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Modello bio psico sociale

Stefano Taddei Dipartimento di Psicologia Universit degli Studi di Firenze

Modello biomedico tradizionale


Assume che la malattia pu essere pienamente spiegata come deviazione dalla norma di variabili biologiche (somatiche) misurabili (Engel, 1977). Attenzione rivolta unicamente al soma.

PUNTI DI FORZA DEL MODELLO BIOMEDICO


Consente la riduzione del fenomeno malattia a un rapporto di causa (biologica) effetto (patologico)

SEMPLICIT

PREDITTIVIT CHIAREZZA

La causa della malattia, biologicamente identificabile, si ripresenta in soggetti diversi: la costanza dei rapporti causaeffetto facilita la prognosi
Sono esplicitati gli obiettivi e i passi per raggiungerli

Garantisce la possibilit di verificare la diagnosi clinica; inoltre, lidentificazione VERIFICABILIT delloggetto di pertinenza consente la verifica di ipotesi attraverso il disegno sperimentale

I LIMITI DEL MODELLO BIO-MEDICO (ORIENTATO SULLA MALATTIA)


Eampiamente riconosciuto che limpostazione biomedica pu garantire interventi di rilevante efficacia sia sul piano diagnostico che terapeutico. Comprensione della malattia ad un solo livello, quello biologico, ripulito di ogni circostanza in cui esso si manifesta e sviluppa: la complessit della malattia viene ridotta a una successione di eventi causaeffetto (Moja & Vegni, 2000).

C ancora una significativa percentuale di disturbi che, adottando il classico modello biomedico, resta scarsamente comprensibile (Nettleton, Watt, OMalley & Duffey, in press) I fattori sociali e psicologici coinvolti nellesordio, nella manifestazione, e nella risposta dellindividuo al trattamento sono scarsamente considerati

Lidentificazione malato-malattia comporta, di frequente, un impoverimento della dimensione umana, e la specifica focalizzazione del trattamento sui meccanismi biologici trascura limportanza della relazione tra operatori sanitari e paziente nei processi di diagnosi e terapia come fattore capace di influenzare gli esiti terapeutici

La pi sofisticata comprensione delle basi biologiche del corpo umano e lavvento di tecnologie altamente sofisticate, che hanno aumentato le possibilit di prevenzione ( sufficiente pensare allimportanza di mammografia o colonscopia nella prevenzione dei tumori) e diagnosi, hanno altres aumentato il divario tra sintomi spiegabili e sintomi che non trovano una spiegazione medica

La sicurezza diagnostica garantita dalle attuali strumentazioni ha comportato una riduzione nelle abilit dei medici di fornire supporto ai pazienti laddove vi un background di incertezza diagnostica (Nettleton et al., in press), portando alcuni autori (es., Aronwitz, 2001) a parlare di un vero e proprio fenomeno di emarginazione di quei pazienti il cui disagio non rientra in precise categorie diagnostiche.

Inoltre, come suggerito da Shine (2004), lintroduzione delle nuove tecnologie ha cambiato la relazione medico-paziente: in alcuni casi, il malato viene sottoposto a numerosi accertamenti diagnostici sulla base di uninterazione minima con il medico Adottare stili di cura focalizzati sulla persona, piuttosto che sulla malattia, potrebbe essere daiuto per i pazienti con malattie non diagnosticabili sulla base del tradizionale modello medico centrato sulla malattia (Nettleton et al.; in press).

Un approccio centrato sulla persona permette, inoltre, di limitare i fenomeni dellundertreatment (sottovalutazione a favore dellazione sui meccanismi biologici - dei molti fattori che contribuiscono a produrre il disagio), overtreatment (somministrazione di un ampio numero di farmaci a dispetto delleffettiva necessit e, nella popolazione pi anziana, dei possibili effetti collaterali) e mistreatment (ai risultati positivi da un punto di vista organico non corrisponde un migliorato funzionamento psicologico e, paradossalmente, fisico) (Tinetti & Fried, 2004).

Il modello centrato sul paziente integra la dimensione biologica della medicina tradizionale con una prospettiva in cui il malato protagonista e risponde a unesigenza sempre pi condivisa dai malati di essere protagonisti della propria salute (Moja & Vegni, 2000).
Riproponendo gli obiettivi del modello centrato sulla malattia, lapproccio focalizzato sulla persona aggiunge alla necessit di identificare e trattare la malattia, la necessit di indagarne la dimensione soggettiva confrontandosi cio con il significato, puramente soggettivo, che va ad acquisire per colui che ne soffre

Modello bio-psico-sociale (Engel, 1977)


Salute e malattia sono una conseguenza di variabili fisiche, psicologiche e culturali. Esso identifica tre Ps: Persone, prevenzione, psicologia che contrastano con le tre Ds: Diagnosi, disease (malattia), drugs (medicine).

I due modelli assumono una sola realt conoscibile attraverso i metodi delle scienze naturali

IL MODELLO BIOPSICOSOCIALE

BIO Virus Batteri Lesioni ..

PSICO Comportamento Credenze Coping Stress Dolore ..

SOCIALE Classe Occupazione Etnicit .

Critici del modello biopsicosociale


Rimane essenzialmente biomedico Le sue basi teoriche devono essere ancora rese operative (Armstrong, 1987; Ogden, 1997).

In ogni caso precisi percorsi causali appaiono complicati e restano in alcune occasioni elusivi. Teorie e approcci psicologici guardano agli eventi non fisici come fortemente rilevanti nella salute, malattia e nel sistema di cura

Modello biomedico
Cosa causa la malattia? Chi il responsabile per la malattia? Come deve essere trattata la malattia? Chi il responsabile per il trattamento? Quale la relazione tra salute e malattia? Quale la relazione tra mente e corpo? Quale il ruolo della psicologia nella salute e nella malattia?

Modello biopsicosociale
Cosa causa la malattia? Chi il responsabile per la malattia? Come deve essere trattata la malattia? Chi il responsabile per il trattamento? Quale la relazione tra salute e malattia? Quale la relazione tra mente e corpo? Quale il ruolo della psicologia nella salute e nella malattia?

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