristiana nel campo sociale, nel quale furono a lui riserbate parti di primo piano per lavvio di quel movimento contemporaneo che doveva mettere capo a mete dimportanza storica. I tre volumi delle Lettere, con ledizione di 640 fra lettere, biglietti, cartoline scritti da Toniolo, erano nati a margine della causa di beatificazione, di cui Anichini era postulatore, ed ebbero il merito di portare per la prima volta alla luce una documentazione nuova, solo in parte utilizzata da Francesco Vistalli nella biografia che sarebbe uscita, postuma, nel 1954, e precedentemente quasi ignorata se non per la minima parte resa pubblica da un intelligente volumetto curato nel 1925 da Ernesto Vercesi. Nelledizione di Anichini e Vian spiccavano nuclei cospicui e importanti di lettere, come quelle ai maestri universitari di Toniolo, alla fidanzata e poi moglie Maria Schiratti, a esponenti dellallora nascente movimento cattolico laicale, a giovani amici, a rappresentanti del mondo femminile. Le lettere a prelati testimoniavano poi i legami e i contatti di Toniolo con le figure pi rappresentative della Santa Sede e della Chiesa italiana. Le lettere erano pervenute agli editori specialmente in copie adunate dalla postulazione della causa di beatificazione, inizialmente auspicata e promossa, a partire dal 1933, nei circoli della Federazione universitaria cattolica italiana (di cui Anichini proprio dal 1933, succedendo a Giovanni Battista Montini, era divenuto assistente centrale), sviluppatasi nei

delle sue virt cristiane. Nelledizione furono tralasciate soprattutto le lettere di carattere familiare, che rivestivano solo carattere privato, e molte altre occasionali, scritte giorno per giorno ad amici e compagni di lavoro, per stabilire incontri, indire adunanze, dare avvisi pratici e di circostanza, frutto di un carteggio che in qualche modo si esauriva con lazione stessa. Nella faticosa raccolta dei documenti, dispersi in una molteplicit di direzioni, la postulazione della causa e gli editori avevano potuto fruire dellaiuto di persone diverse, in primo luogo di quello determinante dei familiari di Toniolo: la figlia Teresa, che rest nella casa di Pisa a custodire le memorie paterne con pia e intelligente premura; Luigi Ferrari, lantico direttore della Biblioteca Marciana, entrato nella famiglia Toniolo per aver sposato la figlia Elisa, che fece opera accurata di scelta e di trascrizione di molti documenti, provenienti tra altro da casa Schiratti di Pieve di Soligo, avendo per collaboratori la moglie stessa e il figlio sacerdote don Agostino, benemerito della pubblicazione delle intere Opera omnia. Per concessione di Pio XII erano state trascritte, dallArchivio della Segreteria di Stato, trasferito in Archivio Vaticano, lettere indirizzate al cardinale Rampolla, al cardinale Rafael Merry del Val e a Pio X . Per interessamento del vescovo di Bergamo, Adriano Bernareggi, erano pervenute importanti corrispondenze di Toniolo con personaggi di quella diocesi; altre similmente dalle curie arcivescovili di Pisa e di Lucca, e dai seminari di Padova e di Venezia, depositario il primo del copioso carteggio con il cardinal Callegari e con altri prelati della diocesi e laltro dellintero archivio dellO pera dei Congressi. Altre lettere erano inoltre pervenute da Treviso, Rovigo, Monselice, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo; e da corrispondenti che avevano conservato lettere: monsignor Giandomenico Pini, il marchese Crispolti, il canonico Giuseppe Faraoni di Firenze, il vescovo Ballerini, le famiglie Olivi e Salvioni (congiunta questa da parentela al Toniolo), lamico e collaboratore conte Luigi Caissotti di Chiusano, monsignor Pietro Pisani (che collabor con Toniolo a varie iniziative per gli emigranti italiani allestero). Tra coloro che cooperarono alla raccolta venivano ancora ricordati Augusto Grossi Gondi, che ricopi lintera corrispondenza con monsignor Venceslao Giannuzzi Savelli di Roma (interessante per i primi contatti avuti da Toniolo con i circoli romani); ed Elena de Carli, custode dellarchivio di Luigi Luzzatti, per la cortesia della quale fu possibile pubblicare varie lettere dirette al suo antico maestro. Fra gli amici di altri Paesi, veniva ricordato Georges Goyau, dellAcadmie de France, che volle ricopiare di sua mano le lettere di Toniolo che conservava.

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LOSSERVATORE ROMANO
Di fronte alla crisi proposte strategie ad ampio raggio

venerd 23 marzo 2012

Larcivescovo di Southwark ha emanato il decreto per la chiesa progettata dallarchitetto Pugin

Istituito a Ramsgate il santuario di SantAgostino


LONDRA, 22. Monsignor Peter David Gregory Smith, arcivescovo di Southwark, ha formalmente istituito la Chiesa di SantAgostino in Ramsgate come santuario dedicato allapostolo degli inglesi. Con un decreto ufficiale, larcivescovo concede i privilegi canonici al santuario che viene designato come luogo di pellegrinaggio. Listituzione di questo nuovo santuario colma un vuoto di cinquecento anni da quando lultimo santuario dedicato a santAgostino fu distrutto nel XVI secolo. Un santuario di SantAgostino esisteva sullisola di Thanet prima della Riforma e questo nuovo luogo di pellegrinaggio recupera lantica tradizione. Il sito dove sorge il santuario si trova pi vicino di ogni altro luogo di culto alla localit dove, nel 597, santAgostino sbarc in Inghilterra per compiere la sua prima predicazione e dove avvenne il suo incontro con il re Ethelbert del Kent. Il giorno ufficiale dellistituzione del santuario stato lo scorso 1 marzo. Questa data la stessa della nascita del famoso architetto inglese Augusto Northmore Welby Pugin (18121852) divenuto cattolico nel 1834. A lui si deve il progetto e la costruzione della Chiesa di SantAgostino allinterno della quale si trova il suo sepolcro. Nelle sue lettere egli affermava di avere scelto il sito di Ramsgate per costruire la chiesa perch benedetto da Agostino che era approdato l nei pressi. Per Pugin, la sua chiesa doveva essere un memoriale dellidentit cristiana dellInghilterra. A livello locale, tra i cittadini di Ramsgate esiste gi un forte interesse e una profonda devozione per il santo. La sua ricorrenza liturgica si celebra ogni anno con una festa che si protrae per una settimana, dedicata alla storia e alla cultura cattolica. Durante la St Agustines Week, molti fedeli, provenienti anche da diocesi lontane, recitano preghiere e cantano inni in suo onore. Nel 1997, arrivarono a Ramsgate migliaia di pellegrini per celebrare il millequattrocentesimo anniversario dello sbarco del santo. Centinaia di religiosi si unirono al cardinale Basil Hume e a monsignor Michael George Bowen, arcivescovo emerito di Southwark, nel pellegrinaggio. Nel 2000, la Chiesa di SantAgostino stata nominata Santuario per il giubileo e indulgenze speciali sono state assicurate a chi andato fino l a pregare. Il santuario di SantAgostino attira anche un gran numero di cristiani di altre denominazioni che sono interessati a conoscere le radici comuni con i cattolici. Molti visitatori sono in particolar modo interessati allarchitettura e allatmosfera del luogo e sono desiderosi anche di approfondire la fede e di migliorare le relazioni con i cattolici. Nuovi finanziamenti verranno stanziati in futuro per dare ai visitatori lopportunit di approfondire la storia della diffusione del cristianesimo in Gran Bretagna. Linterno e lesterno della chiesa sono ornati da una raccolta di immagini di santAgostino realizzate in pietra e il volto del santo stato dipinto anche sulle vetrate. Padre Marcus Holden, parroco della Chiesa di SantAgostino, ha commentato positivamente listituzione del santuario: Questa ha sottolineato il religioso una notizia incredibile per noi. Cera bisogno di questa istituzione non solo per restaurare il tempio, che una grande opera darte, ma anche per dare un maggiore significato spirituale a questopera del grande architetto Pugin. Attraverso il suo decreto ha concluso il parroco larcivescovo di Southwark ha voluto dare ascolto alle nostre preghiere. Il nuovo santuario potr ora richiamare i tanti pellegrini desiderosi di conoscere i santi dei tempi antichi e di pregare per una nuova conversione dellInghilterra in questi nostri tempi. La chiesa attualmente in fase di restauro per riportarla al suo antico splendore. I lavori di ripristino verranno terminati in tempo per le celebrazioni pi importanti per la ricorrenza di santAgostino. Alcune iniziative culturali organizzate dal clero del santuario metteranno in evidenza lo stretto legame tra Roma e lInghilterra. SantAgostino, infatti, venne inviato in missione da Papa Gregorio Magno e, in coerenza con lesempio di virt a noi dato da questo grande Pontefice, Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli di lavorare per la diffusione della fede mediante la conoscenza dei santi locali, perch proprio questi santi sono un ottimo esempio di unautentica testimonianza. Nel rinnovare la sua grande devozione allapostolo degli inglesi, larcivescovo Peter David Gregory Smith ha quindi inteso rispondere direttamente alla chiamata del Santo Padre con listituzione del nuovo santuario dedicato a santAgostino. sprone per una nuova iniziativa per levangelizzazione dellInghilterra.

Per la Caritas portoghese in aumento casi di povert


LEIRIA, 22. Mentre nei mercati e nelle borse internazionali aumenta il timore che, a pochi giorni dal salvataggio della Grecia, anche per il Portogallo lunica strada possibile sia quella di un fallimento controllato, la Caritas portoghese denuncia un incremento pari al 91 per cento di nuovi casi di povert tra il 2010 e il 2011, corrispondente a sedicimilacinquecento persone; un numero, questultimo, giudicato significativo e preoccupante in relazione a una tendenza in costante progressione. In particolare, tra gennaio e febbraio dellanno in corso si registrato un aumento del 46 per cento di nuovi casi di richieste di aiuto rispetto agli ultimi due mesi del 2011. Si di fronte, in questo momento, a problemi difficili, complessi che richiedono radicali progetti innovativi ad ampio raggio, si legge in un documento diffuso a conclusione del consiglio generale della Caritas portoghese, tenutosi nei giorni scorsi a Leiria e al quale hanno preso parte rappresentanti di diciassette delle venti Caritas diocesane presenti in Portogallo, guidati dallarcivescovo di Braga, Jorge Ferreira da Costa Ortiga, presidente della Commissione episcopale della pastorale sociale e della mobilit umana. Per togliere dalla carestia una vasta fascia della popolazione portoghese si legge nel documento occorrono strategie urgenti e lungimiranti, che tendano al raggiungimento reale del bene comune, il cui significato va ricondotto a tre ambiti: diritti fondamentali e rispetto per le persone, relazioni interpersonali e integrazione sociale. Se non si opera concretamente alla luce di questo trinomio essenziale, ogni azione in favore di chi emarginato e soffre difficolt di varia natura risulter vana. Se per nessuno possibile lassenteismo sociale, in particolare per i cristiani lassenteismo sociale un peccato di omissione. Nel documento si criticano i perversi meccanismi delle politiche economico-finanziarie che, nel conformare la loro azione a spietati interessi particolari e corporativi, soffocano anche il pi piccolo anelito al bene comune. Profonda preoccupazione viene espressa per la mancanza di occupazione che colpisce specialmente i giovani. I dati, anche a causa della generalizzata crisi economica che sta colpendo specialmente lEuropa, sono allarmanti per il Portogallo e stanno creando preoccupanti e crescenti fenomeni di esclusione sociale. La Chiesa, attraverso la Caritas e gli organismi di pastorale sociale, si schierata

si legge nel testo con chi stato licenziato o con chi rischia ogni giorno di perdere il posto di lavoro. Senza per dimenticare il dramma di tante piccole e medie imprese che subiscono il contraccolpo di questa situazione economica e rischiano di scomparire. Altro tema affrontato dal consiglio della Caritas portoghese quello delle migrazioni. I migranti, i rifugiati che chiedono asilo, fuggiti da persecuzioni, violenze e situazioni angoscianti che mettono in pericolo la loro vita, hanno bisogno di comprensione e accoglienza, di rispetto della loro dignit umana, di tutela dei diritti, nonch della consapevolezza dei doveri. La loro sofferenza richiede dalle istituzioni e specialmente dalla comunit cristiana atteggiamenti di mutua accoglienza, superando timori ed evitando forme di discriminazione. E occorre provvedere a rendere concreta la solidariet anche mediante adeguate strutture di accoglienza, di ospitalit e programmi di reinsediamento. In tal senso, per programmare interventi mirati, stato annunciato, per il 18 e 19 aprile a Lisbona, un incontro tra i leader della Caritas e i responsabili di questo settore pastorale. Si tratta secondo il presidente della Caritas, Eugnio Fonseca di un momento significativo per assicurare un impegno in primo luogo sul versante educativo, da condurre insieme a

tutta la Chiesa portoghese, in modo da restituire alla formazione specifica la sua adeguata collocazione nel quadro di una formazione globale della persona in cui tutte le dimensioni sono chiamate ad armonizzarsi: una formazione globale della persona che formazione del cittadino. Perch ha evidenziato ancora il presidente della Caritas senza un nuovo senso di cittadinanza non ci pu essere una nuova politica tesa a risolvere i gravi problemi che affliggono molte famiglie, anziani e bambini. Occorre cio riscoprire il senso vero della partecipazione, intesa come testimonianza ordinaria, vissuta nella quotidianit. La testimonianza, infatti, non va intesa in maniera eroica, come espressione di un atteggiamento straordinario, bens va praticata quotidianamente, come tratto distintivo di quella cittadinanza responsabile, che diviene corresponsabile quando promossa insieme agli altri per il bene comune. Partecipazione e testimonianza divengono dunque i due volti di una sola medaglia: quella ha concluso Fonseca di una testimonianza intesa come espressione globale della persona, come disegno coerente di fede e partecipazione attiva, che a sua volta si sostanzia, attraverso la partecipazione, in servizio quotidiano rivolto in particolare ai fratelli pi bisognosi, agli ultimi della societ.

Venerd 23 in oltre 120 citt statunitensi la marcia di protesta contro le disposizioni della riforma sanitaria

Avviata a New York una raccolta di fondi

Il valore della libert e quello della vita


CHICAGO, 22. Give me liberty or give me death. La libert vale pi della stessa vita. E per questo i sostenitori della libert religiosa negli Stati Uniti possono annoverare tra i propri alleati anche la figura di Patrick Henry, celebre patriota, protagonista della rivoluzione americana. La marcia di protesta contro le misure dellamministrazione Obama che prevedono e impongono un pi facile accesso alle pratiche abortive si svolger domani, venerd 23, contemporaneamente in oltre centoventi citt statunitensi. Il 23 marzo, dunque. Nella stessa data del lontano 1775, Henry pronunci alla Camera della Virginia un discorso consegnato alla storia: La vita cos cara o la pace cos dolce, da essere comprate al prezzo delle catene e della schiavit? Non so cosa decideranno gli altri, ma io dico datemi la libert, o datemi la morte!. La coincidenza tra i due avvenimenti sottolineata dagli organizzatori del Nationwide Rally for Religious Freedom, la marcia per la libert religiosa indetta per protestare in tutto il Paese davanti alle sedi degli enti governativi federali. Uniniziativa programmata altra significativa coincidenza per il venerd che precede la ricorrenza religiosa dellAnnunciazione del Signore e che sta registrando un numero straordinario di adesioni. Sto ricevendo telefonate da tutto il Paese, ha detto Eric Scheidler, direttore della Pro-Life Action League. Inizialmente, infatti, le manifestazioni erano state indette in cinquanta citt, ma ultimamente le adesioni si sono moltiplicate, soprattutto da quando lamministrazione governativa ha rifiutato di ritirare o modificare in maniera sostanziale il provvedimento che comprende nelle coperture assicurative obbligatorie anche le pratiche abortive e contraccettive. Unonda via via crescente, testimoniata anche dal numero assai elevato degli interventi presenti sui blog dei social network e che fa prevedere unenorme partecipazione in tutto il Paese, con decine di migliaia di persone che scenderanno in piazza. In nessun momento lamministrazione Obama ha mai preso sul serio le preoccupazioni di coscienza, le obiezioni morali o religiose del popolo americano, ha detto Scheidler, il quale ha assicurato che la battaglia verr portata avanti fino a quando non si consentir a tutti i datori di lavoro la facolt di non fornire contraccettivi, sterilizzazione e sostanze abortive, che non rappresentano assolutamente una cura preventiva, perch la gravidanza non una malattia. Negli Stati Uniti, come noto, il dibattito sulle direttive sanitarie del Governo si intensificato nelle ultime settimane, poich le nuove norme porterebbero allinterruzione dei servizi offerti dalle strutture cattoliche, che altrimenti si vedrebbero obbligate a sostenere le pratiche abortive.

Interventi di restauro nella cattedrale di St. Patrick


NEW YORK, 22. Il restauro della cattedrale di St. Patrick aiuter la missione della Chiesa a proseguire nei secoli a venire. Lo hanno affermato i cardinali Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ed Edwin Frederick OBrien, Gran Maestro dellOrdine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, in occasione della festa di san Patrizio che ha dato inizio a una campagna per la raccolta di fondi. Se vogliamo che queste maestose guglie rimangano forti e slanciate, se le fondamenta un tempo solide di questa cattedrale devono continuare a sorreggere le preghiere di milioni di persone che si inginocchiano qui ogni anno in umile implorazione ha detto il cardinale OBrien saranno necessari sacrifici non inferiori a quelli dei cattolici afflitti da povert del 1850 e 60, e con una certa urgenza Fuori dalla cattedrale, prima della parata in onore di san Patrizio, il cardinale arcivescovo di New York ha annunciato che la prima fase del progetto di questo enorme restauro richieder un impegno economico pari a circa 45 milioni dollari. Da quando sono arrivato, tre anni fa ha ricordato il porporato mi hanno sempre ripetuto la frase: arcivescovo tira gi i ponteggi e ricostruisci questa chiesa. La parte bassa della facciata della cattedrale stata coperta dai ponteggi per consentire interventi strutturali essenziali e di sicurezza. Altri 125 milioni di dollari saranno necessari per la seconda e la terza fase del restauro, che comprender il rifacimento completo della cattedrale nonch larea circostante. Lintonaco danneggiato o mancante andr sostituito al fine di evitare ulteriori danni, mentre le vetrate avranno bisogno di restauri e riparazioni. Il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo giardino e di uno spazio per il verde pubblico per la riflessione e la meditazione. Il cardinale OBrien, che nato a New York ed Gran Maestro dellOrdine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ha riflettuto sui 130 anni di storia della cattedrale. La posa della prima risale al 1858 e fu consacrata nel 1879. Da allora, negli anni successivi, decennio dopo decennio fino a oggi, in tanti si sono sacrificati, e ben al di l dei loro mezzi, per contribuire a puntellare queste sacre mura. Allinterno di questa chiesa ha detto il cardinale OBrien sono state versate le lacrime della nazione, attraverso tutte le guerre e le crisi e le innumerevoli tragedie degli ultimi 125 anni. E di recente abbiamo ricordato anche le vittime dell11 settembre, i cui cari hanno scelto questa cattedrale per dare lestremo saluto. Il porporato, infine, ha invocato la protezione di san Patrizio. Rendici degni di questa cattedrale, Patrick, e aiutaci a restaurarla.

venerd 23 marzo 2012

LOSSERVATORE ROMANO
La comunit cristiana messicana dopo Aparecida

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D iscepoli e missionari di Cristo


di CHRISTOPHE PIERRE* Quando sono arrivato in Messico, nel mese di giugno del 2007, i vescovi del Paese stavano rientrando dalla V Conferenza generale dellepiscopato latinoamericano e dei Caraibi, svoltasi a maggio ad Aparecida. L avevano presentato la loro Chiesa, ben conosciuta per la sua vitalit religiosa, la presenza cattolica proporzionalmente forte (84,9 per cento) che la colloca al secondo posto nel mondo con 92 milioni di fedeli (secondo il censimento del 2010), la pratica religiosa considerevole, particolarmente nelle aree centrali del Paese, la religiosit popolare variegata che ha impregnato fortemente la cultura locale, labbondanza di vocazioni che riempiono i seminari delle 91 diocesi e delle congregazioni religiose maschili, e ancora di pi i noviziati degli istituti femminili, il laicato cattolico impegnato in tutti i settori della societ, le numerosissime famiglie che vivono i valori tradizionali e che rappresentano lorgoglio e la forza di questa cultura. I vescovi avevano anche gettato uno sguardo sulla realt, marcata da grandi cambiamenti, che, come stato rivelato nel documento conclusivo di Aparecida, divenuta per lessere umano ancor pi opaca e complessa (36). La crisi di senso che stata individuata in tale societ, grava su ci che sta al cuore della cultura, vale a dire la trasmissione dei valori e lesperienza religiosa. Come ha detto il Papa ad Aparecida, era urgente dare a questa Chiesa un nuovo inizio. Si sono imposte due direzioni che sono divenute la sua parola dordine: ricominciare da Cristo (41), vale a dire permettere un vero incontro con Cristo vivo nella sua Chiesa e suscitare un nuovo slancio missionario, in maniera tale che il Figlio di Dio sia conosciuto, amato e accolto come il Salvatore e che la fede abbia unincidenza reale nella vita e nella societ. La missione continentale ispirata da Aparecida ha dato un orientamento fermo alla Chiesa in Messico. Basta leggere i piani pastorali della maggior parte delle diocesi per riscontrare che esse hanno raccolto lesigenza di una pi approfondita esperienza del mistero di Dio, di Cristo e della Chiesa, a partire da un annuncio carismatico maggiormente dinamico, da una catechesi pi strutturata e da una formazione permanente dei sacerdoti e dei laici, in un contesto di rapida secolarizzazione. Inoltre, insieme a una pratica religiosa ancora forte, che fa s che le chiese si riempiano di fedeli, gli orientamenti pastorali invitano a dirigersi verso quei tanti che vivono al di fuori della realt ecclesiale, siano essi giovani o poveri e bisognosi, particolarmente nelle zone urbane, che crescono rapidamente e in modo disordinato, ma anche verso i privilegiati o i membri della classe media emergente. La Chiesa in Messico ricca di risorse umane e spirituali. Tuttavia non si possono chiudere gli occhi di fronte al calo proporzionale del 6,5 per cento di fedeli che si avuto tra il 1990 e il 2010. La secolarizzazione, lerosione della tradizione, lindebolimento dei valori e della famiglia, il pi facile passaggio dei fedeli a nuovi gruppi religiosi, che si moltiplicano a favore del pluralismo imperante, sono sfide a cui i pastori e i fedeli devono rispondere. I vescovi in effetti sottolineano che la nuova evangelizzazione non potr attuarsi se non affonder le sue radici nella parte migliore della tradizione religiosa messicana. Il dinamismo missionario che anima questa Chiesa lha portata a interessarsi con attenzione e rigore alla realt culturale e sociale che la interpella fortemente. Le celebrazioni per il bicentenario dellindipendenza (1810) e il centenario della rivoluzione (1910-1917), hanno prodotto una riflessione ecclesiale intensa, sfociata nella lettera pastorale dei vescovi messicani Commemorar nuestra historia desde la fe, para comprometernos hoy con nuestra Patria (2010), che propone una lettura nuova di un passato non ben conosciuto e erroneamente interpretato, permanentemente marcato da relazioni difficili tra religione e societ, tra Chiesa e Stato. I vescovi riaffermano il proprio orgoglio di essere messicani e si dicono interpellati dalla situazione attuale del loro Paese. Vale la pena citare le loro significative parole: Come cattolici abbiamo il compito di collaborare nella costruzione di questa grande Nazione messicana; non vogliamo essere esclusi, n assai meno pretendiamo di autoescluderci; al contrario ci sentiamo identificati con questo popolo e con questa cultura, cos nitidamente espressa nel volto meticcio di Santa Maria di Guadalupe. Per questo la Chiesa vuole offrire, con umilt e convinzione, il suo servizio e il suo apporto nel cammino della riconciliazione e dello sviluppo, come abbiamo espresso, tra laltro, nel nostro pi recente documento collegiale che presenta proposte per la costruzione della pace e di una vita degna per il popolo messicano (133). La diagnosi dellepiscopato, fatta a partire dalla fede, va al cuore delle principali sfide di questa Nazione che si trasformano in priorit di azione per una migliore giustizia e solidariet: Vogliamo un Messico nel quale tutti i suoi abitanti abbiano pari accesso ai beni della terra. Un Messico nel quale si promuova lemergere e la crescita di tutti nella giustizia e nella solidariet; per cui abbiamo bisogno di intraprendere in modo deciso una lotta frontale alla povert. Vogliamo un Messico che cresca nella sua cultura e preparazione con una maggiore coscienza della sua dignit e migliori elementi per il suo sviluppo, con una educazione integrale e di qualit per tutti. Vogliamo un Messico che viva riconciliato, raggiungendo una maggiore armonia e integrazione, pur tra le sue distinte componenti sociali e i differenti orientamenti politici, e unificato nel bene comune e nel rispetto reciproco (117). Nella lotta alla povert che affligge una buona porzione del popolo messicano, la necessit di uneducazione integrale e di qualit per tutti e la riconciliazione nazionale sono obblighi che la Chiesa valuta come essenziali per cercare di risolvere il problema della violenza che attualmente tormenta questa societ. Ed precisamente nellimportante esortazione pastorale Que en Cristo, nuestra Paz, Mxico tenga vida digna che i Vescovi offrono il loro contributo per lanalisi, la riflessione e lazione attinente ai molteplici volti della violenza, che essi caratterizzano con la significativa parola: escalation del crimine organizzato. Con audacia e lucidit, essi esaminano le conseguenze di tale fenomeno nella vita economica, politica, sociale e culturale, affermando che conviene intervenire per porre fine alla crisi della legalit, per dare a questa societ norme che laiutino a rafforzarsi nella sua struttura, soprattutto per offrire valori che consentano di superare lattuale crisi etica. La Chiesa cosciente che in tale contesto gioca un ruolo importante. Crede che possa additare un cammino di salvezza in una duplice direzione: la prima, riguardante il tema delleducazione, stato oggetto della riflessione durante lassemblea plenaria della Conferenza episcopale messicana, nel novembre 2011; la seconda si accentra sulla realt della famiglia, tema che sar al centro delle discussioni della prossima assemblea dei vescovi, nel mese di aprile 2012. Ci si augura che anche il dibattito elettorale, che porter alle elezioni presidenziali e legislative nel luglio prossimo, possa offrire elementi di riflessione e di soluzione a questi temi cos cruciali per il futuro di questa societ. Il Messico che incontrer Benedetto XVI una nazione in transizione sociale, culturale, politica e anche religiosa. Le cinque visite di Giovanni Paolo II, dal 1999 al 2002, hanno aiutato il popolo messicano a conservare la fiducia nei valori tradizionali, che sono stati la sua ricchezza, e a mantenersi fedele. Cos ripeteva il Pontefice polacco in una celebre espressione: Mxico siempre fiel. Il Messico si attende da Benedetto XVI una parola di speranza che lo aiuti a vivere in un mondo che corre il rischio di perdere i suoi punti di riferimento tradizionali e di cadere nel relativismo. La presenza del Papa, con la celebrazione eucaristica, ai piedi del monumento a Cristo Re della montagna del Cubilete, al cospetto della copia dellimmagine di Nostra Signora di Guadalupe, avr un immenso valore simbolico. Di fatto la Chiesa in Messico e la fede dei messicani hanno sempre avuto il punto di forza in queste quattro fondamenta: Ges Cristo, la Vergine di Guadalupe, lEucaristia e il Papa. Le prove, le divisioni e finanche le persecuzioni che sono state numerose, hanno in egual misura contribuito a solidificare la coesione della Chiesa e la fedelt che ha generato numerosi martiri e santi, alcuni dei quali gi canonizzati. Lattuale sfida che si presenta dinanzi a questa Chiesa di non smarrire il suo fervore in un mondo in via di secolarizzazione e di permettere ai suoi membri di essere credibili testimoni di Cristo con una vita di fede coerente e il desiderio di annunciare i valori del Vangelo. stato questo precisamente linvito fatto ad Aparecida: essere discepoli e missionari di Ges Cristo. *Nunzio apostolico in Messico

AllAvana si lavora per allestire laltare per la messa del Papa in piazza della Rivoluzione

Speranze e attese nellisola caraibica

Nuovi orizzonti
di BRUNO MUSAR* Fin dallannuncio del viaggio apostolico di Benedetto XVI, dato ufficialmente dallo stesso Pontefice il 12 dicembre scorso durante lomelia della messa celebrata nella basilica di San Pietro in occasione del bicentenario dellindipendenza della maggior parte dei Paesi dellAmerica latina, unimmensa gioia si andata diffondendo tra il popolo cubano, dai vescovi ai fedeli cattolici, ma anche fra coloro che affermano di non credere o professano unaltra religione. Il Papa atteso qui come pellegrino della carit, sulla scia dei tanti pellegrini che questanno si recano al santuario della Vergine della Carit del Cobre per venerare la Virgen Mambisa, come viene anche chiamata, patrona di Cuba e madre del popolo cubano. Il pellegrinaggio del Pontefice, come quello dei cubani, vuole essere anche un ricambiare la visita che limmagine della Madonna ha appena compiuto a tutta lisola, in preparazione allanno giubilare mariano, indetto dai vescovi e iniziato il 7 gennaio scorso per celebrare il IV centenario del suo ritrovamento. La venerata immagine si recata in tutte le citt e nei villaggi grandi e piccoli; neppure quello pi sperduto sulla Sierra Maestra stato escluso dal privilegio di ricevere la Madre del Signore. La peregrinatio Mariae, con i messaggi A Jess por Mara (A Ges attraverso Maria) e La Caridad nos une (La Carit ci unisce), stata loccasione per un inatteso e commovente atto di fede e di devozione da parte di migliaia e migliaia di persone, vicine o lontane dalla Chiesa, ma che tutte, giovani o anziane, dotte o gente del campo, riconoscono nella Vergine del Cobre la loro madre e regina. Come successore dellapostolo Pietro, Benedetto XVI viene per confermare i fratelli nella fede, secondo il mandato che Ges affid al principe degli apostoli durante lultima Cena, e per animare alla speranza, alla pace e alla riconciliazione. La fede, la speranza, la pace e la riconciliazione sono stati i temi predominanti della catechesi dei vescovi cubani durante il pellegrinaggio della Madonna del Cobre. Questo pellegrinaggio ha fatto riscoprire ai cubani la loro fede, li ha animati alla speranza e li ha esortati alla pace e alla riconciliazione. Su questa scia si collocher il viaggio apostolico del Papa, da Santiago de Cuba, arcidiocesi in cui si trova il santuario mariano del Cobre, a La Habana. La presenza di Benedetto XVI metter pure in risalto il dinamismo e la creativit della Chiesa pellegrina in Cuba, esultante di gioia nellaccogliere il successore di Pietro. Questa Chiesa, gi visitata da Giovanni Paolo II nel gennaio 1998, stata sempre fedele allannuncio del Vangelo, anche in circostanze difficili. Dopo pi di 14 anni dalla precedente visita pontificia, tante cose sono cambiate nella vita della nazione; lo Stato sta procedendo a delle riforme in campo economico che fanno sperare in un futuro migliore per tutti; lindulto del presidente della Repubblica Ral Castro a circa 3000 detenuti prima di Natale, in occasione dellanno giubilare mariano e dellannunciata visita del Papa, ha riportato la serenit e la gioia a tante famiglie; il dialogo tra Chiesa e Stato, che nel 2010 ha dato come frutto la liberazione di 75 prigionieri politici, sta facendo cadere tanti pregiudizi. In questo nuovo clima, che si spera vada crescendo, sempre pi vivo il desiderio dei cubani di ascoltare le parole del Pontefice e nutrirsi dei suoi insegnamenti e incoraggiamenti per andare avanti con rinnovata fiducia. Ricordano tutti qui con viva riconoscenza le parole profetiche di Giovanni Paolo II: Cuba deve aprirsi al mondo e il mondo a Cuba!. Ecco la realt che Benedetto XVI sta per incontrare. La Chiesa locale ha fatto di quellesortazione solenne un impegno costante, non senza andare incontro a critiche o incomprensioni, per contribuire a suscitare fra tutti i cubani, quelli viventi sullisola e quelli che ne sono partiti recentemente o da tempo, i fermenti di un dialogo veritiero e fecondo, primizia di una riconciliazione che non pu mancare per un avvenire di pace e di giustizia. Cuba cambiata in questo senso e lentamente si delinea un nuovo orizzonte che tutti portiamo nella preghiera e che tra non molti giorni conoscer anche il Papa, il quale verr da lontano per incoraggiare gli sforzi di verit e di pace, in nome del Vangelo. soprattutto unimmensa speranza che ha suscitato lannuncio della visita di Benedetto XVI a Cuba. La speranza spinge il cuore di tutti i cubani a incontrare il dolce Cristo in terra, sicuri di trovare una guida sicura e una forza spirituale per poter andare avanti con serenit e fiducia sulla via dellamore e della riconciliazione. Si sa che sono tante le tentazioni di violenza e di antagonismi provenienti da ogni parte, mentre cos poche sono le voci che invitano alla pace e alla riconciliazione. Una voce sola ora qui aspettata: quella del Pontefice, del pastore della Chiesa universale, che viene a ripetere a tutti: La Carit ci unisce e ci spinge verso lamore fraterno, verso il perdono e verso la riconciliazione. Tale realt e tali propositi sono senza dubbio elementi appropriati per la nuova evangelizzazione, tanto desiderata e promossa da Benedetto XVI, che tutti ci auguriamo porti a quella primavera della fede di cui ha giustamente parlato il cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, arcivescovo di San Cristbal de La Habana, a proposito del pellegrinaggio nazionale dellimmagine della Madonna del Cobre. Il nobile popolo cubano si prepara a ricevere il Papa con affetto e rispetto, secondo lespressione usata del presidente Ral Castro Ruz. Benvenuto, Santo Padre! esclameranno tutti i cubani. Confermaci nella fede, nella speranza e nella carit, perch possiamo percorrere strade nuove verso un domani migliore!. *Nunzio apostolico a Cuba

La Chiesa in Messico
Il 92 per cento della popolazione della Repubblica federale del Messico si professa di religione cattolica. Le circoscrizioni ecclesiastiche sono 93, le parrocchie 6.744, alle quali vanno ad aggiungersi altri 7.169 centri pastorali. I circa cento milioni di cattolici messicani sono assistiti da 163 vescovi, 12.328 sacerdoti diocesani, 3.906 sacerdoti religiosi, 827 diaconi, 1.735 religiosi non professi, 28.288 religiose professe, 505 membri di istituti secolari, 25.846 missionari laici e 295.462 catechisti. Gli alunni dei seminari minori sono 4.524, quelli dei maggiori sono 6.495. Le scuole gestite dalla Chiesa sono 6.639 tra materne e primarie, che contano 897.613 alunni; 1.735 medie inferiori e secondarie, per un totale di 375.425 studenti; e 617 superiori e universit, che contano 583.697 studenti. Sono direttamente gestiti da enti ecclesiastici 257 ospedali, 1.602 ambulatori, otto lebbrosari, 372 case per anziani, invalidi e minorati, 329 orfanotrofi, 2.134 strutture per famiglie e protezione della vita, 1.822 centri di educazione o di rieducazione e altre 340 istituzioni.

La Chiesa a Cuba
Secondo il censimento del 2002 la popolazione della Repubblica socialista di Cuba stimata in 11.177.743 unit. Alcune stime del 2010 rivelano che in effetti oggi la popolazione aumentata di circa 64.000 persone. I circa 7 milioni di cattolici rappresentano il 60,19 per cento dellintera popolazione. La Chiesa suddivisa in undici circoscrizioni ecclesiastiche, nelle quali sono presenti 304 parrocchie, e in oltre 2.100 altri centri pastorali. I fedeli cattolici sono assistiti da 17 vescovi, 190 sono i sacerdoti diocesani e 171 quelli religiosi. Sono affiancati da 71 diaconi permanenti, 37 religiosi non professi, 619 religiose professe, 24 membri di istituti secolari, 2.122 missionari laici e 4.130 catechisti. I seminaristi minori sono tredici e i maggiori settantotto. Nelle quattro scuole materne e primarie gestite da enti ecclesiastici sono seguiti 153 bambini; nelle sei medie inferiori e secondarie 560 e nelle due superiori 400. Nel campo sociale la Chiesa gestisce due ambulatori, otto lebbrosari, otto case per anziani, disabili e minorati, tre orfanotrofi, dieci centri educativi e tre altre istituzioni sociali.

LAvana si prepara ad accogliere Benedetto

XVI

(Afp)

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LOSSERVATORE ROMANO

venerd 23 marzo 2012

Larcivescovo di San Cristbal de la Habana sulle attese di Cuba

Unisola che cambia


Si respira aria nuova a Cuba. Unatmosfera certamente diversa da quella che circond la visita di Giovanni Paolo II nel 1998. Benedetto XVI dice il cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, arcivescovo di San Cristbal de La Habana, nellintervista rilasciata al nostro giornale si trover in una Cuba avviata a vivere una stagione nuova, sia a livello sociale che religioso. Una stagione di aperture che vanno ora consolidate. Il viaggio di Papa Wojtya, sostiene il porporato, resta una pietra miliare. Quello di Benedetto XVI apre ad una nuova speranza. Cosa le rimasto nel cuore della visita di Giovanni Paolo II? Nel mio cuore rimasta una profonda e filiale gratitudine. Questo sentimento prevalso in me dal momento in cui sono salito sullaereo che avrebbe portato il Papa allAvana. Mi sono emozionato pensando che con i suoi limiti fisici avrebbe fatto un viaggio di quasi dodici ore per visitarci. Il suo programma a Cuba era spossante e ciononostante il Papa ha concluso la sua ultima celebrazione allAvana pieno di entusiasmo. E cosa rimasto nel Paese di quellevento storico? Gli effetti degli atti che hanno a che vedere con la vita spirituale delle persone e dei popoli non sono riducibili a statistiche. A volte si produce una trasformazione nei cuori umani e nellanima dei popoli, che di fronte al fatto religioso sperimentano una nuova apertura alla trascendenza, una ni pubbliche della Chiesa vengono agevolate. I media internazionali in questi giorni hanno parlato molto di unaccresciuta influenza della Chiesa sulle questioni sociali. vero? Pi che dinfluenza preferisco parlare di presenza sociale. Quindici anni fa, prima della visita di Giovanni Paolo II, sembrava che la Chiesa fosse assente dalla societ. Oggi non cos; poco a poco si trasformata in una realt sociale della quale si deve tener conto. Avete accolto la liberazione di detenuti nelle carceri cubane come gesto di conciliazione? La Chiesa ha partecipato attivamente come mediatrice tra il governo e i familiari dei detenuti del gruppo dei 75, dei quali 53 erano ancora in carcere. Accogliendo la nostra mediazione a favore di questi detenuti, il governo ha deciso di rimetterli in libert. Ma ha anche scarcerato altri 130 detenuti cosiddetti politici. Molti nomi di questi detenuti erano nelle liste degli oppositori, altri sono stati designati dal governo cubano, di modo che non sono rimasti detenuti di questa natura nelle carceri cubane. Anche in questo caso c stata una sorta di mediazione della Chiesa. Nellimminenza del Natale, e in vista della visita di Benedetto XVI a Cuba e dellanno giubilare per i quattrocento anni del ritrovamento dellimmagine della Vergine della Carit, patrona di Cuba, e per espresso desiderio della Chiesa cattolica e di altre confessioni cristiane, il presidente Ral

Un manifesto di benvenuto per le strade di Len (Afp)

A colloquio con larcivescovo di Len alla vigilia dellarrivo del Papa

Iniezione di speranza
di MARIO PONZI La visita del Papa in Messico giunge in un momento particolare. Il Paese soffre la violenza legata al narcotraffico, c disparit nelle possibilit di accedere al lavoro, i poveri diventano sempre pi poveri mentre i ricchi diventano sempre pi ricchi, laccesso allacqua comincia a essere un privilegio per pochi, soprattutto nel nord del Paese. Non ci attendiamo che il Papa con la sua venuta possa risolvere tutti questi problemi dice nellintervista al nostro giornale monsignor Jos Gudalupe Martn Rbago, arcivescovo di Len, prossimo ospite di Benedetto XVI in Messico ma ci aspettiamo da lui una parola di conforto che ci aiuti ad affrontare con pi vigore le sfide del tempo. Come pu la visita di Benedetto XVI aiutare il Messico ad affrontare e superare le sfide che ha davanti? Intanto il solo annuncio della sua visita ha dato al popolo messicano una grande gioia. E in questo particolare periodo che sta attraversando il Paese, questa gioia certamente motivo, per la Chiesa e per il nostro popolo, di grande speranza. I messicani non aspettano altro che seguire il loro pastore verso sorgenti di acqua cristallina e su pascoli abbondanti, in un momento in cui soffrono in modo particolare a causa della violenza e del narcotraffico, oltre che per la siccit che colpisce soprattutto nel nord del Paese. Vogliono ascoltare dalle labbra del suo pastore le verit del Vangelo di Ges Cristo. Attendon0 di udire la voce profetica di chi annuncia lamore di Dio per tutti, ma soprattutto per i poveri e i bisognosi. Sperano che siano denunciate le ingiustizie che feriscono tanto i figli di Dio. Sappiamo che luomo emarginato occupa un posto speciale nel cuore del Papa e speriamo che le sue parole siano di stimolo per il nostro popolo, affinch non smarrisca la via che porta alla realizzazione di ogni u0mo, che in Cristo trovi il senso della sua umanit e segua le orme di Ges nel cammino di salvezza. La Chiesa in Messico ricca di usi e di costumi. da oltre cinquecento anni che il Paese stato evangelizzato e ciononostante cerca ogni giorno di rinnovarsi, diffondendo il Vangelo non solo fino ai confini estremi della terra, ma anche fino agli ultimi recessi del cuore, lottando contro il relativismo che il mondo gli presenta per fare proprie le parole di Ges, che sono la via, la verit e la vita. Di fatto, solo Ges ha parole di vita eterna e sappiamo che tali parole saranno pronunciate dal suo vicario in terra. Qual il quadro sociale ed ecclesiale che il Papa trover in Messico e in particolare a Len? Il Papa si trover innanzitutto di fronte a un popolo che nutre aspettative di pace di fronte alla violenza generata dalla lotta al narcotraffico degli ultimi anni. Molte persone hanno perso la vita per linganno insito nella tossicodipendenza e nelle altre forme di dipendenze. Il Messico ferito dalla violenza e dallinsicurezza. Regna un clima di stanchezza di fronte a promesse non mantenute e a progetti non realizzati. Ci ha portato a un atteggiamento dindifferenza nella partecipazione alla vita sociale del Paese. I giovani non vedono pi di buon occhio le promesse delle varie campagne politiche. Non credono molto in un futuro promettente perch sentono che la situazione sempre la stessa e che tutto si riduce a mere parole. Molti messicani, e in particolare gli abitanti di Len, hanno anche sofferto per la concorrenza sleale in ambito lavorativo, poich il lavoro non stato sufficientemente valorizzato e debitamente remunerato, come la sua dignit esige. Ci ha portato anche a una maggiore disuguaglianza tra ricchi e poveri. Lofferta e la domanda sono a favore di chi possiede di pi; chi possiede meno viene sempre pi sfruttato e il suo lavoro meno valorizzato, anche quando veramente di qualit. Questa situazione ha fatto s che molti messicani abbiano cercato di varcare illegalmente il confine nord con gli Stati Uniti dAmerica, cosa oggi pi difficile perch il Governo americano ha inasprito sempre pi le leggi migratorie. E in conseguenza di ci si sono verificate separazioni tra i genitori dai figli. Molti hanno perso la vita nel tentativo di giungere in un mondo con maggiori opportunit. Purtroppo in alcuni ambiti fondamentali dei nostri diritti non c sufficiente tolleranza, come in quello della libert di espressione e della libert religiosa, sebbene negli ultimi tempi si siano compiuti passi in avanti molto significativi. Nonostante questo panorama desolante della nostra vita quotidiana, ci sono molti altri aspetti positivi che ci fanno sperare in un Messico migliore. Per esempio? Sono nate molte iniziative con lo scopo di cambiare il volto al Paese. Ci sono persone che lavorano con i bambini abbandonati e sfruttati, che cercano di frenare la delinquenza attraverso la diffusione e lesperienza dei valori umani, gente che lotta a favore della vita, che lavora accanto ai migranti nazionali, centroamericani e sudamericani, che si schiera accanto agli indigeni. La Chiesa, non solo in Messico ma in tutta lAmerica latina, ha invitato alla missione permanente promossa dalla V Conferenza dei vescovi del Celam ad Aparecida, in Brasile, per fare di tutti dei discepoli e dei missionari di Ges. Un invito che stato ben accolto ovunque. Si anche cercato di promuovere la vita parrocchiale affinch non sia solo unamministrazione dei sacramenti, ma anche uno stile pastorale che vede il parroco e gli agenti di pastorale andare alla ricerca della pecora smarrita. Il Vangelo diventato un Vangelo itinerante per dare impulso alla comunione e alla partecipazione a partire dalla nostra identit di battezzati e di figli di Dio. La catechesi cerca di essere pi impegnata e pi graduale. Accompagna i sacramenti quale evento della vita spirituale o persino della vita sociale, per dare maggior spazio alleducazione ordinata e graduale alla fede. Quale ruolo occupano in queste attivit i laici? Un ruolo fondamentale. La formazione degli agenti laici stata una priorit e si sta lavorando a fondo affinch quanti collaborano nelle diverse parrocchie e negli apostolati sappiano render conto della propria fede. C maggior consapevolezza del bisogno di conoscere meglio la dottrina sociale della Chiesa e la Caritas ha intensificato la sua attivit giungendo fino ai pi bisognosi. Si lavorato duramente affinch, partendo dalle parrocchie, tutto ci diventasse operativo attraverso i gruppi parrocchiali di pastorale sociale. A sostegno di questo c lincontro con Ges Cristo vivo e risorto in tutte le parrocchie, perch nessuno pu dare ci che non ha. E se non si ha Ges nel cuore, saranno solo parole vuote o cimbali assordanti. Quali sono i frutti che si attendono dalla visita di Benedetto XVI in Messico? Credo che quello che tutti noi messicani ci aspettiamo da questa visita sia che la pace e la speranza regnino nelle nostre famiglie e nei nostri cuori. Siamo consapevoli che egli star con noi solo per tre giorni e poi andr via. Il Papa non pu risolvere la vita di ognuno di noi, ma le sue parole ci renderanno consapevoli di essere tutti figli di Dio e, come tali, fratelli. Per questo sono certo che il frutto di cui beneficeremo sar la pace che regner nei nostri cuori grazie alle parole di amore che il Pontefice ci rivolger a nome di Ges Cristo. Questa terra del Bajo non ha mai ricevuto la vista di un Papa e quando avremo il privilegio di averlo fra noi certamente la voce dellaraldo del Vangelo ci confermer nella nostra fede. Speriamo che questa visita porti a un maggiore impegno, che le nostre Chiese locali dimostrino uno zelo sempre pi grande per il Vangelo e che la buona novella perduri nei nostri cuori fino alla fine dei tempi. Speriamo che la presenza e le parole di Benedetto XVI ci incoraggino a continuare con maggior dinamismo i piani di pastorale che abbiamo gi stabilito. La visita del Papa sar un evento straordinario che rafforzer i processi pastorali in atto.

Il cardinale Ortega y Alamino accoglie larrivo in processione della Vergine della Carit del Cobre (Ap)

comprensione delle proprie radici nazionali, un apprezzamento dei valori lasciati dalla fede cristiana nella vita personale e sociale e una rinnovata accettazione di tali valori. Dinanzi a una visita pastorale come quella di Giovanni Paolo II a Cuba tutto cambia nella sfera spirituale della vita dei popoli e ci costituisce una pietra miliare che perdura nei suoi effetti. Come cambiata da allora ad oggi la situazione nel Paese e nella Chiesa? Sono trascorsi quattordici anni da quella visita, che avvenuta in un momento economicamente molto pi difficile per Cuba di quello attuale. Oggi ci sono nuove strutture nel governo; quattro anni fa c stato un cambiamento nella presidenza con ministri e funzionari nuovi. stata avviata una riforma economica importante per quanto riguarda la coltivazione della terra, la costruzione di alloggi, la legalizzazione dei lavori in proprio e di cooperative private, il credito, lacquisto e la vendita di case e di automobili, la creazione di piccole imprese private. La Chiesa ora dispone di pi agenti pastorali: sacerdoti e religiose. Larrivo di missionari consentito, la Chiesa ha pubblicazioni proprie, un maggior accesso ai mezzi di comunicazione, sebbene ancora non sistematico. AllAvana abbiamo costruito un nuovo seminario nazionale, aumentato il numero dei seminaristi e le celebrazio-

Castro ha concesso lindulto a 3.000 detenuti comuni condannati a pene pi lunghe, per buona condotta e per motivi di salute. Come sono i rapporti oggi con le autorit del Paese? Il rapporto pi diretto e fluido. La partecipazione al processo di scarcerazione dei detenuti ha permesso a me e al presidente della Conferenza episcopale dincontrare in diverse occasione il presidente Ral Castro, con il quale abbiamo potuto affrontare temi dinteresse nazionale o relativi alla Chiesa a Cuba. La preparazione della visita del Papa stata realizzata in un clima positivo, con tutte le agevolazioni necessarie per la sua organizzazione. Quali aspettative dalla visita di Benedetto XVI? Il popolo cubano sa gi cosa significa la visita di un Papa, ma molti di coloro che erano bambini quando venuto Giovanni Paolo II oggi sono dei giovani. Il popolo oggi esprime la sua fede di pi rispetto a quattordici anni fa. La Chiesa diventata pi presente e il tema religioso non pi un tab. Il pellegrinaggio nazionale della Vergine della Carit stata unautentica dimostrazione di fede popolare e i sentimenti religiosi che sembravano sopiti o spenti si sono manifestati in modo molto evidente. questo il clima spirituale che il Papa trover. Al passaggio della Vergine pellegrina il popolo ci chiedeva la benedizione che noi sacerdoti e i diaconi abbiamo dovuto dare personalmente fino allo sfinimento. Quando, nelle grandi celebrazioni pubbliche, dico che il popolo cubano anela alle benedizioni di Dio e che il Papa viene a visitarci per portarci la benedizione del cielo, tutti applaudono. Le aspettative del popolo sono certamente aspettative di fede, ma includono anche il bene del Paese, il benessere delle famiglie, la riconciliazione tra i cubani, la speranza di un futuro migliore. Noi che siamo stati per tanti anni i pastori di questa gente sappiamo quanto importante per il popolo cubano che il Pontefice venga a benedire Cuba. (mario ponzi)

Venerd 23 la terza predica di Quaresima


Venerd 23 marzo, alle ore 9, nella cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, il cappuccino Raniero Cantalamessa tiene la terza predica di Quaresima. Il predicatore della Casa Pontificia prosegue nel ciclo di riflessioni dedicate questanno ai Padri della Chiesa, maestri di fede.

Larcivescovo Martn Rbago e il nunzio apostolico Pierre durante una conferenza stampa a Len alla vigilia del viaggio (Reuters)

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