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Corso di Chimica Medicina e Chirurgia Universit degli Studi di Foggia Titolare Prof.

Nazzareno Capitanio

La Chimica studia la composizione, la struttura, le propriet e le trasformazioni della materia.

Cammino logico del corso


Chimica generale: concetti fondamentali riguardanti la struttura dellatomo, i legami, le soluzioni, gli equilibri, le reazioni, la termodinamica e la cinetica chimica, lelettrochimica. LEZIONI ED ESERCITAZIONI

Chimica organica: chimica del carbonio, principali gruppi funzionali e loro reattivit.

Propedeutica biochimica e biochimica: studio delle principali molecole di interesse biologico e loro ruolo nelle cellule viventi.

G E N E R A L E O R G A N I C A

Esaminare la storia della elaborazione di un modello importante per rendersi conto di come avvenga lo sviluppo della conoscenza scientifica ed anche per capire che ogni modello non pu essere considerato definitivo e perfetto: lo solo fino a quando i dati sperimentali rientrano nel modello disegnato ed accettato; quando essi divergono, occorre modificarlo o, addirittura, cambiarlo totalmente.

Schematizzazione dei processi che portano alla costruzione e al mantenimento di un modello scientifico. Lo schema rappresenta una elaborazione delle teorie di Popper:
la realt (cio uno o pi fenomeni reali), mediante processi di analogia, viene rappresentata in un modello; questo viene implementato (costruito razionalmente), generalizzato (anche ad altri fenomeni analoghi) e codificato (mediante strumenti e conoscenze matematiche viene espresso in modo "formale"); questa sequenza di processi porta ad una teoria. Ogni teoria deve essere poi falsificata (messa in crisi con nuove esperienze o utilizzando nuovi dati sperimentali), particolarizzata (applicata al fenomeno specifico) ed estesa (ad altri fenomeni). Se questa sequenza regge, il modello viene mantenuto; se non regge il modello deve essere adeguato (modificandolo) oppure pu essere necessario anche cambiarlo totalmente.

La ricerca scientifica equivale a fare sesso nel farla non si pensa alle conseguenze. (J. Robert Oppenheimer)

Leggi quantitative di base della chimica: 1. Conservazione delle masse (Lavoiser) 2. Proporzioni definite (Proust) 3. Proporzioni multiple (Dalton)

Jackson Polok, Alchemy, 1947

Antoine Laurent Lavoiser (1743-1793)

Legge di conservazione delle masse


Durante una trasformazione chimica ordinaria non vi guadagno n perdita apprezzabile di massa

Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma

M. ESCHER

Legge delle proporzioni definite: Quando gli elementi si combinano per formare composti, essi lo fanno secondo proporzioni in peso definite. Proust

Verifica delle leggi di Lavoisier e Proust

CARBONIO + OSSIGENO ANIDRIDE CARBONICA

CARBONIO (grammi)

OSSIGENO (grammi)

ANIDRIDE CARBONICA (grammi)

0.818 2.727 12.00

2.182 7.273 32.00

3.00 10.00 44.00

CARBONIO + OSSIGENO ANIDRIDE CARBONICA

+
12.0 32.0 44.0

+
15.0 32.0 44.0

+
3.0 carbonio residuo

Legge delle proporzioni multiple: Quando due elementi si combinano per formare pi di un composto, il loro rapporto in peso in un composto qualsiasi frazione diviso degli espressa per il rapporto in peso in uno altri John Dalton da composti, dato da una numeri interi semplici.

CARBONIO + OSSIGENO ANIDRIDE CARBONICA

C/O 0.375 7.273

O/C 2.667

2.727

10

CARBONIO + OSSIGENO MONOSSIDO DI CARBONIO

C/O 0.750

O/C 1.333

4.286

5.714

10

C/Oan.car. O/Can.car. C/Omon.car. O/Cmon.car. 1:2 2 :1

La legge delle proporzioni multiple valida per quanto piccole siano le masse prese in considerazione. E quindi verosimile che andando a ritroso nellinfinitamente piccolo possiamo immaginare che le sostanze siano costituite da particelle elementari che si combinano secondo rapporti definiti. SE

C/Oan.car. O/Can.car. C/Omon.car. O/Cmon.car. 1:2 2 :1


Se assumiamo che il monossido di carbonio sia la sostanza pi semplice, con una particella di carbonio per ogni particella di ossigeno, vuol dire che nella anidride carbonica vi una quantit di particelle di ossigeno doppia rispetto a quelle di carbonio ed possibile definire per questa una formula chimica minima che sar: CO2 Il monossido di carbonio avr conseguentemente formula CO.

C 1g

O 1.33 g

O 1.33 g

O 1.33 g

C 1g

O 1.33 g

Anidride carbonica CO2

C 1g

O 1.33 g

O 1.33 g

C 1g

Monossido di carbonio CO

Dividere un corpo significa separare gli

esseri semplici, gli atomi che lo compongono; essi sono eterni, intrasformabili, indivisibili,impenetrabili. Gli atomi muovendosi in tutte le direzioni, possono urtarsi e rimbalzare mutando velocit; gli urti avvenuti di striscio originano i vortici che a loro volta sono capaci di generare corpi e mondi. Secondo le convenzioni vi un dolce ed un (Democrito di Abdera) amaro, un caldo ed un freddo, e secondo le convenzioni vi un ordine. In verit vi sono atomi e vuoto.
Dal De Rerum Naturae di Lucrezio

Teoria atomica di Dalton


1. Gli atomi degli elementi sono le particelle basilari della materia. Essi sono indivisibili e non possono essere n creati n distrutti. 2. Gli atomi di un dato elemento sono identici, avendo lo stesso peso e le stesse propriet chimiche. 3. Gli atomi di elementi diversi si combinano tra di loro in rapporti di numeri interi semplici per formare le molecole di composti. 4. Gli atomi di elementi diversi possono combinarsi in pi di un rapporto di numeri interi semplici per formare pi di un composto.

ELEMENTI, COMPOSTI , MISCELE


Classificazione della materia : sostanze pure materia miscele elementi ( es. oro,ferro) composti(es. acqua,sale) di elementi(es. miscela Zn/Cu) di composti(es. miscela sale/acqua)

di elementi e composti

(es. miscela di azoto, ossigeno, ossido nitrico,anidride carbonica)

Gli ELEMENTI sono sostanze formate da atomi dello stesso tipo. I COMPOSTI sono sostanze pi complesse formate da atomi differenti che per mezzo di reazioni chimiche si decompongono in elementi. L ATOMO la pi piccola parte dellelemento che conserva tutte le caratteristiche strutturali per lidentificazione dellelemento a cui appartiene.

Def. di FASE Per fase si deve intendere una porzione di materia che presenta

una composizione omogenea e costante senza alcuna superficie di separazione.

Una miscela in cui presente una sola fase detta omogenea. Tipico esempio sono le soluzioni (sale sciolto in acqua). Una miscela in cui possibile evidenziare pi di una fase detta eterogenea o miscuglio. (Es. miscela di acqua e sabbia).

Stati di aggregazione della materia e passaggi di stato gassoso


ebollizione brinamento

condensazione sublimazione solidificazione

liquido

fusione

solido

Stato gassoso : la materia presente sotto forma di particelle in continuo movimento che occupano in modo omogeneo tutto il volume del recipiente di cui assumono la forma.
diminuizione di T diminuizione di P

Stato liquido : la materia presente sotto forma di particelle tra le quali si esercitano forze di coesione che prevalgono su quelle di movimento che tendono ad allontanarle; pertanto i liquidi assumono la forma del recipiente ma hanno volume proprio.
diminuizione di T diminuizione di P

Stato solido : la materia formata da particelle legate da forze attrattive o di coesione per cui le sostanze solide assumono una disposizione obbligata nello spazio avendo forma e volume propri.

Un atomo pu essere assimilato ad una minuscola sfera che occupa la parte centrale ( il nucleo), circondata da una nube di elettroni. p Protone : ha carica elettrica positiva (+) e presenta e

VISIONE SEMPLIFICATA DELLATOMO


e e e e e e e e e e e e e e

nucleo

una massa pari a 1.672 x 10-24 grammi.

n Neutrone :
e

non ha carica elettrica ma presenta una massa pari a 1.674 x 10-24 grammi.

n pn p p n pp pp n p n n n p nn p pnn p
e e

Elettrone : ha carica elettrica con valore uguale a quella


del protone ma con segno negativo (-) e possiede una massa di circa 1840 volte inferiore rispetto a quella del protone.

ne

Un atomo neutro, chiaramente deve avere un uguale numero di protoni ed elettroni : p + e = carica elettrica netta uguale a zero
e e e e e e e e e e e e e e e e e e

e e e

Ione positivo o catione

Ione negativo o anione

Numero atomico (Z): n.ro dei protoni

Numero di massa (A): n.ro dei protoni + n.ro dei neutroni

Le propriet chimiche di un atomo e quindi il suo comportamento, dipendono dalla configurazione dello strato pi esterno di elettroni appartenenti ad esso.

Se questa figura fosse disegnata nella scala data da protoni e neutroni i quark e gli elettroni avrebbero le dimensioni di circa un millimetro e latomo di circa un chilometro

18 Settembre 2002 Recentemente antiatomi di anti-idrogeno (anti-H = anti-p + e+) sono stati prodotti al CERN, decelerando antiprotoni e antielettroni tenuti "imbottigliati" nel vuoto tramite campi magnetici. L'anti-idrogeno pi difficile da "imbottigliare" perch elettricamente neutro; la maggior parte degli antiidrogeni raggiunge una parete dove annichila con un atomo del mezzo.

Oggi l'antimateria usata ogni giorno in medicina per analizzare lo stato del cervello, tramite la tecnica chiamata Positron Emission Tomography (PET). La PET un metodo di indagine che permette di misurare funzioni metaboliche e reazioni biochimiche in vivo ed ha larga applicazione nelle neuroscienze, in oncologia e cardiologia. Nella PET i positroni provengono dal decadimento di nuclei radioattivi che vengono incorporati in un fluido speciale, iniettato poi per via endovenosa al paziente. I positroni emessi annichilano con gli elettroni degli atomi vicini e danno luogo a due raggi gamma emessi in direzioni opposte. Essi vengono rivelati tramite opportuni rivelatori , disposti in "anelli" attorno al paziente, per individuare e registrare i punti in cui si sono verificate le annichilazioni e quindi ricostruire dove si distribuito il radiofarmaco nel corpo.

Tipica immagine di un esame PET che rappresenta l'attivit metabolica cerebrale. La corteccia cerebrale e il cervelletto mostrano un'attivit elevata (rosso), mentre le strutture profonde sono meno attive (verde e blu).

Brain imaging with positron emission tomography (PET) reveals the different regions of the human brain active during various verbal tasks.

Si definiscono ISOTOPI o NUCLIDI di un elemento, atomi che hanno lo stesso numero atomico Z, ma differiscono per il numero di massa A.

numero di massa numero atomico


ISOTOPI DEL CARBONIO

X Z
12 6C

simbolo dellelemento

Alcuni isotopi sono stabili, altri ( i radioisotopi) sono instabili e tendono alla stabilit emettendo radiazioni (E, F o K) disintegrandosi in elementi stabili.

n p+

e-

n = 12 - 6 = 6 radioisotopo

F K

sorgente radioattiva

n p+

e-

E
Deviazione delle radiazioni E , F e K sotto lazione di un campo elettrico.

14 C 6
n = 14 - 6 = 8

La stabilit o linstabilit di un nuclide dipende dal rapporto n/p


Grafico di stabilit e decadimento degli isotopi Curva di energia di legame per nucleone

Fissione

Gli isotopi in questa area emettono F-

Fusione

Regione di massima stabilit

Gli isotopi in questa area emettono F+

Difetto di massa
Parte della massa (m) di un nucleo stata convertita in energia (E) utilizzata come energia di legame nucleare : (E = ((m)c2

MASSA ATOMICA Nucleoni (protoni e neutroni) Ordine di grandezza : 10-24 g

Si convenuto di utilizzare la seguente grandezza come unit di riferimento: 1/12 della massa dellisotopo 12C = 1.6605 x 10-24 g Tale massa chiamata unit di massa atomica (u.m.a.) o equivalentemente Dalton (Da). Qualsiasi massa atomica quindi, rapportata alla massa presa come riferimento (u.m.a.); pertanto la massa atomica una grandezza relativa, e di conseguenza il valore numerico puro, adimensionale. Massa atomica in g Riferimento : 1.66 x 10-24 g H : 1.673 x 10-24 g O : 2.656 x 10-23 g U : 3.951 x 10-22 g Massa atomica di riferimento Massa atomica relativa / / / / 1.66 x 10-24 g 1.66 x 10-24 g 1.66 x 10-24 g 1.66 x 10-24 g 1 1.008 15.99 238.03

Numero di massa massa espressa in Daltons contribuita dai protoni + neutroni presenti nel nucleo atomico

E
Z
Numero atomico numero dei protoni presenti nel nucleo

Simbolo dell elemento

10.811

B 5

Numero di massa

10.811 5

Simbolo dell elemento Boro

Numero atomico

n: neutrone p: protone e: elettrone

10 B 5

: 10.0129 uma 19.91 %

11 B 5

: 11.0093 uma 80.09 %

% naurale degli Isotopi del BORO

Massa atomica del Boro in natura: 19.91x10.0129 + 80.09x11.0093 = 10.811 100

Per MOLECOLA si deve intendere la pi piccola unit discreta, costituita da 2 o pi atomi uguali o diversi, che mantiene le stesse caratteristiche chimiche del composto , ad es. H2O , NH3 , C6H12O6
.

Peso Molecolare: somma dei pesi atomici di tutti gli atomi che costituiscono la molecola discreta.

Per composti costituti da un insieme continuo di atomi si parla di formula empirica, che indica solo il tipo di atomi e in quale rapporto sono presenti, essendo per tali composti impossibile identificare una singola molecola, caso ad esempio dei composti ionici, ad es. NaCl , o delle strutture cristalline dei metalli.

Peso Formula: somma dei pesi atomici di tutti gli atomi che costituiscono la formula empirica.

Elementi

Allotropia

Gli elementi sono sostanze formate da atomi dello stesso tipo; gli elementi possono essere formati da singoli atomi isolati (ad es. gas nobili come Ar o il Ne); oppure possono essere formati da un ben definito numero di atomi legati covalentemente (ad es. H2 , O2 , S8); inoltre possono essere costituiti da un insieme continuo di atomi sempre legati in maniera covalente (ad es. diamante, grafite), ed infine possono essere formati da un insieme continuo di atomi legati con legame metallico (ad es. Fe, Al). Si definiscono forme allotropiche quelle strutture molecolari che pur avendo lo stesso tipo di atomo differiscono per il numero di atomi e per il modo in cui sono legati tra loro. Es.: O2 (ossigeno molecolare) ; O3 (ozono) forme allotropiche dellelemento ossigeno (O)
FORME ALLOTROPICHE DEL CARBONIO

grafite

diamante

fullerene

MOLE

MOLE: il chimico progetta operazioni per le quali deve misurare quantit di sostanza in base ad una espressione simbolica che rappresenta la reazione. Poich non pensabile che possa "contare" atomi o molecole, utile definire una quantit di sostanza proporzionale al numero di entit (atomi, molecole, ioni...) che la costituiscono; si chiama mole una quantit di sostanza che contiene tante unit quanti atomi sono contenuti in 0,012 kg (12g) di 12C, cio in una mole di isotopo 12 del carbonio, il consueto isotopo di riferimento. Il numero di unit contenute in una mole si chiama numero o costante di Avogadro (NA o N). Il suo valore si pu ricavare dal rapporto fra 0,012 kg e 12 volte la massa unitaria: NA = 0,012 / (12 x 1,660531 x 10-27) = 6,022169 x 1023 mol-1
Il chimico usa questa costante non solo per misurare quantit di sostanza, ma anche per riferirsi a propriet fisiche o chimiche; perci normalmente una grandezza viene espressa rispetto ad una mole anzich ad un singolo atomo o molecola. Per esempio, l'E di ionizzazione E.I., che per un atomo di H 21,8 x 10-19 J , viene generalmente espressa per una mole di H: E.I. = 21,8 x 10-19 J x 6,022 x 10-23 mol-1 = 131,28 x 104 J mol-1. Se si misura il volume di una mole di un elemento solido, questo volume, diviso per NA d circa il volume di un atomo di quell'elemento.

MOLE Quantit espressa in grammi pari alla massa della sostanza (atomo o molecola) espressa in unit di massa atomica.
Es. NaCl (cloruro di sodio) P.A. Na : 22.99 d P.A. Cl : 35.45 d P.M. NaCl : 58.44 d 1 mole di NaCl 58.44 g

Una mole di una qualsiasi sostanza contiene lo stesso numero di particelle , detto numero di Avogadro : N = 6.023 x 1023
Il numero di moli contenuto in una nota massa di una sostanza pu essere calcolato dalla seguente relazione : Problema : dati 233.76 g di NaCl Risposta : n?

n (moli) =

m (g) P.M. (g/mole)

numero di molecole ?

n = 233.76 = 4 ; numero di molecole : 4 x N = 24 x1023 = 2.4 x1024 58.44

MA GLI ATOMI SI POSSONO VEDERE ?

Scanning Tunneling Microscopy

Scanning Tunneling Microscopy

Ferro su Rame ATOMO IN GIAPPONESE

Molecola di DNA a doppia elica

Da " Pensieri " 1670 (72 pensiero) .. Io voglio fargli osservare ancora un nuovo abisso. Voglio dipingergli non solamente l'universo visibile, ma l'immensit che si pu concepire nella natura, nel recinto di questo compendio di atomo. Ch'egli vi veda una infinit di universi, di cui ciascuno abbia il suo firmamento, i suoi pianeti, la sua terra, nella medesima proporzione del mondo visibile; .. Perch infine, che cosa l'uomo nella natura ? un nulla rispetto all'infinito, un tutto rispetto al nulla: una via di mezzo tra tutto e nulla. Infinitamente lontano dal comprendere gli estremi, per lui la fine e il principio delle cose sono invincibilmente nascosti in un segreto impenetrabile: egualmente incapace di vedere il nulla donde egli tratto e l'infinito nel quale inghiottito. Che far egli dunque, se non percepire qualche apparenza dello stato medio delle cose in una disperazione eterna di non conoscere n il loro principio, n la loro fine ?

Blaise Pascal (1623-1662)

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