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La velocit di articolazione come parametro identificativo: potenzialit e limiti per la caratterizzazione del parlante

Antonio Federico*, Laura Mori**, Andrea Paoloni ***

*Enea federico@casaccia.enea.it **Universit di Roma La Sapienza laura.mori@unitus.it ** *Fondazione Ugo Bordoni pao@fub.it

La VA in letteratura
La velocit di articolazione (VA) viene descritta come il parametro
macroprosodico pi stabile a livello intraparlatore, indipendentemente dalla lingua (ad es. francese, inglese, italiano, tedesco):

Goldman-Eisler (1968)

Grosjean-Deschamps (1975) Miller-Grosjean-Lomanto (1984) Magno-Caldognetto-Vagges (1991) Magno Caldognetto-Ferrero-Zmarich (1996) Knzel (1997)

La VA nel forense
Knzel (1997)
Uno studio sperimentale condotto su alcuni parametri prosodici del tedesco da poter essere utilizzati per lidentificazione del parlante ha dimostrato che la velocit di articolazione:

sufficientemente stabile a livello individuale non influenzata dalla modalit comunicativa in maniera
significativa

E QUINDI CONSENTE DI DISCRIMINARE PARLANTI DIVERSI AL PUNTO DA ESSERE CONSIDERATA UN PARAMETRO IDENTIFICATIVO

Alcune riflessioni sulla VA


La variabilit della VA dipende da tre componenti:

La variazione connessa con la modalit deloquio


(parlato letto, spontaneo, ripetuto) e con linterlocutore (conversazione formale vs. informale);

La variazione dipendente dal testo del messaggio


(struttura sillabica e tipologia dei foni).

La variazione dovuta alle abitudini articolatorie del


parlante.

La velocit di articolazione: potenzialit


Studi condotti sulla velocit di articolazione in italiano a fini forensi hanno messo in evidenza che:

La velocit di articolazione non correlata con i valori formantici


(Federico & alii, in stampa) e quindi fornisce informazioni identificative aggiuntive.

La velocit di articolazione non condizionata in maniera


significativa dalla variazione diafasica (Mori & Paoloni, 2004; Federico & alii, in stampa)
Si proceduto allintegrazione del parametro nel sistema di Identificazione del parlatore messo a punto dallENEA e dalla Fondazione Ugo Bordoni (IDEM-SPREAD/AR)

Correlazione con i parametri spettrali


Un test di correlazione tra i valori della velocit di articolazione e le misure formantiche estratte dallo stesso segnale dimostrano che non esiste una correlazione tra questo parametro temporale e i parametri spettrali (database del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dellArma dei Carabinieri).

Il modello statistico (AR 2004)


Il primo modello statistico della velocit di articolazione
stato sviluppato nel 2004 sulla base dei dati della FUB e del RACIS. Lelemento statistico modellato la singola sillaba Sono stati calcolati il centroide della popolazione e le varianze intra-parlante ed inter-parlante per il discorso spontaneo E stata sottoposta a test lipotesi di normalit delle distribuzioni. Il modello tuttavia inserito nel sistema SPREAD/AR che opera con un approccio generale nonparametrico

Convergenza sperimentale della variabilit intra-parlante


Convergence of the sample variances
6

Variance

0 0 5 Samples 10 Nominal 15 20 25 30 Number of syllables

Dipendenza della velocit di articolazione dal testo


La velocit di articolazione soggetta ad una variazione locale (cfr. Giannini, 2000; Pettorino, 2004) dipendente dal testo del messaggio: la struttura sillabica e i foni presenti nella catena fonetica incidono sulla durata della sequenza e quindi sulla VA ma ci non ha evidentemente valore informativo sulla identit del parlante.

Una procedura di normalizzazione


Per eliminare la variazione dipendente dal testo si messa a punto una procedura di normalizzazione basata sulla compensazione della composizione sillabica mediante un sintetizzatore vocale. La velocit di articolazione di una voce sintetica progettata per litaliano presenta una variabilit dipendente solamente dalla struttura fonologica delle catene ma indipendente dal parlante. Il modello statistico della VA viene corretto eliminando la variabilit dipendente dal testo.

Velocit di articolazione normalizzata


La velocit di articolazione, cio il numero di sillabe per unit di tempo articolate tra due pause silenti,viene normalizzata alla velocit virtuale di articolazione di sequenze di sillabe identiche.

SCOPO: evidenziare le manifestazioni individuali determinate dalla configurazione anatomo-fisiologica e dalle abitudini articolatorie dellindividuo La nuova variabile VAnorm ha caratteristiche statistiche differenziate rispetto alla velocit di articolazione.

Propriet della VA normalizzata


La nuova variabile
VAnorm = VA VAsint ha caratteristiche statistiche differenziate rispetto alla velocit di articolazione. Il centroide della popolazione della variabile normalizzata non altro che la differenza tra i valori attesi della VA (7,17 sillabe/s) e della VA del sintetizzatore (7,01 sillabe/s). E nullo se il sintetizzatore viene tarato sulla VA media(7,17sillabe/s). La variabilit intra-parlante soltanto quella determinata dal parlante e risulta pari al 78% della variabilit totale della singola sillaba (W=5,61) Il valore atteso della variabilit inter-parlante non cambia con la normalizzazione.

Informazione della VA normalizzata


E significativo lo studio della correlazione lineare del parametro normalizzato. La matrice:
Correlazioni VA VA 1 Va norm VA sint

VA norm
VA sint

.88
.36

1
-0,12 1

Esso mette in luce lesistenza di un 36% di informazione legata al testo nella VA normale. La nuova variabile, a normalizzazione effettuata, perde del tutto la correlazione con linformazione legata al testo ( = -0,12 ~0) e rafforza la sua capacit di interpretare la dinamica intraparlante ( = 0,88). La nuova variabile, per effetto della varianza intra-parlante ridotta, aumenta la sua precisione nel processo di identificazione statistica del parlante.

Criteri metodologici
SELEZIONE SEQUENZE ARTICOLATE:
Catene foniche composte da un minimo di sei sillabe comprese tra due pause silenti e senza pause vocalizzate e allungamenti segmentali

SILLABIFICAZIONE FONETICA:
Il profilo dellenergia con i relativi picchi di intensit stato assunto come punto di riferimento nella determinazione del numero di sillabe fonetiche

SEGMENTAZIONE:
Analisi spettro-acustica (forma donda e sonogramma) e riscontro uditivo

Il sistema SPREAD/AR
Il sistema SPREAD/AR esegue il test di identificazione a partire dal modello statistico qui presentato e dai dati che complessivamente costituiscono il Database di riferimento per la popolazione adulta maschile italiana, in coerenza con il sistema IDEM FUB. La figura mostra la disposizione del parametro VA attraverso le funzioni continue di verosimiglianza intra-parlante e interparlante. Il punto di intersezione delle due densit corrisponde al Likelihood Ratio unitario e viene assunto da alcuni test come distanza di soglia per lidentificazione del parlante.

Il sistema SPREAD/AR
DISTRIBUZIONE DELLE DISTANZE
0.20 0.19 0.18 0.17 0.16 0.15 0.14 0.13

Verosimiglianze x dD

0.12 0.11 0.10 0.09 0.08 0.07 0.06 0.05 0.04 0.03 0.02 0.01 0.00 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

Dista nze INTRA Dista nza Anonimo-Sa ggio Dista nza Anonimo-Sa ggio di Rossi Non pa ra me trica INTER Chi-qua dro INTRA Me dia mobile a 5 INTRA

distanza

Il test di identificazione
Il test di identificazione del parlante viene eseguito dal sistema con tutti i principali algoritmi sviluppati in letteratura e di maggior utilizzo nella pratica di laboratorio. In funzione del test viene calcolato il rapporto di verosimiglianza che consente, mediante la formula di Bayes, la combinazione con la probabilit a priori e con i risultati degli altri test di laboratorio, supposti statisticamente indipendenti: Ppost = LRAR * LR1 * LR2 * LRK * Pprior La figura presenta un caso pratico di applicazione con dati reali.

Risultati del Test di identificazione

Test di identificazione Bayesiani

Conclusioni
La procedura di compensazione sillabica ci consente di eliminare la variabilit della VA dipendente da fattori linguistici (composizione delle catene sillabiche). .

Permane la criticit della fase di controllo della modalit espressiva del parlante che rilascia il saggio fonico. La modalit deloquio del saggio deve essere quanto pi possibile spontanea.

Bibliografia

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MILLER, J.L. / GROSJEAN, F./ LOMANTO, C. (1984) Articulation rate and its
variability in spontaneous speech: a reanalysis and some implications. In: Phonetica 41, pp. 215-225 MORI, L. & PAOLONI, A. (2004) Sulla sociolinguistica forense: la costituzione di corpora vocali per lanalisi della velocit di articolazione. In Costituzione, gestione e restauro di corpora vocali (De Dominicis, A./Mori, L./Stefani, M.), Roma: Esagrafica, pp. 75-80 PAOLONI A.; FEDERICO A.; 1998; THE PARAMETRIC APPROACH IN FORENSIC SPEAKER RECOGNITION; PROCEEDINGS OF THE COST250 WORKSHOP; ANKARA PAOLONI, A. (2002) La voce come elemento di identificazione della persona. In: A. De Dominicis (a cura di), La voce come bene culturale, Roma, Carocci: 125-139 PETTORINO, M. (2004) La velocit di articolazione. In Costituzione, gestione e restauro di corpora vocali (De Dominicis, A./Mori, L./Stefani, M.), Roma: Esagrafica, pp. 227-232 PETRILLO, M. (2000) Sillabificazione dei segnali vocali: un approccio procedurale. In: Atti del XIX Convegno nazionale della Associazione Italiana di Acustica, Trani SEAN ALLEN, J./ MILLER, J./ DE STENO, D. (2003) Individual talker differences in voice-onset-time. In: Journal of the American Society of Acoustics, vol.113, 1

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