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la legge 413/98 che prevede limiti d’impegno quindicennale di 20.658.275 euro per il
pagamento dei mutui a carico delle regioni dell’Intesa per il risanamento del sistema
idroviario;
2.582.284 euro per il pagamento dei mutui a carico della Regione Emilia-Romagna
20.000.000 di euro (con decorrenza 2005) per il pagamento dei mutui a carico delle
acque interne;
— agevolazioni d’imposta alle imprese che effettuano trasporto merci nelle acque
interne;
— estensione dei fondi per la ricerca sul cabotaggio marittimo anche alla
navigazione interna;
Azioni individuate:
23 Novembre 2007
7
INQUADRAMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO DEGLI AEROPORTI
DELL’EMILIA-ROMAGNA
L’offerta aeroportuale dell’Emilia-Romagna risulta fra le più elevate a livello nazionale (circa 1
aeroporto ogni milione di abitanti), ed è sensibilmente maggiore di quella, ad esempio, della
Lombardia, unica altra Regione ad avere 4 scali aeroportuali.
Fra le Regioni che hanno un’alta offerta di aeroporti, la Sardegna e la Calabria presentano modalità
alternative di trasporto meno sviluppate rispetto all’Emilia-Romagna.
La presenza di 4 aeroporti rappresenta un fattore di specificità regionale che deve essere utilizzato
per la massimizzazione del valore per il territorio.
2,00
Sardegna
1,80
1,60
Calabria
1,40
Aeroporti
per 1,20 Umbria
milione Trentino Alto Adige
di 1,00 Emilia-Romagna
abitanti Friuli Venezia Giulia Toscana
0,80 Abruzzo Puglia
Liguria Marche Veneto Media Italia
0,60 Sicilia
Piemonte Lombardia
0,40
0 1 2 3 4
N. Aeroporti per Regione
Il traffico aereo nazionale presenta la seguente distribuzione fra i 37 scali italiani aperto al traffico
commerciale, evidenziando una dimensione modesta degli scali di Forlì, Rimini e Parma.
Nel periodo 2002-2005 i primi 10 grandi aeroporti, che rappresentano il 78% del traffico, sono cresciuti
a ritmi leggermente inferiori a quelli degli aeroporti minori (crescita complessiva del 23% contro il
26%). In questo fenomeno è rilevate il peso della crescita del traffico generato dalle compagnie low
cost in alcuni aeroporti minori (es. Roma Ciampino, Brescia, Treviso, Forlì, ecc…, ma vale soprattutto
per lo scalo Bergamo).
Passeggeri nei principali scali italiani (solo voli commerciali - milioni di passeggeri)
Crescita
Posizione Aeroporti 2002 2003 2004 2005 2006F % sul totale
2002-2005
1° Roma FCO 24,96 25,83 27,61 28,21 29,47 25% 13%
2° Milano MXP 17,35 17,51 18,42 19,50 21,72 17% 12%
3° Milano LIN 7,81 8,76 8,94 9,09 9,93 8% 16%
4° Venezia 4,18 5,27 5,83 5,78 6,19 5% 38%
5° Catania 4,06 4,79 5,08 5,17 5,32 5% 27%
6° Na poli 4,06 4,53 4,58 4,55 4,94 4% 12%
7° Bergamo 1,24 2,82 3,31 4,33 5,22 4% 248%
8° Roma CIA 0,91 1,75 2,51 4,19 5,16 4% 362%
9° Palermo 3,52 3,63 3,76 3,81 4,15 3% 8%
10° Bologna 3,37 3,50 2,85 3,62 3,91 3% 8%
Tota le primi 10 aeroporti 71,47 78,39 82,90 88,24 95,94 78% 23%
Altri Aeroporti 19,25 21,36 23,66 24,30 26,48 22% 26%
* L’aeroporto di Bologna nel 2004 è rimasto chiuso 2 mesi per lavori di ampliamento.
Il traffico passeggeri in Italia presenta, nel periodo 2002-2005, una crescita del 7,5%.
La componente internazionale è quella che ha mostrato gli aumenti maggiori, con un
tasso di crescita annua media composta pari a 11,9%.
Il traffico nazionale risulta più stabile e con un tasso di crescita medio del 2,5%.
150.000
Nazionale Internazionale
100.000
CAGR +11,9%
passeggeri
CAGR +7,5%
50.000
CAGR +2,5%
0
2002 2003 2004 2005 2006F
ndamento passeggeri negli scali dell’Emilia-Romagna (numeri indice – Anno 2002 = 100)
L’analisi dei coefficienti medi di
crescita evidenzia un leggero ritardo
dell’Emilia Romagna rispetto alla media
Bologna italiana
600
Forlì L’aeroporto di Forlì, viceversa,
presenta una forte e continuo
500 Parma
incremento di traffico grazie alla
Rimini crescita dell’offerta low cost.
400 Totale Italia Pe riodo Periodo
CAGR
2002-2005 2002-2006 F
300 Bologna 2,5% 3,8%
Forlì 56,9% 42,3%
Parma 0,9% 15,3%
200
Rimini 9,7% 12,5%
Regione E-R 6,1% 6,9%
100 Totale Italia 7,5% 7,8%
Fonte: Assaeroporti
0
2002 2003 2004 2005 2006F
11,4% 2002
11,4%
2003
5,8 5,8
2004
5,3 2005
51,5%
51,5% 2,5%
2,5%
4,3 4,2
3,5 3,6
3,3 3,4 6,6%
6,6%
2,8 2,9
2,7 2,6 7,2%
7,2%
2,5
2,2
1,5 1,6
1,4
1,3
1,2
L’analisi dei dati di traffico dei sistemi aeroportuali concorrenti evidenzia, nonostante la forte
attrattività incoming del terittorio e la vocazione turistica del traffico outgoing, un livello di crescita
ridotto della Regione Emilia Romagna.
Una prima definizione di area di interesse per gli aeroporti dell’Emilia-Romagna porta a
quantificare in circa 10,5 milioni i residenti. E’ però agevole verificare come esista una forte
sovrapposizione territoriale fra le aree di interesse dei 4 aeroporti regionali, e quindi, almeno su
determinati collegamenti, una potenziale concorrenza.
Area di
LEGENDA: sovrapposizione fra
BO, FO e PR
Bacino potenziale esclusivo per Parma
Aree di potenziale sovrapposizione fra Bologna e
P arma
BS
Area di
Bacino potenziale esclusivo per Bologna MI sovrapposizione
PD fra BO, FO e RM
Aree di potenziale sovrapposizione fra Bologna, LO CR
MN
P arma, F orlì e R imini PV RO
PR
Aree di potenziale sovrapposizione fra Bologna, Forlì RE
e P arma MO RA
BO
FO RM
P arm a * Bologna * Forlì Rimini PT
PR
Residenti nel bacino FI
PS
esclusivo 2.276.834 2.336.698 0 457.611
Area di AN
1.399.428
sovrapposizione
Residenti in aree 1.471.268 fra BO e PR
condivise 934.983
1.608.767
T otale * 6.082.513 7.751.144 4.015.018 3.001.361
* esclusa la Prov incia di M ilano
Totale residenti nelle aree di interesse: 10,5 milioni (esclusa la
provincia di Milano)
proiezioni per aree geografiche e macrorelazioni di traffico Crescita media A rea N ord A tla ntico 5,2% 4,8%
Si segnala una crescita più accentuata sulle relazioni verso l’Asia e il Medio annua 2004-2008 Europ a da/ per A sia /P acific o 7,1% 7,0%
Oriente (oltre il 7%). Europ a da/ per M edio Ori ent e 7,7% 6,1%
Le determinanti e i vincoli alla crescita del traffico Scomposizione dei fattori della prevista crescita del traffico
(Regione Europa)
Il valore della crescita del traffico (circa 4%) sarà
significativamente dipendente da:
− Crescita economica; Contributo % annuo sul
− Allargamento e integrazione di nuovi paesi nell’Unione periodo 2005-2011
Europea;
− Vincoli infrastrutturali degli aeroporti; 5%
− Concorrenza modale del treno ad alta velocità
− Crescita del mercato Low Cost 4% 3,7%
L’effetto del traffico Low Cost rappresenterà circa 1/3
dell’intera crescita del mercato 3%
2%
1%
T utte le previsioni concordano sul fatto che il fattore trainante della crescita dei principali mercati Europei sarà lo sviluppo del traffico “Low Cost”, l’unico in
grado di confermare incrementi a due cifre basati soprattutto sulle potenzialità di allargamento del mercato attraverso una domanda nuova di tipo creativo,
domanda altrimenti non interessata alla modalità di trasporto aerea
Le opere previste nel PRIT 98 riguardanti gli aeroporti sono state tutte realizzate:
l’allungamento della pista di Bologna (e l’interramento della linea ferroviaria) e di
Forlì, il completamento della stazione passeggeri di Parma e l’allargamento della
pista;
La realizzazione di parcheggi multipiano, il completamento dell’aerostazione
all’aeroporto Marconi di Bologna.
Come da previsioni PRIT Bologna rimane l’aeroporto principale della Regione
ma non ha più l’88% del traffico ma poco meno dell’80%.
Le previsioni di aumento del traffico vanno corrette al rialzo: non 5 mln di
passeggeri al 2010, in quanto tale risultato è stato superato nel 2006.
Tale studio, i cui risultati evidenziano diversi punti di possibile cooperazione tra i
quattro scali regionali sia sul fronte delle attività Extra Aviation che Aviation, sono
stati presentati agli Azionisti delle società di gestione all’inizio del 2007.
alla creazione di una “Regional Image” con forte appeal sul mercato ed elevato
valore commerciale;
allo sfruttamento degli spazi commerciali degli aeroporti e massimizzazione del
“portafoglio contatti” con i clienti consumer (accesso ad un network esteso di
potenziali clienti);
all’aumento della massa critica e conseguente miglioramento della posizione di
forza nelle negoziazioni;
alla razionalizzazione dei costi complessivi di gestione (accorpamento servizi,
acquisti centralizzati, etc…).
Per le attività Aviation, l’obiettivo principale è realizzare una forte crescita dei
volumi complessivi della Regione, considerato che le aree di potenziale
conflittualità sono da ricondursi sostanzialmente ai segmenti Low Cost e
Charter. Sono riconosciute altre opportunità di crescita:
Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel Protocollo d’intesa, a partire dalla
primavera 2007 sono stati attivati due tavoli di discussione tra i tecnici degli
aeroporti dell’Emilia-Romagna e i consulenti KPMG, al fine di valutare forme di
attività e strategie comuni nei due campi Aviation e Extra Aviation.
Per quanto riguarda l’attività di Aviation il percorso appare più complesso poiché
il posizionamento degli aeroporti regionali sul mercato è in corso di definizione.
In particolare, l’Aeroporto di Forlì ha in corso di perfezionamento accordi con
diverse compagnie low cost, che potrebbero portare ad uno sviluppo importante
fino quasi al raddoppio dei passeggeri attuali.
Giuliana Chiodini
23 Novembre 2007
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AUTOSTRADA REGIONALE CISPADANA
TRASPORTO INTERMODALE
TRASPORTO STRADALE
PROBLEMI E OPPORTUNITÀ
LOGISTICA URBANA
Il PRIT 98-2010 configura l'intera Regione e l'insieme dei suoi nodi di interscambio merci come un'unica
piattaforma logistica al servizio del sistema produttivo diffuso.
La "piattaforma Regione" è concepita come una struttura unica, articolata in nodi con ben definite
specializzazioni territoriali e funzionali, con un forte impianto integrato e cooperativo.
Il PRIT 98-2010 prevede una DIVERSIONE MODALE DA STRADA A FERROVIA del 17% del
trasporto previsto per il 2010, in particolare nel settore ceramico (passaggio dal 29 al 47%).
Increm
Traffico al 1995 Previsione al 2010 Note
%
Totale merci
circa 11.000.000 14.200.000 1,72%
trasportate su
tonn/anno tonn/anno annuo
rotaia
Quota merci
ipotizzata una
su strada
diversione
di lunga 67.096.000 87.226.000 tonn/anno 1,77%
modale di
percorrenza tonn/anno annuo
14.800.000
(Sud ed
(17%)
estero)
14.200.000 tonn/anno crescita prevista
Totale merci su rotaia 14.800.000 tonn/anno dalla diversione modale
al 2010 29.000.000 tonn/anno
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
0
1995 2010
DA GOMMA A FERRO 14.800.000
DO MANDA TENDENZIALE 11.000.000 14.200.000
dati Trenitalia
Variaz.
Scalo 2001 2002 2003 2004 2005 2006
2001-06
Piacenza 622.089 703.496 765.525 802.568 918.534 957.062 +54%
Ciascun polo e’ in competizione con gli altri nella difficile ricerca di una propria
nicchia di mercato. E’ difficile costruire un'integrazione tra queste infrastrutture, il
rischio e’ di creare ulteriori inefficienze.
Le PMI del territorio non sono state in grado di esprimere una domanda
aggregata capace di contribuire alla evoluzione dell'offerta di trasporto,
consolidando la struttura dei piccoli e medi operatori che offrono solo
trasporto stradale.
Scenario:
cambio strategie delle compagnie nazionali: Trenitalia perde mercato sugli assi
fondamentali transfrontalieri ed è iniziata l'erosione da parte di altre compagnie
nel mercato nazionale;
traffico ferroviario si attesta a nord del Po: in Emilia Romagna le merci non
vanno in treno per scarsità di domanda generata;
(2006/I°sem. 2007)
3500000
3000000
2500000
1000000
500000
o
la
.
a
a
IM
rt
E
o
z
o
n
io
zu
e
P
rp
ce
d
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re
M
e
In
P
R
io
F
O
B
Direzione Generale Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi di Mobilità – Giuliana Chiodini 37
OPERATORI LOGISTICI PRIVATI
Il territorio è denso di piattaforme che nella maggior parte dei casi sono
agglomerati di magazzini di vecchia concezione, vocati unicamente al
trasporto stradale, costruiti da finanziarie immobiliari in un'ottica di breve
periodo.
Le attuali proiezioni europee indicano per i prossimi 10/15 anni un uso sempre
più intenso del trasporto stradale (esplosione domanda di infrastrutture stradali,
alti livelli di congestione, inquinamento, aumento costi esterni, sempre
maggiore occupazione di suolo).
ISTAT- distribuzione imprese >5 dipendenti
Sistema
relativamente poco
costoso e
particolarmente
flessibile.
Sistema sostenuto
anche dalla
frammentazione del
sistema produttivo.
Campagna regionale
!!!
VIABILITA’ TOTALE
VIABILITA’ ORDINARIA
86% dei veicoli merci percorreva
1995 68% dei veicoli merci percorreva
meno di 150 km meno di 150 km
35% 33%
DEI VEICOLI
30% VIAGGIAVANO
SCARICHI
25%
% veicoli
20%
sezioni viabilità
15%
ordinaria
10%
sezioni totali
5%
0%
< 20 km 20-50 km 51-100 100 -150 151-200 > 200km
km km km
classi di distanza
76%
75%
100%
75%
55%
50%
25% utilizza autostrada
25%
75% non utilizza autostrada
0%
< 50 km 50-100 km 100-200 km 200-500 km >500 km
spostamenti/giorno
10 - 100
100 - 250
250 - 500
500 - 1000
> 1000
confine comunale
confine provinciale
spostamenti/giorno
10 - 100
100 - 250
250 - 500
500 - 1000
> 1000
confine comunale
confine provinciale
3 - REGGIO-
875,52 10,3 1171,31 8,4 295,78 33,8
EMILIA
In sintesi:
• progetti pilota e iniziative sulle APEA: occasione per la definizione di criteri per
l’ubicazione di nuove aree industriali e per l’insediamento delle imprese.
Interporto di Parma (CEPIM): ruolo retroporto per Porto La Spezia (terzo porto in Italia
per teu movimentati: quasi 19,3 mil tonn nel 2006);
Polo Piacenza: ruolo cerniera tra Porto Genova e nord Europa a causa carenza interporti
nella regione lombarda;
ingresso Autorità Portuale Ravenna nella società Dinazzano-Po (gestore del Terminal
Intermodale di Dinazzano e degli scali di Mancasale, S.Giacomo di Guastalla, Boretto)
per potenziamento del trasporto ferroviario di prodotti ceramici;
SVILUPPO
METODOLOGIA Progetti Europei CITY PORTS e MEROPE
COMUNE
CONDIVISA
Gli interventi normativi e la cabina di regia sono elementi in stretta relazione con gli altri
elementi della soluzione e che ne garantiscono il corretto funzionamento e il raggiungimento
degli obiettivi