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POESIE ALBANESI. Girolamo de Rada Moioa ® ovre wot rapdore Mot veooryadoy evpovtt tpdxoy Acpia govely svapuogat wedi ho. : : Pinpaxo. Alla SS. Vergine Immacolata , Napoli al di 8 dicembre 1840. Aussceis la tua festa o Vergine Immacolata; e a’tuoi piedi ciascuna famiglia pone i suoi affanni, al modo che la Terra si apre al sole. ignuda e tutta. Tu ne vai lieta; perché soltan- to se le preci son poche, il tuo animo rimane poco satisfatto. : E tu riguardi pur nella messa del nostro rito, la ove é deserta in mezzo all’Italia: dhe! se tu ami la terra Cristiana, restituiscimi la sanita. ; Quando fui adolescente, colpimmi il sole ¢ Ja pioggia; ma V’affetto d’ un compagno che a sé mi teneva, custodivami da febbri e sco~ etava la tomba. E fida altrettanto mi fu dopo la patria. Tal- volta infra verdi grani a cul echeggiava da lontano la squilla delle tue chiese » posimi —4— sotto un pero selvatico e dormii. Passavano — donzelle che col loro canto facevanmi volare Yanima, ma non fuori del sonno; la pit leg- giadra di quelle gittommi ’] suo velo avvilup- ato, e sorridente rimproverommi la lassezza in si giovani membra: ché quelle ed io ci ve- devamo in ogni di e nuovi e lieti, come le ore del cielo. Ma venni io fuora da quel tempo, come da bagno marino che infresca per alcun’ ora e aggiugne salute; e seguii la sapienza e la im~ mortal Verita in luoghi lontani, ove tu, o Santa, eri a me guida unica e pietosa. E tosto la strada mi venia bagnata del san- e d’ uomini vissuti meco: perd a me dub- ioso apparve nel sogno un caro volto, che nel mio cuore non era mai spento é mi disse. Perché. avesti tu tema si di te indegna ? non fosti gia custodito fra mille? Dopo quella notte, distaccato dagli uomi- ni, mi.vidi a ogni di vedovare dalle burra- sche, e m’intrattenni con me stesso, quasi con un nume che vince il mondo. - Poiché si schiudeva nel mio cuore un can- to sereno e fiducioso nella Chiesa dell’eterno Bene, e promettevami la conoscenza della Luce che empie Ia vita. Ma pure sovveniami sempre un pensiero , che gli avi nostri martiri di quella Chiesa, e sé perderono miseramente e. noi lasciarono senza pit patria né fortuna: E ‘gia la mia vita ora giovane é piagata ‘ in terra estranea, e con essa son piagate le

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